SENATO DELLO IOWA E ABORTO. PAPROCKI, DURBIN, E ELEZIONI ITALIANE. UN’INTENZIONE DI VOTO.
2 Marzo 2018
Marco Tosatti
Due notizie dagli Stati Uniti mi hanno fatto pensare alle elezioni di domenica prossima. La prima è di oggi. Il Senato dello Iowa mercoledì ha approvato una misura che proibisce l’aborto nel momento in cui viene rilevato il battito cardiaco del feto. La legge prevede alcune eccezioni in caso di emergenze mediche. La Conferenza Cattolica dello Iowa ha apprezzato “i legislatori per il loro sforzo nel far avanzare la protezione dei bambini non nati”.
La seconda è di qualche giorno fa, ed è molto interessante. Un vescovo, quello di Springfield, Thomas Paprocki, ha emesso un comunicato, in cui annuncia che il senatore Richard Durbin non dovrebbe essere ammesso alla comunione, a causa della sua “ostinata persistenza in un peccato grave manifesto”. Richard Durbin è un senatore democratico, e nel gennaio scorso ha votato contro un progetto di legge che voleva impedire l’aborto dopo la ventesima settimana di gestazione, il “Pain-Capable Unborn Child Protection Act”. Gli Stati Uniti sono fra i sette Paesi al mondo –compresi Cina Popolare e Corea del Nord – che permettono la soppressione di un bambino dopo quel limite.
“Sono completamente d’accordo con S.E. il cardinale Timothy Dolan, che ha definito il fallimento del passaggio al Senato del Pain-Capable Unborn Child Protection Act ‘terribile’. Quattordici senatori cattolici – scrive mons. Paprocki – hanno votato contro la legge che avrebbe proibito gli aborti dopo la ventesima settimana, compreso il sen. Richard Durbin, che abita a Springfield, Illinois”.
Già nell’aprile del 2004, racconta mons. Paprocki, quello che era allora il pastore di Durbin, e ora è vescovo a Orange, in California, aveva detto che avrebbe esitato a dare la comunione al sen. Durbin perché “le sue posizioni pro aborto lo mettevano fuori della comunione o dell’unità con gli insegnamenti della Chiesa sulla vita. Il mio predecessore, l’arcivescovo Lucas di Omaha, disse che avrebbe appoggiato quella decisione. Io ho continuato in quella posizione”.
Il comunicato ricorda il Canone 915 del Codice: “chi ostinatamente persiste in un peccato grave manifesto non deve essere ammesso alla Santa Comunione”. Di conseguenza, scrive mons. Paprocki, “il senatore Durbin non può essere ammesso alla Santa Comunione fino a quando non si penta del suo peccato. Questa misura non è intesa in senso punitivo, ma per portare a un cambiamento di cuore. Il senatore Durbin una volta era pro-life. Prego sinceramente affinché si penta, e torni ad essere pro-life”.
Sto pensando a questo vescovo coraggioso, e ai vescovi nostrani. Indignati se un politico mostra un rosario, e promette sul Vangelo. Ma non indignati perché un politico, che si dichiara cattolico, risolve il problema di lista della più grande pro-abortista della storia italiana (in teoria e in pratica: la famosa foto con la pompa da bicicletta è vera, ed è stata pubblicata su un grande settimanale italiano in quegli anni), che può così allestire una campagna faraonica con soldi giunti dall’estero; e sappiamo da chi. E non indignati se dei cattolici la votano. Per questo non c’è indignazione, perché fa squadra con il partito per cui troppi vescovi, e il vertice della Conferenza Episcopale, hanno mostrato e continuano a mostrare una contiguità imbarazzante, a dispetto delle leggi anti-famiglia e anti-vita approvate.
Avessimo dei Paprocki! Prendetela come un’intenzione (e un consiglio ampio) di voto. Domenica i vescovi non possiamo mandarli a casa. Altri invece sì. E se per caso quelli che spero che vincano ci prenderanno in giro anche loro….beh, almeno ci avremo provato. Noi non avremo da rimproverarci nulla, se non la nostra ingenuità. Altri – vescovi e compagnia cantante e scrivente – forse sì.
Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.
L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto.
LIBRI DI MARCO TOSATTI SU AMAZON
Se siete interessati a un libro, cliccate sul titolo.
FATIMA, IL SEGRETO NON SVELATO E IL FUTURO DELLA CHIESA
SANTI INDEMONIATI: CASI STRAORDINARI DI POSSESSIONE
PADRE PIO CONTRO SATANA. LA BATTAGLIA FINALE
La prima impressione – dice monsignor Gian Carlo Perego in un’intervista a La Repubblica – è quella di una grave strumentalizzazione di due ‘segni’ importanti, fondamentali dell’esperienza cristiana. Per altro da parte di un partito che non si è mai dichiarato di ispirazione cristiana e che si accompagna a una sorta di fondamentalismo cattolico”.
L’arcivescovo di Milano mons. Mario Delpini ha criticato l’esposizione di simboli religiosi nel comizio di sabato del segretario del Carroccio Matteo Salvini. «Nei comizi si parli di politica»: così si è espresso monsignor Delpini, dopo il «giuramento» del leader della Lega con il rosario in mano. Matteo Salvini, chiudendo il comizio in piazza Duomo, fingendo di essere nominato premier ha inscenato un giuramento sul Vangelo e con in mano un rosario: «Giuro di applicare davvero la Costituzione italiana, da molti ignorata, e giuro di farlo – ha detto tra l’altro il segretario della Lega – rispettando gli insegnamenti contenuti in questo sacro Vangelo».
Lo show del leader leghista in piazza Duomo a Milano è stato grottesco e offensivo, soprattutto dopo le critiche al mondo cattolico che accoglie i migranti. La Parola di Dio non si impugna in un comizio per carpire voti. Famiglia Cristiana.
L’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro scrive una lettera aperta alla vigilia del voto: «La democrazia rischia di essere ridotta ad un semplice click. L’ideologia dell’odio per il diverso conduce ad una deliberata mistificazione della realtà». E lancia un appello: «C’è bisogno di una classe dirigente che rifiuti ogni velleità sovranista e torni a respirare il sogno europeo che fu di De Gasperi e di tanti altri politici di ispirazione cristiana»
Michele Seccia
Solo sette Paesi, fra cui Cina e Corea del Nord, lo permettono.
WASHINGTON — The Senate rejected a bill on Monday to ban most abortions after 20 weeks of pregnancy, a largely symbolic vote aimed at forcing vulnerable Democrats to take a stand that could hurt their prospects for re-election in states won by President Trump.
By a vote of 51 to 46, the measure fell well short of the 60-vote threshold required for the Senate to break a Democratic filibuster. The outcome was not a surprise, and the vote fell mostly along party lines.
The Senate voted on a similar measure in 2015. At that time three Democrats — Senators Bob Casey of Pennsylvania, Joe Donnelly of Indiana and Joe Manchin of West Virginia — voted in favor of it. All three are up for re-election this year in states that Mr. Trump carried, and all of them voted in favor of the measure again on Monday. Two Republicans — Senators Susan Collins of Maine and Lisa Murkowski of Alaska — voted against it.
