Foto della Crisi dell’Occidente (non più Cristiano…) e Rimedi Possibili. Mario Adinolfi.

23 Settembre 2024 Pubblicato da 6 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato su Facebook da Mario Adinolfi, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e condivisione.

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FOTO DELLA CRISI DELL’OCCIDENTE, RIMEDI POSSIBILI
di Mario Adinolfi
Mi rendo sempre di più conto che nel terremoto geopolitico in atto l’Occidente è destinato a diventare vaso di coccio tra i casi di ferro, per le ragioni che ho spiegato scrivendo Senza Dio. Per un secolo, dagli Anni Venti del Novecento, le democrazie occidentali a guida angloamericana hanno fatto valere una superiorità morale ed economica contro i totalitarismi, imponendola al mondo intero dopo la fine della seconda guerra mondiale. In un paio di decenni spazzarono via i nazifascismi, poi si impegnarono con successo a far crollare il sistema sovietico. Il Novecento è questa storia qua, in cui l’Occidente ha vinto unito.
Dal 1989 è percorso da fratture sempre più profonde sulla sua nature: da una parte le opzioni popolarnazionaliste e identitarie (chi non le gradisce le chiama “populismi”) dall’altra soluzioni tecnocratiche e di tutela dei già garantiti imbevute di ideologia woke (tranquillamente definibili come “oligarchie”). I due campi tendono a odiarsi e a rifiutarsi la reciproca legittimazione, le elezioni del 5 novembre 2024 per la presidenza degli Stati Uniti saranno l’emblema di questa paralisi, lo sconfitto non riconoscerà al rivale la titolarità della vittoria, sono certo che non ci sarà un “concession speech”.
Senza una fede unificante, senza ragioni fondanti, senza classi dirigenti con una visione del futuro che non sia del proprio futuro, l’Occidente sta implodendo perché pensa di portarsi difendere solo con la forza militare ed economica, come nel Novecento quando però tutti credevamo in un solo Dio, avevamo una visione di libertà democratica per il futuro del mondo, insieme ritenevamo prioritarie le strutture di Welfare State e le garanzie al diritto alla libera espressione di ciascuno che di differenziavano dai mondi arretrati che combattevamo. Oggi la disillusione ci travolge, abbiamo derubricato Dio a favoletta e la democrazia la viviamo come una recita in cui anche la mera libertà d’espressione è “inclusiva” nel senso che include solo chi la pensa come me, l’altro deve essere ridotto al silenzio.
Con queste premesse anche il Welfare State diventerà presto solo un ricordo e si procederà al progressivo azzeramento dei tassi di natalità, abbattimento dei non produttivi, negando de facto l’assistenza sanitaria e offrendo eutanasie e suicidi assistiti come rapide vie d’uscita dalle patologie invalidanti.
Per forza saremo vasi di coccio, se queste premesse sono vere, davanti all’avanzata della potenza cinese, dei Bric e dei prolificissimi paesi islamici (i 50 Paesi occidentali sommati hanno 747 milioni di abitanti, la Cina ne ha il doppio, India e Brasile sommati anche di più, i quattro principali paesi islamici sfiorano il miliardo di abitanti). Il Pil della Cina è sì inferiore a quello degli Stati Uniti ma è pari ormai a quello delle altre nazioni del G7 messe insieme. Vogliamo parlare poi di potenza militare? Tralasciando il fatto che Cina, Corea del Nord, Pakistan, Russia e India hanno arsenali nucleari, Germania e Francia hanno 180mila soldati ciascuno, l’Italia 130mila, la Corea del Nord dieci volte tanto, l’Iran 945mila, il Pakistan 550mila, la Russia tre milioni e mezzo (tra cui due milioni di riservisti). Per battere Hitler, Mussolini e Hirohito nella seconda guerra mondiale nel triplice scenario di guerra europeo, africano e asiatico le democrazie occidentali misero in campo dieci milioni di soldati, alleati con dodici milioni di sovietici. Nello scenario terza guerra mondiale l’alleanza russo-cinese-nordcoreana-iraniana rappresenterebbe il triplo della popolazione rispetto ai 50 Paesi occidentali, un Pil di poco inferiore, una mobilitazione militare di effettivi almeno tripla rispetto alla Nato.
Escono libri che esaltano l’Occidente (solo nell’ultimo mese ne segnalo due: Federico Rampini, Grazie Occidente e Daniele Capezzone, Occidente noi e loro) e sono d’accordo con le premesse: anche io, potessi scegliere, vorrei nascere in un Paese occidentale. Perché è il contesto dove la radice giudaico-cristiana ha dato i suoi frutti eccellenti, perché ha il welfare state migliore, perché c’è la democrazia, perché è garantita a tutti la libertà d’espressione, perché quelli che migrano vogliono venire da noi e non viceversa, perché a più generazioni abbiamo offerto una vita intera di pace. Ma se alla radice unitaria non ci crediamo più, anzi con i flussi migratori ci pieghiamo ad altre, democrazia e welfare stanno diventando gusci vuoti con decisioni assunte da oligarchie inamovibili e subite dal popolo, con la libertà d’espressione di fatto limitata fino a giungere al silenziamento degli sgraditi agli ideologi woke, in più con la partecipazione pluriennale ad una guerra dall’escalation più che probabile se continueremo a fornire valanghe di armi anche a lungo raggio a uno dei contendenti, beh allora quell’Occidente in cui volevo nascere già non c’è più. Un Occidente così è vaso di coccio tra vasi di ferro e il problema è che nessuno sembra rendersene conto.
Torniamo a essere l’Occidente cristiano, prolifico, della ricchezza trasformata in vero welfare state, fiero delle proprie profonde radici, custode della democrazia reale e garante della libertà d’espressione di ciascuno, fattore equilibratore alla costante ricerca della pace e mai fomentatore di guerre. Solo così recupereremo forza, cominciando a recuperarla ognuno nella propria nazione. Si comincia oggi nel Brandeburgo e tra sei settimane si festeggia alla Casa Bianca. Siamo al crocevia decisivo della storia dell’Occidente, quindici secoli dopo quel 476 che ne segnò il primo tracollo per ragioni non dissimili dalle odierne.

