Cristo è Re, ma l’Apostasia della Chiesa Bergogliana è sotto gli Occhi di Tutti. Omelia di C.M.V.
28 Ottobre 2024
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questa omelia dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò. Buona lettura e diffusione.
§§§
REX SUM EGO
Omelia nella Festa di Cristo Re
Dixit itaque ei Pilatus : Ergo rex es tu?
Respondit Jesus: Tu dicis quia rex sum ego.
Ego in hoc natus sum, et ad hoc veni in mundum,
ut testimonium perhibeam veritati:
omnis qui est ex veritate, audit vocem meam.
Jo 18, 37
Per volontà provvidenziale di Papa Pio XI, quest’ultima Domenica di Ottobre è dedicata alla Regalità universale di Nostro Signore. L’enciclica Quas Primas, promulgata l’11 Dicembre 1925, illustra questa dottrina e le ragioni per le quali, in virtù dell’Unione ipostatica – ossia dell’unione della divinità e dell’umanità nella persona di Gesù Cristo – noi dobbiamo riconoscere il nostro Signore e Sovrano nel Verbo di Dio Incarnato.
Il Vangelo di domenica scorsa – XXII dopo Pentecoste – ha in qualche modo preparato la festa odierna, invitandoci a contemplare la Regalità di Cristo anche nel precetto Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio (Mt 22, 21). Riconoscere Nostro Signore come Sovrano dei singoli e delle società è infatti già contenuto in queste semplici parole: Date a Dio quel che è di Dio.
Credo che ciascuno di voi abbia potuto riscoprire questa bellissima verità della nostra santa Religione; una verità custodita sin dagli albori della Chiesa. L’istituzione di questa festa, apparentemente ridondante visto che tutta la Liturgia è una professione di Fede nella divina Regalità di Nostro Signore, ci mostra come i Romani Pontefici seppero ribadire la Sua Signoria universale proprio nel momento in cui gli errori del Laicismo, del Socialismo e del Liberalismo (nelle sue due varianti collettivista in Russia e nazionalista in Germania) cercavano di estromettere Dio dalla cosa pubblica, portando alle loro estreme ma logiche conseguenze gli errori e gli orrori della Rivoluzione del 1789. Dietro questa secolare cospirazione contro Cristo, iniziata da ben prima di quanto possiamo immaginare, sappiamo esservi l’opera eversiva della Sinagoga di Satana, dell’antichiesa massonica votata all’instaurazione del regno dell’Anticristo. Il Protestantesimo, i Rosacroce, gli Illuminati di Baviera, la Massoneria e tutte le sette che hanno cospirato dal Cinquecento in poi contro l’Europa Cattolica sono espressione di questa guerra senza quartiere contro Cristo e contro la Sua Chiesa.
I Papi che regnarono tra il Sette e l’Ottocento condannarono con apostolica severità i principi rivoluzionari in nome dei quali furono rovesciate le Monarchie delle Nazioni Cattoliche. Quei Pontefici videro con chiarezza quali immani rovine sarebbero seguite alla loro diffusione nel mondo, e misero in guardia il popolo cristiano dall’accettare ogni compromesso con la mentalità secolare, liberale, laicista e materialista che questi errori veicolava.
Ciò che i Pontefici non poterono prevedere – tanto era inaudito e scandaloso anche solo poterla solo ipotizzare, a quei tempi – era che questa ribellione a Cristo Signore potesse non solo trovare appoggio nei Papi di là da venire con tutte le istanze del Modernismo traghettate in seno alla Chiesa Cattolica con il Vaticano II, ma che questa ribellione si sarebbe estesa a tutto il corpo ecclesiale, sino a giungere all’apostasia dalla Fede e all’affrancamento dell’autorità vicaria del Romano Pontefice da quella posseduta esclusivamente e a pieno titolo dal Capo divino del Corpo Mistico, Re e Sacerdote. I papi postconciliari, artefici di innovazioni nella teorizzazione e nell’esercizio del Papato, sono giunti a voler adattare e reinterpretare il Papato in chiave sinodale (ad intra) ed ecumenica (ad extra), dimostrando così la propria volontà di cambiare ciò che Nostro Signore ha stabilito nel fondare la Sua Chiesa.
L’apostasia della chiesa bergogliana, sotto gli occhi di tutti, non è un fenomeno a sé stante. Le sue cause sono da ricercarsi negli errori deliberatamente insinuati dal Concilio e pervicacemente sostenuti dai Papi del postconcilio. La rivoluzione modernista del Vaticano II è consistita appunto nell’aver accolto nella Chiesa i principi anti-cattolici – massonici e liberali – degli Stati moderni, nonostante fossero sotto gli occhi di tutti i danni immani causati dalla Rivoluzione nel giro di pochi decenni, anzitutto alla salvezza eterna delle anime e al buon governo delle Nazioni.
Ma in che cosa consiste, essenzialmente, questa resa incondizionata alle ideologie anticattoliche che ininterrottamente la Chiesa aveva condannato senza appello? Perché concetti come libertà, fraternità e uguaglianza sono così opposti al Vangelo e così disastrosi nei loro effetti sugli individui e sulle società, sullo Stato e sulla Chiesa?
