La Scoperta di un Libro del 2000 che Profetizzava Due Papi: uno Vero, l’Altro Illegittimo. Sergio Russo. (II Parte).

9 Novembre 2024 Pubblicato da 19 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, ecco la seconda parte del lavoro di Sergio Russo sulla scoperta di un libro che nel 2000…ma leggete sotto. La prima parte la trovate a questo collegamento. Buona lettura e diffusione.

§§§

 

 

RISCOPERTO UN LIBRO, SCRITTO NELL’ANNO DUEMILA,

CHE GIÀ PARLAVA DELLA COESISTENZA DI DUE “PAPI”:

L’UNO VERO E L’ALTRO ILLEGITTIMO… (2ª p.)

Il Terzo Segreto di Fatima: chiave di volta per capire i tempi in cui viviamo.

 

Nel precedente articolo ho fatto notare come la data scelta da padre Faré, in cui ha esposto la sua analisi storico-canonica sulla Declaratio di Benedetto XVI, sia stata il 13 Ottobre di quest’anno: 107 anni esatti dall’ultima Apparizione di Fatima.

A tal proposito, una gentile Lettrice (Luisa M.) mi ha poi fatto notare che sono anche passati 140 anni dalla grandiosa, seppur drammatica, visione di papa Leone XIII (13 X 1884), ipotizzando che da questo 13 Ottobre potrebbe essere iniziato appunto, inesorabilmente, il declino del potere di satana sulla Chiesa e sul mondo e, devo dire che… tale tesi mi trova sostanzialmente d’accordo!

 

Un altro valoroso Sacerdote – egli pure un vero leone della tribù di Giuda – è senza dubbio don Fernando Maria Cornet che, col suo documentatissimo libro “Habemus antipapam?”, direi che è stato in grado di spaccare il classico “capello in quattro”, nell’esaminare parola per parola e punto per punto la ormai nota Declaratio di Benedetto XVI, dimostrando che essa non è affatto una “rinuncia”.

 

Voglio ricordare ancora, fra i valorosi araldi a servizio della Verità, il Giornalista Andrea Cionci, che lavora indefessamente da circa quattro anni alla cosiddetta Magna Quaestio, e ché anzi, proprio recentemente, sempre a proposito della Declaratio di papa Benedetto, ha fatto una scoperta a dir poco sorprendente, o meglio, l’hanno fatta due fra i massimi latinisti italiani – il professor G.M. Corrias, editore delle opere di Lorenzo Valla, e il professor R. Funari, massimo traduttore di Sallustio – ambedue collaboratori del dottor Cionci i quali, a seguito di un imput offerto dall’avv. Costanza Settesoldi, hanno preso in esame il discorso pronunciato, vale a dire letto, dallo stesso Benedetto, quell’11 febbraio del 2013…

Ebbene, questi esperti latinisti, hanno così scoperto che Benedetto XVI, nella suddetta Declaratio, non solo non commise nessun errore, come appunto “erroneamente” ritenevano invece alcuni, ma viceversa ha affermato, senza giri di parole, che:

“[…] Per cui, ben consapevole del peso di quest’atto, dichiaro in piena libertà di rinunciare a mio danno (mihi) al ministero (ministerio) di vescovo di Roma, successore di San Pietro, a causa del misfatto (per… commissumdi un manipolo (manus) di Cardinali nel giorno 19 aprile 2005, così che dal giorno 28 febbraio 2013, all’ora ventesima, la sede di Roma, la sede di San Pietro resti vuota, e (dichiaro) che debba essere convocato un conclave per l’elezione di un nuovo Sommo Pontefice da parte di costoro a cui compete.

 

Ma qui si rende necessario evidenziare ora un aspetto molto importante e assai cruciale: cioè, quando Benedetto dice che “… a causa di un misfatto (compiuto) da un manipolo di cardinali il giorno 19 aprile 2005 (data in cui si ebbe appunto l’elezione del Cardinal Joseph Ratzinger a Successore di San Pietro).

