Sono dichiarazioni da conservare, qualunque cosa accada. La Storia insegna che gli Stati Uniti d’America tra le tante nefandezze per quali sono passati alla Storia, figura quella di non rispettare promesse, accordi o parola data.
Ormai dovrebbe essere imminente la sua proclamazione ufficiale, Kamala Harris non ha ancora riconosciuto la sua sconfitta, ma Donald Trump sta già parlando da quarantasettesimo Presidente degli Stati uniti d’America.
“È chiaro che ce l’abbiamo fatta, che abbiamo ottenuto la vittoria più incredibile in senso politico”, ha dichiarato Trump. “È una vittoria politica che il nostro Paese non ha mai visto e vorrei ringraziare i cittadini americani”, ha aggiunto.
“Fermare le guerre”
Il tono delle dichiarazioni di Trump è tipico della retorica dei vincitori delle elezioni, ma c’è un punto in cui si è voluto soffermare.
Il politico repubblicano ha ricordato che durante il suo primo mandato presidenziale “non ci sono state guerre”.
“Hanno detto che avrei iniziato una guerra. Non ho intenzione di iniziare una guerra. Ho intenzione di fermare le guerre “, ha ribadito Trump, che ha descritto la sua vittoria alle elezioni presidenziali come “un’enorme vittoria per la democrazia e libertà.”
“Insieme sbloccheremo il destino più glorioso per gli Stati Uniti. Realizzeremo il futuro più incredibile per il nostro popolo”, ha promesso.
§§§
Aiutate Stilum Curiae
IBAN: IT79N0 200805319000400690898
BIC/SWIFT: UNCRITM1E35
https://www.maurizioblondet.it/il-plebiscito-contro-la-plutocrazia/
https://www.ecsel.org/wp-content/uploads/2024/10/Parere-CIEB-n.-26.pdf
-Questo processo è iniziato negli anni Settanta, con l’introduzione su larga scala dell’automazione nei processi produttivi: da allora, il capitale non ha più potuto, o voluto, riassorbire la massa di lavoro salariato che si andava progressivamente disoccupando e ha preferito trovare rifugio nei mercati finanziari, dove il danaro fa lavorare il danaro, e non le persone.-
-Un dato può tornare utile: tra l’ultimo semestre del 2019 e il primo del 2020, proprio mentre il mondo cominciava a essere distratto dall’emergenza Covid, la banca centrale degli Stati Uniti d’America ha elargito alle banche d’affari a corto di liquidità l’astronomica e sbalorditiva cifra di 48mila miliardi di dollari, più del doppio del PIL statunitense di allora. Questo dato permette di comprendere a un tempo perché espansioni monetarie e distorsioni finanziarie siano diventate endemiche e necessarie al sistema e perché la sopravvivenza del capitalismo ultra-finanziario dipende dalla sua capacità di tenere sotto controllo popolazioni sempre più improduttive, impoverite e superflue, gestendo un declino sociale che vede le classi medie proletarizzarsi a fronte della frammentazione del vecchio proletariato industriale in una moltitudine di disoccupati, sottoccupati, precari e soggetti che rinunciano tout court a cercare lavoro.
Ovviamente, la rischiosa combinazione tra impoverimento e reazione della popolazione deve essere controllata in qualche modo: e se guerre, epidemie e derive eutanasiche non bastassero a eliminare i “quattro miliardi di mangiatori inutili” lamentati da esponenti delle élites finanziarie, a ciò provvede efficacemente la gestione totalitaria della società, che punta al soggiogamento delle masse mediante la propaganda del terrore fondata sulla manipolazione dei dati scientifici, siano essi di natura sanitaria, climatica, ambientale, energetica, geo-politica o strategica.-
La Borsa (schema Ponzi/dollaro) o la vita (degli “inutili” al netto di robot, IA, schiavi e trastulli sessuali).
Ergo, vedremo. Se Trump è un masso che rischia d’essere rimosso o uno scambio sulla strada ferrata.
https://www.startmag.it/mondo/cina-dazi-trump/
https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/come-cambiera-la-competizione-usa-cina-ora-che-trump-e-tornato-189351
💓💓💓