Eccoci arrivati alla terza parte di questo lavoro, dopo aver scritto la parte prima (Indizio 243: “VI SVELO UN SEGRETO della Bibbia. Che pochi biblisti conoscono (I PARTE)” di INVESTIGATORE BIBLICO – Investigatore Biblico (wordpress.com)) e la parte seconda (Indizio 245: “PARTE SECONDA: VI SVELO UN SEGRETO della Bibbia. Che pochi biblisti conoscono ” di INVESTIGATORE BIBLICO – Investigatore Biblico (wordpress.com)). Suggerisco a chi legge per la prima volta di rileggere gli articoli citati.
Non pensate che queste cose siano state scritte in un paio di giorni. Questo è un lavoro di anni di ricerca e di preghiera. Che dimostra solo una cosa: che la Sacra Scrittura è Parola di Dio. E che della Bibbia forse abbiamo capito solo lo 0,1 per cento. Il resto ci è ancora oscuro. La Bibbia è un universo infinito. Alcuni pensano di catalogarla in 4 traduzioni, 2 vocabolari, o 3 lavori di esegesi. Niente di tutto ciò. La Parola di Dio è molto di più. Infinitamente di più. Perché a differenza della parola dell’uomo, che è roba che passa, la Scrittura è eterna.
Gesù Cristo ha detto:
“In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto” (Mt 5, 18). Ogni segno piccolissimo della Parola di Dio è eterno. Anche un accento. Anche un “iota”. Anche una virgola. Finchè non si capisce questo, non si può essere biblisti e tantomeno traduttori.
Ma andiamo a svelare la terza parte del nostro lavoro.
In Esodo 3,14 vi è la rivelazione del Nome di Dio a Mosè (episodio del Roveto Ardente).
Il più delle volte questo versetto è tradotto così: “Io Sono Colui che Sono” – “ehyeh ʾašer ʾehyeh”. Non mi soffermo ora sulla corretta traduzione del versetto perché eventualmente lo faremo un’altra volta. Ma volevo dirvi che nel versetto in ebraico, anche qui compaiono celate le lettere del Nome di Dio. Ed è una cosa davvero grandiosa. Nel versetto biblico dove Dio rivela il Suo Nome a Mosè, compare celato il Tetragramma.
Vediamolo:
E come avete potuto vedere anche in questo versetto della massima importanza, (perché Dio rivela a Mosè il Suo Nome), compare celato il tetragramma.
Certamente non poteva mancare in un versetto così eccelso.
Tutto ciò per ribadire: la Sacra Scrittura non finirà mai di stupirci. Fino alla fine dei tempi, in cui, se Dio vuole, potremo contemplare la Luce della Verità tutta intera. Ma è necessario comprendere che la Parola di Dio, eterna, ha delle caratteristiche a noi ancora sconosciute, che vanno studiate, ma soprattutto cercate con la preghiera.
Dice la Parola di Dio: “Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
invocatelo, mentre è vicino” (Is 55,6).
Pensate sia finita qui? Niente di più falso. Preparatevi alla IV PARTE di questo lavoro che pubblicherò presto. Investigatore Biblico
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Interessante, grazie stimatissimo Investigatore Biblico.
Vi sono versetti nella Bibbia dove il Tetragramma non si trova scritto in ordine sequenziale, e che quindi si trova in ordine misto?
Ci sono 12 metatesi del tetragramma e ciascuno corrisponde ad una tribù di Giuda e ad un segno zodiacale.
Penso di averne trovato uno in Gn 26,1 in ordine sparso. Può voler dire qualcosa? Non conosco il linguaggio per cui non so se ha senso,