Ed intanto noi già conosciamo coloro che costituivano questo “manipolo di cardinali” – era la mafia di san Gallo, svelata dal cardinale Godfried Danneels, e a cui appartenevano i cardinali: C.M. Martini, W. Kasper, K. Lehmann, C. Murphy-O’Connor, A. Silvestrini, J. Policarpo, B. Hume, J.M. Bergoglio (ovviamente!) e i vescovi: I. Fürer, P. Verschuren, J. Vilnet, J. Weber, A.H. van Luyn, J. Doré, A. Kothgasser, L. Huzar (17 membri in tutto) – che volevano assolutamente imporre, già in quel conclave, il loro candidato, J.M. Bergoglio e tuttavia, anche se uscirono “scornati” da quel medesimo conclave, non certamente ne uscirono domati, ed infatti alcune voci, trapelate come sempre da dietro le quinte di tali specialissimi e segreti eventi, dicono che alla quarta votazione il cardinal Ratzinger fu eletto poiché alcuni di quelli di “san Gallo” dirottarono i propri voti su di lui, sbloccando così una situazione di stallo che si era venuta a creare, in cui i voti al candidato Bergoglio non permettevano al candidato Ratzinger di raggiungere la sufficiente maggioranza per essere eletto. Ma tutto ciò pose in mano, a tali cardinali ultraprogressisti, una sorta di “grimaldello” col quale, ripetutamente ed in maniera ricattatoria, fecero poi leva sul mite e pacifico Benedetto XVI…

Ma perché possiamo avventurarci in questa arditissima ipotesi?

 

Pongo dunque adesso tre testimonianze (delle quali una nota, un’altra passata un po’ inosservata, ed una terza assolutamente inedita) a conferma di quanto sopra esposto:

 

  • tutti noi sappiamo del discorso che Benedetto pronunciò all’indomani della sua elezione a Sommo Pontefice, il 24 aprile 2005, nell’omelia della santa Messa per l’inizio del Ministero petrino del Vescovo di Roma:

“Pregate per me, perché io non fugga, per paura, davanti ai lupi!”,

il che denota – se permettete – un altissimo livello di tensione…

 

  • mentre invece, forse in pochi sanno, del discorso pronunciato da monsignor Georg Ganswein, il 21 maggio 2016 e tenuto alla presentazione di un libro scritto da Roberto Regoli sul pontificato di Benedetto XVI (è la seguente una rivelazione dello stesso Benedetto, poiché solo lui, ovviamente, poteva essere a conoscenza di quanto realmente stava accadendo in quell’enigmatico conclave), quando egli dice che proprio in quello si affrontarono come due partiti, o due fazioni, o ancor meglio, due differenti tipi di Chiesa:

“… a seguito di una drammatica lotta tra il cosiddetto ‘Partito del sale della terra’ (‘Salt of Earth Party’) intorno ai cardinali López Trujíllo, Ruini, Herranz, Rouco Varela, Medina e il cosiddetto “Gruppo di San Gallo” intorno ai cardinali Danneels, Martini, Silvestrini, Murphy-O’Connor: gruppo che [lo abbiamo appena visto sopra], di recente, lo stesso cardinal Danneels di Bruxelles in modo divertito ha definito come “una specie di mafia-club”. L’elezione era certamente l’esito anche di uno scontro, la cui chiave quasi aveva fornito lo stesso Ratzinger da cardinale decano, nella storica omelia del 18 aprile 2005 in San Pietro; e precisamente lì dove a ‘una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie’ aveva contrapposto un’altra misura: ‘il Figlio di Dio e vero uomo’ come ‘la misura del vero umanesimo’.”,

il che denota, anche in questo caso, un acerbissimo e tragico scontro in atto;

 

