Le Dimissioni in Massa nel Governo Ucraino. Matteo Castagna.
7 Settembre 2024
Pubblicato da Marco Tosatti
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, Matteo Castagna, a cui va il nostro grazie, offre alla vostra attenzione queste riflessioni sugli ultimi sviluppi della guerra Nato-Russia via Ucraina. Buona lettura e diffusione.
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di Matteo Castagna
La Russia è tornata ad essere il secondo fornitore di gas dell’Unione Europea, superando gli Stati Uniti, per la prima volta in quasi due anni. E le sanzioni???
Secondo il giornale tedesco Die Welt l’inverno in Ucraina potrebbe rivelarsi molto difficile.
“In tutto il Paese, infatti, si verificano già blackout continui, ma in estate non creano problemi seri. Il rigido inverno, nelle condizioni in cui si trova il Paese, porterà a un esodo di milioni di persone. Il media sottolinea che all’Ucraina, attualmente, rimane solo la metà della sua capacità di produzione energetica”.
La situazione è critica anche dal punto di vista interno all’Ucraina. Il giornale online Anadolu parla di un autentico “terremoto nel governo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky: cinque membri del gabinetto, tra cui due vice primi ministri e un ministro responsabile della produzione interna di armi, oltre a un alto funzionario, si sono dimessi, per motivi che devono ancora essere chiariti.
Zelensky ha anche licenziato il suo vice capo di gabinetto, Rostislav Shurma, che ricopriva la carica dal 2021, secondo un decreto pubblicato sul sito web presidenziale. “Le dimissioni dei membri del gabinetto sono state ricevute dal parlamento ucraino” – ha dichiarato il presidente Ruslan Stefanchuk, in una dichiarazione su Telegram.
Il Vice Primo Ministro per l’Integrazione Europea ed Euro-Atlantica Olha Stefanishyna, il Vice Primo Ministro e Ministro per la Reintegrazione dei Territori Temporaneamente Occupati Iryna Vereshchuk, il Ministro delle Industrie Strategiche Alexander Kamyshin, il Ministro della Giustizia Denis Malyuska, il Ministro per la Protezione dell’Ambiente e le Risorse Naturali Ruslan Strelets hanno tutti rassegnato le dimissioni. Lo stesso per il potente Ministro degli Esteri Dmytro Kuleba. “Anche Vitaly Koval, capo del Fondo per le proprietà statali, si è dimesso“ – ha aggiunto il presidente.
Il Financial Times scrive che “alcuni funzionari di Kiev temono che Zelensky stia cercando di rafforzare il suo potere licenziando il governo“. Ricordiamo che il mandato del Presidente ucraino è scaduto il 20 maggio scorso, e nonostante la motivazione dello stato di guerra, stanno aumentando coloro che lo ritengono illegittimo.
Fulvio Scaglione su Inside Over parla di “nuove purghe” da parte dell’ex attore.
“Come si può facilmente notare, il “rimpasto” (così lo chiamano pudicamente i media occidentali) ha toccato i gangli vitali della politica, e diciamo pure della sopravvivenza, dell’Ucraina di Volodymyr Zelensky: il recupero dei territori invasi dai russi, il processo di integrazione nella Ue, la politica estera (che drammaticamente è, in queste circostanze, politica degli aiuti finanziari e militari), l’amministrazione della Giustizia in un Paese ormai ossessionato dal tema dei potenziali tradimenti (ieri il comandante in capo delle forze armate dell’Ucraina, generale Aleksander Syrsky, ha sospeso dalle sue funzioni il capo di stato maggiore delle forze aeree dei droni Roman Gladky, in attesa che l’SBU completi l’indagine sui presunti legami della famiglia dell’ufficiale con la Russia) e della renitenza alla leva.
Da non trascurare, peraltro, il siluramento di Koval, direttore del Fondo che gestisce i beni dello Stato ucraino considerati inalienabili: è una carica molto sensibile, non a caso prima occupata da Rustan Umerov, dal settembre scorso ministro della Difesa“.
