La Dura Realtà Giuridica in Alcuni Paesi Musulmani. Bernardino Montejano.
11 Settembre 2024
2 CommentiMarco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il prof. Bernardino Montejano, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste riflessioni sulla realtà sociale e giuridica di alcuni Paesi islamici. Buona lettura e condivisione.
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MUSULMANI
Attraverso InfoCatólica, ho appreso che i talebani hanno ridotto il limitato margine di libertà tollerato per il sesso femminile, in un articolo intitolato: “L’Afghanistan approva una legge che vieta alle donne di parlare in pubblico e di uscire senza coprirsi”.
Le donne non possono cantare o leggere in pubblico, né uscire senza velo. Un particolare “Ministero per la propagazione della virtù e la prevenzione del vizio” ha il compito di garantire il rigoroso rispetto della shari’a nella vita sociale e privata.
Da settembre 2021, quando, a causa della vergognosa fuga degli yankee, i talebani hanno preso il controllo del governo, alle ragazze è vietato frequentare le lezioni; una misura che ha isolato metà della popolazione.
Inoltre, le nuove leggi vietano ai conducenti dei veicoli di ascoltare musica, trasportare donne senza velo o accompagnate da uomini che non siano familiari.
Gli uomini devono portare una barba adeguata ed è vietato non avere la barba o tenerla troppo corta.
Sono proibiti l’adulterio, l’omosessualità, il gioco d’azzardo, la lotta tra animali, l’amicizia con un infedele e devono essere compiute le cinque preghiere quotidiane.
Le sanzioni punitive sono graduali: ammonimento, multa, carcerazione da un’ora fino a tre giorni. In caso di recidiva la questione viene deferita al tribunale.
Manderei volentieri le femministe argentine, quelle che frequentano gli incontri femminili, quelle che protestano contro la soppressione del Ministero delle Donne, e un buon numero di omosessuali, lesbiche, transessuali e altri a trascorrere una stagione in quel lontano paese delle erbe, e lo farei includendo alcuni sacerdoti come il gesuita James Martin, il cardinale “Trucho” Fernández e coloro che si dedicano alla pastorale degli omofili; Sicuramente torneranno tranquillamente alle loro residenze, per godersi la pace e la tranquillità dei paesi occidentali e per portare avanti le loro rivendicazioni.
Questo è un caso estremo, ma ci sono altri paesi che giocano a fare i moderati. È interessante fare un giro perché presso l’Istituto di Filosofia del Collegio dei Notai studiamo da anni il diritto musulmano e abbiamo il contributo del notaio di quella comunità argentina, membro illustre di quell’Istituto pluralista, che ha dato per noi un gioiello: la costituzione dell’Arabia Saudita.
Nella sua arte. 1, è definito: “Il Regno dell’Arabia Saudita è uno Stato sovrano arabo, islamico, la cui religione è l’Islam. Il Libro di Dio e il Riassunto del suo Profeta sono la sua Costituzione”.
L’arte. 9 ci mostra le caratteristiche della famiglia saudita e afferma: “La famiglia è il nucleo della società saudita. I suoi membri sono educati secondo il dogma islamico, che significa lealtà e rispetto per Dio”.
L’arte. 10 ordini: “Lo Stato aspirerà a rafforzare i legami familiari, a mantenere i suoi valori arabi e islamici e a prendersi cura di tutti i suoi membri.
L’arte. 13 prevede: “L’educazione sarà finalizzata a diffondere la fede islamica tra le giovani generazioni…”
L’arte. 17 tratta del campo economico e definisce: «La proprietà, il capitale e il lavoro sono elementi essenziali della realtà economica e sociale del Regno. “Costituiscono diritti privati che svolgono una funzione sociale in conformità con la Sharia islamica”.
L’arte. 23 dice: “Lo Stato protegge l’Islam. Applica la Sharia, comanda alle persone di fare il bene ed evitare il male e si assume il dovere di avvicinare le persone a Dio”.
L’arte. 26 prevede: “Lo Stato tutela i diritti umani nel rispetto della Sharia islamica”.
Credo che con gli articoli trascritti tutti si convinceranno della teocrazia del regime e del ruolo chiave che vi gioca la Shari’a . perché approva, rifiuta, interpreta e filtra.
Nell’ordinamento penale è interessante il caso della pena di morte. Dopo il primato mondiale della Cina con circa cinquemila condanne, forse applicando la dottrina sociale della Chiesa, secondo mons. Sánchez Sorondo, seguono gli Stati islamici: l’Iran, con 576 e l’Arabia Saudita, con 196. A confronto, gli Stati Uniti, che sommano a 24, sono un’inezia. Questa è la realtà della questione lo scorso anno. Il resto è invenzione di alcuni giornalisti, preti, vescovi, cardinali fino al Sommo Pontefice Francesco.
Ora, quali sono i crimini punibili con la pena capitale nel mondo islamico? Quali sono gli errori che si intende correggere? Innanzitutto l’omicidio e poi l’apostasia, la fornicazione, la calunnia, il banditismo, il furto (conf. José López Ortiz, “Diritto musulmano, lavoro, Barcellona, pag. 92 e ss.).
Il caso dell’Arabia Saudita è molto interessante. Nel 2007 le esecuzioni sono quadruplicate, secondo il Corriere della Sera , e raggiunto il record mondiale di esecuzioni per numero di abitanti, con 143, seguito da altri due Paesi musulmani, l’Iran con 317 e il Pakistan con 307. Il primo premio va ai carnefici di Ortodossia maomettana!
Evidenziamo inoltre che il “Corano” definisce un “abominio” i rapporti innaturali e in esso è scritto: “Voi che vi avvicinate agli uomini, preferendoli alle donne per soddisfare pienamente le vostre passioni, siete un popolo perverso” (Sura 7, Ayah 81, in Le Coran , Gallimard, Parigi, 1967, TI, p.48).
In Sudan, Iran, Pakistan, Arabia Saudita, Mauritania, Afghanistan e Yemen, la pena di morte può essere applicata alle persone che hanno rapporti omosessuali.
Muhammad è “il profeta di Dio”. I suoi compagni sono violenti verso i malvagi, buoni e compassionevoli tra loro” Sura XLVIII, Ayah 29, Le Coran , ed. cit., T. II, p. 638).
Il messaggio evangelico è molto diverso: “Avete sentito che è stato detto: ‘Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico’. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per coloro che vi perseguitano” (Matteo, 5, 43).
Questo è per coloro che oggi, all’interno della Chiesa, vogliono confonderci fino a identificarci con gli altri due popoli biblici, dimenticando le differenze con loro.
L’ipocrisia di certi musulmani arriva al punto di inventare un ministero per promuovere la virtù e punire il vizio, come bere un bicchiere di buon vino. In questo mondo pazzo tutto è possibile, finché Maduro, per decreto, anticipa il Natale da dicembre a ottobre.
Buenos Aires, 8 settembre 2024.
Bernardino Montejano
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Categoria: Generale
Ci preoccupassimo piuttosto di tragica realtà quotidiana di nostra magistratura… braccio armato di teoricamente inappuntabile giuriprudenza autoctona… ma di fatto sistematicamente inficiata da… corruzione correntismo massoneria che rendono del tutto inaffidabile!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
” Manderei volentieri le femministe………………….per portare avanti le loro rivendicazioni. ” Se c’è da fare la colletta per i biglietti, preferibilmente di sola andata, fatemelo sapere.