UnaOpinione sulle Religioni Equipollenti. Con Papa Francesco (non Cattolico?) o con San Francesco?

25 Settembre 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione questo commento postato su Stilum da un amico fedele del nostro sito, UnaOpinione, e che ci sembra possa interessare un pubblico più ampio di quello del Forum. Buona lettura e diffusione.

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Papa Francesco – anno 2013: “Io credo in Dio, non un Dio cattolico. Non esiste un Dio cattolico, esiste Dio” – papa Francesco anno 2013.

Papa Francesco – anno 2024 “Il vescovo di Roma ha riservato l’appuntamento finale a giovani rappresentanti delle principali religioni della nazione asiatica a maggioranza buddhista. E ascoltando le testimonianze di tre di essi — un indù, una sikh e una cattolica — presso il Catholic Junior College, ha preso spunto dalle loro parole per improvvisare a braccio una riflessione sul tema. «Tutte le religioni sono un cammino per arrivare a Dio» ha spiegato; e ricorrendo a «un paragone» ha chiarito come esse possano essere considerate «diverse lingue, diversi idiomi, per arrivare» a Lui. «Ma Dio è Dio per tutti» ha avvertito e di conseguenza «noi siamo tutti» suoi «figli». Tanto che nessuno può dire «ma il mio Dio è più importante del tuo» ha messo in guardia il Papa, ribadendo che «c’è un solo Dio e le nostre religioni sono lingue, cammini per arrivare» a Lui. «Qualcuno sikh, qualcuno musulmano, qualcuno indù, qualcuno cristiano, ma sono diversi cammini» e niente altro” (copia e incolla da articolo mons. Viganò – da “Osservatore Romano”).

Ora… se ci si pensa bene le due dichiarazioni puntano nella stessa direzione: la prima però ricorre usando il Divino, la seconda un poco più il mondo (ossia in che modo l´uomo si relaziona con Dio).

Epperò nel momento in cui un Papa dice queste cose, e io qui mi riferisco soprattutto alla frase del 2014, allora lui stesso afferma di non essere cattolico e proprio per tale motivo, penso io, non può essere Papa. E penso che chiunque affermi il contrario dovrebbe a questo punto sgombrare tutte le sue convinzioni che papa Francesco sia Papa.

Altrimenti si dovrebbe ammettere che Papa potrebbe essere pure un protestante, un ebreo, un musulmano, un induista (ma non un ateo … papa Francesco dice di credere a Dio … che potrebbe essere un giorno anche l´Anticristo – e questo credo che sarebbe uno degli obiettivi di papa Francesco con l´invenzione della chiesa sinodale senza un vero capo supremo).

E la conseguenza é (a mio modo di vedere): se le religioni sono tutte uguali perché il Dio che adorano é lo stesso, cosa si oppone più al fatto che p.e. un musulmano venga nominato dal sinodo capo della chiesa cattolica (chiaramente con poteri annacquati tanto da non potersi più considerare il capo della Chiesa cattolica, ma solo un eletto qualunque revocabile in qualsiasi momento o a scadenza)?

Ma faccio un passo avanti … perché, una volta che la chiesa cattolica (che non é piú Chiesa cattolica) non ha piú un vero Capo supremo religioso, non nominare un vero Capo supremo di tutte le religioni, visto che a quel punto nessuna religione ha piú un Capo supremo e visto che si adora lo stesso Dio?

Ora qualcuno potrebbe dire: “Ciò é corretto. E questo perché é lo stesso Dio che ci ha creati!” Ma la risposta é parzialmente corretta perché la religione é tutto un discorso diverso: cambia il rapporto dell´uomo verso Dio.

Ogni religione ha avuto il suo tempo (induismo, taoismo, ebraismo, buddismo (mentre secondo me la religione musulmana non mi pare che abbia colto pienamente che l´Unico che merita di essere chiamato Dio nel Corano, e questo perché solo Dio puó dare vita alla materia inanimata, é Gesù che fa proprio con gli uccelli – ma é una opinione).

E naturalmente tutte queste fasi successive di avvicendamento fra le religioni cosí sono state stabilite da Dio.

E se ci si pensa bene, rimanendo alla differenza fra ebraismo e cristianesimo, Dio in quest´ultimo si rivela un poco (o molto?) di piú … attraverso la venuta del Figlio che ci ha mostrato il Suo volto umano pur rimanendo Dio: Dio ha così voluto accorciare le distanze fra Sé e l´uomo e questo, facendo costante riferimento alla Croce, é finalmente costretto a guardare soprattutto in Cielo e mai piú solo verso la terra che pur lo nutre materialmente.