The bill, which has the strong backing of the Trump administration, is identical to one that passed the House in October and similar to legislation that has been adopted in 20 states. It would make nearly all abortions after 20 weeks illegal; anyone who performed the procedure could face a potential prison term of five years, fines or both, though exceptions could be made when the life of the mother was at risk, or in cases of rape or incest.
Bishop Thomas Paprocki of Springfield, Illinois has announced that Senator Richard Durbin should not be admitted to Communion because of his “obstinate persistence in manifest grave sin.” The bishop referred to Senator Durbin’s consistent support for legal abortion, and particularly his vote against the Pain-Capable Unborn Child Protection Act.
FOR IMMEDIATE RELEASE
February 13, 2018
For more information:
Marlene Mulford: Office:(217) 698-8500
Cell: (217) 622-4996
Email:
Statement from Bishop Thomas John Paprocki on Senate Failure to Pass Pain-Capable Unborn Children’s Act
SPRILD — I agree completely with His Eminence, Cardinal Timothy Dolan, Chairman of the United States Conference of Catholic Bishops’ (USCCB) Committee on Pro-Life Activities, who called the U.S. Senate’s failure to pass the Pain-Capable Unborn Child Protection Act “appalling.”
Fourteen Catholic senators voted against the bill that would have prohibited abortions starting at 20 weeks after fertilization, including Sen. Richard Durbin, whose residence is in the Diocese of Springfield in Illinois. In April 2004, Sen. Durbin’s pastor, then Msgr. Kevin Vann (now Bishop Kevin Vann of Orange, CA), said that he would be reticent to give Sen. Durbin Holy Communion because his pro-abortion position put him outside of communion or unity with the Church’s teachings on life. My predecessor, now Archbishop George
Lucas of Omaha, said that he would support that decision. I have continued that position.
Canon 915 of the Catholic Church’s Code of Canon Law states that those “who obstinately persist in manifest grave sin are not to be admitted to Holy Communion.” In our 2004 Statement on Catholics in Political Life, the USCCB said, “Failing to protect the lives of innocent and defenseless members of the human race is to sin against justice. Those who formulate law therefore have an obligation in conscience to work toward correcting morally defective laws, lest they be guilty of cooperating in evil and in sinning against the common good.” Because his voting record in support of abortion over many years constitutes “obstinate persistence in manifest grave sin,” the determination continues that Sen. Durbin is not to be admitted to Holy Communion until he repents of this sin. This provision is intended not to punish, but to bring about a change of heart. Sen. Durbin was once pro-life. I sincerely pray that he will repent and return to being pro-life.
Condividi i miei articoli:
Tag: aborto, bonino, durbin, elezioni, paprocki, Vescovi
Categoria: Generale
Non disperdete i voti. Votate Salvini o Meloni.
Scarpe grosse, che è un po’ all’antica, è piuttosto demoralizzato. Oggi mi ha detto: me i promessi sposi gli ho mica letti, ma un po’ me li hanno contati su. Sai cosa mi sembrate voi? Mi sembrate i polli di Renzo che si beccavano tra di loro perché stavano scomodi legati insieme e a testa in giù, ma sapevano mica dove Renzo li stava portando e che la loro fine sarebbe stata d’andare arrosto per lla tavola di azzeccagarbugli. È così voi vi beccate,vi beccate, ma Renzo va deciso per la strada che vi porta ad azzecca garbugli.
Una piccola correzione: come ha fatto notare Berlicche (https://berlicche.wordpress.com/2018/03/02/in-un-certo-senso/), Salvini non ha giurato SUL Vangelo, ma di “rispetta(re) gli insegnamenti contenuti (nel) Vangelo”.
La frase quindi è stata strumentalizzata, ma Salvini, al di là dell’intenzione politica, ha detto ciò che ogni cattolico di buona volontà dovrebbe dichiarare, ossia di impegnarsi a vivere la fede in ogni ambito della vita.
Vorrei esprimere a Pier Luigi Tossani la mia ammirazione per la pacatezza , la ragionevolezza , la convinta passione con cui ha esposto le sue idee politiche ma soprattutto per il garbo e il rispetto delle posizioni altrui.
Concordo pienamente.
Grazie dr Tosatti per la Sua preziosa informazione
Un pensiero sul voto di domenica.
Il senso della realtà in politica è tutto.
E la realtà ci dice che nella legge elettorale (buona o cattiva che sia) che regolerà l’elezione del nuovo Parlamento, esiste uno sbarramento elettorale abbastanza severo che MAI permetterà al partito di Adinolfi di eleggere anche un solo parlamentare.
La realtà dice che tutti i voti dati a quel partito saranno voti bruciati, cancellati, eliminati.
Dunque chi lo vuol votare deve saperlo. Il senso di realtà ci dice che quegli elettori che concretamente andranno al seggio e metteranno una X su una scheda su quel partito, produrranno un effetto identico a quelli che staranno a casa a vedere la TV. E’ spaventosamente Brutto dirlo, ma è così.
La mia opinione è che sia meglio dare un voto che venga conteggiato, che rimanga, che conti.
Sul resto, mi amareggiano le polemiche tra i cattolici. Mi ricordano i “gruppettari” faziosi e inconcludenti della sinistra extraparlamentare degli anni 70. A proposito, ricordo che alle politiche del 1972 un milione (1.000.000) di voti dati all’estrema sinistra furono completamente buttati via (per fortuna) perché questi faziosi si presentarono divisi in 4 minuscole formazioni. Con un milione di voti “utili” si potevano eleggere 50 deputati. Ma la voglia di differenziarsi gli uni dagli altri era tanta e forte. Vogliamo fare così anche noi?
Caro Filippo,
credo che ci rendiamo tutti conto che questa è una tornata elettorale assolutamente storica, nella quale al precipitare della crisi nel nostro amato e bistrattato Paese, crisi della cui profondità pochi si rendono conto, perché è antropologica, e quindi scende silenziosamente e pesantemente nel profondo del cuore di ciascuno, stavolta fa però da contrappeso la nuova presenza del “Popolo della Famiglia”, che davvero può cambiare la Storia dell’Italia.
Il motivo?… Questo può succedere, se gli verrà dato spazio, perché da una settantina d’anni a questa parte, è il primo tentativo di far nascere un partito dal basso, laico, nato su iniziativa di laici, idealmente e saldamente fondato però sul Diritto naturale, sulla Dottrina sociale della Chiesa, e sulla prima cellula della società: la famiglia che nasce dall’alleanza tra uomo e donna, e, a Dio piacendo, genera figli e permette che l’umanità prosegua il suo cammino attraverso secoli e millenni.
Parrebbe una cosa scontata, ma la realtà è che invece oggi, come tutti possiamo vedere, la famiglia è assediata da forze sia di sinistra, di destra, e anche di quel centro che si definisce “moderato”, ma non lo è per nulla, che operano per la sua distruzione.
Il “Popolo della Famiglia” ha dovuto dunque nascere per forza, ha dovuto intervenire perché la famiglia, quella naturale tra uomo e donna, fondata sul matrimonio, non trovava difensori da nessuna parte. Quindi, faremo un grande favore a noi stessi, se domenica prossima daremo fiducia al NOSTRO partito politico.
Quanto all’esito del voto, lo vedremo certamente lunedì, ma facendo campagna elettorale ho la sensazione che l’onda del PdF stia montando in modo potente… lunedì vedremo.
