Essere o non Essere Papa? Viganò Risponde a Boni Castellane.

11 Settembre 2024 Pubblicato da 12 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato sul sito di Exsurge Domine. Buona lettura e condivisione.

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Essere o non essere Papa?

In risposta all’articolo di Boni Castellane
“Il Papa parla di peccato a chi non sa cos’è”

Nel suo intervento apparso su La Verità dello scorso 1° Settembre, Boni Castellane, parlando di Jorge Mario Bergoglio, ha fatto riferimento alla sua « doppiezza come prassi » e alla « preminenza della pastorale sulla teologia », partendo da un recente intervento di Bergoglio in cui definiva « peccato grave » la mancata accoglienza delle orde di clandestini islamici che stanno invadendo e “meticciando” i Paesi europei per conto dell’élite globalista. 

Difficile sentire Bergoglio parlare di peccato, quantomeno nell’accezione teologica del termine, che presuppone la violazione della Legge di Dio e la perdita dello stato di Grazia che, solo, permette all’anima la salvezza eterna. E giustamente Boni Castellane enfatizza come il tristemente famoso « chi sono io per giudicare » suoni in contraddizione con queste prese di posizione così ideologicamente orientate. 

In realtà l’operazione, iniziata con il Concilio Vaticano II e oggi portata alle sue estreme ma coerenti conseguenze, ricalca pedissequamente altri esperimenti di ingegneria sociale già attuati con successo in ambito civile. La deep church usa la Chiesa come un “contenitore” che, dopo essere stato svuotato negli ultimi decenni della sua essenza, oggi Bergoglio riempie con le istanze dell’ideologia globalista – rivoluzionaria e quindi anticristica – e alla quale adatta a forza anche il linguaggio proprio della teologia cattolica, snaturandolo.

L’autorità del Romano Pontefice è vicaria dell’autorità di Cristo e trae legittimità dalla propria conformità con questa realtà ontologica. Viceversa, l’autorità di Bergoglio si proclama apertamente indipendente e autoreferenziale: egli pensa di poter usare e abusare del proprio potere e dell’autorità (e autorevolezza) della Chiesa Cattolica semplicemente perché sa che il Clero e il popolo cristiano sono stati assuefatti, negli ultimi sessant’anni, ad accettare qualsiasi cambiamento venisse loro imposto dall’Autorità. In nome di una “democratizzazione” della Chiesa conciliare – oggi ridenominata “sinodalità” – si è spezzato il vincolo tra l’autorità di Cristo e quella del Suo vicario in terra, creando così le premesse per l’esercizio tirannico del potere. Bergoglio vuole essere riconosciuto come Papa legittimo perché solo da quella posizione può pretendere obbedienza dai Cattolici e portare a compimento la trasformazione del Cattolicesimo Romano nella Religione massonica dell’Umanità. 

Il ricorso al termine peccato grave in un contesto sociopolitico costituisce una delle principali applicazioni della neolingua orwelliana applicata alla religione. È stato per primo il Concilio a usare un linguaggio volutamente ambiguo ed equivoco, sostituendo la chiarezza e l’inequivocabilità dell’esposizione aristotelico-tomista e fungendo da supporto agli errori e alle deviazioni dottrinali di cui Bergoglio è zelantissimo propugnatore. Per questo mi pare assurdo che vi siano Cattolici conservatori che non comprendono come riconoscere Bergoglio come Papa, pur criticandolo e accusandolo di eresia, fa anzitutto il suo interesse. Se è Papa, non può essere giudicato da nessuno; ma se per diventarlo e distruggere la Chiesa ha usato il dolo, non è Papa e come tale può essere riconosciuto mai eletto.

Castellane ritiene che definire « peccato grave » la legittima regolazione dei flussi migratori serva a “richiamare all’ordine” i Cattolici “di destra”: ma la questione è ben più grave. 

In primo luogo perché l’esercizio dell’autorità non può essere improntato a « doppiezza », dal momento che è proprio la doppiezza di governo ad essere indice della sua corruzione. I casi di vera e propria compiacenza verso i crimini di Prelati amici sono indice di parzialità e complicità, specialmente se paragonati alla severità nei confronti di Vescovi che denunciano il golpe nella Chiesa.