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6 commenti

  • Matteo ha detto:

    Si festeggia. Cosa ? Un putt…ere evasore fiscale ? Adinolfi ha le idee un po’ confuse.

  • Giampiero ha detto:

    Che esito ci si aspettava da una Europa, da un Occidente che ha voluto estirpare le sue radici e continua quest’opera di “bonifica” perché non ne rimangano tracce alcune?

  • Luigi ha detto:

    Perché qui è garantita a tutti la libertà di espressione? Perché tutti quelli che emigrano vogliono venire qui? Ma questo pover’uomo ha mai sentito parlare del digital service act? Ed è veramente convinto che i milioni di persone che stanno deportando in Europa siano un fenomeno spontaneo? Adinolfi, si svegli per piacere.

  • Grog ha detto:

    Ecco un altro che crede nell’Occidente (rigorosamente con la maiuscola). Anche adinolfi riciclato nel mio cestino dell’immondizia e passo ad altro…

  • perplessità ha detto:

    “Torniamo a essere l’Occidente cristiano, prolifico, della ricchezza trasformata in vero welfare state, fiero delle proprie profonde radici, custode della democrazia reale e garante della libertà d’espressione di ciascuno, fattore equilibratore alla costante ricerca della pace e mai fomentatore di guerre.”

    l’europa cristiana, prima del comunismo e del fascismo, ha iniziato la prima guerra mondiale, e l’Italia e la Germania, che avevan firmato Concordati con la chiesa cattolica e che eran governati da leader battezzati cattolici, hanno scatena la seconda.

    “Si comincia oggi nel Brandeburgo e tra sei settimane si festeggia alla Casa Bianca.”

    in Brandeburgo han vinto i socialisti e iUSA vinceranno i democratici.

    “Siamo al crocevia decisivo della storia dell’Occidente, quindici secoli dopo quel 476 che ne segnò il primo tracollo per ragioni non dissimili dalle odierne.”

    L’impero d’Occidente non era tutto l’Impero: Costantinopoli e l’Impero Romano d’Oriente, cristiano, durò quasi altri mille anni; per tacere del fatto che 20 anni dopo il fatale 476 i Franchi si convertirono cioè la Francia la Svizzara il Belgio l’Olanda e la Germania occidentale divennero cattoliche;

    non c’è alcun parallelismo tra il 476 ed il 2024 dell’era volgare.

  • FABIO TORREMBINI ha detto:

    Grazie Adinolfi. Il discorso mi appare un poco più complesso. Anzitutto l’Occidente non è solamente angloamericano. E poi stiamo attenti a pensare che gli altri vogliano vivere come noi, perché non è così. I nazifascismi furono un fenomeno pienamente occidentale (così come il comunismo sovietico) usato dall’anglosfera in funzione antisovietica, così come Lenin fu usato a suo tempo. E si suicidarono per via della ubris hitleriana… Ai tempi Mussolini era stimatissimo (da Churchill, Roosvelt….), così come Hitler era assai rispettato e temuto. Della democrazia di per sè frega nulla a nessuno, è una quesitone interna; gli USA hanno alle spalle 250 di schiavitù e razzismo spietato, mica lo inventò Adolf! Penso che occorra superare certe categorie, che sono un po’ logore…

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