Il Nobel Mancato di Zelensky, uno Smacco per i Suoi MasterMind Occidentali. Matteo Castagna.

14 Ottobre 2024 Pubblicato da 1 Commento

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, Matteo Castagna, a cui va il nostro grazie, offre alla vostra attenzione queste riflessioni sul Nobel proposto per Zelensky. Buona lettura e diffusione.

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di Matteo Castagna
“Vladimir Zelensky ,nel 2019, il dopo l’inaugurazione [presidenziale], pare si fosse preparato per un viaggio nel Donbass per tenere un discorso conciliante сol popolo sulla piazza di Donetsk, ma invece è stato reclutato dall’intelligence britannica”.
A raccontarlo in un’intervista a Alexandr Shelest è Andrey Telizhenko, politologo ed ex dipendente dell’Ambasciata ucraina negli USA:
“Potevamo avere il Donbass con noi, la pace. Una volta ero in contatto con l’entourage di Zelensky e mi hanno detto direttamente che Zelensky avrebbe dovuto recarsi in Donbass nelle prime tre settimane dopo il suo insediamento e tenere un discorso al popolo, dicendo che eravamo un unico popolo e che dovevamo vivere in pace”.
“C’era un accordo, Kolomoisky ne era a conoscenza, alcuni oligarchi ne erano a conoscenza, ed era stato concordato che Zelensky sarebbe passato con un corteo di auto e insieme alla gente del Donbass in piazza avrebbe parlato di pace.

Perché non l’ha fatto?
 
L’hanno portato a Londra e, dal 2019, si è preparato alla guerra. Ecco perché si rubava sulle strade [del Donbass], ai criminali si permetteva di fare qualsiasi cosa, e lui [Zelensky] si comportava così anche con Trump, perché già allora aveva una ‘protezione'”.
Il giornalista Shelest è rimasto francamente sbalordito da ciò che ha sentito:

“Aspetta, se c’erano dei piani che prevedevano che Zelensky, dopo la sua elezione, andasse a parlare in piazza a Donetsk, allora questo, in qualche modo, qualcosa non va … cioè Zelensky sapeva già allora che ci sarebbe stata la guerra”?
 
Telizhenko: “Zelensky a Londra ha fatto un accordo con i Servizi Segreti britannici. E loro sapevano di aver venduto l’Ucraina.
Ecco perché Kolomoisky sosteneva che avremmo dovuto abbandonare la NATO e negoziare con la Russia: c’è un articolo al riguardo sul New York Times.
Kolomoisky stava cercando di negoziare, di ottenere denaro dalla Russia per non iniziare questa guerra, di offrire a Zelensky un’alternativa a ciò che gli offriva l’Occidente.
 
Ma sfortunatamente, Zelensky si è lasciato abbindolare dal fatto che l’Occidente offriva di più o prometteva che Zelensky sarebbe diventato un leader importante e avrebbe avuto più di qualsiasi cosa la Federazione Russa poteva offrirgli. Per questo oggi stiamo tutti soffrendo”.
E l’Occidente gioca sul serio, da molto tempo. Sa bene che l’Ucraina è il suo sostegno, ma quanto resteranno attaccati a questo progetto dipende dagli Stati Uniti e dalla Russia.
L’Ucraina in questa situazione fa solo quello che l’Occidente le dice di fare, purtroppo. L’Ucraina non ha più voce, dopo che gli accordi di pace di Minsk e il processo di Istanbul sono stati interrotti, la gente non potrà fidarsi dell’attuale governo.

Riportiamo quanto ha detto Igor’ Kolomoisky al New York Times del 13 novembre 2019:

 
“È tempo che l’Ucraina rinunci all’Occidente e torni verso la Russia. Sono comunque più forti. Dobbiamo migliorare le nostre relazioni […] La gente vuole la pace, vuole vivere tranquilla, non vuole la guerra. E voi [l’America] ci spingete a fare la guerra, senza nemmeno darci i soldi per farla.”