A seguire le affermazioni di papa Francesco, uno deve credere che Gesù non sia mai venuto e se é venuto, lo ha fatto inutilmente: perché il Padre deve mandare il Proprio Figlio se le religioni esistenti (e che sono tuttora rimaste) già erano sufficienti? Affermare che Gesù non sia mai venuto (o sì … ma che non é mai stato Dio) é come ammettere che il Padre abbia costretto il Figlio a fare QUALCOSA (e lo metto in maiuscolo) di inutile. Ma non é anche vero che se Dio muove una foglia, lo fa perché ha sempre una ragione per farlo? E si puó ammettere che Dio abbia fatto fare qualcosa inutilmente al Figlio (e per di più dolorosissimo)? Non posso capacitarmi che ció possa essere vero.

E la risposta sta in questa affermazione (fra le altre) di Gesù: “”Io non muto e non mutilo la Legge … ma la completo” dice Gesù (in Maria Valtorta – Il poema del Dio-uomo – cap. 171): quindi Gesù ha comunque aggiunto qualcosa che Dio volesse che si aggiungesse alle religioni precedenti (in particolare quella ebraica preesistente).

E a questo punto per me c´é una sola conclusione:

Dio Padre, mandando Suo Figlio, ha voluto accorciare le distanze fra Lui e l´umanità;

Dio Padre, mandando Suo Figlio ha voluto che Questi insegnasse all´umanità a non aver paura di Lui ma ad avere fiducia in Lui;

Dio Padre, mandando suo Figlio, ha voluto che l´umanitá guardasse finalmente con speranza in su e mai più in gù  (con l´obiettivo di sottrarlo al Diavolo);

Dio Padre, mandando Suo Figlio, ha voluto che lo Si adorasse inginocchiati davanti al Santissimo sacramento dell´Altare e non inginocchiati in una sinagoga o una pagoda e questo perché in Lui si é compiaciuto e ci ha ordinato di ascoltarLo … Lui solo e non papa Francesco e le sue pachamamate.

(si potrebbero elencare anche altri punti).

Fare diversamente sarebbe come porre l´orologio della storia indietro di duemila anni … e questo ad opera dell´Uomo e non di Dio (e a questo punto dove metteremmo la Madonna e tutti i Santi?). Si chiama questa “superbia”?

Mi spiace che esista ancora chi si ostina, di fronte a questi evidentissimi tentativi di papa Francesco di voler demolire la Chiesa cattolica ma soprattutto di fronte alle dichiarazioni che lasciano senza dubbio capire che lui stesso non si considera cristiano e men che meno cattolico, a vedere ancora che egli sia Papa, invece di trarre la conclusione che sia tutto il suo contrario e questo punto credo che ogni sacerdote che si preoccupi del destino della propria anima (e delle anime che pasce) si debba porre la domanda: “Con San Francesco o con papa Francesco?”

Conclusione (per me): impossibile considerare papa Francesco il Papa; difficilissimo seguire chi ancora lo considera Papa.

Nota: pensieri messi per iscritto in fretta. Vi possono essere imperfezioni (e forse qualcosa in più) e già adesso mi scuso.

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13 commenti

  • Giovanni Maria ha detto:

    Il commento di UnaOpinione è senz’altro condivisibile, ma mi pare che manchi il fondamento, la parola chiave, il motivo per cui Dio ha deciso di incarnarsi e di venire al mondo, ossia la nostra salvezza, ciò che fa la differenza rispetto a tutte le altre religioni falsamente soteriche.
    Dal Credo niceno: «…per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo…».
    «Gesù è la pietra che, scartata da voi costruttori, è diventata testata d’angolo. 12In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati» (Pietro in Atti 4, 11-12).

  • IM ha detto:

    A te, capo della chiesa usurpatrice, posso dire con certezza assoluta che il mio Dio è più importante del tuo 😈

  • Giampiero ha detto:

    DIO VUOLE CHE TUTTI GLI UOMINI SIANO SALVATI. La volontà salvifica universale di Dio non solo è chiaramente espressa dalla Scrittura ma è un dogma di fede. Questo assioma dovrebbe di conseguenza dischiudere una lettura sostanzialmente positiva sul fenomeno religioso in generale. Esse, le religioni, sono espressioni , magari imperfette, deficitarie, avvolte aberranti di quell’orizzonte universale della salvezza posto in essere dalla naturale autotrascendenza dell’essere umano non privo del supporto della grazia.
    Da qui però ad arrivare all’equipollenza che ne dà la visione bergogliana ne passa.
    Le religioni POSSONO essere itinerari soteriologici solo in virtù della Incarnazione del Verbo. Essa, determinando una vera e propria “mutazione ontologica” nel tessuto del mondo, mutazione che si estende al di là delle frontiere spazio-temporali, ne rende possibile il raggiungimento del Fine Ultimo. In esse non raramente possiamo infatti cogliere raggi di quella Luce che il teologo ortodosso Evdokimov non ha esitato a definire con l’espressione “visite del Verbo”.
    E, nonostante ciò, il cristiano rimane convinto che, attraverso il suo di itinerario, l’assimilazione a quel Verbo di Dio che si è fatto carne e sangue rappresenti quella presa diretta a quel Dio che, essendo Amore, ha posto le condizioni affinché possa darsi totalmente.

