Libertà Religiosa, Quattro Citazioni “Contro” da Encicliche Papali. Radio Spada.

18 Settembre 2024 Pubblicato da 10 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, gli amici di Radio Spada ci inviano questo articolo certamente provocatorio che potiamo alla vostra attenzione. Buona lettura e discussione.

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Quattro citazioni da Encicliche papali che smentiscono “bergogliani” (e vaticansecondisti moderati) su libertà religiosa e indifferentismo

17 Settembre 2024 | Attualità

4 citazioni da Encicliche papali che smentiscono “bergogliani” (e vaticansecondisti moderati) su libertà religiosa e indifferentismo

 

I recenti fatti di cronaca sono una buona occasione per mostrare ancora una volta la posizione della Chiesa sul tema della “libertà religiosa”. La dottrina è cristallina e smentisce in maniera netta la linea dei vaticansecondisti (e dei bergogliani, sottoinsieme dei precedenti). Da Magistero Politico – Insegnamenti papali sulla politica per l’instaurazione di un ordine cristiano estraiamo 4 citazioni tra molte. Oltre a queste rimandiamo all’articolo La “libertà religiosa” condannata dalla Chiesa: estratti magisteriali e alla conferenza sulla crisi nella Chiesa del 16 marzo a Silea.


[…] Perciò, come a nessuno è lecito trascurare i propri doveri verso Dio – e il più importante di essi è professare la religione nei pensieri e nelle opere, e non quella che ciascuno preferisce, ma quella che Dio ha comandato e che per segni certi e indubitabili ha stabilito essere l’unica vera – allo stesso modo le società non possono, senza sacrilegio, condursi come se Dio non esistesse, o ignorare la religione come fosse una pratica estranea e di nessuna utilità, o accoglierne indifferentemente una a piacere tra le molte; ma al contrario devono, nell’onorare Dio, adottare quella forma e quei riti coi quali Dio stesso dimostrò di voler essere onorato. (Leone XIII, Enciclica Immortale Dei, 1885).

[…] La libertà, come virtù che perfeziona l’uomo, deve applicarsi al vero e al bene; la natura del vero e del bene non può mutare ad arbitrio dell’uomo, ma rimane sempre la stessa, e non è meno immutabile dell’intima natura delle cose (Leone XIII, Enciclica Immortale Dei, 1885)

[…] Non è assolutamente lecito invocare, difendere, concedere una ibrida libertà di pensiero, di stampa, di parola, d’insegnamento o di culto, come fossero altrettanti diritti che la natura ha attribuito all’uomo. Infatti, se veramente la natura li avesse concessi, sarebbe lecito ricusare il dominio di Dio, e la libertà umana non potrebbe essere limitata da alcuna legge. Ne consegue del pari che queste varie libertà possono essere tollerate se vi sia un giusto motivo, ma entro certi limiti di moderazione, in modo che non degenerino nell’arbitrio e nell’arroganza. (Leone XIII, Enciclica Libertas, 1888)

[…] È una tesi assolutamente falsa, un errore pericolosissimo, pensare che bisogna separare lo Stato dalla Chiesa. Questa opinione si basa infatti sul principio che lo Stato non deve riconoscere nessun culto religioso: ed è assolutamente ingiuriosa verso Dio, poiché il Creatore dell’uomo è anche il fondatore delle società umane e conserva nella vita tanto loro che noi, individui isolati. Perciò noi gli dobbiamo non soltanto un culto privato, ma anche un culto sociale e onori pubblici. Inoltre questa tesi è un’ovvia negazione dell’ordine soprannaturale. Essa limita infatti l’azione dello Stato alla sola ricerca della prosperità pubblica in questa vita, cioè alla causa prossima delle società politiche; e non si occupa in nessun modo, come di cose estranee, della loro causa più profonda che è la beatitudine eterna, preparata per l’uomo alla fine di questa vita così breve. (Pio X , Enciclica Vehementer Nos, 1906).

>>> Magistero Politico – Insegnamenti papali sulla politica per l’instaurazione di un ordine cristiano <<<

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10 commenti

  • Enrico Nippo ha detto:

    «Ne consegue del pari che queste varie libertà possono essere tollerate se vi sia un giusto motivo, ma entro certi limiti di moderazione, in modo che non degenerino nell’arbitrio e nell’arroganza». (Leone XIII, Enciclica Libertas, 1888).

    Questo brano la dice lunga: vi si parla di tolleranza condizionata, quindi sempre sotto il giudizio dell’Istituzione, la quale è sempre essa che stabilisce se vi sia un “giusto motivo” e se questo sia “entro certi limiti”.

    Da parte dei fondamentalisti si abbia la faccia di dichiarare che l’Istituzione è un organismo censorio e dispotico per il quale nulla può esprimersi che già non sia stabilito da esso.

    Ergo, la libertà di riflessione, pensiero ed espressione è bandita.

