Il Nuovo Libro del Signor P.F. Capo dell’ONG cattolica con Sede ad Abu Dabi. Benedetta De Vito.
11 Ottobre 2024
Lascia il tuo commentoMarco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, la nostra Benedetta De Vito offre alla vostra attenzione riflessioni magistralmente ironiche e indignate sull’ultima opera letteraria del pontefice regnante. Che Dio ci aiuti. Buona lettura e condivisione.
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“E qui, proprio qui, a destra dell’Altar Maggiore di San Pietro, sistemeremo la cappella dedicata a Eva e a Lilith, le due donne geniali che hanno permesso alle loro geniali epigone, come Virginia Wolf e Frida Kahlo, di diventare quel che sono diventate, la luce della superbia che calpesta l’umiltà di Maria e di quelle barbose delle Sante cattoliche, vuote di sé per diventare tutte di Gesù!”.
Il Signor P.F., capo dell’ong cristo-cattolica, con sede ad Abudabi, che non aveva più Gesù come pastore, ma un certo signor Lù (con l’accento sulla u, tanto per confondere un poco le acque), si sentì davvero soddisfatto. Le nuove statue, tutte nude e in posizioni equivoche, delle sue eroine avevano sostituito quella noiosa statua di Maria addolorata, con il cuore pieno di coltelli, la veste lunga che le copriva tutto, il velo che nascondeva i capelli.
Eccole Eva e Lilith, due splendori nudi a mostrar le chiappe al vecchiume! Sì il signor P.F. era davvero contento e quando il suo compare Papà Gambetto (per sembrare più simpatici, via Padre, ora si dice Papà) gli mostrò la Pachamama, il signor P.F. proclamò festante: “Oh per lei, un’altra cappella, quella alla sinistra dell’Altar Maggiore”. E – aggiunse indicando le braccia angeliche – spolverate bene i polpacci degli angeli!”.
Un bel sorrisone completò l’opera mentre riceveva la telefonata dell’addetto stampa della casa editrice che aveva appena pubblicato il suo ultimo best seller dedicato, appunto, ad Eva e a Lilith, le nuove paladine della nuova religione del Pastor Lù.
“Ha telefonato un Monsignore e chiedeva se, deve cambiar nome alla Cattedrale intitolata a Maria della Neve? Chiede se è più consono con il nuovo corso dedicarla a Jane Austen, che tutti conoscono per i vestiti regimental che vanno tanto di moda ora…”.
Il signor P.F. sghignazzò. “Perché no? – rispose – acceleriamo, acceleriamo. Sono qui per questo. Via, via il vecchiume, le beghine che snocciolano i Rosari. Ho pensato anche di mettere una bella minigonna alla Madonna vestita, sai che spasso?!”.
“Ah – proseguì la voce dall’altra parte del filo – una suora ha telefonato per chiederle di poter consentire alle sue consorelle di portare i baffi come la Kahlo”.
“Ma certo, è un’idea meravigliosa! E dille di togliere a tutte le povere consorelle il velo, fantastico!”.
“E ancora – la voce si fece più forte – un parroco mi ha chiesto se può organizzare un corso di influencer per sostituire le martiri, così fuori tempo, con le nuove eroine della genialità, cioè Saffo, la poetessa lesbica, Virginia Woolf, la fabiana suicida e tutte le geniali donnine (e mi raccomando che non siano mai mogli e mamme, per carità) ben radicate nel mondo di cui lei parla nel suo libro dalla copertina color rosa”.
“Non mi parli di quel rosa! – s’indignò il signor P.F – avevo chiesto all’editore di usare un bel celeste, per dare una subdola e nascosta mano all’agenda queer alla quale tengo così tanto. Invece, niente. Mi ha fatto venire uno sfogo sulla schiena, una serpe di bolle rosse…” E si odono i ringhi del P, F. e le risate dell’addetto stampa che chiama da molto lontano.
“Hai il fuoco di Sant’Antonio?”, chiese la vocina che si era fatta serpentina, verde sedano.
All’udire il nome del Santo dolcissimo, dal giglio in mano, che tiene in braccio Gesù Bambino, il signor P.F. prese a tossire forte e non riusciva a smettere mentre dall’altra parte il serpente rideva a crepapelle.
E noi li lasciamo così a tossire e a ridere, mentre diciamo un no grande come una casa a un libro a caso, appena uscito, dalla copertina rosa, che è l’ultimo indizio mancante di un pontificato morente.
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Categoria: Generale