Todos, Todos, Todos ma…. e il Padre Nostro che Tradisce Latino e Greco. Benedetta De Vito.

6 Novembre 2024 Pubblicato da 2 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, la nostra Benedetta De Vito offre alla vostra attenzione queste riflessioni sulla surreale situazione che stiamo vivendo nella Chiesa bergogliosa. . Buona lettura e condivisione.

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Todos, todos, todos, mi ripetevo la formula usata da Bergoglio per dire che la chiesa deve essere aperta a tutti.

Todostodostodos, ahahaha.

E ridevo tra me,  perché proprio quella sera tornavo dalla parrocchia (ma tacerò quale) dopo che, imbarazzate, le signore che organizzano la recita del Santo Rosario quotidiano, mi avevano esclusa dal turno della preghiera per il mio rifiuto di usare il nuovo Padre Nostro bergogliano che tradisce la traduzione dal greco  e quindi anche le parole di nostro Signore. “Sì, vabbè – mi redarguì una di loro dai capelli turchini – se cominciamo a disquisire su che cosa ha detto il Signore…” . Sottinteso: stiamo freschi. La mia risposta: “Ma qui si tratta di una traduzione errata dal latino e dal greco”. Sempre più imbarazzate, le signore, non sapendo che cosa dire, mi fecero capire che l’incontro era terminato, che ci avrebbero pensato su, che bisognava prender tempo. Ho capito, mi dissi, è un no. Salutai, addio. Todos, tranne io…

E via dopo aver cercato di sciogliere il mio di imbarazzo quando, all’entrar in parrocchia poco prima, ero stata investita da un diluvio inquietante e ripetuto di note a volume assordante. Musica come un gorgo del Flegetonte nella chiesa in penombra… Rivolgendomi con gli occhi a una delle mie interlocutrici, lei mi rispose: “E’ un senzatetto che dorme qui e suona l’organo”. Ma noooo, che dolore. La signora, una bella signora, visto il mio scoramento, fatti quattro passi lungo la navata, raggiunse il suonatore e gli spense il divertimento. Almeno, mi consolo oggi, ho lasciato la  stupenda Chiesa nel suo ordinato silenzio. E’ già qualcosa.

Non è affar mio tirar le conclusioni di quest’avventura surreale nel nuovo mondo della chiesa bergogliana. Io, per sentirmi a posto, sono corsa al confessionale e al mio racconto il mio dolce Padre mi ha risposto con la saggia prudenza della Chiesa Eterna e che mai cambierà nonostante i percorsi sinodali: “Non sei obbligata ad andare in Parrocchia a guidare il Rosario”. E così è finita questa storia e la metto in soffitta e non ci penso più.

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2 commenti

  • Dino Brighenti ha detto:

    A febbraio saranno dodici anni dico 12 di bergoglio in cattedra senza titolo nemmeno di cattolico perché?

  • Precisazione ha detto:

    Attenzione: la traduzione del pater nostre che non piace alla sig.ra de vito risale all’epoca Ratzinger. Bergoglio c’entra poco.

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