    • il Matto ha detto:

      Sottoscrivo.

      Apprezzo molto la sua felice osservazione circa la “presa diretta attraverso la carne e il sangue” che non può essere smentita. Però, a mio parere, occorre tener conto anche di Luca 1,37: “Nulla è impossibile a Dio”, ciò che può far almeno ‘sospettare’ che la presa diretta possa darsi anche in altre forme che sono di pertinenza divina, la quale è al fondo imperscrutabile e quindi non passibile di giudizio da parte umana, nemmeno del Cristiano, anzi in primo luogo proprio dal Cristiano, il quale nemmeno lui può conoscere in tutto è per tutto la volontà di Dio.

      Personalmente, tengo in molta considerazione il Capitolo XIV della “Imitazione di Cristo” che è intitolato “Pensare all’occulto giudizio di Dio, per non insuperbirci del bene”.

      Oso pensare che senza l’ascesi radicale che vi si propone, la presa diretta rimanga una chimera anche per il Cristiano.

      Cordialmente.

    • Orso Garibozzi ha detto:

      Credo in Gesù Cristo Signore e Salvatore (unico) degli uomini ( e donne… Così faccio contento qualcuno) , e mio Salvatore,; e non credo in evdokimov che vede il Verbo ovunque, come se ci fossero state teofanie nascoste e criptiche nelle altre religioni. Le parole di S. Paolo si riferiscono solo e soltanto alla “storia della salvezza” ossia all antico testamento. Se i teologi trovano il loro ego razionale insoddisfatto alla domanda sulla salvezza dei non battezzati dato secondo san Tommaso,questo è il punto in definitiva, se ne facciano una ragione, combattano il loro amor proprio pregando con umiltà ed avranno, a Dio piacendo , una risposta. Inventare favole ossia fantasmi viceversa li condanna.

      • Giampiero ha detto:

        Forse la 2 lettera di Pietro l’aiuterà ad avere una visuale più di largo respiro, per dir così. Nei versetti 8-10 del capitolo 3 l’autore della lettera giustifica il ritardo del Signore (PARUSIA) adducendo come motivo la salvezza di TUTTI. Come potrà mai avvenire se la stragrande maggioranza dell’umanità lascia questo mondo non in comunione con la Chiesa Cattolica? Si ponga questa domanda e si dia una risposta.
        Un cordiale saluto

  • Silente ha detto:

    Le affermazioni di Bergoglio sopra riportate sono contemporaneamente un’eresia, un’apostasia e una bestemmia. Condivido la domanda (retorica?): può costui essere papa?

  • unaopinione ha detto:

    A dire la veritá la frase di papa Francesco che é veramente da incriminare, per quanto riguarda Dio, é: “Tanto che nessuno può dire «ma il mio Dio è più importante del tuo» (e qui la conclusione é totalmente sbagliata).
    Mi stanno venendo altri pensieri al riguardo (ed una importante correzione a quanto ho scritto). E quando questi pensieri saranno maturi, li esporró (non in questo articolo).

  • Non Metuens Verbum ha detto:

    Gesù, Giuseppe, Maria, svergognate la vile apostasia.

  • Esdra ha detto:

    Assolutamente condivisibile. Hai voglia di sgolarti coi sacerdoti del post Concilio. Ad essi manca il coraggio di fare due più due, inoltre sono stati plasmati da una cultura irenista, da più di sessant’anni. Le dosi di veleno sono state iniettate loro nei seminari, facendogli studiare Rhaner invece di San Tommaso, De Lubac e via dicendo, Lumen gentium, Gaudium et Spes, invece di Sant’ireneo. Senza Assisi e Buddah sull’altare non avrebbero tollerato la Pachamama.

  • Dipiù ha detto:

    Condivido tutto.
    Ma a quante/quali religioni si estende il concetto?
    aggiungerei anche quelle esoteriche, la massoneria (che lo chiamano il grande Architetto dell’universo), agli illuminati (fonte della luce), agli ecologisti (madre terra), ecc.