  • ed infine, quasi nessuno sa (è infatti riuscita a “scovarlo” una mia collaboratrice, Lucia, fra le centinaia e centinaia di commenti che postano le persone quando, sui vari social, vengono trattate tematiche di questo genere… nello specifico lo si trova fra i commenti al video di A. Cionci: “Commissum: perché BXVI fa riferimento al misfatto di un manipolo di cardinali nel 19 aprile 2005?”,scritto da @damielcassiel):

“Ricordo un’intervista al Cardinale Biffi, presente al conclave del 2005. Disse: ‘è stata la battaglia più dura della mia vita!’ E, per capire ciò che successe, si possono analizzare le numerose sue conferenze successive…

C’è poi un aneddoto divertente: Biffi imprecava, poiché usciva sempre un voto a suo favore, egli non aveva capito che era Ratzinger a votare per lui…

Vi è poi un altro particolare, tanti anni fa, ahimè, non ricordo esattamente se su documenti di Alta Vendita, oppure su uno dei romanzi di Malachi Martin, era scritto che la massoneria avrebbe preso il Papato, attraverso le dimissioni di un Papa. E lo avrebbe fatto in tal modo, proprio per umiliare e manifestare la propria forza e potenza…”,

è anch’essa una testimonianza altamente drammatica, che non si può negare!

 

Incredibile vero? Ma ancora una volta la realtà supera la finzione!

Anzi, a proposito di “finzione”, la principale accusa – fra le centinaia che ha collezionato! – rivolta nei confronti dell’ottimo Andrea Cionci, vi è proprio quella di aver costruito il suo Codice Ratzinger come una sorta di romanzo (per costoro un “codice” del tutto fantasioso) alla Dean Brown…

E, per conseguenza, la maggior contestazione ad essergli imputata è quella che: “Benedetto XVI si è sempre espresso in modo chiaro e lineare, ché financo un bambino lo poteva capire e, in una parola… ha sempre parlato ‘papale papale’!”

E questo è certamente vero per Benedetto – per inciso: tutto il contrario invece, nel modo di esprimersi di Bergoglio, il Mercenario a cui non importa delle pecore, del quale il grande teologo argentino, Julio Meinvielle, ne aveva previsto l’avvento, definendolo quale “pontefice ambiguo” – solamente che Benedetto ha sì, parlato come detto sopra, ma lo ha fatto sino a che non è entrato in sede impedita (oggi però, specifichiamolo bene, dopo la sua morte, la sede è vacante…), ed infatti, dalla Declaratio in poi – il “santo padre, che rimane tale… per sempre!”, così com’egli stesso si definì all’indomani di quel pronunciamento – ha poi sempre cercato, in seguito, di lanciare messaggi più o meno palesi, più o meno criptici, che andavano decifrati…

E qui voglio porgere un solo esempio a conferma, fra i tanti che avrei a disposizione, per non dilungarmi oltre misura: quando Benedetto diceva – e lo affermava spesso! – che “vi è un solo papa”, senza però mai specificare se fosse lui stesso, oppure Bergoglio, beh… non mi venite a dire che questo (che pur tuttavia era voluto e consapevole) suo modo di esprimersi, rimanendo così nel vago, ed aumentando anzi, di conseguenza (ma solo in apparenza) l’indeterminatezza tra i fedeli, in una questione poi, così talmente cruciale, ebbene… tutto ciò fosse ancora un modo di parlare “papale papale”!

 

A questo punto qualcuno, anche lecitamente, potrebbe chiedermi come mai io non ho citato pure don A.M. Minutella ed il vescovo C.M. Viganò (ne spiegherò il motivo nella prossima puntata), ma è giunto adesso il momento di non procrastinare oltre il racconto di come sia venuto a conoscenza di quel “misterioso libro” a cui accenno nel titolo…

 