L’economista ungherese Gyorgy Nogrady sostiene che Zelensky sta portando la guerra a un’escalation.
“Il prossimo passo è consentire a Zelensky di attaccare obiettivi russi in profondità. Ok, ma quale sarebbe la risposta? Attacchi russi su obiettivi profondi in Ucraina. Possono esserci molti obiettivi. Non voglio dare consigli a Putin, e non ne ha bisogno, ma ora questa guerra si sta intensificando.
Quale sarà il prossimo obiettivo ucraino? Attaccare le centrali nucleari in mano russa? Questo avrebbe conseguenze catastrofiche. La posizione di Zelensky è che, qualunque cosa accada, l’Occidente darà soldi, armi e la guerra continuerà finché non libereranno il Donbass. Ma questo non accadrà. E, presumibilmente, finché la Crimea non sarà ucraina. Ma questo non ha nulla a che fare con la realtà“.
L‘Agenzia Reuters conferma le incertezze: “l‘amministrazione Biden è in trattative urgenti con il Congresso per garantire l’uso di 6 miliardi di dollari in aiuti militari per l’Ucraina, prima della scadenza del 30 settembre, poiché gran parte dei 7,8 miliardi di dollari, stanziati ad aprile, rimane inutilizzata.
Il governo USA vorrebbe estendere la Presidential Drawdown Authority (P.D.A.), il meccanismo chiave per fornire supporto alla difesa, allegandola a un disegno di legge di spesa di emergenza a breve termine, per evitare che i fondi scadano con l’anno fiscale“.
Sul fronte inglese: “dobbiamo fornire all’Ucraina altri missili ATACMS e aiutarli a demolire il ponte di Kerch!”: Vovan e Lexus questa volta hanno chiamato l’ex primo ministro inglese, Boris Johnson, e si sono finti il globalista Jacques Attali.
“Dovremmo eliminare i limiti di gittata. È folle che diciamo loro che non possono attaccare le forze russe in Russia. E dovremmo dare agli ucraini i mezzi per mettere a repentaglio la Crimea”, ha detto Johnson.
Ma gli Stati Uniti non permetteranno all’Ucraina di effettuare attacchi a lungo raggio sul territorio russo dopo l’attacco a Poltava. “Per quanto riguarda la nostra politica sugli attacchi a lungo raggio, non ho annunciato in questo momento alcun cambiamento nella nostra politica”, ha detto il portavoce del Pentagono, Patrick Ryder, in un briefing. E ha promesso di rafforzare ulteriormente la difesa aerea ucraina, come riportato su Telegram.
Intanto il giornale online “Il Post” informa che “la decisione sulla condanna di Donald Trump è stata rimandata a dopo le elezioni“. Si tratta di quella del processo penale sul caso Stormy Daniels, nel quale fu giudicato colpevole a maggio. Mentre la NBC News riporta che Hunter Biden, figlio del Presidente in carica, “si è dichiarato colpevole di tutti e nove i capi di imputazione, in un caso di evasione fiscale“. Ma non è tutto, perché “una dichiarazione di colpevolezza consentirà a Biden Jr. di evitare un processo pubblico“, osserva il canale televisivo. I testimoni potrebbero, quindi, rivelare dettagli spiacevoli sulle sue spese, nonché sul suo uso di droghe.
Il momento storico critico per i Dem si può scorgere nella scomposta dichiarazione del senatore americano Lindsey Graham, che ha minacciato, in diretta TV, il leader di Hamas Yahya Sinwar, se l’ex presidente Donald Trump verrà eletto a novembre: “Sinwar, i tuoi giorni sono contati, amico. Non ti incrimineremo, ti uccideremo”. Non è un film western, è l’America di Graham…
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Tag: castagna, gas russo, ucraina
Categoria: Generale
Sono foriere di un indurimento della guerra, il panorama purtroppo si carica ulteriormente di tinte fosche.