Comunque, sul tema del “voto utile”, che è stato sollevato non solo da te ma da molti, segnalo nuovamente, a tuo beneficio, questo articolo, molto completo:
http://www.lacrocequotidiano.it/articolo/2018/02/16/politica/osservazioni-giuridiche-sul-voto-responsabile
Ho l’impressione che questa divisione sia stata operata nella mente di qualcuno dal diavolo in persona, in quanto costui può agire sulla mente, ma non sul cuore, dove agisce il Cristo…
Da notizie che giungono c’è una bella spaccatura del Family Day… Ciò si rifletterà sul futuro, in quanto fallimenti e recriminazioni continueranno… Vedo che i Neocatecumenali sono spaccati: alcuni vanno con Gandolfini, altri con Il Popolo della Famiglia. Qualcuno mi ha detto, che, per mettersi l’animo in pace con le due tesi contrapposte dividerà il suo voto in due: quello secondo Gandolfini per la Camera e quello per il Pdf al Senato. O viceversa…. D’altra parte non c’è identica divisione nella Chiesa Cattolica? Per come si sono messe le cose nella testa della gente, ogni dialettica appare inutile. Alla resa dei conti tutte e due le parti avranno ragione. Chi ci perderà sarà il Family Day, con somma gioia degli eretici e del Gay Pride.
Comunque, grazie, caro Marco Tosatti, per lo spazio che ci concedi in questa dolorosa, assurda e allucinante vicenda.
Infatti, l’unica soluzione è non votare né per l’uno né per l’altro. Dispiace a dirsi, ma è così.
Ho letto su :https://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Adinolfi#Vita_privata
un resoconto impressionante sullla vita politica di Adinolfi.
Dapprima milita nella Democrazio Cristiana in seguito nel Partito Popolare ed è per Veltroni sindaco.
Dal 2006 entra a pieno titolo nel PD partecipando alle primarie e candidandosi poi alle elezioni nel PD.
Nel 2013 dichiara di sostenere Pietro Ichino e l’agenda Monti (Scelta Civica ). Insomma “Franza o Spagna”
Si dichiara giocatore di Poker e vogliamo davvero sostenerlo comprendendo bene quali carte ha in mano ?
E non dimentichiamoci che di politiche a sostegno della famiglia i cosiddetti partiti cattolici hanno fatto negli ultimi decenni meno di zero. In confronto la massonica Francia o i laicissimi paesi nordici sono avanti anni luce (che è tutto dire). Non parliamo poi dei cattocom, che non hanno esitato prima a proporre poi ad approvare leggi tutt’altro che in favore della famiglia naturale.
@ Vitmarr
Che carte in mano ha Adinolfi? Te lo dico io: una coppia di fatto, e nemmeno vestita.
Grazie SPQR mi ci voleva questa mattina una bella risata che mi ha messo di buonumore.
Caro Vittmarr,
credo che la domanda importante alla quale dobbiamo rispondere sia: è meglio un Matteo Renzi regolarmente sposato in chiesa, che però ha legiferato il gender, le unioni civili gay, le DAT eutanasiche e voleva attuare la totalitaria legge Scalfarotto antiomofobia, oppure un Mario Adinolfi che certo non è in regola – però quantomeno lui se ne rende conto e si dispiace – ma però guida un partito che – unico fra gli altri – nel suo programma si ispira alla Dottrina sociale della Chiesa?…
Caro Pier Luigi Tossani,
il momento è molto delicato. Non sono pubblicabili i sondaggi ma da quanto si può capire il M5S sta volando anche grazie allo spazio che i media gli stanno dando, vedi ad esempio la farsa dei loro “ministri” che ha riempito tutte le TV per 2 giorni.
Quello che si sa ,non dai loro programmi , ma del loro comportamento nelle legislazione trascorsa è che sono a favore di tutto quello che professano i fautori di LGBT, e per l’immigrazione non sono distanti dal PD. Di Berlusconi politico possiamo dire tutto il male possibile ma quando parla e cita fatti sappiamo che è bene informato e sui 5 stelle ha detto che nel loro vero programma c’è una patrimoniale pesantissima.
Questo è molto verosimile visto la matrice para-massonica della loro guida politica ( basta leggere i dettami da GAIA ) . In sostanza ci stanno proponendo una copia del governo tecnico di Monti e così finiranno per farci arrivare all’asservimento totale alla finanza mondialistica.
Quindi c’è una necessità assoluta di non disperdere i voti cattolici in formazioni che non hanno nessuna probabilità di arrivare in parlamento.
Sono d’accordo. Adesso votiamo tutti Salvini, per il Popolo della famiglia aspettiamo che maturi, sviluppi un programma più ampio e diventi più credibile politicamente, magari alle prossime elezioni.
Certo, perché la scelta è tra Renzi e Adinolfi vero? Ahahah. Avete perso qualsiasi contatto con la realtà. Il centrodestra dá garanzie sui temi etici, è molto più presentabile oggi con Salvini-Meloni rispetto al passato ed ha larghissime chances di vittoria. L’unico voto possibile è.il voto al centrodestra, non certo quello ad un partito personale, che ha spaccato un movimento unitario e apartitico ed è animato da militanti che vanno in giro sul web a dare i patentini di cattolicesimo a seconda se si voti o meno Pdf.
chi firma l’articolo, non si sa scritto da chi, è un candidato alle elezioni del partito di adinolfi ke scrive sul giornale di adinolfi, e’ quindi LEGGERMENTE di parte, e mi sembra OVVIO ke getti palate di fango su gandolfini, è in caccia di voti per i 15.000 euro al mese da deputato
notiamo ke GANDOLFINI NON SI CANDIDA, non si candida lui, non ha candidato la figlia e la seconda moglie, così ke se prende il 3% ci sono TRE ELETTI in famiglia, con 45.000 euro netti al mese.
comunque oh vuoi far vincere la bonino? siamo in democrazia, fà come te pare, vota adinolfi e tieniti la bonino
poi però quando la bonino farà la bonino, voi bollini blu zitti manco potrete fiatare
Pier Luigi Tossani ha detto:
marzo 2, 2018 alle 3:12 pm
malibu stacy abbi pazienza, ma l’aderente al movimento dei Neo-catecumenali che ha risposto a Gandolfini, ha portato degli argomenti precisi… con i quali si può legittimamente non essere d’accordo, ma si dovrebbero portare altri argomenti, a confutazione…
Pier Luigi Tossani ha detto:
marzo 2, 2018 alle 3:12 pm
malibu stacy abbi pazienza, ma l’aderente al movimento dei Neo-catecumenali che ha risposto a Gandolfini, ha portato degli argomenti precisi… con i quali si può legittimamente non essere d’accordo, ma si dovrebbero portare altri argomenti, a confutazione…
[Off Topic] Planning agenda 2018
Cari Confratelli e Consorelle,
visto che ultimamente il dibattito su Amoris Laetitia sembra sempre meno intenso, il nostro amato Pontefice ha deciso di tenerci impegnati per i prossimi mesi con due meravigliose iniziative, che Vi segnalo:
– la prima consiste nella pubblicazione della lettera della CDF “Placuit Deo” di ieri, dove, tra l’altro, ci si occupa del fenomeno neopelagiano, che riguarda da vicino molti di Voi;
– l’altra consisterà in una nuova Esortazione Apostolica, prevista attorno a Pasqua, sulla vocazione universale alla santità (argomento a me molto caro essendo un seguace di San Josemaria).