Questo libro, che s’intitola “El Sol Eclipsado”, edito in spagnolo da Luis Eduardo López Padilla, nell’anno Duemila, in seguito al disvelamento del cosiddetto Terzo Segreto che fece san Giovanni Paolo II a Fatima, il 13 maggio 2000, in occasione della beatificazione dei pastorelli Jacinta e Francisco Marto, me lo ha segnalato un santo sacerdote, facendomi notare che, fra i capitoli di cui è composto quel testo, ve ne erano alcuni in cui si parlava di: Uno scisma nella Chiesa: due Papi rivali. – Attacco al Papa dall’interno della Chiesa. – La Massoneria, nemico mortale della Chiesa. – Lo scisma: un falso Cristo e una falsa Chiesa. – I Capitoli XII e XIII dell’Apocalisse illuminano la prima, la seconda e terza parte del Segreto di Fatima. – Un Papa illegittimo. – Il contesto. – ecc.

Ecco che quindi vi vado ad illustrare per ora solo i punti salienti, poiché – ancora una volta, ahimè – non voglio appesantire oltremodo anche questa seconda parte, lasciando però ad una conclusiva terza puntata altri approfondimenti e altre riflessioni…

 

Pertanto, L.E. López Padilla ad un certo punto afferma (nei capitoli succitati):

“Parlare di un antipapa o di un Papa falso o illegittimo nella storia della Chiesa non è una novità. Nel passato la Chiesa è passata attraverso scismi e apostasie, e ha avuto allo stesso tempo due pontefici che si disputavano lo stesso trono. Adesso tutto sembra indicare che stiamo andando nella stessa direzione: le chiavi di Pietro, che in questo caso è Giovanni Paolo II, presto potrebbero essere ambite da un altro, quando i dissidenti e falsi maestri del Vaticano decidano di dare l’ultimo colpo al loro machiavellico e diabolico progetto.”

[Da notare che il nostro Autore, facendo queste riflessioni, che oggigiorno si sono rivelate preveggenti, oltreché chiarificatrici, personalmente pensava che il “papa illegittimo” sarebbe stato intronizzato vivente Giovanni Paolo II, ed invece la Provvidenza misericordiosa, concedendoci altro prezioso tempo per convertirci, ha permesso che ciò avvenisse invece, vivente il suo immediato successore, Benedetto XVI…]

 

Proseguendo:

“(I capitoli XII e XIII dell’Apocalisse illuminano il Segreto di Fatima): … ‘la bestia che sorge dalla terra’ (Ap 13,11) – il potere religioso – altro non sarebbe che il contenuto della terza parte del Segreto di Fatima, con il quale la Santissima Vergine profetizzava come Satana, essendosi introdotto nel seno stesso della Chiesa, avrebbe fatto sorgere un falso Cristo a capo di una falsa Chiesa, vale a dire, un falso Papa al vertice di una Chiesa che non sarà più quella vera e che preparerà il terreno alla comparsa dello stesso Anticristo.”

 

   Ed ancora:

“Sembra opportuno adesso citare ciò che Nostra Signora rivelò ad una religiosa mistica britannica, di nome Sofia Maria Gabriel, nell’anno 1981, sul contenuto del segreto di Fatima. La SS.ma Vergine le disse in tre parole il riassunto del segreto di Fatima: due Papi rivali. Suor Sofia Maria spiegò che le parole della Madonna volevano dire che ‘Nella Chiesa ci sarebbe stata una grande crisi, incentrata nel Papato Vaticano, e la Chiesa si sarebbe divisa in due fazioni’.”

 

Quindi l’Autore cita un precedente storico (che spiega anche il titolo del suo libro):

“[…] Come era da prevedere, Celestino V risultò essere un Papa rigoroso e pieno di santità. A quel tempo, i francescani credevano che un falso profeta, annunciato appunto nel capitolo 13 dell’Apocalisse, al servizio dell’Anticristo negli ultimi tempi, sarebbe stato un romano Pontefice e che questo ‘antipapa’ era già stato vaticinato da un’eclisse solare avvenuta a Roma nell’anno 1230.

Il fatto è che dopo sei mesi dalla elezione di Pietro l’Eremita come Papa Celestino V, fu costretto a rinunciare dalla Gerarchia del Vaticano. E per timore di uno scisma, il suo successore, Papa Bonifacio VIII, lo tenne in prigione fino a quando venne finalmente ucciso.