In secondo luogo perché il fenomeno migratorio è tutt’altro che spontaneo e accidentale, e risponde ad un ben preciso progetto di dissoluzione dell’Occidente cristiano mediante l’invasione di islamici violenti, ai quali istituzioni complici accordano impunità, protezione e sovvenzioni. Il piano di sostituzione etnica teorizzato da Kalergi e fatto proprio dai leader globalisti vuole utilizzare disordini sociali, crimini, violenze e degrado per provocare la reazione della popolazione invasa – come sta avvenendo ad esempio nel Regno Unito, in Irlanda e in Francia – e avere quindi un pretesto per imporre nuove e più radicali forme di controllo sociale. Da queste restrizioni, inevitabilmente, dovrebbe poi derivare una ulteriore riduzione della visibilità dei Cattolici, in nome dell’inclusività e dei deliranti precetti dell’ideologia woke.

Dinanzi all’evidenza di questo progetto criminale, la collaborazione della “Gerarchia cattolica” costituisce un atteggiamento suicida di gravità inaudita, perché si rende complice di un’azione deliberatamente ostile di proporzioni enormi. Questo asservimento della Chiesa al mondo è voluto e deliberato: esso include l’appoggio alla frode climatica e al culto idolatrico della Madre Terra, dopo essersi esplicitato con la criminale frode psicopandemica e la “vaccinazione” di massa con sieri dimostratamente dannosi, anche mortali e quasi sempre sterilizzanti, prodotti con feti abortiti con il placet vaticano. È quindi evidente che il ruolo di Bergoglio nell’attuazione dell’inferno globalista è stato determinante e ci mostra come il Gesuita Argentino – al pari dei leader dei principali Paesi occidentali quali Biden, Macron, Trudeau, Starmer e altri – sia stato posto sul Soglio di Pietro quale emissario del World Economic Forum. 

Un simile tradimento nel governo della Chiesa Cattolica conferma un vizio di intenzione nell’assunzione del Papato, tale da invalidare la stessa legittimità di chi ne ha usurpato il potere e ne abusa per distruggere l’istituzione che presiede. Questo è il punto focale della questione: può un Papa contraddire la dottrina che Nostro Signore gli ha ordinato di difendere, custodire e trasmettere, giungendo a predicare l’eresia? Può un Papa ritenersi così svincolato da Cristo Re e Pontefice, da usare il Papato contro la volontà di Cristo, trasformando la Sua Chiesa in una organizzazione anticristiana e anticristica, serva dell’élite globalista? Di quale “chiesa” è “papa” Bergoglio? 

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

5 Settembre 2024

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12 commenti

  • Bice ha detto:

    I Cattolici sedevacantistii e quelli semplicemente tradizionalisti ( non sedevacantisti ) ,sebbene hanno posizioni diverse sulla legittimità o meno dell’attuale Pontefice , si scornano , come fanno i caprioli, per dimostrare che si vogliono bene : Uniti infatti nell’amore verso la stessa CHIESA della terra, fondata da N.Signore GESÙ CRISTO e verso la sua DOTTRINA di sempre, che essi difendono con i denti, ma dando purtroppo l’impressione di appartenere a 2chiese diverse .

    • Sereno Graffiante ha detto:

      Ma il problema, che lei elude, è come si possa conciliare la Chiesa conciliare/sinodale maturata dagli anni sessanta in poi con la Chiesa Cattolica e il suo bimillenario magistero.
      Tutto qua.

  • Sereno Graffiante ha detto:

    Bergoglio è l’ultimo anello di una catena molto lunga.
    La questione posta da Mons. Viganò è centrale.
    Ma aggiungo: la questione va posta alla radice prossima, quindi al CVII (e alle deviazioni postconciliari), senza il quale non si spiegherebbe il fenomeno Bergoglio, e va posta alla radice remota che è il modernismo, sintesi delle eresie.
    Come abbia potuto e possa la Chiesa Cattolica accettare il fenomeno neomodernista senza opporvisi, se non blandamente, dopo che era stato sanzionato come la sintesi di tutte le eresie da un santo Papa, è qualcosa di misterioso.
    E allora, provocatoriamente vorrei dire che il problema non è tanto Bergoglio, ma il 99% dei chierici e prelati silenti e dolenti.