    Ossia, l’uomo non è affatto libero come afferma l’Istituzione, ma deve conformarsi a quanto già stabilito dall’Istituzione.

    Questo lo si può comprendere nei confronti delle diverse istanze materialistiche e mondane, ma non riguardo alle diverse istanze religiose e spirituali (quelle serie) delle quali dovrebbero farsi delle alleate attraverso un equilibrato e reciprocamente rispettoso ecumenismo, scevro da mischiamenti ma anche attento alle assonanze che certamente non mancano e che costituiscono un prezioso filo di collegamento.

    “Io sono la Via, la Verità, la Vita”: dice Cristo. Ebbene occorre stare attenti a che questo non diventi un motivo di superba e sprezzante esaltazione piuttosto che di Carità verso il prossimo, diciamo così, non allineato.

    Perché, alla fine, la Carità è quella che conta.

  • Fantasma di Flambeau ha detto:

    Nel dialogo tra sordi almeno si può usare il linguaggio dei segni.
    Ribadito per millemillesima volta che la Dottrina è quella (e che sarebbe tanto-tanto bello il Regno di Dio in terra; la Cristianità era un’altra cosa; e dell’uroboro ortodossia-millenarismo ne parliamo in altra sede) …

    «Ne consegue del pari che queste varie libertà possono essere tollerate se vi sia un giusto motivo, ma entro certi limiti di moderazione, in modo che non degenerino nell’arbitrio e nell’arroganza.»

    Coerente, chiaro, logico e cattolico.
    Capita poi che tutti i codici penali non sono cattolici, e il Vat II ha cercato molto maldestramente di prenderne atto.
    Ora, vogliamo insistere nella rievocazione dei bei tempi che furono affettando mostri e mostriciattoli passati, o affrontare finalmente il drago di questo livello? Italia, Chiesa, mondo, umanità, Anno Pachamamae 6: che facciamo?

    PS. https://www.vatican.va/content/leo-xiii/it/encyclicals/documents/hf_l-xiii_enc_20061888_libertas.html
    -Vi sono molti, infine, che non approvano la separazione della Chiesa dallo Stato, ma ritengono che la Chiesa debba adeguarsi ai tempi e si pieghi e si adatti a quelle misure che nella amministrazione degli Stati sono suggerite dalla moderna avvedutezza. È onesto il parere di costoro, se lo si intende come ragionevole equità che possa coesistere con la verità e la giustizia: cioè in modo che la Chiesa, accolta la speranza di qualche gran bene, si mostri indulgente e conceda ai tempi quanto più le è possibile, fatta salva la sacralità della sua missione. Ma non è così quando si tratta di fatti e dottrine che siano introdotte dalla mutazione dei costumi e da fallaci opinioni. Nessuna epoca può fare a meno della religione, della verità, della giustizia; Dio ordinò che questi sommi e santissimi beni fossero posti a tutela della Chiesa e perciò nulla è tanto assurdo quanto pretendere che la Chiesa ipocritamente accetti sia la falsità che l’ingiustizia, o sia connivente con ciò che nuoce alla religione.- (Spedire in busta chiusa a chi non capisce la differenza tra Giovanni Paolo II e Bergoglio.)

    -Ma quando si danno ordini che palesemente contrastano con la divina volontà, allora si esce da quella misura e nello stesso tempo si entra in conflitto con la divina autorità: perciò è giusto non obbedire.
    Al contrario i seguaci del Liberalismo che considerano lo Stato padrone assoluto e onnipotente, e affermano che la vita deve essere vissuta senza rispetto alcuno verso Dio, non riconoscono affatto la libertà di cui parliamo, congiunta a onestà e religione; se si fa qualcosa per conservarla, accusano di aver agito a danno dello Stato. Se dicessero il vero, esisterebbe una tirannide così crudele, alla quale non si dovrebbe né sottostare né ubbidire.- (1888)

    • E.A. ha detto:

      Caro Fantasma, il suo intervento è a dir poco illuminante! Un estrapolato, un concentrato di “dottrina”, di Fede e di ragione… che sparge altro sale ed affonda inconfondibili impronte, rivelatrici della coerenza, continuità, dell’alto Magistero, svolto ed incarnato da Papa BXVI, che alla teoria, con la sua decisione, applica la pratica(!), un trattamento d’urto, tanto efficace, quanto, per alcuni forse, troppo repentino e salutare da reggerne l’impatto! — “ e perciò nulla è tanto assurdo quanto pretendere che la Chiesa ipocritamente accetti sia la falsità che l’ingiustizia, o sia connivente con ciò che nuoce alla religione”….” Se dicessero il vero, esisterebbe una tirannide così crudele, alla quale non si dovrebbe né sottostare né ubbidire”!!! Grazie al coraggio, all’onestà ed al “sacrificio” di Papa BXVI questo (disubbidire), diventa oggi possibile, necessario e “sacrosantamente” legittimo, perché gode di “autocertificazione” divina! Un caloroso grazie ed un altrettanto caloroso saluto.