Il tutto, ovviamente, senza considerare la prevista canonizzazione di Paolo VI, che sicuramente non piacerà agli infedeli che si annidano tra noi.
Ringraziando il Papa per questi doni, direi di farci trovare pronti per la pubblicazione dell’Esortazione. Considerato che, come per AL, la criticherete senza prima averla letta, potreste portarvi avanti coi lavori preparando una traccia di correctio filialis su cui litigare in attesa del lieto evento. Sarebbe bello accogliere il documento, festeggiandolo in tempo reale coi fuochi d’artificio delle polemiche che solo Voi sapete fare!!!
Io naturalmente mi preparerei per la parte apologetica, quindi vorrete trasmettermi in anticipo una bozza della correctio.
Caro QC non capisco il tono canzonatorio del tuo intervento. Potevi scrivere le stesse cose senza acidità e dolori di stomaco. Qui più che pelagiani si trovano cattolici che sono ben felici quando J.M. Bergoglio fa il suo mestiere di papa e non sembra uno squilibrato dottor Stranamore di bianco vestito. Dunque ben venga l’esortazione apostolica sulla vocazione alla santità, e ben venga la canonizzazione di Giovanni Battista Montini, sulla cui grandezza e santità personale nessuno può dubitare.
Su A.L. Permettimi: tanti teologi di chiara fama, tante conferenze episcopali nazionali e tanti vescovi l’hanno esplicitamente o implicitamente giudicata contraddittoria e oscura in alcuni passaggi. È un dato di fatto, e come tale va accettato. Dai dati di fatto occorre partire, senza rimproverare a chissà chi di non averla letta.
Nessuno di noi ha letto i documenti integrali del concilio di Efeso ma tutti crediamo che Maria sia la Madre di Dio.
A presto, leggo sempre con interesse i tuoi commenti.
“che riguarda da vicino molti di Voi”
E’ bello vedere la disinvoltura selettiva con cui gli spettri applicano il gran precetto “chi sono io per giudicare”.
Spettriiiii ! Già di ritorno dai paesi caldi del mondo di basso? Il vestito di bianco vi ha istruiti durante gli esercizi? Di pelagiani i cattolici presenti in questo blog non hanno nulla, se non la sana dottrina della fede dei padri arricchita da duemila anni di concili e di documenti del magistero fino a Benedetto XVI. Dopo il nulla! Solo confusione e che confusione. Ben ha meritato la cintura nera e sottolineo nera di Karate il Bergoglio, visto che colpo dopo colpo sta cercando di sfasciare la Chiesa di un Dio Cattolico! Le sue novità se le può tenere abbiamo Cristo che in se è il compendio della Legge e dei Profeti.
Eh già, perchè i pericoli della Chiesa vengono dal neo-pelagianesimo adesso…
Stessa solfa, stessa risma… Come nel mondo laico ci si preoccupa dell’inesistente pericolo del “populismo” anzichè del resto, la NeoChiesa 2.0 si preoccupa del “neopelagianesimo”…
Nulla di nuovo sotto il sole.
Placuit deo?
L’ho letta. Mamma mia. La solita minchiata scritta da chissà chi per far credere che Bergoglio abbia detto il contrario di quello che ha detto. Il neo pelagiano è lui: basta leggere la laudato si.
I Perego, i Delpini, i Galantino, lascino la politica ai politici, e dal canto loro parlino di Vangelo e di Dottrina della Chiesa, ivi compresa la dottrina sociale, che non è politica, ma ha molto da dire alla politica.
Io direi invece che se i Tre iniziassero a tacere….. sarebbe meglio per tutti, tanto di danni ne hanno già combinati abbastanza.
Vorrei rimanere sul tema proposto dal dott.Tosatti.
Il voto dello Iowa è dovuto a politici cristiani cresciuti a pane e Principi non negoziabili, i TRE di Benedetto non diluiti nel mare magnum di “valori” negoziabili e ” interpretabili”.
Essi hanno avuto le ” spalle coperte”da un clero , ancora maggioritario in USA , wojtyliano e ratzingeriano .Sembrano risultati venuti da Marte, quasi impossibili in qualsiasi stato dells vecchia e decadente Europa ormai ex cristiana , così pure il risultato dell’Ohio che vieta l’aborto dei bimbi down ( già partito il ricorso della multinazionale degli aborti Planned Parenthood al braccio armato dei tribunali).
La decisione del vescovo Paprocki circa la negazione della Santa Eucarestia al “cattolico ” Durbin dovrebbe essere normale per tutti i vescovi della Chiesa Cattolica di sempre, basti pensare che cosa comporti il voto di Durbin contro il divieto di aborto dopo la ventesima settimana.Significa consentire quella pratica efferata , degna dei nazisti , chiamata “aborto a nascita parziale”.
Durante un processo che riguardava tale pratica davanti al resoconto molto crudo e dettagliato di un’infermiera il giudice chiese un’interruzione perchè si stava sentendo male.Ma al cattolico Durbin come pure a tutti i cattolici “liberal” degli Usa questo è indifferente.
Lunga vita ai vescovi e cardinali Usa come Paprocki !.
Non voterò il Popolo della famiglia, perché è un voto che indebolisce le forze politiche che possono contrastare Pd e 5 stelle.
Adinolfi e Amato a mio parere hanno sbagliato a voler dar vita a un partitino che non avrà alcun peso in parlamento.
Per quanto riguarda il senatore americano Durbin, ci ha subito pensato la Gerogetown University (dei Gesuiti) a rimettere le cose a posto.
https://www.lifesitenews.com/news/georgetown-honors-pro-abortion-senator-whose-bishop-just-barred-him-from-co
Ormai ex cattolici, come il Papa.
Eretici: ma la scomunica o l’interdetto non si usano più?
@ Riassumo in italiano, Nemo.
Quasi come risposta alla decisione del Vescovo Paprocki
di escludere il senatore Richard Durbin dal ricevere
il Corpo e il Sangue del Signore nella SS. Eucaristia,
l’universitá gesuita Georgetown University di Washington D.C. ha persistito, nonostante le vive proteste di associazioni e di ex-allievi, a conferire
al Senatore Durbin, ex-allievo dell’universitá stessa, l’onorificenza dell’universitá per “meriti” insigni
nel servizio alla popolazione (sic!), cioé, specificando,
per il sostegno accanito del Senatore negli anni
passati fino ad oggi di ogni legislazione pro-aborto
proposta nel Congresso degli Stati Uniti d’America.
Evviva i gesuiti!
Non solo hanno dominato il Concilio Vaticano II, in modo particolare tramite l’influsso esercitato su di esso dalla teologia di Karl Rahner, con le conseguenze disastrose
di tale Concilio che sono sotto gli occhi di tutti.
Ora la dominano ponendo addirittura il papa,
un vecchio ecclesiastico dotato di una furia distruttiva
e di una pervicacia senza precedenti.
Forse il Signore vuole offrirci la prova lampante
della costituzione divina della Chiesa Cattolica,
che non soccombe sotto gli attacchi provenienti
dal suo interno, i quali, per altre istituzioni meramente umane, sarebbero del tutto micidiali.
Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat!
pierluigi, la croce quotidiano è il giornale di adinolfi, è ovvio ke getta fango su gandolfini.