  • unaopinione ha detto:

    Lo metto qua sperando che sia di interesse.

    Anno 2015 – Papa Francesco: “Fate figli ma non come conigli …”. A proposito del numero dei figli papa Francesco ha anche affermato: «Credo che il numero di tre figli a famiglia» richiesto dai tecnici «ma fa soffrire, comunque tre è il numero dei tecnici per mantenere la popolazione, e quando succede questo accade quello che accade in Italia: che nel 2014 non ci saranno più i soldi per i pensionati». (io riporto quello che dice l´articolo … il 2014 sta nel passato; forse intendeva 2024/2034? o é un errore di trascrizione?).
    https://www.lettera43.it/papa-francesco-fate-figli-ma-non-come-conigli/
    (il collegamento con i pensionati non l´ho capito … mah!); ed anche:
    https://www.sanfrancescopatronoditalia.it/32950_Papa-Francesco-fate-figli-ma-non-come-conigli.php
    dove papa Francesco rimprovera una donna che sta per avere l´ottavo figlio.

    Papa Francesco il 4 settembre 2024 in Indonesia: “Avete famiglie con 4 o 5 figli, e questo va bene, continuate avanti così”.
    https://notizie.virgilio.it/papa-francesco-contro-chi-preferisce-gli-animali-domestici-ai-figli-cosa-ha-detto-in-trasferta-in-indonesia-1636704
    Ora … a quanto pare se i figli le fanno le coppie italiane, allora papa Francesco, pur soffrendo, si piega ai consigli dei “tecnici” (meglio noti come “esperti”) che dicono che il massimo numero di figli deve essere tre “per mantenere la popolazione” (e quindi di piú non va bene). Ma se li fanno le coppie indonesiane, quattro o cinque, allora va benissimo … che continuino cosí.
    Insomma … papa Francesco ha scelto, fra chi fa i figli come i conigli (otto) e chi li fa con il contagocce (tre), facendo una media approssimativa, la soluzione dell´orsacchiotto, per dirla alla Massimo Troisi in “Scusate il ritardo”.
    Ma ritornando sul serio … qui mi par di capire che: 1) o papa Francesco ha rivisto all´insú il massimo di figli che una coppia, indipendentemente dalla nazionalitá e/o dalla religione, possono fare; oppure 2) che papa Francesco adatta le sue parole secondo quello che piú gli conviene (o forse secondo l´agenda che gli viene dettata).
    Ora, in entrambi i casi sorge per me un problema distinto:
    nell´ipotesi 1) non si capisce come un papa possa incoraggiare da un lato le coppie a fare figli e dall´altro consenta che la Pontificia accademia delle scienze, che pur da lui dipende, approvi di fatto l´eutanasia per chi non sia in grado di alimentarsi da solo
    https://www.unita.it/2024/08/09/il-vaticano-apre-alleutanasia-si-alle-cure-palliative/
    (cosí capisco – naturalmente c´é da aspettarsi in futuro che a queste categorie vengano aggiunte altre categorie “a favore delle quali”, soprattutto per motivi “umanitari” e forse “pensionistici” verrá ammessa l´eutanasia – ma in realtá verrá usato il criterio del risparmio del denaro per individuare queste categorie). Per cui la domanda in questo caso é: esortare a far nascere e poi giustificare l´eutanasia?”;
    nell´ipotesi 2) ci si trova di fronte ad una palese discriminazione di trattamento: il buon cristiano non deve superare il numero di tre (e credo che Dio in questo non sia d´accordo), mentre il buon musulmano puó farne sette o otto e anche di piú (e credo che Dio in questo sia d´accordo).
    Altre ipotesi?

