Una Visione Terrificante e l’Origine di una Preghiera, il 13 Ottobre 1884. Aurelio Porfiri.

14 Ottobre 2024 Pubblicato da 25 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo del maestro Aurelio Porfiri, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e diffusione.

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Il 13 ottobre 1884, il papa Leone XIII aveva appena concluso la Messa. Mentre si intratteneva con alcuni Cardinali su alcune questioni urgenti per la Chiesa, mentre era ancora nei pressi dell’altare, ebbe una visione mistica. Chi gli era vicino lo vide impallidire.

Dopo la visione, confessò ai suoi collaboratori di avere avuto una visione terrificante. Che cosa aveva visto?

“Ho visto i demoni e ho sentito i loro bisbigli, le loro blasfemie, le loro denigrazioni. Ho sentito la voce raccapricciante di Satana sfidare Dio, dicendo che poteva distruggere la Chiesa e portare tutto il mondo all’inferno se gli dava abbastanza tempo e potere. Satana ha chiesto a Dio il permesso di avere 100 anni per influenzare il mondo come mai era riuscito a fare prima” (fonte Aleteia).

Dopo questa visione che coinvolgeva anche la città di Roma, il Papa si rinchiuse nel suo studio per scrivere una preghiera. Chiese che questa preghiera fosse recitata alla fine della Messa nell’ambito delle cosiddette “preghiere leoniane”. Il testo di questa preghiera è il seguente:

“Sancte Míchæl Archángele, defénde nos in prælio, contra nequítiam et insídias diáboli esto præsídium. Imperet illi Deus, súpplices deprecámur: tuque, Prínceps militiæ cœléstis, Sátanam aliósque spíritus malígnos, qui ad perditiónem animárum pervagántur in mundo, divina virtúte, in inférnum detrúde”.

Ed ecco la traduzione:

“San Michele Arcangelo, difendici nella lotta; sii nostro presidio contro le perfide insidie del demonio. Perché Dio lo ordini, noi supplichevolmente ti imploriamo: e tu, Principe della Milizia Celeste, fortificato dai doni di Dio, caccia nell’Inferno Satana e gli altri spiriti maligni, i quali a perdizione delle anime vanno errando sulla terra”.

In seguito alla risoluzione del conflitto tra Italia e Vaticano nel 1929 con i “patti lateranensi”, Pio XI chiese che la preghiera continuasse ad essere recitata, ma con l’intenzione per la conversione della Russia. La preghiera sarà tolta in seguito alla riforma liturgica successiva al Concilio Vaticano II. Questa disposizione viene data nell’Istruzione Inter Oecumenici del 26 settembre 1964 (quasi 80 anni dopo la visione di Leone XIII), con una semplice frase che dice “le preghere leoniane siano soppresse”. Quindi per la vasta maggioranza del popolo cattolico non è più obbligatorio rivolgersi a san Michele Arcangelo con questa preghiera.

Leone XIII compose anche un esorcismo in cui era contenuto questo passaggio:

“Nemici molto furbi hanno messo le loro mani empie su tutto quello che la Chiesa, sposa dell’Agnello immolato, ha di più prezioso e l’hanno saturata di amarezza. Là dove si stabilirono la Sede del beato Pietro e il Pulpito della Verità per la luce delle nazioni, là hanno posto il trono dell’abominio, della loro empietà; così che colpendo il pastore, possano disperdere il gregge. Sii dunque presente San Michele Arcangelo, capo invincibile presso il popolo di Dio, contro gli assalti delle forze spirituali del male e dà loro la vittoria! Sei tu che la Santa Chiesa venera come suo custode e padrone. Tu che la Chiesa si glorifica di avere come difensore contro le potenze criminali della terra e dell’inferno”.

Non è illogico che il demonio attacchi proprio dove si trova il cuore della cristianità, che non è certamente soltanto il Vaticano, ma Roma tutta. Quanto dolore ci causano le nostre mancanze, ma anche le mancanze del clero, il clericalismo, il carrierismo, gli abusi. Ecco perché, forse, bisognerebbe ritornare a recitare la preghiera di Leone XIII nella liturgia e fuori di essa.