Per rispondere compiutamente a questa domanda dobbiamo tenere anzitutto presente che tutto ciò che viene dal Maligno è inganno e menzogna. Satana ci inganna, quando illude l’umanità di potersi “liberare” dalla Signoria di Cristo presentandocela come un “giogo opprimente”. Satana mente quando ci illude di poter rivendicare a sé una sovranità che invece appartiene a Nostro Signore e a Lui solo. Satana mente quando inganna gli uomini di poter essere “fratelli”, mentre nega la divina Paternità di Dio. Mente mostrando come desiderabile l’uniformità nel peccato e l’omologazione nel vizio – perché è questo il suo concetto di uguaglianza – e mente quando ci mostra come da rifuggire la molteplicità e la varietà dei doni di cui la magnificenza di Dio colma ognuno di noi in modo unico e irripetibile.
Noi siamo la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose di lui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua ammirabile luce (1Pt 2, 9), ed è contro questa stirpe – che è stirpe della Donna (Gen 3, 15) in perpetua inimicizia con la discendenza del Serpente – che Satana si scatena, nella sua livida invidia del destino di gloria che egli ha irreversibilmente rifiutato con il suo Non serviam.
Satana sa che Gesù Cristo è Re. Il suo unico scopo è indurci a ribellarci al nostro Sovrano, ad averLo come nemico, a negare la nostra doverosa e necessaria sottomissione a Lui, nostro Redentore e Signore, per soggiogarci alla odiosa schiavitù del Maligno. Insomma, quel che Satana vuole, è farci rinnegare Cristo Re e Pontefice, e farci acclamare l’Anticristo, che ne è blasfema contraffazione. Ecco perché questo accanimento da parte sua e dei suoi servi nel voler negare a Cristo i Suoi diritti sovrani sulle Nazioni e anche sulla Chiesa.
Solo chi non crede e non vuole che Cristo sia Re può accettare l’idea che le autorità civili non debbano riconoscere pubblicamente la vera e unica Chiesa, di cui Egli è divino fondatore. Solo chi non crede e non vuole che Cristo sia Re può accettare l’ecumenismo sincretista e teorizzare che «tutte le religioni sono un cammino che conduce a Dio». Solo chi non crede e non vuole che Cristo sia Re può arrogarsi il sacrilego diritto di cambiare la Sua Chiesa e il Papato da Lui istituito per obbedire servilmente ai Suoi nemici.
Chi invece riconosce che Nostro Signore Gesù Cristo è Dio, Signore, Re e Pontefice tutto riconduce a Lui, a Lui tutto restituisce, tutto a Lui consacra.
Non possiamo professarci Cattolici, Apostolici e Romani senza proclamare la Regalità di Cristo, e senza viverla quotidianamente ad iniziare da noi stessi, dalle nostre famiglie, dalle nostre comunità. Come possiamo infatti sperare che il Signore non ci abbandoni e torni a regnare sulle società civili, se quanti le compongono non Lo riconoscono come Re? Condotto dinanzi a Pilato dal Sinedrio, Nostro Signore si trova a rispondere al Procuratore Romano che Gli chiede se sia Re: Tu lo dici, Io sono Re. Io sono nato per questo, e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla Verità; chiunque viene dalla verità ascolta la Mia voce (Gv 18, 37).
Ascoltiamo la voce di Nostro Signore se veniamo dalla verità e Lo riconosciamo come nostro Re. Sarà in questa sequela Christi Regis che troveremo le ragioni del nostro combattimento in quest’ora della Storia e sapremo riconoscere chi è schierato sotto le Sue sante insegne e chi, scelesta turba, è schierato con l’Anticristo. Qui non est mecum, adversum me est; et qui non colligit mecum, dispergit (Lc 11, 23). Chi non è con Me, è contro di Me; e chi con Me non raccoglie, disperde.
Prima creatura ad ascoltare la voce di Nostro Signore fu Maria Santissima, Regina Crucis e mistico Trono del Re divino. Ricordiamolo bene: dove regna Cristo, deve regnare anche la Sua Augusta Madre; perché è volontà del Figlio che Ella sia Colei che nella Sua intemerata Verginità umilia lo spirito impuro, e che nella Sua Umiltà schiaccia la testa orgogliosa del Serpente. Sia Lei Signora e Regina di ogni Cristiano e in particolare di ogni anima sacerdotale, affinché la Mediatrice di tutte le Grazie possa intercedere presso il Trono dell’Altissimo per la Santa Chiesa, per quanti professano fedelmente la Fede Cattolica e per le sorti del mondo. E così sia.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
27 Ottobre 2024
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Categoria: Generale
“Ascoltiamo la voce di Nostro Signore se veniamo dalla verità e Lo riconosciamo come nostro Re. Sarà in questa sequela Christi Regis che troveremo le ragioni del nostro combattimento in quest’ora della Storia e sapremo riconoscere chi è schierato sotto le Sue sante insegne e chi, scelesta turba, è schierato con l’Anticristo.”
Davvero bello quanto scrive m. Vigano; viene da chiedersi: sarà sincero, sarà dalla parte della Verità?
Cristo è Re per lui? Davvero sono sgomenta quando Viganò nega di chiarire se si è riconsacrato vescovo in un ambito lefbvriano?