    Insomma, nell´ipotesi 2) (che credo che sia quella che fa dire queste parole a papa Francesco) ci si trova ad una vecchia abitudine dei globalisti: “Noi possiamo tutto, voi non potete niente”.
    Un esempio é l´ultima relazione del dott. Draghi sul futuro dell´Europa: se si tratta del cittadino comune, questi é tenuto a rispettare i vincoli del CO2 inventati di sana pianta da Loro. Se peró si tratta di “Noi” e cioé di fabbricare armi (che producono profitti) per le future guerre (che per me é una dei principali indizi dell´infiltrazione di Satana nei posti di comando in quanto chiama, e questo per legge, tutta la popolazione ad uccidere o a impegnarsi in attivitá economiche con il fine di uccidere, rendendola corresponsabile di tale delitto), allora i vincoli ambientali improvvisamente non contano piú (smascherando cosí il fatto che é tutto un inganno … se veramente i mari a causa della CO2 si alzerebbero, chi sarebbe tanto folle da avviare delle attivitá industriali per preparare una guerra e poi causare la guerra stessa?).
    Un altro esempio é la distanza di due metri (sei piedi) e l´uso della mascherina: “Voi popolino dovete obbedire a queste restrizioni, Noi invece la mascherina e le distanze prescritte le osserviamo solo quando siamo inquadrati dalle telecamere per turlipinarvi meglio”.
    Come si vede si sta instaurando un mondo con due metri e due misure.

    Ma a queste considerazioni si aggiunga la recente dichiarazione congiunta di Giacarta per rispondere alle “crisi” della “disumanizzazione e del cambiamento climatico” firmata da papa Francesco con un Imam del luogo.
    E qui si pongono altre interessanti questioni … non per papa Francesco: che papa Fancesco serva esclusivamente gli interessi dei globalisti é cosa giá nota, e con questa firma non fa altro che rafforzare le convinzioni di chi la pensa in questa maniera oltre a far risvegliare altri cristiani che avevano ancora la falsa convinzione che papa Francesco servisse solo gli interessi di Dio.
    Ma la novitá di questa dichiarazione é l´irruzione nella scena mondiale di un ulteriore personaggio: Nasaruddin Umar, il grande Imam della piú grande moschea dell´Asia del sud-est.
    E a seguito di questa dichiarazione, credo che ci sia un altro numerosissimo gruppo di credenti che devono iniziarsi a risvegliarsi e a preoccuparsi: i due e passa miliardi di credenti musulmani!
    Infatti uno dei loro leader religiosi, Nasaruddin Umar appunto, che é forse la principale guida religiosa nel paese piú islamico che esista, ha firmato un documento secondo cui, stante i correnti modelli di consumo imposto dai globalisti (es: le economie devono essere mosse a petrolio, e se qualcosa che é diverso si affaccia sul mercato, va subito represso – immaginatevi se qualcuno scopre una fonte di “energia libera” (“free energy”) e si mette in testa di metterla gratuitamente a disposizione di tutta l´umanitá: state sicuri che il giorno dopo la polizia, su ordine di chi veramente comanda e fregandosene di tutte le leggi al riguardo, invaderá la sua casa in tenuta da guerra e gli sequestrerá tutto quello che c´é dentro – questo compito a livello internazionale credo che sia stato affidato alla Nato), il modello delle famiglie a cinque o piú figli é incompatibile con la conservazione ambientale. Infatti i globalisti vogliono ridurre la popolazione mondiale (e non solo cristiana) appunto perché imputano il “cambiamento climatico” (e menzogne simili) all´attivitá dell´uomo (che é costretto da Loro stessi a ad andare a petrolio) che sarebbe tanto piú sostenuto quanti piú ce ne stanno.
    Per cui una delle soluzioni ideata dai globalisti é appunto quello di diminuirne il numero:
    P x S x E x C = CO2 (carbon dioxide output) (e dove P= popolazione. Questa formula merita di diventare piú famosa della formula E=mc2, e questo perché, a mio avviso, mette a nudo la follia satanica genocida che muove questa gente).
    https://www.forbes.com/sites/randalllane/2016/02/23/bill-gates-just-released-the-math-formula-that-will-solve-climate-change/
    Del resto papa Francesco ha detto che tre figli sono il minimo per mantenere la popolazione. Ma poiché anche mantenendo la popolazione ai livelli attuali, secondo i globlalisti, il mondo sarebbe destinato alla distruzione ecologica (o quello che é), ecco che avere 4 o 5 figli cozza necessariamente contro il documento che i due leader “religiosi” hanno firmato.
    Per cui le mie domande sono: firmando quel documento, l´Imam in questione ha firmato un documento programmatico in cui lui stesso si é impegnato implicitamente a dare il suo beneplacito religioso e morale a ridurre nel futuro il numero di indonesiani e quindi anche di musulmani in tutto il mondo? Inizierá anche lui (o chi lo succederá) in un non lontanto futuro a parlare di eutanasia, come forma di eliminazione di vite umane ormai inutili, per contrastare il “cambiamento climatico”? E soprattutto: si é venduto, ma soprattutto ha venduto l´imam Nasaruddin Umar tutti i musulmani di cui é guida ai globalisti (cosí come io penso che papa Francesco abbia fatto con i cristiani)?
    Non so … queste mie domande sono fuori luogo? (é peró mia convinzione che l´Imam sia un partecipe consapevole) E i musulmani cosa ne pensano al riguardo?