Pier Luigi Tossani ha detto:
marzo 2, 2018 alle 1:04 pm
Cara malibu stacy,
Detto questo, io le idee penso di avercele chiare, e quindi voterò il “Popolo della Famiglia”. Anche perché, proprio sulla questione della ormai nota diatriba CDNF-PdF, pare che Gandolfini non ci stia facendo una gran figura, almeno a leggere qui:
malibu stacy abbi pazienza, ma l’aderente al movimento dei Neo-catecumenali che ha risposto a Gandolfini, ha portato degli argomenti precisi… con i quali si può legittimamente non essere d’accordo, ma si dovrebbero portare altri argomenti, a confutazione…
Non votiamo alla cieca: i partiti tradizionali sono tutti, naturalmente chi più e chi meno, coinvolti e responsabili delle scelte legislative contrarie alla Dottrina sociale della Chiesa. Non lasciamoci infinocchiare dalle promesse elettorali: sappiamo per esperienza che non verranno mantenute. L’unico voto utile che possiamo dare, e il Signore ce ne renderà merito, è per il POPOLO DELLA FAMIGLIA.
questa è la tiritera che ripetono sempre i seguaci della setta di adinolfi
Sarà una tiritera, ma è vera. Diciamo che è una tiritera che si recita, fondatamente, da ben prima del PdF…
Spettro spera che molti votino PdF così si disperdono voti che sarebbero andati al centrodx. Si chiama eterogenesi dei fini; basta riconoscerla.
Alessandro vecchia volpe…come ha fatto a smascherarmi???
“Al mio grido di dolore su un tema drammatico e vero, gli italiani hanno risposto con una sonora pernacchia”.
Così Giuliano Ferrara nel 2008. Già lunedì il caro spettro avrà modo di capacitarsi che per riscuotere seguito e consensi non basta essere personaggi di notevole staz… …tura, statura.
A mio modesto parere tutti i cattolici dovrebbero votare Salvini.
Socci, Danilo Quinto, Blondet…sono tutti con Salvini…ha giurato sul Vangelo col Rosario in mano davanti al paese, io lo considero un segno, nessun altro l’ha fatto e nessuno può davvero sapere le sue intenzioni se non il Signore.
Se tutti votassimo Salvini e la Lega superasse Forza Italia potremmo davvero metterlo alla prova.
Io penso che dare voti a liste piccole (anche se con bei programmi) sia un voto perso…servono voti UTILI perché il paese è quasi nel baratro, morale e materiale.
Sia lodato Gesù Cristo
Concordo. Bisogna essere realisti: nelle date drammatiche circostanze, l’ottimo finisce per essere nemico del bene.
Condivido in pieno l’ottimo ( o il meglio) finisce per essere nemico del bene.
Anch’io la penso così.
Anch’io mi unisco a quanti sono d’accordo con lei, Borbone poco… borbonico 🙂
Concordo pienamente.
“E’giunta l’ora-dice realisticamente M.Cristina del2/3- che i Cattolici si facciano furbi come serpenti”,giocando la carta Salvini per non farsi sopraffare dai catto -comunisti,anche se dispiace che non possano /o sappiano scegliere di votare FN nel cui programma:DIO POPOLO FAMIGLIA si dovrebbero ritrovare.
All’epoca in cui si minacciava di togliere i crocefissi dalle scuole, un mio compaesano, oggi defunto, mi scriveva: “Giorgio, tu sai che sono ateo, ma mi batterò con tutte le mie forze perché il crocefisso rimanga dove deve essere. E’ un simbolo della mia civiltà”…
Un Maestro Venerabile della Massoneria ha scritto sulla stampa locale che è in atto un tentativo di distruggere i simboli della nostra civiltà, ad esempio, la eliminazione del presepio nelle scuole. Egli non era d’accordo.
Prendiamo atto che abbiamo presuli eretici, atei, massoni e vigliacchi. La nostra forza viene dall’Est. La Russia non ci manda solo “Burian”, ma un flusso costante invisibile di difesa della nostra fede, ormai al lumicino.
La risposta politica verrà data domenica, con la speranza che lo Spirito Santo ci metta le mani. Perché anche i cattolici pro famiglia, difensori dei propri figli e della marcia si presentano divisi: da una parte i calcolatori politici di tutto rispetto, dall’altra i duri e puri, che vanno da soli perché non vogliono aggregarsi e vogliono contarsi. Si fossero almeno aggregati, tanto per non disperdere i voti…
Al di là di come ci andranno le cose, consiglierei di evitare recriminazioni e accuse dopo il voto. Ci si dovrà confrontare “da fratelli”, eliminando accuse e controaccuse e giustificazioni, per cercare di serrare le file per il futuro, perché in gioco non ci sono personalismi, ma c’è il futuro sociopolitico ed economico della nostra Chiesa Cattolica, tipo la eliminazione dell’8 per mille. Attenti ai 5 Stelle; sono agnelli camuffati, della stessa progenie dal PD e della Sinistra.
Lo schieramento del centrodestra ha gestito le sue cose con una confusione mentale, che si è trasmessa agli elettori. Solo adesso Salvini si è esibito con Vangelo e corona del Rosario. Lo avrebbe dovuto fare sei mesi fa. La Meloni è andata adesso da Orban, quando avrebbe dovuto farlo sei mesi fa. Ciò che costoro hanno fatto non rappresenta una tattica, ma una strategia. Una strategia che doveva, almeno sei mesi fa, essere messa alla base di tutte le successive proposte politiche dell’intero schieramento: la difesa della nostra civiltà cristiana millenaria europea da ateismo, da invasione afro musulmana , multiculturalismo, e da Gender per la manipolazione mentale a fini LGBT, eccetera, la difesa della famiglia “naturale”, e l’accordo politico con quegli Stati ex-comunisti che hanno le stesse nostre strategie.
La mente dell’individuo è dicotomica: “o bianco, o nero”, “o buono, o cattivo”, “o bello, o brutto”. E poi, occorre ripetere continuamente come un “mantra” la strategia della nostra Civiltà Cristiana millenaria…. Prospettare “in grigio” significa perdere consensi. La confusione è generale in tutti gli schieramenti. Per noi sarebbe stato meglio se ci fosse stato quel fondamento iniziale.
Da parte mia ho messo sulla mia pagina FB due post:
Elettore, ricorda:
“Non puoi mangiare alla mensa del Signore e alla mensa degli spiriti malvagi”
San Paolo, I Corinzi 10:21
Può un cattolico vero votare CHI è per il matrimonio gay,
utero in affitto, droga libera,
aborto ed eutanasia?
Termino dicendo che sto chiedendo (l’ho già scritto e continuerò su questo tasto) la negazione dell’Eucaristia a chi è esponente politico e amministrativo del PD, della Sinistra e così via.
Per chi ha le idee confuse su chi votare il 4 marzo, un appello di Massimo Gandolfini, portavoce del Comitato difendiamo i nostri figli e portavoce del Family Day.
https://www.tempi.it/videogallery/per-cosa-votare-e-chi-votare-il-4-marzo#.WplCHBPOWqB
Cara malibu stacy,
è bello poterci confrontare liberamente e civilmente, in questo momento così importante per l’Italia, su questa piattaforma offertaci dall’ottimo dr. Tosatti, che colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente.