Lasciare nel dubbio le pecorelle è una ingiustizia contro quel Re, quasi simile a queste frasi inaccetabili:
“questa ribellione a Cristo Signore potesse non solo trovare appoggio nei Papi di là da venire con tutte le istanze del modernismo traghettate in seno alla Chiesa Cattolica con il Vaticano II”.
“sono giunti a voler adattare e reinterpretare il Papato in chiave sinodale (ad intra) ed ecumenica (ad extra)”.
Lascio a Dio se m.Viganò dica tutte queste cose senza accorgersi che scambia il vero significato di “ecumenico” e “sinodale” confondendolo con ciò che di deviato invece persegue Bergoglio. Ma egli sa cosa vuol dire Giovanni con: “tutti siano una cosa sola, come tu, Padre, sei in me ed io in te?” (Gv 17,21)
Perchè confonde il nostro cuore su cosa sia l’ecumenismo che conosciamo da “Ut Unum Sint” (1995) di Giovanni Paolo II e cosa sia davvero il “sinodo” che è uno strumento consultivo che ha più di mille anni di vita ecclesiale?
Rifuggiamo dalle belle parole di m.Viganò0 e guardiamo ai fatti: da novello sedevacantista egli ci spinge a rifiutare gli ultimi (veri) papi e il Magistero della Chiesa che trova la base soprattutto nei concilii ecumenici, V.II compreso.
Non interpretiamo quello che succede ovunque, se la corruzione degli uomini che dilaga anche nella gerarchia della Chiesa, colpevolizzando i papi: è quello che esce dai cuori degli uomini e non ciò che detta il Concilio V.II che è errato.
Il Vangelo e le parole di Cristo ci parlano con autorità e dolcezza da più di 2000 anni, prima e aldilà di ogni concilio: allora dovremmo dare la colpa a quelle Parole e a Gesù stesso per il male che c’è nel mondo?
MA NON È CHE L’INIZIO.
Che Dio aiuti mons. Viganò e noi stessi.
http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2024/10/signore-fino-quando.html?m=1 : fino a quando? lo deciderà la Divina Provvidenza, il Dio che vede e provvede, e sarà sicuramente per il nostro bene, quello ultimo, vero, la salvezza eterna. Chi terrà duro, resistendo aii continui, interminabili assaltii dell’ Armata delle tenebre, sarà salvato, ce lo assicura la nostra Madre Celeste, l’ Immacolata, Regina delle Vittorie, che schiaccerà il capo al serpente, ricacciandolo nell’abisso , assieme a tutti i suoi compagni di sventura, celesti e terrestri ( questi ultimi, un vero esercito, una moltitudine).
Mah…senza entrare in diatribe teologiche, preferisco soffermarmi sull’icona del manifesto per il prossimo Giubileo. Una specie di Pokemon ispirato alla foto più nota di Greta Thumberg- a sua volta ispiratasi al Cappuccetto Giallo della pubblicità della pasta Barilla-.
Il bastone da pellegrino discende da quello donato a Bergoglio dalle adepte di una specie di Wicca cristiana, come pure dal simbolo Y dei pacifisti. Il rosario attorno al collo riprende i colori- ben noti- dell’Arcobaleno. Gli stivali schizzati di fango sottolineano il culto dell’Ecologia, così come l’erbetta che fa da sfondo. Mi pare altresì che l’abbinamento: giallo/azzurro rappresenti una astuta forma di riferimento alla bandiera ucraina; la ripresa sull’impermeabile di figurine oranti davanti alla Croce curva riprendono sia la Crux di Giovanni Paolo II ( quella che, tradotta in scultura, ammazzò con la sua caduta un giovane innocente invalido ), sia l’estetica delle figurine di Rupnik,( l’artista in tonaca ). Quanto alle due luci che illuminano le pupille del pupazzetto, una vorrebbe ispirarsi alla conchiglia degli antichi pellegrini a S.Jago di Compostela, però fa venire in mente soprattutto la notissima conchiglia della Shell (capitalista). Un lavoro accurato e meditato, adatto al pubblico-specie giovanile- odierno,
alquanto proclive alla in-cultura Woke,e nell’attesa di un grosso marketing…i segni (e i di-segni) parlano.
N.B. i di-segni parlano …anche perchè sono opera dell’artista sostenitore del gay-Pride, Simone Legno,
creatore del marchio Tokidoki, e produttore di Vibratori.
Chissà quanto ci ha guadagnato!
Il discorso di Monsignore, come sempre, è chiaro e forte.
Negando la regalità di Gesù Cristo, di fatto, e per capirci una buona volta, proprio noi cattolici abbiamo voluto e accettato leggi civili che contrastano le leggi divine, i Dieci Comandi.
Il Signore è legislatore e giudice e ogni potere umano deriva dalla Sua Onnipotenza.
Iil Maestro risponde a Pilato che si picca di avere il diritto di vita e DI morte dicendogli :
” Non avresti nessun potere, se non ti fosse dato dall’Alto “.
Dalla Rivoluzione francese in poi i cattolici si sono, per dirla volgarmente ,imbastarditi.
Poiché il Vangelo richiede adesione totale, condotta univoca, parola limpida, priva di ambiguità, i cattolici hanno imparato a praticarl’arte del sotterfugio, del doppio fondo, della lingua biforcuta.
