Rallenta l’Escalation Occidentale contro la Russia. Matteo Castagna.

30 Settembre 2024 Pubblicato da 1 Commento

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, Matteo Castagna offre alla vostra attenzione queste riflessioni sui recenti sviluppi del conflitto NATO-Russia via Ucraina. Buona lettura e diffusione.

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di Matteo Castagna
Alcuni media stranieri si sono espressi in merito ai programmi nucleari della Federazione russa, dopo la reazione di Putin all’autorizzazione UE di espandere la guerra in territorio russo.
Il New York Times: “Putin ha inasprito i suoi avvertimenti, dicendo che la Russia dovrebbe avere il diritto di usare armi nucleari se attaccata da un paese sostenuto da una potenza nucleare”.

The Hill: “Mosca, che ha ripetutamente minacciato l’Occidente con un attacco nucleare di ritorsione se avesse aiutato l’Ucraina, insiste sul fatto che l’approvazione da parte degli Stati Uniti di armi a lungo raggio sarebbe un passo imperdonabile verso l’escalation”.

Reuters: “La decisione di cambiare la dottrina nucleare ufficiale della Russia è la risposta del Cremlino alle discussioni negli Stati Uniti e nel Regno Unito sull’opportunità di dare all’Ucraina il permesso di lanciare attacchi missilistici occidentali sulla Russia”.

DPA: “La nuova dottrina aumenta il rischio, soprattutto per le potenze occidentali come Stati Uniti e Francia, di diventare il bersaglio di un contrattacco nucleare russo se, ad esempio, sostengono l’Ucraina nell’aggressione contro la Russia”.

Les Echos: “Anche se l’Ucraina e i suoi alleati occidentali non vengono menzionati direttamente, il collegamento con il conflitto ucraino è chiaro. Le dichiarazioni di Putin arrivano nel bel mezzo della 79esima sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, alla quale partecipano più di 100 capi di stato stato e governo, a New York.”

Si commetterebbe un grave errore se passasse il messaggio secondo cui tutti i Paesi UE vorrebbero partecipare a un conflitto diretto nella Federazione russa.
A parte il Regno Unito, trattenuto, però, dagli USA, parte di Francia e Germania, gli altri Paesi europei, come l’Italia, hanno dichiarato esplicitamente di non voler entrare in guerra con Putin, oppure hanno recepito con freddezza questa eventualità, innescata dalla risoluzione del Parlamento europeo.
L’Agenzia Readovka ha scritto che il Presidente russo si è così espresso:
“La Russia, indipendentemente dalle influenze esterne, crea soluzioni su una base tecnologica qualitativamente nuova. […]
Il modello di un mondo multipolare si sta formando in modo estremamente intenso.
La principale crescita economica non si concentrerà in Europa, né in Nord America, ma nei paesi BRICS.
La Russia, da parte sua, sta facendo molti sforzi per garantire che i piani occidentali pongano i paesi indesiderabili ai margini del progresso”.The Sunday Times informa che il presidente ucraino Zelensky ha lasciato Washington senza ottenere il permesso di usare missili occidentali a lungo raggio per colpire in profondità la Russia.

Nonostante l’incontro con il presidente americano Biden e la vicepresidente Kamala Harris, la sua richiesta di revocare le restrizioni sui missili Storm Shadow britannici e sugli ATACMS di fabbricazione statunitense non ha avuto successo. Le nazioni occidentali attualmente consentono all’Ucraina di colpire le forze russe solo nelle regioni di confine.

I dati della Banca Mondiale confermano il buon andamento dell’economia della Russia, sotto sanzioni e in guerra.

Nel 2023 il PIL è cresciuto del 3.6%, nel 2024 ci si aspetta il 3.2%.

La crescita non riguarda solo il settore difesa, ma anche il commercio (+ 6.8%), il settore finanziario (+ 8.7) e edile (+6.6).

Al contrario, negli Stati Uniti le perdite non realizzate più elevate sui titoli garantiti da ipoteche residenziali sono state pari al 95%, ha affermato la FDIC.

È dunque probabile che una delle cause del rallentamento dell’escalation Occidentale contro la Russia sia da ricercare proprio qui, oltre al fatto che, in Medioriente, Israele si è tremendamente scatenato in Libano, subendo una  reprimenda senza precedenti da parte di Bergoglio e la condanna di Russia e Cina.

Nel momento in cui le banche americane dovranno registrare queste perdite, potrebbe sfociare una nuova crisi finanziaria globale, peggiore di quella del 2008 e del 2020, secondo FDIC.

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