Vi Svelo un Segreto della Bibbia che Pochi Conoscono (prima Parte). Investigatore Biblico.

7 Ottobre 2024 Pubblicato da 1 Commento

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Investigatore Biblico, che ringraziamo per la cortesia, offre alla vostra attenzione questo articolo che potrà interessare molti dei nostri lettori. Buona lettura e condivisione.

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Indizio 243: “VI SVELO UN SEGRETO della Bibbia. Che pochi biblisti conoscono (I PARTE)” di INVESTIGATORE BIBLICO

Carissimi lettori,

voglio svelarvi un segreto della Bibbia. Prendetelo come un piccolo regalo “spirituale” da parte mia. Anche perché non credo che tutti i biblisti ne siano a conoscenza. Dopo che ve l’ho svelato ve ne spiegherò l’importanza.

Ho già parlato del Tetragramma nascosto nella Bibbia. Cioè il Nome di Dio nella Sacra Scrittura celato ad una prima occhiata, ma presente ad una lettura attenta. Vi invito a rileggere attentamente questo indizio per capire di meglio di cosa sto parlando (Indizio n.29 Tetragramma: “Una crittografia biblica: il Tetragramma del nome di Dio ricorsivo e nascosto a una prima occhiata” di INVESTIGATORE BIBLICO – Investigatore Biblico (wordpress.com), e anche gli indizi 31,32,33,35).

Il Tetragramma è il Nome di Dio che è presente nella Sua Parola (in ebraico le lettere sono  IOD ( Y –יִ ), HE ( H – הַ ), VAV ( W – וְ ), HE ( H – הַ ), Ovvero il Tetragramma.

Sappiamo che il Nome di Dio è impronunciabile. Il Testo ebraico dell’Antico Testamento (originale) non aveva le vocali. Le vocali sono state aggiunte successivamente. Il Nome di Dio è impronunciabile proprio perché non ha le vocali. Questo ne preserva la sacralità! Il Nome di Dio  è dunque Sacro, e non si può pronunciare. Dice il comandamento: “ Non pronuncerai invano il Nome del Signore tuo Dio”  (Es 20,7: Dt 5,11).

Oggi voglio dirvi ancora che il Tetragramma è presente (in modo celato) sia in Esodo 4,14; sia nel Libro del Levitico sempre al capitolo 4 versetto 14. Sia in Esodo che in levitico il Nome di Dio celato è presente nello stesso capitolo e nello stesso versetto. Sarà una coincidenza? Non credo. Andiamo a vederlo subito.

Es 4, 14:

( Leggete da destra verso sinistra e noterete che le prime lettere di ogni parola evidenziate in giallo, non sono altro che le lettere del Nome di Dio – Tetragramma

celate in questa porzione di versetto). La traduzione potete andare a vederla tranquillamente nella Bibbia in italiano.

Levitico 4,14:

(Anche in questo versetto potete notare che -da destra verso sinistra- le ultime lettere della prima parola con le prime 2 lettere della parola successiva formano il Nome di Dio).

Quindi sia in Esodo 4,14 che in Levitico 4,14 compare il Nome di Dio. Celato.

Cosa significa tutto ciò? Intanto vi dico che la Bibbia (AT nel testo originale ebraico) è piena di versetti col Nome di Dio celato. Solo nel Pentateuco io ne ho trovato almeno un centinaio, che piano piano vi trasmetterò. Ma questa non è una coincidenza. Questo ci fa capire come ogni singola “parolina”, ogni singola “letterina” è Parola di Dio, incastrata in quel modo. Ecco perché è fondamentale saper tradurre bene. Non è uno sport tradurre la Bibbia. Io lo capisco, perché l’ho fatto. E’ un lavoraccio! I Vescovi delegano ai biblisti il lavoro “sporco”. Una grandissima responsabilità. Poi a volte subentra la stanchezza, subentrano una serie di fattori che non rendono le traduzioni sempre genuine. Pensate che non lo capisca anche se faccio il precisino sulle traduzioni CEI 2008? Ma devo dire che chi si prende la responsabilità di tradurre la Bibbia , o questo lavoro lo fa bene, altrimenti è meglio che rinunci. Perché non possiamo prenderci la responsabilità di dare in mano alla gente una Bibbia corrotta, inquinata, annacquata. Questo è quanto.

Mi auguro che questo breve articolo vi faccia riflettere sull’importanza della Parola di Dio e della sua traduzione.

P.S. Aspettate la II parte. Perchè resterete letteralmente scioccati.

Investigatore Biblico

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1 commento

  • Tonino T ha detto:

    Articoli interessantissimi, ottimi capolavori questi che ho letto.

    Quindi penso che se si trovassero dei versetti nell’AT nella lingua originale, con le lettere di un versetto tutte insieme e senza spazi, e non conoscendo la lingua, ma almeno l’alfabeto, si riuscirebbe a capire dove inizia e termina una parola dello stesso versetto. Stesso discorso per riconoscere il termine di una parola si potrebbe dire anche grazie alla grafia delle lettere dette “doppie” che vengono scritte con segno diverso?

    Si dice che in modo unico e del tutto eccezionale le due parole (di cui una impronunciabile) e che sono il Nome di Dio e che si tovano accostate l’uno all’altro, sia d’obbligo leggere al suo posto nuovamente la prima Parola del Nome di Dio. Si trova nel versetto 2 del capitolo XV del Libro della Genesi, ed è la spiegazione del “Sator” a motivo del L’Unico Dio, dove 65+26 = 91 = 10 = 1, dove “uno” si dice E’HAD, la cui somma è 13, centro del “sator”.
    Vedere anche Deuteronomio VI:4.
    Lo si trova spiegato meglio nelle ultime pagine di un libro di A.D. Grad stampato nel 1994

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