MicroMega Scrive sulla Famiglia. False Banalità Datate di una Rivista un Tempo Prestigiosa. Mons. Ics.

31 Agosto 2024 Pubblicato da 19 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mons. Ics, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste riflessioni su un articolo di MicroMega relativo alla famiglia; che sembra in realtà l’unica istituzione fra le tante che ancora riesca in qualche modo ad arginare il disagio montante nella vita di ciascuno. Straordinario che una rivista soi disant di sinistra non se accorga; ma ormai la cosiddetta sinistra progressista italiana e non ha rivelato il suo vero essere strumento delle élite finanziarie, politiche e ideologiche. Buona lettura e diffusione.

§§§

 

Da Mons. ICS a Tosatti.

A proposito di MicroMega e di quanto scrive sulla Famiglia nel numero di agosto.

Avrei voluto ignorare questa raccolta di articoli di MicroMega manifestamente concepiti, elaborati e confezionati su “ordinazione”.

Le idee accusatorie della Famiglia in questi articoli son “vecchie e datate” da almeno 50anni, ripetute ed aggiornate in mezzo secolo.

Ma all’inizio erano almeno scritte da intellettuali gnostici degni di rispetto.

Ora vengono riproposti da autori pressoché sconosciuti o conosciuti per altre capacità e conoscenze.

E vengono proposte su una rivista un tempo prestigiosa, oggi direi bisognosa piuttosto di qualche scoop intellettuale per rilanciarsi dal declino.

(Micro Mega non è più da qualche tempo la rivista di punta della sinistra).

In più nessun vero intellettuale “ progressista” oggi si metterebbe a scrivere tante irrispettose e banali e false considerazioni sulla Famiglia. Potrebbe farlo solamente un esponente della Chiesa bergogliana, e non è detto che ciò non avvenga presto.

Mi meraviglierei che qualche porporato non commentasse MicroMega spiegando perché ha ragione …( perché trasmette valori tradizionali ai figli??).

Se non fosse che un noto intellettuale cattolico abbia voluto replicare su un Blog di valore, non avrei avuto questa tentazione, il libro sarebbe passato inosservato nonostante gli impegni pubblicitari.

Averlo degnato di attenzione è servito al libro.

Da un paio di decenni MicroMega non sembra occuparsi più di politica (da sinistra), sembra occuparsi di “spirito”, di Sacro, di Soprannaturale, avversandoli naturalmente, ma ben sappiamo che chi lo fa corre un rischio (come lo corre al contrario il cattolico studioso di satanismo), il rischio di farsi contagiare dal bene. Io sarei contento se ciò stesse accadendo pian piano a Flores d’Arcais, che ha tanti valori, gliene manca solo uno, essenziale però…

.Ciò che nella raccolta di MicroMega contro la Famiglia mi ha fatto riflettere di più è stato l’attacco “economico”, talmente sballato e manifestamente talmente forzato (frutto di ricerche dilettantesche su Google) da far persino ridere anche chi non è competente in materia.

La verità è che la Famiglia spaventa “il grande tentatore ed adepti”, perché può insegnare con credibilità ed esempio domestico cosa è il bene, quali sono le virtù, cosa è buono, giusto, bello.

Oggi resta solo la Famiglia a poterlo fare, con educazione soggettiva.

Vedete, non è vero che la Famiglia sia stata inventata dalla Chiesa.

Ma se ciò fosse, solo per questo la Chiesa meriterebbe il Nobel per il valore dato alla Civiltà.

Grazie per l’attenzione.

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19 commenti

  • Giovanni ha detto:

    MicroMega è la dimostrazione della continuità fra Rivoluzione Francese e l’attuale sx, Comunismo compreso. Per questo vale la pena conoscerla, almeno succintamente, per avere chiarezza sul mondo in cui viviamo. Concordo comunque sul fatto che con questo numero si sia fortemente screditata.

  • Cristina ha detto:

    Bel finale.Quelli che scrivono Ad majorem DEI gloriam dovrebbero imparare la concisione e il pugnale .Chi ce l’ha con la famiglia perché ha avuto una famiglia infelice è come chi dice che il vero amore non esiste perché non ha mai amato.