  • gladio ha detto:

    E quindi, cari radiospadisti, alla fine della fiera qual’ è la vostra proposta? Come vi comportereste se , poniamo per ipotesi, foste investiti dei pieni poteri ? Quale sarebbe la vostra politica nei confronti di tutti i non cristiani che vivono in Italia ?
    Cari Radiospadisti bigottoni e ipocriti che sapete soltanto sputare su Papi santi col bel risultato di rinforzare ancor di più l’ Anticristo argentino fareste meglio a tacere e a meditare sul marcio che è dentro di voi. Che Dio vi illumini.

  • Guido ha detto:

    Chi vede contraddizione tra gli asserti preconciliari e quelli conciliari sulla libertà religiosa, è semplicemente un ignorante da compatire.
    Chi sparge menzogne ingannando gli ignoranti con false contrapposizioni abusa della libertà concessagli.

    PS dottor Tosatti lei che è un giornalista che reclama una certa libertà di informazione, chieda ai suoi amici di Radio Spada qualche estratto delle encicliche preconciliari sulla libertà di stampa. Comprenderà facilmente l’uso strumentale che ne fanno.

    • giuseppe ha detto:

      “aperto sul piano sociale, di una povertà di vita esemplare, ma molto saldo sulla dottrina” – Tosatti sul neopapa Bergoglio

  • GINO ha detto:

    Visto che voi radiospadisti ormai siete autocefali, avete la vera dottrina cattolica, seguite la encicliche dei papi veri,siete pieni di spirito di fortezza, perché non iniziate a vietare ai musulmani di riunirsi nelle mosche delle vostre città, nei garage, nelle vie? Avete la spada e la forza,iniziate, o aspettate che sia il popolino ad agire per voi mentre date ordini. Come quell’ altro genio di santo sacerdote che pretende di fare assoggettare i governanti di oggi alla regalità di Cristo e che quindi tutti i papi sono eretici perché non organizzano le truppe per riconquistare lo stato, dimenticando di dire che chi si è fatto scippare i territori sovrani dalle mani è l’ ultra conservatore Pio ix.

  • Cristiana Cattolica ha detto:

    Il papa stabilito da Cristo è sempre INFALLIBILE, perché

     …”CRISTO, pur continuando a governare in modo arcano la Chiesa direttamente da sé, “VISIBILMENTE” però la dirige attraverso COLUI (Pietro) CHE RAPPRESENTA LA SUA PERSONA poiché, dopo la sua gloriosa ascensione in cielo, non la lasciò edificata soltanto in sé, ma anche in PIETRO, quale FONDAMENTO VISIBILE. 
    🔴 Che CRISTO e il Suo VICARIO costituiscono UN SOLO CAPO, lo spiegò solennemente il Nostro Predecessore Bonifazio VIII.. d’immortale memoria con la sua Lettera Apostolica “Unam Sanctam”:
    {…”La Chiesa ha un solo corpo ed UNA SOLA TESTA, NON DUE, come se fosse un “mostro,” cioè Cristo e Pietro, vicario di Cristo e il successore di Pietro;… a meno che non si pretenda, come i Manichei, che ci sono DUE principi; il che noi affermiamo FALSO ed ERETICO”}… 

    🔴 Si trovano quindi in un pericoloso ERRORE coloro i quali ritengono di poter aderire a Cristo, Capo della Chiesa, pur non aderendo fedelmente al Suo (legittimo) Vicario in terra. Sottratto infatti questo visibile Capo e spezzati i visibili vincoli dell’unità, essi “oscurano” e deformano talmente il Corpo Mistico del Redentore, da non potersi più né scorgere né raggiungere il porto della salute eterna.
    (Mystici Corporis Christi – Pio XII). 

    Ecco perché, per salvare la chiesa dalla grande impostura massonica in atto, è assolutamente necessario RICONOSCERE il defunto Benedetto XVI quale ultimo e legittimo papa stabilito da Cristo, è OBBEDURGLI, seguiendo il suo umile esempio e mettendo in pratica le sue parole profetiche del 1969 sulla futura chiesa di un piccolo resto costretto ad abbandonare le strutture occupate dall’esercito nemico e celebrare nelle case dei fedeli:
    «… Alla crisi odierna emergerà una Chiesa che avrà perso molto…Non sarà più in grado di abitare gli “EDIFICI”… 
    🔥 SARÀ UNA CHIESA PIÙ “SPIRITUALE”… povera, catacombale, e diventerà la Chiesa degli indigenti»…

    http://www.korazym.org/65921/la-profezia-di-ratzinger-del-1969-sul-futuro-di-una-chiesa-della-fede-e-quel-piccolo-gregge-di-credent

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