Mettere Bergoglio in Procedura Fallimentare? Un’Idea di Osservatore Marziano…

11 Ottobre 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il nostro Osservatore Marziano offre alla vostra attenzione questa trasparentissima parabola sullo stato della Chiesa di oggi…Buona lettura e condivisione.

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Da parte del suo amico OM.

Caro Dottor Tosatti, ho letto, solo ora, su un blog terrestre di qualche giorno fa, che Sua Santità il Papa Francesco I si è lamentato con i suoi Cardinali (con una lettera al Collegio Cardinalizio) di non aver più soldi (“no tengo dinero “ è stato scritto), cioè di non avere un euro, né un franco svizzero, né un dollaro, né una sterlina, neppure un peso, un real, rublo, renmimbi, rupia, dirham ….ecc.

Stavo pensando di mandargli una offerta in moneta marziana, ma poi ho parlato con un amico cattolico romano, che mi ha dissuaso, spiegandomi che non avere “dinero” è stato il desiderio del Papa fin dall’inizio del suo pontificato, chiarendo con assoluta determinazione che “voleva una chiesa povera”…E ora ci è riuscito. Pertanto quello che son tentato di scrivere di seguito non è riferito o riferibile alle ragioni per cui “no tiene dinero”. Solo mi preoccupa un fatto oggettivo, se non tiene dinero, quale sarà il prossimo passo? Vendere lo stato della Città del Vaticano all’UNESCO? A Musk? A Al-Walid?

 

Ora, caro Tosatti, l’ipotesi sopra immaginata, ma letta sui giornali, se vera, sembrerebbe la ricerca di un fallimento consapevole e voluto, o mi sbaglio? Vede, giusto per ironizzare esclusivamente con fervida fantasia, marzianamente e provocatoriamente, farei un esempio, anzi due. Il primo, piuttosto banale e di “bassa lega”.

E’ come se un venditore di hot dog a Wall Street, che aveva avuto successo in passato quando lavorava bene usando prodotti di altissima qualità per soddisfare i clienti, avesse deciso di lavorare male per poter disaffezionare i clienti ad alimentarsi con hot dog buoni, chiudere bottega a andare in pensione in Florida. Per riuscirci costui ha cominciato a mettere nel panino caldo wurstel scaduti, senape prodotta chimicamente e crauti andati a male. Immangiabili. Incomprabili. Conclusione: chiusura del chiosco e fuga in Florida, lasciando i creditori a bocca asciutta, ma soprattutto lasciando senza l’abituale “lunch” di mezzodì gli amanti dell’hot dog (buono). Ma se invece di un venditore ambulante di hot dog si fosse trattato di un imprenditore, banchiere, o altro, che sarebbe successo?

Secondo esempio, più complesso da interpretare come una “parabola”. Avete mai sentito parlare di procedure fallimentari?

Immaginiamo pertanto un Presidente di una ricchissima ed antichissima Fondazione dedicata alla cura dell’ essere umano (immaginiamo che si tratti della cura della malattia più grave, in assoluto, per l’uomo), con tantissimi immobili a reddito, frutto di infinite donazioni passate, più proventi annui da ogni parte del mondo che in passato affluivano ininterrottamente affinché la Fondazione potesse sostenersi per investire in opere per questa specifica cura dell’uomo.

Immaginiamo che questo Presidente avesse deciso tutt’un tratto che la malattia più grave da curare per l’uomo, fosse cambiata, anzi rinnegando che fosse mai esistita detta malattia di prima e quindi che la vera malattia da curare e su cui investire fosse un’altra.

Decidendo conseguentemente di convogliare risorse e denaro verso la supposta cura di questa ultima. Perciò cacciando i vecchi medici esperti nella malattia e mettendo nella case di cure nuovi primari, nuovi medici e nuovi infermieri che non si occupavano più della malattia e delle originali, e ben conosciute, sofferenze, ma della nuova supposta, presunta nuova malattia e nuove presunte e sconosciute sofferenze.

Facendo in tal modo morire progressivamente tutte le persone malate del male più “grave” al mondo, perché non ricevevano pertanto più le cure giuste e opportune cui erano abituati. Ma anche lasciando così contagiare il mondo intero dal virus della vecchia malattia che non veniva più curata e si diffondeva ovunque a macchia d’olio …

E’ evidente che, costatando tutto ciò, nessuno dei vecchi donatori, avrebbe più fatto donazioni a questa iniziativa e a questo Presidente. Infatti donazioni e contributi vengono interrotti, portando detto presidente a prendere atto che non aveva più una lira.