La prima regola o meglio principio, che scaturì dal rifiuto di riconoscere Cristo Re fu la laicità dello Stato. Regola inviolabile, sacra, insegnata persinonelle scuole cattoliche.
La religione, se proprio non la si può cancellare dal costume, dev’essere un fatto personale, privato, perche mica puoi traumatizzare chi vuole essere ateo o delinquente.
Ha causato tante guerre, disastri…
Pesano come macigni sulla Chiesa Cattolica le Crociate, Galileo, l’ Inquisizione, Giordano Bruno…
La società dev’essere aperta, spalancata anzi, a tutti.
Tranne ai credenti. Gente pericolosa, intransigente , fondamendalista.
Per carità!…
Ciò ha partorito democrazie senza demos e fratellanze di padre ignoto e società liquide, dove ciò che oggi ho detto domani non vale più .
Qui sta l’origine delle leggi sul divorzio sull’aborto, su eutanasia e gender e su tutto il vivere civile, su quello che oggi si definisce un mondo capovolto.
Il mondo è capovolto proprio perché non è più governato da capi cattolici, fedeli a Cristo Re, ma da figurette di cera molle , maneggiate da ferrei padroni infernali.
Se si considerano in quest’ottica le conseguenze delle guerre succedutesi alla Rivoluzione, risulta chiaro il progetto di devastare il mondo cattolico e di abbattere la Chiesa.
Ma La Chiesa ha origini divine.
Resisterà.
Morirà invece il ciarpame delle idee umane impastate di fango e di idolatria.
Così dice un Profeta (vero):
7Infatti le labbra del sacerdote
devono custodire la scienza
e dalla sua bocca si ricerca l’istruzione,
perché egli è messaggero del Signore degli eserciti.
8Voi invece vi siete allontanati dalla retta via
e siete stati d’inciampo a molti
con il vostro insegnamento;
avete rotto l’alleanza di Levi,
dice il Signore degli eserciti.
9Perciò anch’io vi ho reso spregevoli
e abbietti davanti a tutto il popolo,
perché non avete osservato le mie disposizioni
e avete usato parzialità riguardo alla legge.
(Malachia 2,7-9)
Sine glossa.
Invece di dilungarci troppo, io farei un’altra riflessione: in America JD Vance, scelto come Vice Presidente in lizza da Donald Trump, ha urlato davanti a migliaia di persone: “Jesus is King”. Quale dei nostri politici cosiddetti cattolici lo urla alle folle? Quanti cosiddetti di destra, quindi più legati teoricamente agli ideali di Dio, Patria e Famiglia, concludono i loro comizi dicendo “Dio benedica l’Italia”? Quanti decidono di far venire un ministro di culto per pregare prima di un mega-comizio dove partecipano decine di migliaia di persone? Quale giornalista, nel caso di un attentato a un politico, dice in TV che costui si è salvato “by the grace of God”? L’Italia, Paese cosiddetto cattolico, ha smesso di nominare l’Onnipotente in pubblico, se ne vergogna, lo sta disconoscendo. Noi, Patria di San Benedetto da Norcia, San Francesco d’Assisi, San Tommaso d’Aquino, Santa Caterina da Siena… 🤦🤦🤦
Mi permetta di rispondere:
1) Salvini quando era al massimo della sua carriera politica, cioè ai tempi del Governo gialloverde, quando portò la Lega oltre il 30% , portò il rosario ai suoi comizi. Da allora, complice la sua lenta eclissi politica e quindi la minore esposizione mediatica, non so se desideri ancora esibire questo simbolo di Fede e devozione oppure no.
2) Ricordo che i portuali di Trieste ebbero, se non erro, l’assistenza spirituale di Don Floriano Pellegrini, che aveva espresso in più occasioni il suo disappunto verso gli obblighi vaccinali. Quella manifestazione rappresentò un’eccezione nel panorama delle proteste politiche, sia per il metodo, sia per la solidarietà ricevuta dai manifestanti sia infine per l’esito.
Infine: c’è da stupirsi che la situazione sia questa stante gli inviti “a non fare proselitismo” provenienti dall’alto? Dicevano i latini “motus in fine velocior”. Chiedo infine: è così difficile vedere che il Male che c’è nel mondo sta salendo a livelli sempre più insopportabili e sempre più pericolosi per il mantenimento della vita su questa terra?
…dal foglietto della messa di domenica 27 ottobre (solennità di Cristo Re nella messa cattolica) :
il vescovo locale cita il documento “Sulla fratellanza umana”, sottoscritto d Bergoglio e dall’Imam di Al Azhar il 4 febbraio 2019, per affermare, testualmente “un’amicizia che sa anche interessare e intrecciare le nostre fedi diverse, dove ci si apprezza e si riesce a liberarsi di possibili strascichi di concorrenza e lotta religiosa” : alla faccia del comando di NSGC di evangelizzare tutte le genti, fino ai confini del mondo, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo (e chi rifiuterà sarà condannato, dicono i Vangeli). Titolo di questa filippica “Un’amicizia che intreccia fedi diverse”…e Cristo Re?… cestinato , come l’evangelizzazione, la missionarietà…
Dalla preghiera dei fedeli, poi “Il dialogo cristiano-islamico aiuti i credenti a nutrie e curare il rispetto reciproco delle proprie religioni” (ma San Francesco non era andato dal Sultano per convertirlo?)