Detto questo, io le idee penso di avercele chiare, e quindi voterò il “Popolo della Famiglia”. Anche perché, proprio sulla questione della ormai nota diatriba CDNF-PdF, pare che Gandolfini non ci stia facendo una gran figura, almeno a leggere qui:
http://www.lacrocequotidiano.it/articolo/2018/02/28/politica/un-uomo-in-cammino-riflette
Che parere autorevole e neutrale, davvero un consiglio spassionato il tuo,complimenti!! Nemmeno Piero Angela poteva essere più equidistante. Esilarante
Io votero’ Lega ed invito altri cattolici a farlo. Non ho mai avuto simpatie leghiste e tantomeno simpatie personali per Salvini ma mi pare L’ unico voto veramente ” utile” .
Utile perche’ se Berlusconi prende anche solo pochi voti meno di Salvini il famoso inciucio col Pd, la famosa ” grosse koalition” voluta dall’ Europa,voluta dai mercati, benedetta dai vescovi e da Mattarella ecc. sara’ piu’ in difficolta’ ad essere attuata.
La Bonino, stipendiata da Soros ed altri ” europeisti” prenderebbero una bella batosta se le forze da loro definite ” populiste” prendessero piu’ voti di Berlusconi.
Rispetto il Popolo per la Famiglia , ma non e’ un voto utile , e’ solo un voto di testimonianza, al massimo prendera’ un 2 o 3%completamente ininfluente. E’ giunta L’ ora che i cattolici si facciano furbi come serpenti.
Quoto, concordo pienamente
Cara Maria Cristina,
sperando di non essere ridondante, mi fa piacere ripetere la premessa che ho scritto prima a malibu stacy, perché, davvero, io devo dire che confrontarci civilmente sul tema rovente della politica, è una cosa di grande valore, viste le condizioni in cui è il web oggi. Ancora grazie quindi al dott. Tosatti e a tutti voi che partecipate a questo dibattito.
Andando ora nel merito, rispetto la tua scelta, ma, come puoi leggere qui http://www.lacrocequotidiano.it/articolo/2018/02/12/politica/pdf-la-discontinuita-del-voto
cito,
“nel documento (del CDNF, NdR) c’è scritto che bisogna votare per la Lega (quella della Bongiorno, con l’aggiunta del “primo provvedimento” che è il papponaggio di Stato, cioè la legalizzazione della prostituzione)…(…) la legge Cirinnà, mai sarebbe passata se eletti del centrodestra persino venuti in piazza ai Family Day non avessero voltato gabbana. Ora quegli esponenti vengono tutti ricandidati, con l’aggiunta del capolavoro leghista di Giulia Bongiorno, apertamente ostile ai Family Day e favorevole a ogni nefandezza dall’eterologa all’utero in affitto fino alla legge Scalfarotto, che guida le liste in cinque circoscrizioni con un esponente del CDNF a fare da riempilista in ultima posizione in una di queste e costretto così a portarle i voti per sperare di acchiappare una poltrona. Triste epilogo per il comitato “apolitico e apartitico”.
Per quanto riguarda i tuoi dubbi sul “voto utile”, per brevità rimando senz’altro a questo link:
http://www.lacrocequotidiano.it/articolo/2018/02/16/politica/osservazioni-giuridiche-sul-voto-responsabile
Sono questi i motivi, Maria Cristina, per il quale io, senza alcun dubbio – anzi, permettimi, molto volentieri e con entusiasmo! – ho ragionato che non posso votare altro che il “Popolo della Famiglia”.
Ma, se tu non sei d’accordo, come dicevo, rispetto pienamente la tua scelta.
E poi Salvini ha le idee chiare: non fa confusione tra l’entrare nel regno dei cieli e l’entrare in un wc chimico…..
🙂
“……in un wc chimico”, ovvero dove finirà il nostro voto se lo regaleremo a inutili formazioni minori tipo Popolo della Famiglia.
@ SPQR Questo è buon senso in questo panorama di macerie. (v. l’anziana -civilizzata- svenuta per freddo e fame in un supercoop )
Certo. Bisogna vedere in quale dei due luoghi sceglie di entrare….
Maria Cristina, concordo pienamente con te.
Tutto condivisibile. Un unico appunto: ma davvero pensate che il pdf possa anche lontanamente avvicinarsi al 3%? È fantascienza, nemmeno fantapolitica. Il riferimento è il risultato della lista antiabortista di Ferrara nel 2008, sono sicuro che il pdf farà anche peggio
Vabbene ragazzi, mi pare che, al di là di tutte le polemiche, non ci sia altro da fare, domenica, che votare serenamente, costruttivamente ed entusiasticamente, il “Popolo della Famiglia”, a valanga!!!…
…vi ricordo che tutte le ragioni per farlo le trovate qui:
http://www.lacrocequotidiano.it/articolo/2018/02/12/politica/pdf-la-discontinuita-del-voto
Carissimo, stavo giusto consultando il programma di questo partito. Essendo alla mia prima volta, mi sto documentando molto, per evitare di sbagliare voto.
Come ho già detto, vedendo le tetre prospettive dall’angolo visuale di un moccioso, do particolare importanza alla tematica dl lavoro e allo scempio fatto da Renzi con il Jobs Act. Vedo che il PdF si propone di intervenire su questa legge, in particolare sui licenziamenti e la cosa è molto apprezzabile.
Vedo però un po’ di approssimazione laddove si dice “riduzione dei casi di licenziabilità”…in realtà il jobs act non mi sembra abbia aumentato i casi di licenziabilità, ma abbia piuttosto ridotto a minimi termini le tutele per casi di licenziamenti ingiustificati.
Non so a cosa sia dovuta questa imprecisione contenuta nel programma ufficiale…semplice svista o inserimento alla carlona di di un tema che non interessa ma che fa guadagnare qualche voto in più?
Carissimo spettro,
hai visto, mi rispondevi qualche giorno fa che, oltre a scrivere, avrei dovuto impegnarmi in prima persona, e allora io ho preso la tessera del “Popolo della Famiglia” – mi sono iscritto al partito – il che mi pare un impegno non solo proficuo, ma anche di grande soddisfazione, e mi sto impegnando in questa bellissima campagna elettorale, che credo porterà molto frutto.
Nel merito di quanto mi scrivi, io suggerirei di andare al nocciolo della questione, osservando questo tema in un’ottica più ampia, anche se più complessa. Ovvero, il lavoro secondo me va visto al livello superiore, che è quello politico della democrazia rappresentativa, la quale, quando è priva di sussidiarietà – si parla di Dottrina sociale della Chiesa! – come è in tutto il mondo occidentale oggi, ovviamente Italia inclusa, vira inevitabilmente in una condizione di oligarchia, nella quale dominano i poteri forti, che fanno i loro interessi, come ben vediamo. Quindi nel lavoro – ma anche in tutto il resto delle dimensioni sociali! – avremo un reale e decisivo progresso solo nella misura in cui riusciremo a rendere l’uomo, da oggetto passivo della manipolazione da parte delle oligarchie, a soggetto attivo e responsabile, protagonista delle scelte che si devono fare nella società. Questa è anche, a grandi linee, la direzione nella quale si muove il “Popolo della Famiglia”.
