Macron e gli “Amichetti” Piazzati alla UE…Folgoranti Carriere di ex “Mariti”. Mario Adinolfi.
17 Settembre 2024
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato su Facebook da Mario Adinolfi, a cui va il nostro grazie. Buona lettura – che non troverete certamente nei gradi quotidiani, tipo Repubblica, Stampa, Corriere etc., e condivisone.
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FOLGORANTI CARRIERE E UN “MARITO” FRANCESE
di Mario Adinolfi
Leggevo con interesse l’articolo su Repubblica di Stefano Cappellini intitolato “Giorgia, Arianna, Patrizia: la presa di Palazzo Chigi” e sullo stesso giornale c’è un altro titolo su “le sorelle Meloni” così come per due anni i riferimenti sprezzanti al “ministro cognato” si sono sprecati. Poiché sapete che seguo la stampa estera per le mie dirette mattutine ero curioso di sapere se qualcuno avrebbe fatto cenno nelle titolazioni al fatto, piuttosto sottolineato dai giornali francesi, alla nomina improvvisa da parte di Macron di Stéphane Séjourné al posto di Thierry Breton come vicepresidente esecutivo francese nella commissione Ue di Ursula von der Leyen.
Mi sarei aspettato articoli su Repubblica e su Corriere della Sera con titoli simili a quelli francesi sulla “Parigi degli amichetti” o almeno un “Emmanuel, Gabriel, Stéphane: la presa dall’Eliseo all’Ue”. Niente.
Neanche un titolo che dica in Italia che il neovicepresidente europeo era il “marito” del premier che Macron aveva voluto, Gabriel Attal.
Gabriel, primo ministro, aveva nominato Stéphane ministro degli Esteri nel suo governo.
Il governo è appena caduto, Gabriel e Stéphan si sono lasciati, Stéphane va a fare il vicepresidente europeo nominato da Emmanuel che aveva nominato Gabriel.
Piccolo particolare: Stéphane ha fatto il ministro degli Esteri e farà il vicepresidente Ue senza spiccicare una parola di inglese e facendo clamorosi errori ortografici pure in francese (si è poi premurato di far sapere che da piccolo era dislessico).
Ora dopo un’estate sulle sorelle Meloni e il ministro della Cultura non laureato, dopo due anni sul ministro cognato, mi aspettavo che le vicende francesi di queste ore ispirassero almeno un titolo liberatorio: tutto il mondo è Paese.
Invece Lollo è (ex) cognato e si può dileggiare, Stéphane è (ex) marito ma è meglio che gli italiani non lo sappiano, i titoli vanno riservati alle sorelle Meloni che poi la nota lobby è permalosa e se solo vagamente accenni che occupa posti apicali di potere in Europa solo per via di “doti relazionali” e certamente non di merito, sei tacciato di omofobia.
Per cui, nei titoli dei giornali italiani non trovate niente (qualche accenno nei testi degli articoli).
Per capire perché Macron ha fatto fuori improvvisamente Thierry Breton per piazzare nel remuneratissimo incarico di vicepresidente esecutivo della Commissione Ue, con sconfinati poteri, l’ex marito di un premier che prima se l’era nominato proprio ministro degli Esteri, la storia andatevela a leggere sui giornali francesi.
Sono più liberi e anche decisamente più inca**ati.
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Tag: ADINOLFI, attal, macron, séjourné
Categoria: Generale
Siamo così abituati all’esistenza di un “doppio standard” sui media, meglio all’esistenza di verità multiple e variabili, che ormai non siamo più in grado di scandalizzarci. L’Occidente, che ha dedicato gli ultimi decenni a sradicare i pilastri della propria civiltà, -penso paradigmaticamente alle attuali proposte normative concernenti la famiglia descritta dalla Costituzione come “società naturale fondata sul matrimonio”- ha ottenuto tale brillante risultato inquinando la società con la menzogna. Non sarà facile -eufemismo- tornare indietro.
Del protetto di Attalì non si può dire nulla e, tantomeno, osare quei gossip con cui si riempiono le pance delle pecore Italiote.
Pur non conoscendo le parentele, appena l’ho visto in tv ho capito che stava dalla parte “giusta”
Tanto di cappello ad Adinolfi che riesce ancora a “digerire” i menù dei giornali “stellati”.