A mio modestissimo parere Giovanni Paolo II e Benedetto XVI non esitavano a ritenere Cristo Re dell’Universo.
Rileggiamo le parole all’Angelus della festa di Cristo Re nel 2005.
Quest’oggi, ultima domenica dell’Anno liturgico, si celebra la solennità di Cristo Re dell’universo.
Fin dall’annuncio della sua nascita, il Figlio unigenito del Padre, nato dalla Vergine Maria, viene definito “re”, nel senso messianico, cioè erede del trono di Davide, secondo le promesse dei profeti, per un regno che non avrà fine (cfr Lc 1,32-33). La regalità di Cristo rimase del tutto nascosta, fino ai suoi trent’anni, trascorsi in un’esistenza ordinaria a Nazaret. Poi, durante la vita pubblica, Gesù inaugurò il nuovo Regno, che “non è di questo mondo” (Gv 18,36), ed alla fine lo realizzò pienamente con la sua morte e risurrezione. Apparendo risorto agli Apostoli disse: “Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra” (Mt 28,18): questo potere scaturisce dall’amore, che Dio ha manifestato in pienezza nel sacrificio del suo Figlio. Il Regno di Cristo è dono offerto agli uomini di ogni tempo, perché chiunque crede nel Verbo incarnato “non muoia, ma abbia la vita eterna” (Gv 3,16). Per questo, proprio nell’ultimo Libro della Bibbia, l’Apocalisse, Egli proclama: “Io sono l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine” (Ap 22,13).
In Dio il tempo è solo presente.
Un istantaneo ed eterno “adesso”, ovvero ad-Ipsum!
La riflessione dell’uomo, che è nel tempo, non dovrebbe consistere in una qualche discontinuità nell’ad-Ipsum, ma nella sostanziale continuità che c’è: il memoriale infatti prende dalla fede ricevuta, trasmettendola per interpretare il presente, che dura un istante e si aggiunge al passato.
L’anima piena di Grazia conserva ogni cosa nel cuore, facendosene serva, cioè con-servando il tesoro di memoria che tiene su tutto, cioè regge, da RE, fondamento di ogni cosa che esiste.
Allora il presente è in Dio, per Cristo, ed è quella carità.
Il futuro? In sè non esiste. Infatti è pensato adesso, ma quando sarà, diventerà un adesso. E poi sarà passato, concorrendo alla memoria, nel Memoriale.
Quel Memoriale è decisivo: quel sacrificio del RE vale più di ogni altro.
Oggi c’è una volontà di discontinuare il tempo, quasi sospendendolo, rifiutando l’ad-Ipsum.
Colpa di tutti i Papi post-conciliari?
O volontà di chi potrebbe non essere mai stato papa e di chi l’ha messo lì, in spregio al Memoriale?
Questa è la questione…
Il Magistero della Parola è potente in Mons. Viganò. L’elemento di riflessione su cui chiama a riflettere è : come potremmo essere chiamati figli se non seguiamo la Legge del Padre ? Certo tutti noi commettiamo errori e NS Gesù Cristo è venuto ed ha patito la Croce per questo. Ma dopo l’errore e la richiesta di perdono la via da seguire, impervia ed aspra, va ripresa con determinazione, perché Egli ci attende e aiuta nel percorso. Solo così vedremo la Sua Gloria.
ECCLESIA DEI ADFLICTA (2 luglio 1988)
1. Con grande afflizione la Chiesa ha preso atto dell’illegittima ordinazione episcopale conferita lo scorso 30 giugno dall’Arcivescovo Marcel Lefebvre, che HA VANIFICATO TUTTI GLI SFORZI DA ANNI COMPIUTI PER ASSICURARE LA PIENA COMUNIONE con la Chiesa alla Fraternità Sacerdotale di San Pio X, fondata dallo stesso Mons. Lefebvre. A nulla infatti sono serviti tali sforzi, specialmente intensi negli ultimi mesi, nei quali LA SEDE APOSTOLICA HA USATO COMPRENSIONE FINO AL LIMITE DEL POSSIBILE (1).
2. Questa afflizione è particolarmente sentita dal Successore di Pietro, al quale spetta per primo la custodia dell’unità della Chiesa(2), anche se fosse piccolo il numero delle persone direttamente coinvolte in questi eventi, poiché ogni persona è amata da Dio per se stessa ed è stata riscattata dal sangue di Cristo, versato sulla Croce per la salvezza di tutti.
Le particolari circostanze, oggettive e soggettive, nelle quali l’atto dell’Arcivescovo Lefebvre è stato compiuto, offrono a tutti l’occasione per una profonda riflessione e per un rinnovato impegno di fedeltà a Cristo e alla Sua Chiesa.