Del resto i Papi recenti hanno mostrato molta considerazione per questa preghiera.

San Giovanni Paolo II, nel Regina Coeli del 24 aprile 1994 disse:

“Possa la preghiera fortificarci per quella battaglia spirituale di cui parla la Lettera agli Efesini:  “Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza” (Ef 6, 10). E’ a questa stessa battaglia che si riferisce il Libro dell’Apocalisse, richiamando davanti ai nostri occhi l’immagine di san Michele Arcangelo (cfr. Ap 12, 7). Aveva di sicuro ben presente questa scena il Papa Leone XIII, quando, alla fine del secolo scorso, introdusse in tutta la Chiesa una speciale preghiera a San Michele: “San Michele Arcangelo difendici nella battaglia contro i mali e le insidie del maligno; sii nostro riparo . . .”. Anche se oggi questa preghiera non viene più recitata al termine della celebrazione eucaristica, invito tutti a non dimenticarla, ma a recitarla per ottenere di essere aiutati nella battaglia contro le forze delle tenebre e contro lo spirito di questo mondo”.

Anche papa Francesco invitò i fedeli nel 2018 a recitare questa preghiera, unitamente al Sub Tuum Praesidium al termine del rosario per impetrare la protezione sulla Chiesa.

Una chiesa che è molto cara a me e alla mia famiglia è quella de Santi Quaranta Martiri e san Pasquale Baylon nel cuore di Trastevere, una popolare zona di Roma, riedificata nel 1744 dai religiosi minori scalzi della riforma di san Pietro d’Alcantara (religiosi che ancora hanno in cura la chiesa) come ci dice Mariano Vasi Romano nel suo Itinerario istruttivo di Roma o sia Descrizione generale delle opere più insigni di pittura, scultura e architettura e di tutti i monumenti antichi, e moderni di quest’alma citta, e parte delle sue adiacenze del 1794. Ora, in questa piccola chiesa ci sono varie cose che possono essere notate, una su cui mi soffermo io spesso è un dipinto di Luigi Tussi, anche ricordata nel libro summenzionato, pittore genovese che fu attivo in questa chiesa anche con altre opere.

Perché mi ha colpito quest’opera? In realtà è per un particolare. C’è la Madonna a mani giunte e ai suoi piedi un angelo che infilza con una lancia il serpente infernale mentre la Madonna sembra tenerlo fermo col piede per aiutare l’angelo nella sua operazione. Certo, si potrebbe anche dire che la Madonna lo schiaccia direttamente, ma a me è sempre piaciuta l’immagine di Lei che aiuta l’angelo a combattere il male.

Io credo il messaggio in questo caso sarebbe come segue: aiutati che Dio ti aiuta (e anche la Madonna). Cioè, per cooperare al nostro bene l’aiuto celeste è certamente fondamentale, ma non lo è meno la nostra opera attiva ed efficace. Nella parola “contemplazione” è inserita la parola “azione”. Il contemplare è comunque una actio, un qualcosa che noi mettiamo in atto così come per ogni operazione della nostra vita dobbiamo cooperare attivamente alla nostra santificazione. Sappiamo che cadremo tante, troppe volte, che la volontà non riesce a franare su certi errori aumentando le nostre miserie. Ecco, ricordiamo la Madonna in questo dipinto di cui parlo, che a mani giunte, e quindi in preghiera, non smette di intercedere, e di agire, per noi.

 

Non perdetevi Un canto nuovo: La musica sacra nel sesto capitolo della Sacrosanctum Concilium di Aurelio Porfiri, La Messa Cattolica di mons. Athanasius Schneider e Aurelio Porfiri e Appendemmo le nostre cetre ai salici di mons. Athanasius Schneider, Aurelio Porfiri e Guido Milanese. Letture assolutamente imprescindibili per la vostra formazione.