  • nuccioviglietti ha detto:

    Avvilente ci siano ancora persone intente leggere certe sozzure travestite da intellettualismo cerebrale spinto… di congrega debosciati senza anima… senza sensibilità… senza ormai alcuna autentica passione che proprio infinito narcisistico autocompiacimento !…!!…https://ilgattomatoquotidiano.wordpress.com/

  • Kosmo ha detto:

    No, non era “prestigiosa” neppure prima…

    • Valeria Fusetti ha detto:

      Sono d’accordo con Adamo e proprio perché difendeva, e diffondeva i “valori” della sinistra che Micre Mega è uno dei degni eredi di quegli intellettuali che da, da Rousseau & C in poi, hanno sempre attaccato la famiglia in un modo o nell’altro, fingendo di difendere qualche “minoranza” interna alla stessa. Cos’è l’Emilio se non che un attacco alla società del tempo fondata sulla famiglia ? Per “coerenza” il Rousseau fece portare i suoi figli agli Esposti dalla madre stessa. Occorre dirlo, quando agli umani si pervertono ragionamenti e sentimenti sono capaci di fare, teorizzare e sostenere cose che gli animali ben raramente fanno. Il “filisofo” e la sua “signora” furono gli apripista, ora siamo all’apoteosi della mostruosizzazione e gli esseri umani da persone sono state trasformate in massa. Una massa immemore che ha abbandonato l’unico diritto che, essendole stato dato da Dio, né fonda la dignità: portare in sé l’immagine e somiglianza di Dio.

  • Chiamatemi pure Torquemada. Me ne farò una ragione ha detto:

    Perfetto

  • La Signora di tutti i popoli ha detto:

    Bah, “la famiglia questa sconosciuta piaga sociale” sarebbe, in ampia e profonda sintesi, il target complessivo dato ai relatori dei lavori di fantasia purtoppo troppo concreta pubblicati.
    Di questi tempi bisogna avere la memoria “pronta e fedele”, direbbe il Gen. LaPorta, per potersi ricordare cosa era una volta questa straordinaria invenzione di Adamo ed Eva.
    Ma lasciamo perdere quello che significa oggi… guardandosi attorno e, con le dovute ma sempre più rare eccezioni, la famiglia generica media del 2024 non riporta certo in un alveo di appartenenza ad una piccola nazione casalinga, con tradizioni, fede, storie, territori, sofferenze, solidarietà e amori… Questa è una famiglia obsoleta e dalla produzione discontinua o meglio abbandonata, tranne alcune rimanenze di magazzino, che ha rappresentato in altri tempi la base sicura della nostra vita e il seme per le vite future dei figli e dei figli dei figli, coltivati come la buona terra e irrigati di amore.
    La concezione della “famiglia” odierna, se si può chiamare così, la si deduce dai titoli delle fregnacce che NanoMicro propone ai fessi che hanno avuto un abbonamento gratis e che credo nessuno leggerà mai.
    Dopo aver scorso i titoli degli articoli proposti e aver letto incipit “agratis” (solo qualcuno, per non essere masochisti) per avere un’idea di cosa si scrive, si arriva ai nomi di coloro che hanno scritto senza nascondere il pudore, perchè non lo conoscono. Certo non si va in O.T. e che si finisce per pensare alla di loro “famiglia” e si sogghigna: “chissà che cavolo (zeta a volontà!) di figli saranno nati da questi alberi sterili e senza radici”.

  • MC ha detto:

    La Madonnina di Civitavecchia avrebbe detto alla piccola veggente, fra l”altro, di essere addolorata per la Famiglia.
    Mi è venuto in mente quando mons.
    Zuppi, a Giffoni, davanti a tanti ragazzi, ha osannato la famiglia queer come gliel’aveva spiegata la sua amica Michela Murgia. Ne ha parlato Luisella Scrosati sulla Nuova Bussola.

    • La Signora di tutti i popoli ha detto:

      Ottimo richiamo alle lacrime di Civitavecchia!
      Dal discorso di Benedetto XVI, ultimo vero Papa, al Consiglio “Cor Unum” del 2013:
      “L’essere umano non è né individuo a sé stante né elemento anonimo nella collettività, bensì persona singolare e irripetibile, intrinsecamente ordinata alla relazione e alla socialità. Perciò la Chiesa ribadisce il suo grande sì alla dignità e bellezza del matrimonio come espressione di fedele e feconda alleanza tra uomo e donna, e il no a filosofie come quella del gender si motiva per il fatto che la reciprocità tra maschile e femminile è espressione della bellezza della natura voluta dal Creatore.”