Si tratta, in ultima analisi, della “Società partecipativa”, una prospettiva per la verità non nuova, ma fino adesso del tutto inesplorata, e che, con la nascita del PdF, mi auguro caldamente possa cominciare a crescere.
Comunque, per approfondire in modo più specifico la questione che mi poni, rimando a questo piccolo studio che feci a suo tempo proprio sul tema del lavoro, basandomi sulla lezione del mio maestro preferito, Pier Luigi Zampetti:
https://lafilosofiadellatav.wordpress.com/fiatpomigliano-darcomelfi-come-mettere-a-frutto-la-lezione-di-pier-luigi-zampetti-per-risolvere-il-conflitto-tra-capitale-e-lavoro/
del quale di seguito trovi direttamente, in un suo libro spettacolare, esposta in dettaglio l’idea pacificamente rivoluzionaria della “Società partecipativa” secondo Dottrina sociale cattolica:
http://www.rassegnastampa-totustuus.it/cattolica/wp-content/uploads/2015/09/LA-SOCIETA-PARTECIPATIVA-P-L-Zampetti.pdf
L’irritazione di Delpini e gli isterismi di Famiglia Cristiana sono il migliore endorsement possibile a Salvini.
Il voto al pdf è un voto a favore della sinistra. Adinolfi ha già fatto abbastanza danni: è uno dei tanti “cattolici” di sinistra che sappiamo bene che ruolo hanno avuto negli ultimi 50 anni.
No, purtroppo il voto al “Popolo della Famiglia” è un voto destinato ad essere disperso perché al 99% tale partito, che non si è alleato con nessuno, NON superando la soglia del 3%, non eleggerà rappresentanti in Parlamento e quindi indebolirà l’unica coalizione (il Centro Destra che si è impegnato a non votare leggi contro la famiglia e a migliorare quelle che già ci sono) che può ambire a governare da sola senza “inciuci”, sempre deleteri per le leggi che a noi stanno a cuore. Nei fatti, quindi, votare “Popolo della Famiglia” va concretamente contro gli obiettivi che esso vorrebbe raggiungere, anche se questo mi dispiace.
“NON superando la soglia del 3%”
E sei pure ottimista. Ferrara non superò quella dello 0,5%. Credo che il PdF non farà molto meglio.
Secondo me, è un errore votare il popolo della famiglia, una dispersione di voti.
Anche Salvini è favorevole a tutte le politiche per la famiglia, ma ha più possibilità di vincere se convogliamo in massa verso di lui.
Si corre troppo il rischio di perdere capra e cavoli se non siamo uniti.
Rispondo a Paolo, Pierluigi, Mary, e anche a Magno di Borbone, i quali portano la ragionevole e molto diffusa obiezione che non è bene votare il “Popolo della Famiglia”, poiché in tal modo si disperderebbe il voto. E’ la nota questione del “voto utile”.
Per approfondire l’importante questione in modo non superficiale ma completo, rimando a quanto ha argomentato Mario Adinolfi, qui:
http://www.lacrocequotidiano.it/articolo/2018/02/15/politica/cibsuderazioni-sul-voto-del-4-marzo
ma devo dire che il tema è stato trattato molto bene anche da Monica Boccardi in quest’altro intervento
http://www.lacrocequotidiano.it/articolo/2018/02/16/politica/osservazioni-giuridiche-sul-voto-responsabile
che mi piaciuto moltissimo, e che a questo punto copio integralmente, con l’intento di dissipare ogni dubbio, anche se è un po’ lungo, ma è davvero molto chiaro:
“…E aggiungo, a quanto ha già scritto Mario Adinolfi nelle sue “osservazioni sul voto al PdF il 4 marzo”:
1) Il voto dato al candidato all’uninominale senza indicazione anche sul partito viene attribuito proporzionalmente a tutti i partiti della coalizione che lo appoggiano. Quindi non modifica gli equilibri interni che si formeranno tra i partiti.
2) La coalizione, non avendo programma comune, nasce esclusivamente allo scopo di ramazzare voti (infatti addirittura il medesimo partito, da voci diverse, arriva a dichiarare cose contraddittorie – vedi Berlusconi che vuole abrogare la Cirinnà e la Polverini, sua candidata che dichiara che il Gay Pride non è appannaggio della sinistra, ma anche della destra che quella legge ha pure votato).
3) I partiti di una coalizione potranno, come spiega Mario Adinolfi, “divorziare” subito dopo le elezioni per trovare alleati più simili a loro per governare, senza che ciò comporti violazione di legge.
4) Poiché la quota uninominale porta all’elezione del candidato più votato in ciascun collegio, in teoria, di una coalizione, potrebbero essere eletti molti candidati all’uninominale, ma pochi al proporzionale, a seconda della consistenza del Collegio in numero di elettori (se eleggo il candidato uninominale in Val d’Aosta non prendo lo stesso numero di voti in quota proporzionale che se eleggo quello del Collegio Emilia-Romagna 1 ad es.).
5) L’ipotesi più credibile, rebus sic stantibus, è un governo tecnico di larghe intese che galleggi per una legislatura in attesa che l’Unione Europea finisca di esautorare l’Italia della sua sovranità nazionale (rectius di togliere al popolo italiano la sovranità nazionale che la Costituzione gli attribuisce!).
6) Tutti parlano di “valori”, nessuno di “princìpi” tranne il Popolo della Famiglia. Anche le parole hanno un peso: i valori sono quelli che si possono quantificare economicamente e infatti si posso vendere e scambiare. I princìpi invece non si toccano, non si vendono e non si scambiano, perché non hanno quantificazione economica.
7) I candidati della coalizione del centro-destra sono tutti politici di professione (salvo eccezioni rarissime, tutte in posizione più o meno ineleggibile): il loro scopo è rimanere in parlamento per continuare a fare quello che considerano il loro lavoro, la loro occupazione principale e sono disposti a tutto pur di non perdere il posto (lo dimostrano gli inciuci che hanno fatto per non far cadere gli ultimi governi, tradendo le istanze del popolo del Family Day, ma anche quelli fatti in barba al bene comune in molti altri ambiti, dal lavoro all’economia).
8) I candidati del Popolo della Famiglia sono persone che hanno una vita, un lavoro, impegni fuori dalla politica e che si sono prestati a candidarsi con spirito di servizio (non come quelli del Movimento 5 Stelle, che pur non essendo politici di professione erano per gran parte nullafacenti in cerca di una rendita di posizione), quindi se saranno eletti dovranno sacrificare se stessi, le loro famiglie e le loro professioni per il bene comune. Ciò significa che avranno una grande responsabilità rispetto a ciò che lasceranno e non potranno tradire il bene comune per il quale avranno fatto sacrifici.
9) Chi vuole votare il centrodestra ha tutto il diritto di farlo. E non ha alcun bisogno di giustificarlo al mondo: excusatio non petita accusatio manifesta.
10) Chi invece lavora per togliere voti all’unico partito che ha presentato un buon programma, assolutamente aderente ai principi della Dottrina sociale, deve giustificarsi perché sa benissimo di lavorare contro la coscienza, che indica all’elettore cattolico di non collaborare con chi tradisce lo spirito del Vangelo: excusatio non petita accusatio manifesta.