Orbene, un contemporaneo di entrambi, quale fu Dante Alighieri, fa vedere liricamente nel ‘Paradiso’ un incontro con San Pietro, il quale denuncia l’usurpatore e dichiara il suo trono come vacante agli occhi di Cristo. E così come San Pietro, nell’opera di Dante, fa la sua dichiarazione di sede vacante, così Dante, da parte sua, descrive una eclissi, che paragona a quella avvenuta nella Passione di Cristo, quando dall’ora sesta all’ora nona le tenebre coprirono la terra. In questo modo Dante descriveva simbolicamente una ‘eclissi nella Chiesa’, equivalente alla scomparsa di quel ‘trattenitore’, di quell’ostacolo di cui parla San Paolo nella seconda lettera ai Tessalonicesi, scomparsa che aprirebbe la strada all’arrivo dell’Anticristo.”

 

Nel capitolo “L’ostacolo che trattiene l’anticristo” l’Autore svela il piano della massoneria ecclesiastica:

“Ogni cosa si va sempre più delineando. Abbiamo detto che la massoneria ha un proposito molto chiaro e preciso, benché dire questo possa comportare per molti la perdita dell’innocenza: si tratta di togliere il Papa Giovanni Paolo II [come più sopra detto: ciò è avvenuto invece con Benedetto XVI, anche se il “piano” era già pronto per essere attuato, come abbiamo visto, fin dal conclave dell’aprile 2005] e mettere al posto di lui un altro Papa, che sia quello che apra la strada alla manifestazione dell’ultimo Anticristo in persona.”

 

Pongo qui, a conclusione della seconda parte del mio articolo, come un ultimo “assaggio” dell’oramai non più misterioso libro che vi avevo promesso farvi conoscere:

“Orbene, abbiamo visto che ci è stato dato come imminente l’entrata in scena di un falso Papa, che avrà una caratteristica unica nella storia della Chiesa: sarà a capo di una falsa Chiesa, vale a dire, di una religiosità falsa o cammino falso. Pertanto, non si tratta del confronto di due Papi, la cui controversia consista in sapere chi dei due sia il vero e legittimo successore di Pietro, così come ci sono stati diversi casi lungo la storia della Chiesa. Nel nostro caso avremo la presenza di due Papi, dei quali uno sarà il legittimo rappresentante della vera Chiesa, quella fondata da Gesù Cristo, e l’altro, quello illegittimo e falso, sarà a capo di una falsa Chiesa o falso cammino. Perciò ci troveremo davanti a due figure e istituzioni che saranno motivo di grande confusione negli ultimi tempi. Da una parte la Chiesa vera, e dall’altra una Chiesa falsa, che sarà una brutta imitazione di quella vera. Una Chiesa che usurperà il nome di Cattolica e che avrà persino la sua sede nella stessa Roma, luogo dove la Chiesa ha avuto la sua residenza praticamente lungo tutta la sua esistenza.”

 

   Così è… se vi pare! 

  

Sergio Russo (2. – continua…)

 

P.S. Questo lavoro è oramai diventato per me un… “work in progress”! Poiché davvero la divina Provvidenza non cessa mai di favorirmi con sempre nuovo materiale (chi cerca… trova!), in modo da ampliare l’orizzonte dei temi di cui mi sono riproposto di trattare.

Il libro, nell’originale spagnolo, è veramente di difficile acquisizione… e io personalmente l’ho trovato solo qui e qui. Tuttavia, in quanto a far fede che quel libro sia stato veramente scritto nell’anno 2000, vi è il link (incontrovertibile) di Google Books: qui. Questo è invece il sito ufficiale (ovviamente in spagnolo) dell’Autore, L.E. López Padilla, a cui debbo il mio speciale ringraziamento, per il sostegno di cui mi ha voluto beneficiare: www.apocalipsismariano.com.