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25 commenti

  • Enrico Nippo ha detto:

    Una certa “signora” sconquassatamente mi scrive al termine della sua ennesima sconquassata logorroica “omelia”:

    “Quanto a quella “signora”: stia molto attento e righi diritto cercando di evitarla, perché con quella ha molto da perdere”.

    Oddio! ma che dice? Quale “signora” dovrei “evitare”?

    Presto un’🚑!!!

  • Adriana 1 ha detto:

    Carissima Domina,
    che cavolo significa “statisticamente” a proposito di un suo giudizio a-priori sulla mia bona fides? Che fa? La “controllora”, la “capocasa” delle coscienze altrui, per conto della Casa di Cristo?
    Se tanta prosopopea si adegua
    splendidamente al suo nick name, stona un tantinello con quella umiltà e dolcezza cristiana che lei ostenta stampata sul petto come un biglietto da visita fosforescente.
    Quanto all’aggettivo “fraterno” che usa in particolar modo ogniqualvolta si appresta a bastonare colui che ritiene sia il suo “spregevole” avversario (ma chissà perchè?), mi ricorda il primo fratello “importante” della storia sacra: il “celebre” Caino da cui- si narra- fiorì una lunga discendenza.

    • La Signora di tutti i popoli ha detto:

      Spero che il mio commento le sia gradito perchè è fraterno e pieno di buona volontà.
      Adry, si fidi o vogliamo fare un referendum? Devo fare un copia e incolla dei suoi commenti degli ultimi anni? Ora se lei pensa a Caino come suo fratello sbaglia di grosso perchè in tutto la vedo tranne come “Abele”, lei secondo alcuni qui è infida, e non lo dico io. Glielo ho già detto un anno fa, repetita iuvant: lei non è capace di amore perchè non è stata amata, non gliene faccio una colpa. Quanto a fede non mi permetto di giudicarla, parlano i suoi commenti… ma che ci fa su un blog cattolico? Lo chiedo per un Caino che lei riconosce come esistito sui testi canonici per comodità.
      A lei mi sono rivolta da subito sempre con considerazione e dolcezza, quasi affetto, e lei mi ha gettato tutto in faccia, pure se parlavo e citavo Valtorta, ha avuto modo da ridire per 3 suoi post pure sul mio nick, tutto le andava di traverso! Potrei ripetere a memoria il mio primo post cortese ed educato vs di Lei. Ultimamente le ho chiesto se avesse frequentato le scuole a Trieste… ma lei non risponde. Verrei anche ad abbracciarla se mi desse il suo indirizzo, per dimostrarle la mia buona volonta.
      Ma lei già, ha problemi di memoria evidentemente non certo di buona educazione: ma io ricordo tutto… ma basta, la sua prosopopea mi ha saziata e mi esprimerò senza tolleranza ulteriore: se c’e un limite alla sua cattiveria non lo so ma se mi permette gliela farò notare, sempre con il dovuto rispetto la riprenderò fraternamente!

      Di una cosa non mi permetterò mai di accettare da alcuni, ma credo ben stanchi di lei, utenti del blog: che lei sia stata definita una vipera. Esistono anche serpenti non velenosi! Io li amo, magiano piccoli roditori e a cavallette.
      Dalle mie parti striscia protetto il Colubro Diamantino, il più bello degli animali a sangue freddo italiani ed è anche innocuo. Cercherò di vederla così: contenta??

  • Adriana 1 ha detto:

    Gentile maestro,
    potrebbe dare qualche delucidazione su questo pittore genovese? Non se ne trovano da nessuna parte.

    • Fritz ha detto:

      Adrianella il nostro mo. PORFIRI sul blog tratta di tutto e di più ma se scrivesse bene di una cosa sola cioè di musica, sarebbe meglio. Chissà perchè attualmente non lo fa.
      Il suo scopo è usare il blog con i suoi articoli eterogenei da specialista della ‘formazione’ per far pubblicità ai suoi libri e venderli. Diciamola questa verità. Lo dice chiaramente in fondo: ‘Letture assolutamente imprescindibili per la vostra formazione.’ Se i libri sono come gli articoli potremo specializzarci in tuttologia.