Ecco perché ho chiesto se aveste mai sentito parlare di procedure fallimentari. Vediamo che succederebbe in questa storiella immaginata “di sana pianta” che non si riferisce a nessuno e a nessun caso reale, naturalmente…

Riconosciuto lo scempio e il rischio per l’umanità, la Fondazione sopradescritta verrebbe prima commissariata. Poi messa in amministrazione controllata. Poi (secondo gravità accertata) sottoposta a specifiche procedure di fallimento e liquidazione coatta, probabilmente accertando non solo infedeltà nel perseguimento della missione originale, ma magari anche qualche reato di bancarotta fraudolenta, perché no? di falso di bilancio, ricorso abusivo al credito, a contributi, donazioni e altro…

Magari anche con accertamento di trasferimenti all’estero di fondi? Chissà? E’ evidente che è solo una ipotesi fantasiosa da considerare solo quale ipotesi-base per un romanzetto da inserire quale “panino hot dog” nel quotidiano al prezzo di 1 Euro. E’ solo ipotesi esemplificativa di che può succedere se “si è mal consigliati “ nella confezione di hot dog.

Oppure esemplificativa di ciò che può succedere se non si persegue la cura delle malattie importanti per la vita della creatura umana e si impiega tempo, sprecando soldi (quelli della vedova evangelica, ma anche quelli del ricco d’Arimatea) in attività non vitali, ma estetiche per esempio, non volute dai beneficiari potenziali e dai donatori, perché persino riconosciute dannose.

Ma andiamo avanti con la Procedura concorsuale, concludendo. I beni della Fondazione verrebbero messi all’Asta per pagare i debiti. A questo punto magari potrebbe apparire un nuovo candidato alla Presidenza della Fondazione per rilevare i beni e rilanciare il progetto originario di cura del male peggiore per l’uomo.

Detto nuovo Presidente (con credibilità totale) si rivolgerebbe agli antichi sostenitori e donatori, che accorrerebbero in soccorso moltiplicando i fondi necessari a risanare i conti e a rilanciare la cura della antica malattia che stava mietendo vittime ovunque, direttamente e indirettamente.

Fine.

La conclusione la lascio ai lettori di StilumCuriae e amici di famiglia di Tosatti.

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5 commenti

  • La Signora di tutti i popoli ha detto:

    Chiedo perdono per il lungo commento, spero sia interessante.

    da Valtorta: “Al giorno del Giudizio Io, più che a costoro, a voi domanderò: “Perché mi avete lasciato perseguitare?”
    Perché, in verità, permettere, per tiepidezza o paura o superbia, che l’ignoranza di Me e della mia Verità viva, e si radichi l’errore, è perseguitarmi.”

    Su certi problemi si dovrebbero evitare risibili articoli e identichi rimedi: il problema è “terrestre” e, poichè riguarda la nostra fede, la soluzione dipende solo da noi stessi.

    Un antipapa e anticristo non si può paragonare a un imprenditore no profit nè a un ambulante di Hot dog. La Chiesa e il suo Vicario dovrebbero essere ben altro, anche se oggi l’una tratta attività economiche e detiene titoli azionari e l’altro non dimostra capacità manageriale delle anime affidate.
    Il titolo può trarci in inganno, ma l’articolo non suggerisce come dichiarare fallito Bergoglio (e questo sarebbe un modo per renderlo interessante) ma di dare un altro erede al Fondatore eleggendone uno che sia gradito agli sponsor (“antichi sostenitori e donatori”). Ma i marziani che dicono di essere cattolici non ci ingannano. Chi sarebbero gli sponsor se non le forze tradizionaliste che hanno concorso alla distruzione della Chiesa al pari dei modernisti? Tocca ‘sta volta a loro nominare un “curatore”? Gran parte delle legislazioni internazionali vieta che la fregatura si ripeta due volte con la nomina di chi è complice nel fallimento. E la legge divina? È condensata in una Lex canonica speciale che da numerosi appigli per levare ogni potere all’incapace antipapa, senza arrivare ad accettare un altro tizio illegittimo par suo.
    Dunque, chi capisce l’opera fallimentare di un antipapato, deve fare quanto è possibile per far conoscere e rispettare la verità e cioè aiutare la Chiesa e il Cristo a evitare la persecuzione. Anche della nostra inerzia sarà chiesta ragione…
    Come? Innanzitutto con la nostra disobbedienza al nuovo padrone, vero ladro, e con un rinnovato riconoscimento del Fondatore Gesù Cristo nell’ultimo vero papa Benedetto, come chiaramente ci indica la nostra saggia blogger E.A.
    L’indolenza degli amministratori, la gerarchia ecclesiastica, assieme l’allontanamento dei laici dalla fedeltà a Cristo è una realtà spaventosa che può essere contrastata e vinta solo con la loro conversione che oggi è un atto di coraggio mentre un domani potrà esserlo anche di martirio.
    Scacciare l’abusivo dalla nostra casa Chiesa è anche compito nostro. Il can.335: è molto chiaro, in caso di assenza del papa per sede vacante, dice:
    “non si modifichi nulla nel governo della Chiesa universale; si OSSERVINO INVECE LE LEGGI SPECIALI emanate per tali circostanze”.
    La Universi Dominici Gregis È una legge speciale del 1996, e come tale DEVE essere rispettata ed applicata da chi è chiamato a farlo: i Cardinali (°) elettori 2013, destinatari della Legge UDG. Ma lo vediamo dalla loro indolenza: sono gravemente evasori!
    Il dott. Cionci e altri 15mila hanno presentato DA UN ANNO una istanza al Vaticano perchè i Cardinali siano informati della illegittimità della elezione bergogliana e sulla inesistenza della abdicazione benedettina. Con ogni probabilità la Segreteria Vaticana NON ha proceduto alla notifica (per non aver reso ai ricorrenti dell’istanza la relativa “Relata di notifica”). Ma che questa sia stata notificata o meno (in dispregio e strafottenza vs. 15mila anime cattoliche) rimane la responsabilità della nomina bergogliana e di non aver riconosciuto la vigenza petrina di Benedetto fino alla sua morte, che NON GIUSTIFICA i Cardinali elettori, anche quelli non elettori di Bergoglio. Ignorantia legis non excusat?? Non solo: esser Cardinali non significa aver diritto allo stipendio ma governare la Chiesa consci dei propri doveri, comprese le norme canoniche e applicarle con fedeltà, poichè discendono dallo “ius divinum” per la salute delle anime “nel senso tecnico e morale di sottomissione dell’autorità alle norme del diritto “modo iure præscripto””(vds. PONTIF. CONSIGLIO TESTI LEGISLATIVI – Salus animarum, 2000).
    -_-_-_-_
    nota (°). Violazione del:
    1.giuramento per elezione cardinalizia:
    “Io… Cardinale[.] prometto e giuro di rimanere, da ora e per sempre finché avrò vita di svolgere con grande diligenza e fedeltà i compiti ai quali sono chiamato nel mio servizio alla Chiesa, secondo le NORME DEL DIRITTO.”
    2. giuramento prima della elezione papale:
     “Noi cardinali, promettiamo, ci obblighiamo e giuriamo, tutti e singoli, di osservare esattamente e fedelmente tutte le norme, contenute nella Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis…”

