In Gran Bretagna, Leggere Shakespeare Può Trasformarti in un Potenziale Terrorista. Carlos Esteban.

29 Agosto 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il prof. Bernardino Montejano, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione questo articolo di Carlos Esteban. Buona lettura e condivisione.

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In Gran Bretagna, leggere Shakespeare può trasformarti in un potenziale terrorista.

 

No, non è uno scherzo, non un meme e tanto meno una bufala. È un’illusione, sì, ma vera… e terribile. Quanto sono vere e terribili le condanne a diversi anni di carcere contro bianchi britannici per aver sventolato, ad esempio, la bandiera nazionale davanti a un centro musulmano o per aver espresso opinioni contrarie all’accoglienza che il governo di Sua Maestà riserva all’invasione migratoria. Questo comincia già a ricordarci quella Cambogia in cui gli abitanti delle città che portavano gli occhiali (segno di cultura) furono rinchiusi da Pol Pot nei campi di concentramento.

Quando, nel preludio alle marce Black Lives Matter, gruppi di “vigilanti razziali” iniziarono ad abbattere statue e monumenti di generali del sud, l’allora presidente Donald Trump predisse, tra lo scherno dei media, che presto avrebbero fatto lo stesso con tutte le grandi icone della storia americana. La profezia, naturalmente, si avverò e personaggi come Washington e Jefferson videro scomparire i loro nomi e le loro effigi da scuole, università, targhe e monumenti.

Il progressismo tende fatalmente a fare ‘tabula rasa’, demonizzando tutto ciò che è venuto prima, e ne abbiamo l’ultima prova nella deriva totalitaria del governo britannico di Keir Starmer. Pertanto, un’unità antiterrorismo britannica qualifica gli autori classici della letteratura inglese come potenziali cause dell’estremismo di destra.

LS Lewis, JRR Tolkien, George Orwell, Joseph Conrad e Aldous Huxley compaiono nell’elenco dei testi potenzialmente problematici compilato dall’Unità di ricerca, informazione e comunicazione di Prevent, secondo la prestigiosa pubblicazione The Spectator. Altri autori il cui lavoro è presumibilmente condiviso da persone simpatizzanti “dell’estrema destra e della Brexit” includono Thomas Hobbes, John Locke, Edmund Burke, Thomas Carlyle, Adam Smith e William Shakespeare.

Nel 2011, il Regno Unito ha introdotto il “dovere di prevenzione” come componente del suo approccio più ampio alla lotta al terrorismo, noto come “Contest”. Il suo obiettivo principale è adottare misure preventive per ridurre il rischio di minacce terroristiche, tra cui impedire che le persone siano attratte da attività terroristiche, secondo le sue linee guida.

Il consigliere del partito unionista dell’Ulster John Kyle ha criticato la lista, secondo i media nordirlandesi News Letter. “So che i regimi comunisti e totalitari hanno visto il cristianesimo come pericolosamente sovversivo, ma quando il governo britannico etichetta i libri Narnia di CS Lewis come una minaccia terroristica, la loro unità antiterrorismo ha perso il contatto con la realtà”, ha detto.

L’autore Douglas Murray, il primo a riportare l’elenco, ha fatto eco alle parole di Kyle e ha notato che anche il suo libro del 2017, “The Strange Death of Europe”, è incluso nell’elenco. Murray ha detto a Fox News Digital che la lista “è un segno che coloro che consigliano il governo hanno completamente perso la testa”.

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1 commento

  • Sereno Graffiante ha detto:

    Da notare che da quando la Chiesa cattolica ha soppresso istituzioni venerande come il Sant’Uffizio e l’Indice dei libri proibiti, ne stanno sorgendo in quantità ad opera della sfera civile, che copia la Chiesa con la differenza fondamentale che, al posto di Dio, si mettono le ideologie farneticanti e perverse dei sinistri radical chic.
    E la Chiesa sinodale e conciliare sussurra ai potentati, invece di contrastarli.