  • Rolando ha detto:

    La Madonna che impugna l’alabarda, come nel caso della Madonnina sul duomo di Milano, altro non è che il segno di un’ancestrale memoria storica: la raffigurazione della primitiva Dea Diana, venerata già prima del culto di Maria vergine cristiana.
    Nihil novi sub sole, come dice anche la bibbia.

    • Enrico Nippo ha detto:

      Continui a disturbare il sonno di molti! 😄

      • Adriana 1 ha detto:

        Enrico,
        anche il tuo?

        • Enrico Nippo ha detto:

          No!
          Perché questo sospetto verso un matto ecumenico sferico?🥰

          • Adriana 1 ha detto:

            Perchè è la terza o quarta volta che lo “accusi”- benchè un po’ scherzosamente- di “provocare”, mentre- d’altra parte- sembri esortarlo a calcare ulteriormente i toni. Ma Rolando si limita a trasmettere ciò che sta scritto per quelli che non hanno l’abitudine di leggere i “loro” testi sacri.

          • Enrico Nippo ha detto:

            Beh, veramente anche una certa “signora” ha avuto da ridire sul mio considerare (positivamente) quanto riferisce Rolando e riguardo al fatto che nessuno, dico nessuno, ha la capacità di contestarlo entrando nel merito.

            E poi, non credo ci sia bisogno di “esortarlo a calcare i toni”: Rolando è un ciclone di per sé, ed io apprendo (apprendo!) volentieri da lui tante cose, mentre attendo che … qualcuno lo confuti entrando nel merito.

            Eppure, perfino uno specialista come l’Investigatore Biblico se ne tiene alla larga.

          • La Signora di tutti i popoli ha detto:

            Caro sig. Enrico vede, il suo calcare i toni è vero e va ben oltre “un provocatorio” per avere una discussione. Lei lo fa con dispregio verso chi legge e non può, anzi non vuole opporre che lo scherno e la sfida ai lettori di Rolando di testi, apocrifi e non, sempre interessante e piena di rara conoscenza, certo spesso pedante e piena di sè, non in linea con la Chiesa e con i Magisteri. Quanto a me se l’ho ritenuto opportuno ho sempre interloquito con Rolando.
            La sua provocazione Enrico è cattiva e ingiusta e offende pure Rolando che, pur con molti difetti e spesso in errore interpretativo, parla prendendo del suo ed è sincero.

            Non so se la Adry volesse dire questo, perchè diffido della sua buona fede ma questa volta ha ragione, anche se certamente, statisticamente, lo fa apposta.

            Quanto a lei, l’ho spesso ben inquadrata caro “nipponico scarto”, a partire dal suo inserimento di diritto nel manuale di essenze velenose e ai vari aggiornamenti in materia che fino ad oggi, se raccolti in un unica opera, potrebbero diventare una proposta di legge per riaprire le case di trattenimento per dementi, spirituali in questo caso.
            Le do un consiglio fraterno, fraterno perchè le rivolgo ancora la parola che ha in gran parte perso giustamente qui sul Blog: la smetta di esternare le sue sciocchezze con quel fare superiore. Perchè sono anni che lei “apprende” e fino ad oggi non ha ritenuto un bel nulla, per sua propria incapacità e limiti certo ma soprattutto perchè non vuole. Quindi è anche un bel bugiardo.
            Se vuol partecipare dia qualcosa su cui pensare e non solo su cui rifiutare.
            Quanto a quella “signora”: stia molto attento e righi diritto cercando di evitarla, perchè con quella ha molto da perdere. Prego.