11) Indicare come sicuro che se al centrodestra mancasse il quorum per la (ipotetica e indimostrata) maggioranza relativa utile a governare, sarebbe a causa dei voti dati al PdF è un sillogismo falso e strumentale: è impossibile adesso, e rimarrà impossibile dopo il voto, stabilire con certezza la “provenienza” dei voti che prenderà il Popolo della Famiglia. Solo ognuno di coloro che voteranno il PdF potrà sapere con certezza se avrebbe votato e chi avrebbe votato, se non ci fosse stato il simbolo del PdF sulla scheda elettorale. Personalmente io non avrei votato. E di sicuro non avrei dato il mio voto alla coalizione che ripresenta Lupi, Costa, Polverini, che ha nei programmi elettorali la prostituzione legalizzata e che promette tutto e il contrario di tutto pur di ramazzare voti.
12) I sondaggi non sono il verbo: gli errori sono sempre all’ordine del giorno e in questo caso, in cui si vota per la prima volta con una legge elettorale nuova e con un sistema mai utilizzato prima, è bene non fidarsi. Tra l’altro, possono essere tranquillamente pilotati, a seconda delle domande che si pongono agli intervistati, e infatti, a seconda del committente, danno risultati anche molto differenti tra loro.
13) Chi, pur condividendo la battaglia per i principi non negoziabili del Popolo della Famiglia, sceglie di non votarlo in aderenza al cosiddetto principio del “voto utile” dimostra di avere scarsa o nulla fiducia nella Provvidenza. Quando si abbraccia una lotta per il bene, da cattolici veri, non si fanno conti sull’utilità di ciò che si fa, non si valuta se convenga una cosa piuttosto che un’altra: si lotta per il bene e basta. Con la consapevolezza di essere servi inutili, per cui tutto ciò che si fa non serve e non porta a nulla, se non interviene Qualcuno a dare un senso alle azioni.
14) Il ragionamento sul “voto utile” è proprio di chi è “del mondo” e lavora con la testa del mondo. Ma chi è nel mondo senza appartenergli non fa questo tipo di ragionamenti, perché affida ad Altri il governo della propria vita e sceglie in coscienza non in utilità.
Altrimenti, ad esempio, i martiri avrebbero dovuto scegliere di non lasciarsi uccidere, pensando che la loro sopravvivenza avrebbe potuto permettere loro di conoscere tante altre persone da convertire e salvare se non fossero morti… ma loro non hanno ragionato in questo modo, hanno scelto quello che era giusto, non quello che era conveniente.
Per questo l’unico “voto utile” per chi crede nella difesa dei principi non negoziabili è il voto dato al Popolo della Famiglia”.
Eh, caro Tossani, un tempo c’era una canzoncina che faceva: “Illusioneeeeee, dolce chimera sei tu”. Le tue considerazioni sono pure come l’acqua distillata, che come si sa è imbevibile. L’acqua della politica, invece, ha da esser potabile.
Comunque sia, all’indomani del voto, quando la realtà dei fatti ti avrà ridestato dal tuo dolce chimereggiare e il tuo Partito della Famiglia avrà racimolato il suo bel pugnetto di mosche, non ti scordare di ripassare da queste parti, perché ho l’impressione saremo in diversi ad averti qualcosa da dire.
Se miss “pompa per bicicletta” vince per pochi voti a Roma centro bisogna ringraziare te e quelli come te che voteranno per il ridicolo partitino dell’ex (ex?) pidiota….
Cari Grog e SPQR,
perdonatemi se rispondo anche a voi quello che ho detto a malibu stacy, cioè che da parte mia ho avuto cura di mettere sul piatto degli argomenti precisi, tra i quali un post con quattordici punti che intervenivano specificamente sulla questione del “voto utile”. Con quegli argomenti si può legittimamente non essere d’accordo, ma si dovrebbero portare altri argomenti, a confutazione.
Caro SPQR, se anche, per ipotesi, il PdF non dovesse superare la soglia del 3 percento, fra quei 14 punti ce n’era anche uno che diceva:
“…Quando si abbraccia una lotta per il bene, da cattolici veri, non si fanno conti sull’utilità di ciò che si fa, non si valuta se convenga una cosa piuttosto che un’altra: si lotta per il bene e basta. Con la consapevolezza di essere servi inutili, per cui tutto ciò che si fa non serve e non porta a nulla, se non interviene Qualcuno a dare un senso alle azioni”.
…che è un’ottica molto diversa da quella del guardare al solo risultato. Comunque, ragazzi, non è che vi voglio convincere per forza… se non vi piace il PdF, non lo votate… e amici come prima!…
È l’ottica delle anime belle, mio caro Tossani, e non è, fra l’altro, l’ottica della Chiesa cattolica, che quanto a **compromessi pragmatici** si è sempre distinta mirabilmente. Per il bene si può lottare in modo ingenuo e maldestro oppure in modo accorto e provveduto. La differenza è quella che corre fra chi organizza una crociata di bambini e chi chiama a raccolta i sovrani cristiani d’Europa perché sbaraglino il turco a Vienna.
Non replico a tutti i tuoi 14 punti (ammazza, e so’ più de li Commandamenti!), ma permettimi di aggiungere almeno un’osservazione relativamente ai punti 7-8: il fatto che uno non sia un **politico di professione** non significa in sé un bel nulla, e non costituisce un titolo di merito più del fatto che uno sia giovane o non giovane, maschio o femmina. All’indomani di tangentopoli certo era vantaggioso vantare, come fe’ il buon Berlusca, liste formate da **professionisti prestati alla politica**, sennonché la politica è materia assai complessa e spesso un buon politico di professione, che si è voltato anima e corpo ad essa, se la cava assai meglio di un buon dilettante venuto dal professioni liberali o dalla società civile. Si può anzi avanzare il sospetto che chi nella vita ha fatto altro abbia interessi legati alla sua sfera professionale che dal suo impegno in politica potrebbero trarre illecito vantaggio…
Utile pidiota, appunto. Evitare.
Nel film di Ingmar Bergman :” Il posto delle fragole ” da giudici ” abusivi , onirici ,ma estremamente reali viene chiesto al protagonista -vecchio Medico – vicino alla morte :” Quale è il PRIMO DOVERE di un Medico ?” Egli non sa dare la risposta giusta e se ne arrovella . La risposta giusta è : “Deve chiedere PERDONO “. Se è un medico consapevole . Quello che dovrebbero fare molti Vescovi di questo disgraziato Paese.
@Adriana. Lei non solo legge bene, ma vede bene!
Se il voto di domenica sarà chiaro e forte fischieranno molte orrcchie e verrà letto come un avviso di sfratto anche per molti vescovi (che in realtà sono dei politici).
Cordiali saluti e buon lavoro.
Votiamo per qualsiasi partito, purché ci dia assicurazione che alle successive elezioni non abbia a comparire la lista “Parolin Presidente”.
Votate, votate, votate. E che il vostro voto non sia contro qualcuno che va cacciato, ma pro qualcuno che va sostenuto. Dio sia con noi!
“molti vescovi (che in realtà sono dei politici)”, i quali dicono ai politici di non tirare in ballo la religione, mentre loro, che dovrebbero essere dei religiosi, vivono letteralmente di politica. Poveri sepolcri imbiancati e sgraffitati!
Lo sfratto vero, caro Paolo, lo darà a loro e al capo biancovestito Nostro Signore in persona. Altro che urne.