3. In se stesso, tale atto è stato una disobbedienza al Romano Pontefice IN MATERIA GRAVISSIMA E DI CAPITALE IMPORTANZA PER L’UNITA’ DELLA CHIESA, quale è l’ordinazione dei vescovi mediante la quale si attua sacramentalmente la successione apostolica. Perciò, TALE DISOBBEDIENZA – che porta con sé un rifiuto pratico del Primato romano – COSTITUISCE UN ATTO SCISMATICO(3). Compiendo tale atto, nonostante il formale monitum inviato loro dal Cardinale Prefetto della Congregazione per i Vescovi lo scorso 17 giugno, Mons. Lefebvre ed i sacerdoti Bernard Fellay, Bernard Tissier de Mallerais, Richard Williamson e Alfonso de Galarreta, sono incorsi nella grave pena della scomunica prevista dalla disciplina ecclesiastica(4).
4. LA RADICE DI QUESTO ATTO SCISMATICO E’ INDIVIDUABILE IN UNA INCOMPLETA E CONTRADDITTORIA NOZIONE DI TRADITIONE. Incompleta, PERCHE’ NON TIENE SUFFICIENTEMENTE CONTO DEL CARATTERE VIVO DELLA TRADIZIONE, «che – come ha insegnato chiaramente il Concilio Vaticano II – trae origine dagli Apostoli, progredisce nella Chiesa sotto l’assistenza dello Spirito Santo: infatti la comprensione, tanto delle cose quanto delle parole trasmesse, cresce sia con la riflessione e lo studio dei credenti, i quali le meditano in cuor loro, sia con la profonda intelligenza che essi provano delle cose spirituali, sia con la predicazione di coloro i quali con la successione episcopale hanno ricevuto un carisma certo di verità»(5)
MA E’ SOPRATTUTTO CONTRADDITTORIA UNA NOZIONE DI TRADIZIONE CHE SI OPPONE AL MAGISTERO UNIVERSALE DELLA CHIESA, di cui è detentore il Vescovo di Roma e il Corpo dei Vescovi. NON SI PUO’ RIMANERE FEDELI ALLA TRADIZIONE ROMPENDO IL LEGAME ECCLESIALE CON COLUI AL QUALE CRISTO STESSO, NELLA PERSONA DELL’APOSTOLO PIETRO, HA AFFIDATO IL MINISTERO DELL’UNITA’ NELLA SUA CHIESA(6)
5. Dinanzi alla situazione verificatasi, sento il dovere di rendere consapevoli tutti i fedeli cattolici di alcuni aspetti che questa triste circostanza pone in particolare evidenza.
a) L’esito a cui è approdato il movimento promosso da Mons. Lefebvre può e deve essere motivo per tutti i fedeli cattolici, di una sincera riflessione circa la propria fedeltà alla Tradizione della Chiesa autenticamente interpretata dal Magistero ecclesiastico, ordinario e straordinario, specialmente nei Concili ecumenici da Nicea al Vaticano II. Da questa riflessione, tutti devono trarre un rinnovato ed efficace convincimento della necessità di migliorare ancora tale fedeltà, rifiutando interpretazioni erronee ed applicazioni arbitrarie ed abusive, in materia dottrinale, liturgica e disciplinare.
Soprattutto ai Vescovi spetta, per propria missione pastorale, il grave dovere di esercitare una chiaroveggente vigilanza piena di carità e di fortezza, affinché tale fedeltà sia salvaguardata ovunque(7).
b) Vorrei, inoltre, richiamare l’attenzione dei teologi e degli altri esperti nelle scienze ecclesiastiche, affinché anch’essi si sentano interpellati dalle presenti circostanze. Infatti, l’ampiezza e la profondità degli insegnamenti del Concilio Vaticano II richiedono un rinnovato impegno di approfondimento, nel quale si metta in luce la continuità del Concilio con la Tradizione, specialmente nei punti di dottrina che, forse per la loro novità, non sono stati ancora ben compresi da alcuni settori della Chiesa.
c) Nelle presenti circostanze, desidero soprattutto rivolgere un appella allo stesso tempo solenne e commosso, paterno e fraterno, a tutti coloro che finora sono stati in diversi modi legati al movimento dell’Arcivescovo Lefebvre, AFFINCHE’ COMPIANO IL GRAVE DOVERE DI RIMANERE UNITI AL VICARIO DI CRISTO NELL’UNITA’ DELLA CHIESA CATTOLICA, E DI NON CONTINUARE A SOSTENERE IN ALCUN MODO QUEL MOVIMENTO. Nessuno deve ignorare che l’adesione formale allo scisma costituisce UNA GRAVE OFFESA A DIO e comporta la scomunica stabilita dal diritto della Chiesa(8)
A tutti questi fedeli cattolici, che si sentono vincolati ad alcune precedenti forme liturgiche e disciplinari della tradizione latina, desidero manifestare anche la mia volontà – alla quale chiedo che si associno quelle dei Vescovi e di tutti coloro che svolgono nella Chiesa il ministero pastorale – di facilitare la loro comunione ecclesiale, mediante le misure necessarie per garantire il rispetto delle loro giuste aspirazioni.