          • Adriana 1 ha detto:

            Caro Enrico, applausi. 😊 Risposta simpatica e spiritosa.
            Anche a me piace imparare; con mente aperta ascoltare le varie opinioni, compararle e rifletterci su senza venir assordata dal suono frastornante, ripetitivo e monotono di un’unica campana.
            Le nozioni di cui sono ricchi gli apporti storici e testuali di Rolando in questo mi sono assai utili, confermando spesso ciò che andavo pensando.
            Nessuno entra nel merito…perchè le loro voci sono per lo più preregistrate sull’eco di un unico suono che, tra l’altro, mi sembra stato- ab origine- accolto alquanto passivamente e
            mai analizzato nella sua tonalità, nelle sue vibrazioni, o anche nelle sue dissonanze.

          • Enrico Nippo ha detto:

            Adriana,

            “Suono frastornante, ripetitivo e monotono di un’unica campana. Voci per lo più preregistrate sull’eco di un unico suono”.

            Non potevi descrivere meglio il fondamentalismo dei dogmatici senza macchia.

          • Adriana 1 ha detto:

            Caro Enrico,🤗 ( i Rispondi e le mani, pure quelle giunte, mi sono scomparse, perciò…)

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      L’alabarda della Madonnina di Milano in realtà è un parafulmine e non è impugnata dalla Madonna ma è appoggiata vicino alla mano aperta.

      • Adriana 1 ha detto:

        Ciò che affermi è vero, caro Stilum, ciò non toglie che sia stata interpretata come una alabarda della Madonnina,
        al punto che, dopo la cacciata degli Austriaci, da quella lancia- o alabarda- venne fatta sventolare la bandiera tricolore.

        • stilumcuriale emerito ha detto:

          Dopo la cacciata degli austriaci è stata interpretata semplicemente come un’asta a cui appendere le bandiera italiana per farla sventolare su tutta Milano e sulla Lombardia dalla guglia più alta del Duomo. Stop.

  • Nicola ha detto:

    SOLO nelle Messe in Rito Tradizionale si prega questa importante supplica a San Michele Arcangelo. Andate alle Messe in Rito Tradizionale. Lì c’è.

    MiL – Messainlatino.it: Elenco SS. Messe Tradizionali in Italia e nel mondo

    https://blog.messainlatino.it/p/elenco-messe-antiche-in-italia.html

  • La Signora di tutti i popoli ha detto:

    “sempre piaciuta l’immagine di Lei che aiuta l’angelo a combattere il male.”
    Non credo proprio che la Vergine abbia delegato o aiuti gli angeli a combattere il male. Direi il contrario: sono gli angeli che coadiuvano la loro Regina!!
    Tuttavia, come si può notare, la Madonna con lancia raffigurata nell ‘articolo non è quella del dipinto di Luigi Tussi di cui parla il m. Porfiri. Infatti il Blog non riporta un dipinto con la Vergine a mani giunte.
    Nella chiesa delle Zitelle a Trastevere (vds. link), nella cappella dell’Immacolata è la Bambina che brandisce la lancia contro il Serpente e non un angelo:

    http://www.churches-of-rome.info/CoR_Info/SP190/L_pics/Loc12/DSC_3936.JPG

  • laura cadenasso ha detto:

    …sinceramente avrei evitato ogni pubblicità. Almeno in questo caso : “da non perdere” -a mio parere- è l’ INVITO. Basta quello

  • Rolando ha detto:

    Preghiera a parte, il papa Leone XIII nella sua visione del futuro è stato ampiamente smentito dalle amare considerazioni scritte del cardinal Ildefonso Schuster.
    Quanto all’arcangelo Michele è l’avversario di tutti coloro che hanno il Dio rivelato in tasca e si mettono al Suo posto.

  • frate ha detto:

    Grazie per i suoi interventi. Forse avrà notato che questa apparizione avvenga 33 anni prima delle apparizioni della Madonna a Fatima. Mi sembra significativo!
    E’ altresì significativa la preghiera per la Chiesa che precede quella a S. Michele.
    Molte grazie.

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