Nella prossima terza parte infine, metterò a disposizione di tutti i cortesi Lettori, il primo Volume (il quale conterrà anche la traduzione in italiano di “El Sol eclipsado”) facente parte di una nuova collana di libri e che ha come argomento: “Il Terzo Segreto di Fatima: chiave di volta per capire i tempi in cui viviamo.”, che conterrà tutto ciò che si è potuto sapere appunto intorno al Terzo Segreto.

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19 commenti

  • Mario ha detto:

    Io auspico che tutti quelli che considerano Bergoglio un antipapa non si dividano fra di loro su quisquilie, interpretazioni, o presunti fatti che invece sono solo opinioni, attaccandosi a vicenda e creando fazioni…
    Capisco che i personalismi e i distinguo e le accuse siano necessari ad alcuni personaggi per crearsi un loro seguito (ciascuno di questi si fa il suo “piccolo resto”), ma la gravità della situazione impone di lottare tutti uniti sulle cose fondamentali, lasciando da parte quelle che fondamentali non sono.

  • FRANCESCA ha detto:

    Sig Federico, a proposito dell’ anticristo, la Madonna a Giuseppe Auricchia veggente di Avola, nel messaggio del 24/12/2004, ha detto che l’ anticristo è nato in Egitto il 1970 e la sua azione è in atto.

  • Gioia ha detto:

    Attenzione! mettere insieme padre Fare’ a Cionci è come accostare il diavolo all’acqua santa! È un connubio destinato a naufragare,..
    Padre Giorgio apprezza lo studio fatto da Cioni, ma mica che allontani i fedeli dalla Messa!
    Distinguere i due piani sarà ottimo per ttutti e anche
    Attivare i neuroni spirituali e non solo

    • R.S. ha detto:

      La “novità” introdotta da Padre Giorgio Maria Farè e don Cornet è che dei bravi sacerdoti fanno tesoro del lavoro del Dr. Cionci senza essere (scritto con tutto il rispetto) il Dr. Cionci nella sua ambiguità cattolica.

      La questione sollevata in un modo che molti ecclesiastici l’hanno praticamente rifiutata (spero in buona fede, malgrado ripetuti solleciti a ricredersi) viene adesso posta in modo da non poter più essere elusa.

      Non naufragherà il connubio tra il Dr. Cionci e dei bravi sacerdoti. Naufragherà l’ostracismo posto all’irricevibilità della declaratio come è stata narrata da chi ne ha il potere e a come la si vorrebbe far digerire pur dicendo peste e corna dell’eletto da quel conclave.

  • Anna ha detto:

    Ottimo Cionci in che senso?
    Il giornalista che dell’odio verso i comandamenti ne ha fatto un dogna, che allontana i fedeli dai sacramenti e dalla messa, che non ha mai detto di essere cattolico e che quando qualcuno prega lui scappa… può essere definito ottimo dal mondo cattolico?
    Oppure sarebbe ottima la sua inchiesta?
    In un discorso serio le cose sarebbero dovute essere distinte e separate, perché così si manda al manicomio la gente…!

  • Franz ha detto:

    “a causa di un misfatto (compiuto) da un manipolo di cardinali ”

    Nella traduzione in italiano si omette di tradurre il “mihi” che fa cadere la “nuova traduzione”, in quanto, se il misfatto e’stato commesso ai suoi danni, perche’ avrebbe accettato? Qualcuno dei latinisti che hanno fatto la nuova traduzione lo spiega?

  • Davide Scarano ha detto:

    Caro R.S., perchè le sponde tiberine dovrebbero essere immuni dal male che dilaga nel mondo? Intuitivamente -ma anche ascoltando certe Omelie ed osservando certi comportamenti- non è possibile. E poi: se Cristo è la Verità significa che noi non non la possediamo e pertanto non possiamo che andarne alla ricerca, a prezzo di tempo e fatica, materiale e spirituale. Aggiungo però che di questi tempi ed in certi contesti avvicinarsi alla Verità è più pericoloso che avvicinarsi ad una mina, quindi converrà accontentarsi di una verità metafisica, piuttosto che di una verità storica.