    E subito il mio pensiero corre alla prossima sessione dell´ONU che dovrá approvare il c.d. “Patto per il futuro” in programma il 22 e 23 settembre 2024. E come non pensare che il patto fra papa Francesco e l´imam Nasaruddin Umar sia un qualcosa di simile e parallelo al c.d. “Patto per il futuro” in salsa pseudo-religiosa?
    Spero di poter sviluppare in un altro post alcuni pensieri su questo argomento. Ma giá mi viene in mente il mio racconto “Arrestate il paziente zero!” e in cui mi ricordo di aver scritto che una rivista esultava ai raggiungimenti del WEF, ora l´ONU sta per fare lo stesso, ed annunciava: “Il WEF ha finalmente deciso quale é il destino del mondo … dio é veramente con Noi!”
    E mi chiedo: “Papa Francesco e l´imam Nasaruddin Umar, approfittando della loro visibilitá mediatica, vorrebbero farci credere che Dio é veramente con Loro? Per davvero?”

  • E.A. ha detto:

    La “chiesa” di B. non è un semplice e malevolo frutto da scovare a caso, in un generico, variegato ed assortito cesto post-conciliare, ma nasce, ufficialmente e formalmente,per crescere e manifestarsi, in un preciso, attuale momento storico, ed è ascrivibile ad un’altrettanta precisa ed inequivocabile circostanza, determinata da una mai avvenuta abdicazione, da parte dell’ultimo legittimo Papa BXVI! Chiedersi “di quale chiesa si tratta” diventa, altrimenti, una doverosa e del tutto lecita domanda, da porsi nei confronti di qualunque “chiesa” , che pretenda di “fuoriuscire” da questa incontrovertibile verità, senza riconoscere in Papa BXVI l’ultima legittima Autorita’ Pietrina, l’ultimo vero Vicario di Cristo sulla Terra, della Santa Chiesa Cattolica ed Apostolica!

    • La Signora di tutti i popoli ha detto:

      Leggendo il tuo post mi è venuto di aggiugervi, non contraddire, qualcosa. Da tempo mi chiedo chi è B. Posso?
      EA. tu B. lo vedi come frutto nato nel momento in cui le tenebre hanno obbedito alle profezie ed hai ragione: è il frutto dei tempi. Ma vedi amica mia, lui non appartiene affatto al regno vegetale nè e solo umano: è una “chimera” tra l’umanità e i funghi. Chimera è ciò che in se stessa mantiene e manifesta, senza alterarli, i caratteri biologici, il DNA dei due bionti in qualche modo in lui diabolicamente uniti: non un innesto ma un MOSTRO.
      B. è la chimera fra un uomo e un fungo letale, il Boletus Satanas. A questo punto il tuo post è indiscutibilmente esatto. Grazie di avermi ospitata.