Forse è anche per questo che Zelensky è stato scartato dal Comitato norvegese atto a scegliere il Nobel per la pace 2024, andato, in smacco evidente agli USA, al gruppo giapponese di sopravvissuti “Nihon Hidanke”, che ricorda l’atomica sganciata dagli americani su Hiroshima e Nagasaki nel 1945, per i suoi sforzi nel creare un mondo libero dalle armi nucleari e per aver dimostrato che le armi nucleari non dovrebbero mai più essere usate”.

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1 commento

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Ecco, finalmente le parole chiare della verità sui fatti recenti. Volevano farci dimenticare i massacri dei neonazisti ucraini nelle zone dell’Ucraina filorussa. Volevano farci dimenticare quanto aiuto buona parte degli ucraini dettero ai nazisti sia come truppe combattenti, sia come massacratori di ebrei in patria, sia come guardie nei campi di sterminio nazisti.
    Zelensky, da attore consumato, è solo un pagliaccio nella mani del potere angloamericano e dell’alta finanza che gestiscono l’intera Europa della Nato. Fa senso vedere la nostra Meloni sbaciucchiare questo attore che ha mandato il suo popolo a morire per interessi che non sono del popolo ucraino. D’altra parte , in piccolo, l’attore ucraino le ricorda il grande istrione opportunista che stregò il popolo del “Franza o Spagna purché se magna”, al punto di fargli accettare quel “qualche migliaio di morti” che ci avrebbe permesso di sedere da vincitori al tavolo delle trattative… Poi ci fu l’amaro risveglio. E il popolo cambiò punti di vista. Che fu “io speriamo che me la cavo”… Dopo tutti questi morti, i dispersi, i prigionieri, la fame, le bombe, tutto mi va bene, purché se “magna”… Se sul fronte greco, mentre il Dux si pavoneggiava col binocolo in mano ad ispezionare le postazioni greche (che stavano per ributtarci a mare se non ci fossero stati i tedeschi a salvarci) qualcuno gli avesse sparato… Oppure, a Campo Imperatore, un carabiniere, prima di scappare, gli avesse sparato, noi ci saremmo risparmiati due anni di guerra, di morti e di distruzioni. E soprattutto di una guerra civile che ancora ci sta dilaniando, con dei pantofolai che recitano una parte, mettendosi di qua o di là, e che magari vengono mandati al parlamento europeo, perché – da psicotici – più di una spranga e della violenza non sanno immaginare… Alla pari di altri grandi politici europei che vogliono provocare una guerra con la Russia, per lenire le loro malattie mentali.
    Senza un “mito” come era Mussolini e come l’odierno Zelensky tutto finirebbe subito. Se fosse stato in vita un Italo Balbo, che forse poteva essere uno capace ci prenderne le redini del potere, il cambiamento di potere sarebbe stato possibile… Ma la San Giorgio lo abbatté a Tobruk, (sapendo che si trattava dell’aereo di Balbo, almeno così mi diceva mio padre che viveva da mesi in quel fortino galleggiante nella rada).
    Chi prenderebbe il posto di Zelensky? La Meloni continuerebbe a sbaciucchiare uno privo dell’alone del “piccolo Napoleone” defunto, buttando via i soldi che tanto servono agli Italiani?
    Ultima annotazione: quando ci parlano di massacri di civili da parte di russi, ricordo chiaramente (pur avendo quattro anni) il bombardamento dei liberatori anglo-americani di Macerata il 3 aprile del 1944 (obiettivo non militare), che vidi da Corridonia, otto chilometri in linea d’aria, che fece 110 morti e 200 feriti in pochi minuti. Per cui mi chiedo: se con le armi perfezionate di oggi i russi fanno quelle poche vittime, significa che sono pieni di vodka e tirano a casaccio. Oppure, che non vogliono uccidere i civili.

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