    • R.S. ha detto:

      Caro Davide,
      non mi sorprenderei affatto se le sponde tiberine avessero pullulato di nutrie ben più di quelle prossime al lago di Costanza, aprendo falle nella diga.
      Desideravo solo ampliare l’esecrazione verso la mafia svizzera, rappresentando l’ipotesi che quest’ultima possa costituire uno specchietto per allodole, così da non interessarsi di qualcuno che è ben più lupo, tuttora.
      La storia è il modo in cui l’umanità decaduta vive la percezione del tempo (la conoscenza del bene e del male), mentre il Regno di Dio, l’eternità, è molto vicino, ma finchè ne sei fuori non lo percepisci come eternità.
      La Verità però è una: storica e metafisica resta una.
      Per Cristo, con Cristo e in Cristo. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.
      Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui.

  • federico ha detto:

    Se le cose stanno così, l’argentino sarebbe dunque il falso profeta che apre la strada all’anticristo. Vista l’età dei protagonisti, se ne dedurrebbe che l’anticristo sarebbe già vivente e operante ancora nel nascondimento. Si hanno informazioni per decifrarne l’identità? Quando si manifesterà? Sarà persona fisica, o un’entità non meglio definita, a servizio del suo padre menzognero e assassino fin dal principio?

  • Luigi ha detto:

    Segnalo il libro di Paolo Farinella “Habemus Papam” 1999 – 2012
    La leggenda del papa che abolì il Vaticano.
    Romanzo tra storia e teologia si immagina un papato modellato sulla figura di Francesco d’Assisi.

    Segnalo anche “Cristo non abita più qui” sempre di Paolo Farinella (prete che chiedeva dimissioni di Benedetto XVI) di maggio 2013.
    Interessanti considerazioni sulle dimissioni di Benedetto XVI

  • Giov ha detto:

    Quindi quando Don Minutella parla di “falsa chiesa” ha ragione, contrariamente a Padre Giorgio che sostiene come non esista alcuna falsa chiesa… Hmmm

    Voglio inoltre segnalare che tutta la storia dei complotti per far dimettere Giovanni Paolo II è raccontata molto bene nel libro “Windswept House” di Malachi Martin, che nessuno dei più importanti esponenti della “dissidenza” sembra aver letto perché mai edito in italiano. Lì spiega perfettamente come sarebbe dovuta andare prima del 2005.

  • Grazia ha detto:

    Gentile Sergio Russo, autore tra l’altro di un sublime articolo di connessione tra Sindone e profezie di Emmericjh, bisogna pensare ad una traduzione in italiano del libro!
    Io non conosco lo spagnolo.

  • FRANCESCA ha detto:

    Vorrei solamente sottolineare, quel che è giusto è giusto, a onor del vero, che tra i valorosi araldi a servizio della verità che il testo non cita, non si capisce il perché, ci siano anche don Minutella e i sacerdoti del sodalizio sacerdotale mariano, che sono anche quest’ ultimi molto valorosi, che nel gridare al mondo la verità hanno avuto più da perdere che da guadagnare , mi riferisco a scomuniche, a derisioni, spogliazione delle vesti,ecc.
    Chi scrive solo libri ha più da guadagnare che da perdere.

  • Stefano ha detto:

    In realtà lo scontro frontale tra Vera Chiesa Cattolica (minoritaria) e falsa chiesa satanica, avverrà sotto il regno del prossimo anti-papa Giovanni XXIV.
    In questo ci soccorrono due profezie: una massonica e l’altra angelica.
    Profezia massonica: Marco Pannella, aprile 2005 “Al Conclave, sia eletto Francesco I o Giovanni XXIV”.
    Profezia angelica: San Michele Arcangelo rivela a Marie Julie Jahenny nel 1882 “La Chiesa avrà la sua sede vacante per molti mesi. Ci saranno due successivi antipapi che regneranno per tutto questo tempo sulla Santa Sede”.

