Se l’Università si Trasforma in Lucignolo per Traviare Bambini. Benedetta De Vito.

28 Settembre 2024 Pubblicato da Lascia il tuo commento

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae la nostra Benedetta De Vito offre alla vostra attenzione queste riflessioni su un mondo che sembra sempre più a testa in giù e gambe in su…a cominciare da Roma Tre, il cui rettore si appella alla caccia alle streghe per difendere l’indifendibile. Da cacciare. Buona lettura e diffusione.

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Non so se avete presente il cartone animato Disney che racconta le storie di un orco verde (che naturalmente è buono e già siamo nell’orbita oramai normalizzata del mondo a testa in giù, dove regna il signorino delle mosche). Bene, allora ricorderete senza meno l’asinello pasticcione che fa da compagno al mostriccio verde (green economy). E chi è mai quel ciuchino sbrodolone che s’accompagna, nel film animato, anche a Pinocchio? Ma certo, avete indovinato, è uno dei bambini perduti che si sono recati nel paese dei balocchi per essere traviati e rovinati e condotti poi al macello con un bel paio di orecchioni pelosi…

Forse è proprio Lucignolo, l’amichetto di Pinocchio! Bene, ma nella favola di Pinocchio e anche nel mondo normale che riposa, respirando sotto il vero arcobaleno (quello di Noè, cioè dell’alleanza con il Signore), coloro che illudevano, ingannandoli, i bambini erano cattivacci con certi occhi di basilischi e ghigni velenosi e risate luciferine. Invece… giù dabbasso si continua.

Invece adesso chi conduce il nostri ignari piccini alla perdizione è niente meno che l’università! L’istituzione un tempo in barba, baffi, ghette e occhialini d’oro, che ora, al passo con i tempi della decadenza di tutto (poi, nota finale, parlerò dell’ultimo orrido filmato a proposito dello sprofondamento del Vaticano), s’unisce alla sarabanda verso il precipizio. Udite udite, perché non siamo nel paesaccio dei balocchi ma a Roma, anzi all’università Roma tre (uso la minuscola perché la Maiuscola non la meritano proprio) dove è programmato per domani (28 settembre) un laboratorio per ascoltare le storie di bambini gender fluid dai cinque ai quattordici anni.

E i “ricercatori” (che somiglian tanto al gatto e la volpe) si difendono dicendo che il fenomeno non è abbastanza studiato. E sapete perché, cari ricercatori? Perché ve lo siete inventati voi di sana pianta. I maschietti, da sempre e per sempre, vogliono giocare con i fucili giocattolo e i soldatini, le bambine con le bambole. Se accade, qualche volta, il contrario, sono cose che di solito s’aggiustano con il tempo e si mettono a posto da sé.

Se invece si indottrinano i fanciulli, macchiandoli con il peccato originale (puoi essere quello che desideri e non quello che Dio ti ha fatto, in sibilo di serpe verde…), invece di condurli per mano dalla puerizia alla sana maturità. Così eccoci al sovvertimento della verità.

Ma siccome ancora non basta e bisogna traviar la gioventù fin da piccolini, insegnando loro il peggio, ecco un’altra brillante iniziativa che, questa volta, si terrà a Firenze: il Festival delle streghe. Ma che bellino, davvero un’idea al gusto di vaniglia, perfetto per bambini e bambine. Leggo, stralunata, sulla locandina: “Avrete anche l’opportunità di partecipare a conferenze a tema dove potrete approfondire la conoscenza delle antiche arti magiche e scoprire segreti nascosti”.

Avete capito? Cominciano a traviarli da piccoli con le solite bubbole del signor menzogna! Ma non sanno, perché non hanno letto Roald Dahl, che le streghe i bambini se li pappano? Ma andiamo avanti a leggere, tanto per farci venire ancora un poco di senape al naso. E leggo: “Market esoterico”. Ma che bello, ti porti a casa una bambolina vudù, una pachamama giocattolo, un bel paio di cornacci rossi e chissà che cos’altro.

Ho fatto un sogno. Ho sognato che un donatore sconosciuto mi lasciava in eredità molti milioni e con quei milioni comperavo l’edificio della mia antica scuola, il Mater Dei. Ho sognato che, insieme a Benedikt Egli, maestro e ottimo cattolico, riaprivamo l’Istituto Mater Dei, profumato di lavanda. Le bimbe, col basco in testa, di nuovo belle ed eleganti e non, come ne vedo tante sbrendoline, già pronte ad andare a un sabba di Fedez… Sì, un sogno, avanti, perché, mio malgrado, ho visto il filmatino che riprendeva lo spettacolo in chiesa fornito da un francescanoe da un crocchio di arcobaleno-vestite, a Bergoglio. Danze, rotoloni a terra, e poi tutti in ginocchio, ma non davanti a Gesù. Oh non sia mai!

Ho provato dolore e tanta vergogna (per loro). Oh dolce Mater Dei pensaci tu!

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