  • E.A. ha detto:

    Mettiamola così… mentre tutti dormivano profondamente, è sopraggiunto il ladro, con la sua banda, e senza usufruire delle Chiavi, indispensabili per entrare, è passato dalla finestra, preventivamente, e da molti abitanti della Casa consapevolmente, lasciata aperta, da alcuni addirittura spalancata, affinché il ladro, travestito da “padrone”, ed i suoi aiutanti, potessero scavalcarla ed operare indisturbati. Molti, svegliatisi nel cuore della notte, hanno iniziato a gridare “al ladro, al ladro”… con l’ausilio dei vicini, nel frattempo accorsi, ma con grande stupore e sconcerto, si sono resi conto che i custodi principali della Casa non hanno mosso un dito, e a parte qualche flebile “vocina”, hanno lasciato e permesso al ladro ed alla sua banda di svuotare l’edificio di tutti i suoi beni “mobili” ed “ immobili”, alcuni nella stolta convinzione che sarebbe stato meglio e più conveniente non fare molto “chiasso”, o “chiacchiericcio”, e poter continuare a vivere nella “magnifica “ Casa, depredata, svenduta, saccheggiata, calpestata di ogni bene, lasciando credere che il ladro fosse il “nuovo” proprietario e garantirsi così un miserevole vitto e alloggio, pagato “a tradimento”…
    Quando tali inquilini, divenuti nel frattempo subaffittuari, si renderanno conto dello scempio perpetrato, dello stato riprovevole in cui versano, del pericolo imminente che incombe sulla Casa, ridotta a latrina, di cui non rimarrà pietra o traccia su questa Terra… forse si ricorderanno e ricorreranno al Vero Padrone, che tramite il suo fidato ed umile servitore, li aveva, in mille modi e maniere, avvertiti, messi in guardia ed istruiti…
    Il debito contratto è ingente, ognuno è/sarà chiamato a contribuire al suo spegnimento, per chi invece ha deciso di contribuire fino alla fine, con il ladro, al “default” finale, per dichiarare, superbamente e stoltamente,“bancarotta”, il debito risulterà non detraibile, non rimborsabile, inestinguibile…!

  • ursula ha detto:

    In pratica l’OM ci spiega come cambiare Papa con una procedura da Commercialista ?
    Mi ricorda come si riusci a metter nel sacco Al CAPONE grazie a un ragioniere esperto di fisco…
    Ci si potrebbe riflettere …Ma il fallimento voluto e il resto è perseguibile solo all’interno dello Stato del Vaticano ? O anche fuori ?

  • Andrea Cionci ha detto:

    Usare le leggi della Chiesa no, vero? Tipo la Universi Dominici Gregis e Normas Nonnullas…. La legge proprio vi fa venire l’orticaria…

    • Ludovico il rosso ha detto:

      No, caro Cionci, ma una legge deve esser non solo emanata ma applicata , sanzionando chi non la applica . Ma qui il Presidente della Corte di Cassazione fa orecchi da mercante…