      Ma passiamo all’articolo: è inaccettabile e, se è rivolto a gente come noi, ci considera degli stupidi! Sembra un tentativo di torsione testicolare per ridurci all’impotenza.
      Di fatto gli uomini non sono più interessati alla vita ultraterrena, non per odio verso Dio ma perchè è un Dio dimenticato; non accettano una salvezza futura perchè è una proposta che non ha senso pratico per chi non sa del Cielo: poi non è utile per la vita materiale con tanti problemi e poche forze per superarli; per molti val più un buon mutuo a tassi agevolati!
      La Chiesa, il Papa, Dio, i Concilii, la Messa antica, moderna, futura: sono tanti Carneadi. Chi sono costoro? Sono tutti argomenti che nessuno più comprende: per la gente sono “fregnacce”, “cose vecchie”, senza senso.
      All’uomo, senza Patria e senza tradizioni, senza Dio e sacerdoti, abbandonato da uno Stato esoso che non garantisce nulla, è stato dimostrato che è un essere solo, è stato costretto a capirlo: là fuori lui se la deve sfangare; sbarcare il lunario ogni giorno è una necessità assoluta nella quale la Provvidenza e le Grazie sono state fatte dimenticare dal Principe del mondo. Vivere in un tempo evoluto, definito digitale (chissà cosa significa,) più che con nuovi interessi e piaceri da afferrare, soprattutto ci si trova un carnet di fregature, virus e vacche magre.
      “Acciappa ce puèti”, diceva qualcuno, afferra quello che è possibile godendo o se sei sfortunato, sopravvivendo in ogni occasione.
      Quindi, l’articolo è per noi vetusti residuati della Religione, inesplosi ma con la spoletta pericolosamente delicata, stanchi ma desiderosi di certezze: cioè capire se ci stanno preparando l’ennesima fregatura.
      Il “Sistema” non ha bisogno di “convertire” la maggioranza delle persone che è perfettamente atea, indifferente e senza coscienza, ma a noi ci teme e -solo per noi- sta studiando un progetto speciale, tipo quello che nelle scuole i presidi pagano ai (loro amici collusi), i cd. esperti, per far saltare due ore di lezione ai ragazzi: il più usato è quello sulla “legalità” (del menga), parole al vento per chi ha problemi di alfabetizzazione, ma che serve a far circolare, fra “amici”, il denaro del Ministero dell’ignoranza.
      Così lo stesso Sistema, che già ha assunto Bergoglio ora implementa un recupero per noi pazzi che crediamo nell’aldilà e assolda un superesperto (Viganò) per un condono a costi zero.
      Cosa farà, se persino un papa non ci ha convinti? Semplice, il Sistema usa il “Gatekeeping”: una specie di rivoluzione copernicana della fregatura. Un suo addetto, divenuto nostro eroe diviene il puzzer del porto vaticano che da speranze con belle parole e poi ti infila nello scisma.
      È una prova per recuperarci con il “contorcimento della menzogna”, una specie di doppio avvitamento delle gonadi e nodo scorsoio: ci svela la malafede altrui e copre la sua.
      Ecco la notizia: il papa è “falso”, non per trucchi tipo computer craccati di Trump o plagi mediatici per la Mellona, no anche se per i brogli c’è una legge elettorale denominata “Universi Domimici Gregis”. Viganò, per dimostrare la falsità del papa, pesca dal diritto matrimoniale: Bergoglio la Chiesa la voleva denudata solo per abusarla, non per servirla amarla e onorarla e lo deduce forse dallo sguardo o dal sogghigno intravisto nel 2013 alla accettazione papale, il “vizietto” di consenso.
      È il famoso “pro-cesso alle intenzioni”: se le persone si fanno scomode e ti scomunicano, diventano improvvisamente “illegittime” ma solo dopo ben 12 anni di pontificato.

      E noi siamo pronti per la torsione testicolare ovvero il contorcimento multiplo o presa multigiro delle nostre convinzioni? Viganò ci prova con abilità, ma se aderiremo, siamo sicuri di non essere stati… solo evirati?

      La penso come R.S.: respingere tutto e tutti, a cercare una povertà del cuore per capire il valore della ricchezza che ci attende. “Beati i poveri in spirito” disse Qualcuno. Ma non è possibile surrogare le claustrali che, chiuse a quattro mandate, fanno della preghiera la loro unica grande opera. Noi viviamo nel mondo ed esser poveri si può e si può militare in un saio spirituale. Come fece (il vero) Francesco andiamo sotto Damietta e sosteniamo le truppe crociate contro gli infedeli, Bergoglio e Viganò.