6. Tenuto conto dell’importanza e complessità dei problemi accennati in questo documento, in virtù della mia Autorità Apostolica, stabilisco quanto seque:
a) viene istituita una Commissione, con il compito di collaborare con i Vescovi, con i Dicasteri della Curia Romana e con gli ambienti interessati, allo scopo di facilitare la piena comunione ecclesiale dei sacerdoti, seminaristi, comunità o singoli religiosi e religiose finora in vario modo legati alla Fraternità fondata da Mons. Lefebvre, che desiderino rimanere uniti al Successore di Pietro nella Chiesa Cattolica, conservando le loro tradizioni spirituali e liturgiche, alla luce del Protocollo firmato lo scorso 5 maggio dal Cardinale Ratzinger e da Mons. Lefebvre;
b) questa Commissione è composta da un Cardinale Presidente e da altri membri della Curia Romana, nel numero che si riterrà opportuno secondo le circostanze;
c) inoltre, DOVRA’ ESSERE OVUNQUE RISPETTATO L’ANIMO DI TUTTI COLORO CHE SI SENTONO LEGATI ALLA TRADIZIONE LITURGICA LATINA, mediante un’ampia e generosa applicazione delle direttive, già da tempo emanate dalla Sede Apostolica, per l’uso del Messale Romano secondo l’edizione tipica del 1962(9).
7. Mentre si avvicina ormai la fine di questo anno specialmente dedicato alla Santissima Vergine, desidero esortare tutti a unirsi alla preghiera incessante che il Vicario di Cristo, per l’intercessione della Madre della Chiesa, rivolge al Padre con le stesse parole del Figlio: Ut omnes unum sint!
GIOVANNI PAOLO II
Occhi furbi, perchè non fa copia e incolla dell’intera Bibbia? La censura per lei non è prevista?
Il Capo non le ha detto che i commenti lunghi non sono graditi? Però copiare, senza una sola riga di pensiero personale ammesso che lei ne sia capace, non viene censurato, mentre studio e ricerca invece sì. Il mondo va così: ma per essere amico degli amici bisogna essere cum Bergoglio?
Ci vuole un Papa vero per ricostruire la Chiesa Cattolica.
Preghiamo che il Signore ce lo dia.
Amen
No, caro Aldo, non è così, lei confonde un dettaglio con il nocciolo dell’argomentare di mons. Viganò : l’espressione “chiesa di Bergoglio” (minuscolo d’obbligo) equivale a congrega di malfattori, di usurpatori, commedianti travestiti da ecclesiastici, meglio definibile con l’espressione Sinagoga di Satana, di cui Bergoglio ne è il precursore, così come San Giovanni Battista lo è stato di Cristo. “Roma perderà la fede”, ci profetizzò la Madonna a La Salette, e così è avvenuto, l’han perduta, o non l’hanno mai avita, questi chierici apostati e traditori; inoltre Maria SS.ma aggiunse “…e diventerà la sede dell’Anticristo”; a Satana piace scimmiottare tutto quello che ha fatto NSGC, così vuole anche lui la sua “chiesa”, con sede a Roma, vuole anche lui i comandamenti : obbligo di peccare, di rimanere saldi nel peccato fino all’impenitenza finale, per essere sicuro che si finisca tutti all’inferno, obbligo di non pentirsi, ravvedersi e cambiare vita; obbligo di npon convertirsi al Cristianesimo oppure di rientrare nell’Ovile Santo (per coloro che ne sono usciti sbattendo la porta); non è forse quello che scrivono e spaparanzano ai quattro venti Bergoglio ed i suoi degni compari? fin da Amoris Laetitia, poi con Fiducia Supplicans, e tutte le altre diavolerie escogitate per cercare di spingere il gregge di Cristo verso Portae Inferi (questo il compito assegnato loro dal nuovo padrone a cui si sono votati, anima e corpo, il principe di questo mondo, come lo chiama Gesù). Falsa chiesa, quindi, caro Aldo, non certo Chiesa di NSGC. Pace e bene, caro amico.
La Chiesa di Roma non perde la fede. Questo è un dogma e chi dice il contrario, anche invocando rivelazioni private, è un eretico.
D’altra parte se lei parla di usurpatori, non può riferirsi alla Chiesa di Roma (che non è fatta da usurpatori) ma ad estranei. State solo cercando di imbrogliare i fedeli per portarli verso l’eresia, pur fingendo di fare il contrario.
Come dicono a Trastevere, caro Aldo ” a noi nun ce po’ fregar de meno”…pace e bene o, come disse Pier Capponi, ” voi suonate pure le bostre trombe, che noi suineremo le nostre campane”, adesso le trombe le suonano i chierici apostati e traditori, di ogni ordine e grado ( dal vertice alla base,), le campane le suonano i pochi, veri cattolici rimasti in circolazione, e mons. Viganò ne è il capo indiscusso. Christus Vincit!!!
Lei ha ragione. Il problema è: qual è la Chiesa di Roma? Quella che si richiama agli insegnamenti degli altri pontefici, vedasi per es. il card. Müller, o quella di chi dice che l’attuale pontefice regnante può dire e fare ciò che vuole, anche in contraddizione con quanto sopra e talvolta pure con sé medesimo? A ognuno di noi la scelta. Ricordarsi che nelle Sacre Scritture si profetizza una potenza di inganno. Sarà già venuta?
Il testo in cui sono contenute le frasi attribuite alla Madonna è all’indice dei libri proibiti da cent’anni. Come mai qui lo si propaganda?
