Gaza, Nuovo Massacro di Civili e Nuovo Attacco alle Forze Onu in Libano.

21 Ottobre 2024 Pubblicato da Lascia il tuo commento

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione due elementi di aggiornamento alla situazione in Medio Oriente. Il primo è un articolo de L’Indipendente Online, che ringraziamo per la cortesia:

 

In Israele l’agricoltura è veicolo della colonizzazione. Con essa i coloni allargano gli insediamenti, dopo aver cacciato con la forza i palestinesi e aver distrutto i loro raccolti e le loro olivete. Sono varie le organizzazioni che svolgono il lavoro sporco per conto dello Stato di Israele, occupando le terre in Cisgiordania. Alcune di queste contano decine di migliaia di volontari che operano nel settore agricolo. Il governo degli Stati Uniti, recentemente, ha sanzionato alcuni di questi gruppi per le violenze commesse contro i civili palestinesi. Sebbene le autorità israeliane critichino alcune di queste organizzazioni, in realtà queste non fanno altro che cooperare per raggiungere l’obiettivo di Israele di impadronirsi di tutto il territorio palestinese. Hashomer Hachadash, che raduna circa 120.000 volontari operanti nel settore agricolo, è invece direttamente finanziata dal governo israeliano e, dallo scoppio della guerra, è diventata parte attiva delle operazioni di controllo e sorveglianza.

Il primo ottobre scorso, l’Office of Foreign Assets Control (OFAC) del Dipartimento del Tesoro statunitense ha sanzionato Hilltop Youth per gli atti di violenza compiuti in Cisgiordania a danno della popolazione palestinese. Il gruppo si è reso protagonista di uccisioni, incendi dolosi di case e veicoli, aggressioni e intimidazionisaccheggiamenti – compreso il bestiame – e sradicamento ulivi col fine di cacciare le comunità palestinesi. Hilltop Youth (letteralmente “Gioventù in cima alla collina”) è un gruppo formato da un migliaio di giovani sionisti religiosi dedito all’agricoltura e allo studio dei testi sacri che da sempre utilizza metodi violenti per portare avanti la colonizzazione. Sebbene le autorità israeliane abbiano più volte dichiarato che questa organizzazione opera al di fuori della legge, nessuna azione seria e decisa è stata mai presa nei suoi confronti. D’altronde, ciò che Hilltop Youth porta a termine è nel totale interesse di Israele. E non è l’unica. Sul finire di agosto, il Dipartimento di Stato USA ha imposto sanzioni a Hashomer Yosh (“Sentinella”), organizzazione non governativa israeliana che fornisce supporto materiale per l’accaparramento di terre agricole strappate ai palestinesi in Cisgiordania. Sul proprio sito, l’organizzazione scrive: «Lo staff dell’organizzazione lavora per rafforzare la sicurezza, la protezione e la presenza ebraica nelle aree agricole della Giudea e della Samaria, rispondendo in tempo reale, con l’aiuto di volontari e coordinatori sul campo e collaborando con le comunità, enti civili ed enti governativi». Tra le ultime azioni intraprese dal gruppo c’è stata quella condotta contro i 250 residenti palestinesi di Khirbet Zanuta, cacciati dal proprio villaggio, il quale è poi stato recintato dai volontari di Hashomer Yosh per impedire alle persone di tornarvi.

La più importante di queste organizzazioni, non ancora toccata dalle sanzioni, è senz’altro Hashomer Hachadash (“I nuovi guardiani”). Questa no-profit rappresenta il più grande movimento di volontariato in Israele, contando 120.000 volontari diretti e una rete che collega 250.000 persone. Sul sito si legge«Organizzazione sionista basata sul volontariato che mira a proteggere la terra di Israele e a collegare la società israeliana e il popolo ebraico alla sua eredità». Sul sito del Jewish National Fund USA, sostenitore della no-profit israeliana, è riportato: «HaShomer HaChadash è un’organizzazione di reclutamento volontario dedicata alla salvaguardia della terra e delle fattorie nel Negev e in Galilea e alla difesa degli ideali sionisti su cui è stato fondato Israele». Come riporta 972 Magazine, le romantiche scene agricole immortalate in foto e video di campagne pubblicitarie coprono la realtà di un’agenda che va oltre la raccolta di frutta e la produzione di ortaggi. L’organizzazione è infatti un importante pilastro della colonizzazione israeliana ed è spesso attiva sul pattugliamento della terra per cementare il controllo del territorio. Questo è diventato più evidente dall’inizio della guerra.

Nel luglio scorso, il ministero degli Insediamenti e delle Missioni Nazionali, guidato da Orit Strook, un leader di estrema destra che ha negato l’esistenza del popolo palestinese, ha trasferito circa 13,5 milioni di dollari a Hashomer Hachadash. Come parte dell’accordo, la no-profit si è impegnata a eseguire 15.000 turni di guardia. Non c’è stata alcuna gara d’appalto perché il ministero ha stabilito che l’organizzazione era «l’unico fornitore» nel settore. Già nel novembre scorso, l’organizzazione aveva istituito la “Guardia del Popolo” armando migliaia dei propri volontari. Il Jerusalem Post, in un articolo in cui lodava l’operato dell’organizzazione, ha detto che HaShomer HaChadash è un baluardo della sicurezza alimentare di Israele. Potremmo anche aggiungere che è un baluardo del suo colonialismo.

[di Michele Manfrin]

Il Secondo elemento è un articolo di Quotidiano,net che dà le ultime notizie sul massacro in corso a Gaza e gli attacchi israeliani verso le postazioni delle forze di pace dell’Onu.

Giornata di intensi combattimenti sui due fronti della guerra in Medio Oriente: a Gaza, dove le bombe israeliane hanno ucciso almeno 73 persone in un solo attacco, e in Libano, dove oltre a Beirut continuano gli attacchi incrociate sulle zone di confine. Nel Nord di Gaza, secondo le Nazioni Unite, quello che i civili stanno vivendo è un “incubo” che peggiora sempre più.

Le immagini giunte nella nottata erano terrificanti e mostravano edifici in fiamme. In seguito però il portavoce militare israeliano ha accusato Hamas di aver “gonfiato” il numero delle vittime.

Nel frattempo, l’Unifil afferma che l’esercito israeliano ha “deliberatamente” demolito una “torre di osservazione” a Marwahin.

Si tratterebbe dell’ennesimo attacco di Tel Aviv alla missione dei caschi blu in Libano, il tutto all’indomani dell’esplosione di un drone degli Hezbollah a ridosso della residenza privata di Benjamin Netanyahu a Cesarea (in quel momento vuota). Ieri il premier israeliano ha convocato una riunione del gabinetto di sicurezza per tornare ad esaminare i tempi e le modalità di un’operazione contro l’Iran, in risposta all’attacco missilistico di Teheran di tre settimane fa. Sul tavolo anche le operazioni in Libano contro gli Hezbollah, una nuova offensiva a Gaza (dove fonti locali denunciano una strage di civili) ed anche la ripresa di negoziati per la liberazione degli ostaggi israeliani a Gaza, dopo l’uccisione del leader di Hamas Yahia Sinwar. Ma anche dopo la sua eliminazione, Netanyahu ha chiarito che non intende fermare la macchina bellica israeliana. Nel Libano sud, ha aggiornato il ministro della difesa Yoav Gallant, “stiamo distruggendo gli Hezbollah, i tunnel, i magazzini di armi, le infrastrutture offensive. Il nostro obiettivo è di ripulire completamente la zona”.

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