  • Physicus ha detto:

    Anni fa lessi in internet di uno stigmatizzato romano, tal.paolo Ruffini. Durante il pontificato di Wojtyla rispose alla domanda se per caso sarebbe stato il papà della consacrazione della Russa al Cuore Immacolato di Maria. Rispose di no. E nemmeno il successore, ma il successorie del successore. Ma, sottolineo ‘, tra il successore e il successore del successore ci sarebbe stato un antipapa. Non sono più riuscito a ritrovare questa curiosa profezia e nessuno, in qualche commento, me l’ ha confermata. Magari stavolta è quella buona

  • Antonello ha detto:

    Mamma mia che coacervo di arrampicamenti sugli specchi per dimostrare l’indimostrabile!

  • R.S. ha detto:

    Tutto molto interessante, suscitando ancora domande…

    Le profezie c’erano. Ora sappiamo di un saggio del 2000 che ipotizza ciò che si sapeva dai mistici. Leggendo, i tempi erano maturi già al tempo di Giovanni Paolo II.

    Il pontificato di Benedetto XVI appare quasi un supplemento di tempo perchè si convertisse chi doveva prima di mettere in atto il piano più funesto.

    Il mandante del progetto indossa i panni della massoneria ecclesiastica, già tristemente nota con la lista Pecorelli (un centinaio di nomi, alcuni certamente di spicco) . Eravamo nel 1978, poco prima della morte di Papa Giovanni Paolo I.

    Alla segreteria di Stato si succedono nomi ingombranti, quali il card. Villot e Casaroli e poi il card. Sodano.

    L’assedio e la minaccia sono così spudorati che al tempo del pontificato di Giovanni Paolo II e soprattutto dopo l’attentato del 1981 i più avveduti iniziano a studiare delle contromisure, iniziando dal diritto canonico per rendere meno “comodo” un andazzo tendente a favorire le mire sul papato dei potentati ostili alla Verità.

    Alla morte di Giovanni Paolo II i tempi sono maturi per resettare la cattedra petrina. Eppure nel 2005 in conclave accade qualcosa di diverso: c’è Benedetto XVI.

    Dalle voci trapelate emerge che vi fu uno scontro durissimo. Ma emerge anche che furono i voti di un forte esponente del modernismo (il card. Martini) a preferire il card. Ratzinger alla candidatura del card. Bergoglio, per timore che subentrasse un ignoto terzo proposto dalla fazione dei “curiali”.

    Questo terzo gruppo evidentemente era il peggio anche per i martiniani (che dovevano essere solo una parte del gruppo che dava i voti al card. Bergoglio).

    Benedetto XVI diventa Papa in questo clima, ma a minacciarlo evidentemente non sono i martiniani. I lupi possono essere anche altri.

    Al redde rationem del 2013 si giunge con Bertone in segreteria di Stato (indubbiamente una spina nel fianco del pontificato di Benedetto XVI) e con Sodano decano.

    La declaratio viene accolta, modificata e diffusa attraverso questo manus cardinalium che dal 19 aprile 2005 traffica ai danni del vicario di Cristo.

    Dal conclave convocato con Benedetto XVI canonicamente in sede impedita (salvo dimostrare il contrario, ma affrontando la questione canonicamente e non altrimenti) spunta il card. Bergoglio.

    Sponsorizzato da chi? I relativisti e i massoni erano solo la mafia svizzera o potevano contare numeri consistenti anche sulle sponde tiberine?

    Perchè pare così difficile addentrarsi nell’indagine, piuttosto di evitarla?

    • FATTO STA ha detto:

      Che tutti (relativisti, massoni svizzeri, fazioni tiberine), hanno unito le loro forze, dopo averle tolte a Papa BXVI, per convergere sullo stesso impresentabile e tenerselo caro, caro!

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