Per Giovanna:
1) per quel che so io l’indice dei libri proibiti è “caduto nel dimenticatoio” con il Concilio Vaticano II,
https://it.wikipedia.org/wiki/Indice_dei_libri_proibiti
Come potrà facilmente verificare Wikipedia conferma l’abolizione di questo elenco.
2) Compito di ciascuno di noi è cercare nei limiti delle proprie capacità e della propria vocazione la Verità, perchè Cristo è Via, Verità e Vita. Nel merito ricordo che la canzone “Dio è morto” fu censurata dalla RAI ma fu trasmessa dalla radio Vaticana,
E’ notizia di oggi che il giorno di Santo Stefano Papa Francesco aprirà la Porta Santa del Carcere di Rebibbia.
Edificante, no?
Vorrà dire che i pellegrini provenienti da tutto il mondo anziché prostrarsi all’altare sotto il quale giacciono le spoglie di San Pietro, si recheranno nel carcere a venerare il Beato Filippo Turetta, protettore degli assassini e intercessore presso Dio Padre per la santificazione dei delitti.
Ma in che mondo siamo???????
farebbe qualunque cosa pur di apparire…
La Madonna ai Sacerdoti Suoi figli Prediletti.
29 giugno 1988. Solennità dei santi Apostoli Pietro e Paolo.
( il giorno prima che Mons. Lefebvre che, con una arbitraria ordinazione episcopale fatta contro il volere del Papa, apriva nella Chiesa Cattolica uno scisma doloroso.
_ MA NON ERA CHE L’INIZIO.
🌹CON LA FEDE di PIETRO.
«Figli prediletti, illuminate la terra con la luce di Cristo.
Figli prediletti, portate gli uomini a Cristo con la fede di Pietro.
_ Solo su Pietro, Cristo ha fondato la sua Chiesa.
_Solo per Pietro, Gesù ha pregato perché la sua fede restasse sempre integra.
_ SOLO A PIETRO, il Signore ha affidato il compito di confermare nella fede i fratelli.
Oggi celebrate la solennità dei santi Apostoli Pietro e Paolo, in questo anno mariano a Me consacrato.
Come Mamma addolorata e preoccupata vi invito tutti a guardare oggi al successore di Pietro, al Papa Giovanni Paolo secondo.
_ È il mio Papa.
_ È il Papa da Me formato nel profondo del mio Cuore Immacolato.
_ È il Papa della mia grande luce, in questi tempi della più grande oscurità.
_ Con la fede di Pietro Egli illumina la terra e conferma tutta la Chiesa nella Verità.
_ Il Papa oggi, come un nuovo Pietro, riafferma la fede totale in Cristo figlio di Dio e, come un nuovo Paolo, va in tutte le parti del mondo a proclamare con coraggio il suo Vangelo di salvezza.
Sostenete il Papa con la vostra filiale unità.
Pregate per Lui, soffrite con Lui, amatelo, circondatelo di una forza potente di ubbidienza umile e coraggiosa.
🔴 Il cuore del Papa oggi sanguina a causa di un Vescovo (mons. Lefebvre) della santa Chiesa di Dio che, con una arbitraria ordinazione episcopale fatta contro il suo volere, apre nella Chiesa Cattolica uno scisma doloroso.
_ MA NON È CHE L’INIZIO.
Infatti molti Vescovi ormai non sono più uniti con il Papa e percorrono un cammino opposto a
quello da Lui indicato. È questa una divisione più grande e più pericolosa, anche se non è ancora visibile, che addolora e fa sanguinare il mio Cuore di Mamma e fa quasi cadere il mio Papa sotto il peso di una Croce troppo pesante.
Io vi ho preparati perché possiate aiutarlo a portare la sua grande Croce.
Per questo è giunta l’ora in cui deve apparire, in tutta la sua forza ed il suo splendore, il
grande esercito che in questi anni, nel silenzio e nel nascondimento, mi sono formato in ogni parte del mondo, con il mio Movimento Sacerdotale Mariano, per la difesa e per il forte sostegno del Papa.
Così incomincia a delinearsi chiaro il disegno del piccolo gregge, che rimarrà fedele a Cristo ed alla sua Chiesa, tutto custodito nel giardino del mio Cuore Immacolato»
https://youtu.be/vE8guDXxGvQ?si=ovDteWk-m7UwZJwK
Ma scusate…..se Bergoglio è un usurpatore e quindi non è Papa, cosa sarebbe la “chiesa bergogliana” e perché dovrebbe preoccuparci? Evidentemente esiste la Chiesa, attualmente in sede vacante da diversi decenni, e un gruppo di individui vestiti da preti che non ne fanno parte. Viganò non convince perché invece di occuparsi della Chiesa concentra ogni attenzione su quel gruppetto e, chiamandolo “Chiesa bergogliana), convince i lettori che la Chiesa sia proprio quella.
La Chiesa è ,per i credenti , il Corpo Mistico di Cristo, edificato da Cristo stesso sulla persona di Pietro come pietra di basamento. Per i non credenti, anche se iscritti alla Chiesa in virtù del rito battesimale, la Chiesa è una organizzazione sociale , con un Capo, una Gerarchia, un ordinamento giuridico e una missione sociale come tutte le organizzazioni umane. Ciò che sottolinea Viganò è tutt’altro che superficiale.
È sicuro di aver capito cosa ho scritto?
Effettivamente no