      • E.A. ha detto:

        È sempre per amore e nell’amore per la verità, che quell’amore sboccia, cresce, si vivifica, e sempre si riconosce, si cerca, si trova, si ama… profondamente… grazie!🙏

        • La Signora di tutti i popoli ha detto:

          Da giovanni 21:
          “Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: È il Signore!”

          In Lui ci riconosciamo e ci amiamo.
          Grazie a te.

        • daouda ha detto:

          A mme me sembra comunque va da via il cool, siete meno non comprensibili di me.

          Francesco è il papa ed a noi der papa nun ce ne frega n cazzo, Chi tocca l’unto del Signore merita la morte.

          Continua a fatte fa li compitini da Nitoglia questi qua smarmaraldini, e voi uscite dar diritto che là è il mutismo ecclesiastico del femminile.

  • Dino Brighenti ha detto:

    Ci resta il CALVARIO la CROCE la RESURREZIONE !

  • R.S. ha detto:

    Di quale “chiesa” è “papa” Bergoglio?

    Premuto il detonatore l’esplosivo fa il botto!
    Urka! Ci siamo, finalmente?
    Per dirla con mons. Viganò: ghe sem?

    Formalmente è tutto in regola, ma è solo un simulacro.
    Non conta se per la tesi di Cionci o di chissa chi… E’ così.

    Quesito ancor più decisivo: di quale Chiesa son figlio io?

    Al giorno d’oggi anche un medico dovrebbe chiederselo.
    Di quale medicina sono medico?
    Qualunque scienziato lo stesso: “scienziato” de che?
    E così via… di quali “valori” parla chi invoca i “valori”?
    Quelli bollati? Marchette da bollo e prostituzione intellettuale come quella degli organi di informazione così retorici nel decantare la libertà di espressione mentre viene impedito ogni legittimo dissenso criminalizzandolo tramite leggine per reato d’opinione?

    I meno sostenuti dalla Grazia della fede nella Verità che rende liberi sono più facilmente preda di quel che ci fanno credere i padroni del discorso. I quali non hanno scienza o sapienza. ,a solo tecnica e mezzi per trasformare le loro teorie e ipotesi (ad esempio l’evoluzione) in “dogmi”: le loro sedicenti e millantate certezze sono quanto di più aleatorio vi sia. Sono le credenze di una fede negli idoli vani, alla quale la fede vera, in Dio, dà molto fastidio.

    La loro è l’apoteosi dei “mezzi”, gli strumenti di cui dispongono per confondere, abbindolando.
    E’ l’apoteosi dei ricchi, dei plutocrati, di chi può comperarsi la quantità e farla pesare, schiacciando chi non riesce a sopportare perché riceve gratuitamente proprio quello che loro non potranno mai comperare:
    l’olio delle vergini sagge.

    Siamo nel tempo in cui non dobbiamo ascoltare le sirene per abbandonarci alla fede nella Grazia.
    Chi ha tutto vuole toglierci tutto facendoci sentire degli ignoranti, sorpassati o inutili… perché non siamo come loro, non crediamo alla loro scienza, ai loro valori.
    Anche nella “chiesa” di questo “papa”.

    Per avere fede in Dio non bisogna essere dei creduloni.
    Per abbandonarsi alla Grazia divina non bisogna credere alla potenza di questo mondo basata sulla menzogna, perché rimanda al suo principe, l’omicida.

    Beati i poveri in spirito perché di essi è il Regno dei Cieli.
    Per capire la fede (l’abbandono) bisogna essere poveri.
    I ricchi credono solo nei loro mezzi, nel loro spirito.

    La vera fede cresce in noi se noi cresciamo nella fede.

    Oppure abbocchiamo all’amo delle altre credenze.
    Hanno i loro dogmi, una “chiesa” e un “papa”.

    Dobbiamo forse separare noi grano buono e zizzania?
    Gesù non ha detto di farlo. Però bisogna riconoscerle.
    L’abbandono nella fede in Dio, per Grazia, farà il resto.

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