      Benedetto: V ad Limina Vescovi USA 2012:
      “il futuro dell’umanità passa per la Famiglia (cfr. “Familiaris consortio”, n. 85). Di fatto, «troppo grande è il bene che la Chiesa e l’intera società s’attendono dal Matrimonio e dalla Famiglia su di esso fondata, per non impegnarsi a fondo in questo specifico ambito Pastorale! Matrimonio e Famiglia sono Istituzioni che devono essere promosse e difese da ogni possibile equivoco sulla loro verità, perché ogni danno arrecato ad esse è di fatto una ferita che si arreca alla convivenza umana come tale!»”

  • Roberta ha detto:

    Il prof Fontana ( si riferiva a lui vero ?) ha fatto un buon commento agli articoli di MicroMega. Ma poteva risparmiarselo , in questo caso , ha dato spazio effettivamente a considerazioni mal fatte ed ideologiche che sarebbero passate inosservate .
    In altre occasioni , ricordo la stroncatura al libraccio della Chantal , è invece stato opportuno ed essenziale perché la Chantal poteva confondere e il libraccio era stato esageratamente diffuso nel mondo cattolico . E la sua analisi è stata perfetta .

  • Mah! ha detto:

    Flores d’Arcais odia la famiglia perché è stato educato in una famiglia cattolica tradizionalista.

    • Mai ha detto:

      Uh. L’hai sparata grossa

      • Valeria Fusetti ha detto:

        Può essere. I tanti Flores d’Arcais che costellano l’Italia, sono nati in famiglie cattoliche dalle quali furono ampiamente “emancipati” dalla educazione famigliare. Giovani in balia di sinistri insegnanti di sinistra, films neorealisti, filosofi francesi e tedeschi pervertiti, artisti pervertiti come o più dei filosofi, l’influenza di un PCI a cui la DC lasciò sempre più gestire la cultura nazionale attraverso alcune case editrici prestigiose, ben finanziate dai “contributi” che arrivavano dall”URSS. Molti di questi figli hanno potuto sviluppare brillanti personalità basate sulla centralità dell’Ego e delle proprie “pulsioni”. E queste dovettero sembrare molto più interessanti dei valori cristiani a tanti giovani e bambini che uscivano dagli orrori della guerra

  • Mariano Fortunato ha detto:

    Buongiorno . Ho letto qualche abstract ed un solo articolo . Roba che neppure ACI Stampa ( press agent del pontefice regnante) avrebbe mai pubblicato!
    Eppure detta agenzia riesce a far ridere mezzo mondo . Sic transit ….

  • MegaMicro ha detto:

    Ho letto su Micromega l‘’articolo sulle imprese familiari . Chi lo ha scritto non sa neppure di che sta parlando ed ha scelto riferimenti bibliografici impresentabili .
    Se il resto è equivalente meglio leggere i discorsi di Papa Bergoglio

  • Moramax ha detto:

    Concordo su tutto . Vorrei che spiegasse meglio il concetto del “ contagio” nel bene r nel male. Capisco i rischi di chi va alle messe nere o evoca il diavolo . Capisco anche il divin contagio che può suscitare una liturgia tridentina . Ma Mòns ics lascia intendere che se un ateo o gnostico si mette a approfondire sant’Agostino o San Tommaso , potrebbe trovare vie di conversione ? Se la risposta è sì , capisco perché siano spariti dallo studio nei seminari oggi. E capisco meglio perché Papa Francesco inviti i seminaristi a leggere romanzi di Garcia Lorca e non
    Ell CID .

    • Corrado ha detto:

      Vorrebbe dire Antipapa Francesco: Benedetto XVI non ha mai abdicato, ma essendo in sede impedita, ha dovuto rinunciare al ministerium, cioè a FARE il Papa.
      Oramai è cosa conclamata dai fedeli, manca solo la pronuncia dei Cardinali che il vero Papa Benedetto XVI è morto!

  • No-stupid ha detto:

    Avevo scorso la copertina del libretto citato . A parte la scelta ideologica dei contributori comprensibile , anche io ho notato la curiosa irrilevanza degli estensori degli articoli . Ho pensato anche io che non si siano trovati i intellettuali di minimo buon livello e gli unici disposti a scrivere cose errate contro la Famiglia siano stati quattro gatti semi sconosciuti che nessuno fa più scrivere neppure sul giornale del condominio .

  • Marco B ha detto:

    Eccellente , sopratutto la considerazione conclusiva .

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