Un’Intelligenza Artificiale ha Ricostruito il Volto di Gesù dalla Sindone. The Daily Star.

23 Agosto 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo di The Daily Star, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e condivisione.

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Un’intelligenza artificiale ha immaginato il “volto di Gesù Cristo” partendo da un telo che alcuni ritengono abbia ricoperto il suo corpo subito dopo la crocifissione.

La Sindone di Torino ha da tempo scatenato un dibattito, con i sostenitori che insistono nel dire di poter vedere il volto di Cristo impresso sul tessuto, mentre i critici la stroncano come una bufala medievale. Tuttavia,  scienziati italiani, usando la nuova tecnologia, ora ritengono che il telo lungo 14 piedi potrebbe aver avuto origine ai tempi di Gesù.

Da allora l’intelligenza artificiale è stata utilizzata per svelare il “vero volto di Gesù”. Il Daily Express ha utilizzato Midjourney per evocare una simulazione di quello che molti credono essere l’uomo dietro la Sindone.

Uno scienziato sostiene che gli scheletri con “radiazioni” sono la prova di un wardailystar nucleare vecchio di 4.000 anni

Gli scatti generati sembrano ritrarre Gesù con i tradizionali capelli lunghi e la barba, e con delle ferite che suggeriscono che abbia appena subito la sua ordalia fatale.

I critici affermano che un artista del XIV secolo potrebbe aver forgiato il “sudario del Messia” usando pigmento in polvere su una scultura o un modello vivente. Ma molti cattolici sono certi che il tessuto abbia catturato le sembianze di Cristo nelle doglie della resurrezione.

Già nel 1908, i test di datazione al carbonio avevano fissato le origini della Sindone al 1300, proprio quando ebbe inizio la sua storia documentata.

Ma il dottor Liberato de Caro ha utilizzato una nuova tecnologia nota come Wide-Angle X-ray Scattering per affermare che l’antico tessuto corrisponde molto bene a un campione del famoso assedio di Masada del 55-74 d.C.

L’esperto ha messo in dubbio la precedente datazione al carbonio, scrivendo: “Muffe e batteri, che colonizzano le fibre tessili, e sporcizia o minerali contenenti carbonio, come il calcare, che aderiscono ad esse negli spazi vuoti tra le fibre che a livello microscopico rappresentano circa il 50% del volume, possono essere così difficili da eliminare completamente nella fase di pulizia del campione, che possono falsare la datazione”.

Sottolinea che il suo metodo a raggi X non distrugge il campione, dando ai ricercatori di tutto il mondo la possibilità di provarci e, si spera, confermare le sue scoperte sensazionalistiche.

De Caro sottolinea che nel lino sono incorporati numerosi granuli di polline di piante originarie del Medio Oriente, respingendo l’idea che si tratti di un’imitazione europea.

Sebbene le prove concrete dell’esistenza della Sindone prima della metà del 1300 siano scarse, c’è chi ipotizza che una reliquia molto simile, rubata da una chiesa di Costantinopoli un secolo prima, potrebbe essere stata lo stesso pezzo.

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25 commenti

  • Lavinia Previati ha detto:

    Caro dottor Tosatti, ci sono commenti a dir poco fuori tema in questa sede, tipici di chi si annoia scrive delle madornali castronerie o si diverte, come un infante, a stuzzicare: cui prodest?🤔

    • Adriana ha detto:

      Perbacco, cara signora,
      vedo che anche lei fa parte della Commissione Censura Facebùc.

  • Lavinia Previati ha detto:

    Convertitevi e credete nell’unico vero Dio, punto.

    • Rolando ha detto:

      Scommetto che tu, ineffabile Lavinia, conosci quindi sai chi è l’UNICO VERO DIO.
      Quindi credendo a te, si crede certamente L’UNICO VERO DIO!

      • Lavinia Previati ha detto:

        Vada a lavorare, così imparerà a usare meglio il suo tempo, “ineffabile” Rolando! Povera Italia…🤦‍♀️🤦‍♀️🤦‍♀️

        • Adriana ha detto:

          I moralisti sono tanto carenti di argomentazioni quanto poveri di aggettivi. Poteva sceglierne uno diverso, invece di scopiazzare quell’unico impiegato da Rolando.

          • Lavinia Previati ha detto:

            “Ahi serva Italia di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello”: spero di non aver parlato in modo troppo aulico. Ci sono i disegni, in caso contrario.

  • nicola ha detto:

    Mi spiace ma Titolo assoutamente fuorviante. Sono due notizie diverse! Totalmente!
    L’analisi sui tessuti di lino non ha niente a che fare con l’intelligenza artificiale che vuole rappresentare in maniera inattendile nella foto nostro Singnore. E’ a Pavia che i ricercatori italiani e dico italiani e non statunitensi HANNO LETTERALMENTE DISTRUTTO l’analisi del 1988 quando la massoneria vaticana diede il PEGGIO di se autorizzando una truffa colossale ai danni della Sindone. La paura che fa ancora questo misterioso telo di lino agli ‘specialisti’ di inglesi e USA in gonnellino fa diventare la loro truffa mediatica del 1988, con la collaborazione di Bollone and Co. (che poi si pentirono di essere caduto in quel ‘tranello’) un esempio di come l’idea e l’ipotesi del solo Cristo che risorge li fa tremare.
    Di seguiti riporto invece la vera ricerca scientifca ITALIANA attualissima, senza alcun intervento sdi ‘DEFICIENZE ARTIFICIALI’.
    SVEGLIA!!!!

    https://www.mdpi.com/2571-9408/5/2/47

    • Rolando ha detto:

      Puoi riportare tutte le “vere” prove scientifiche di tua conoscenza e di tuo possesso.
      Ma San Paolo stesso ti smentisce. E la Scienza non può dimostrare risurrezione fisica alcuna.
      Sii saggio. “Ci sono alcuni tra voi – attesta la Parola di Dio- che affermano che non c’è risurrezione dai morti. Se è così allora neppure Cristo è risorto e vana sarebbe la vostra fede!”.
      Non serve la risurrezione dai morti vista dai vivi insegna Gesù nella parabola del ricco e del povero del vangelo di Luca.
      Chi insegue la risurrezione di Gesù dai morti – non di Cristo- in realtà insegue affannosamente il proprio naturale istinto (autentico naturale legame=religio) di conservazione in vita. L’amor di Dio in ciò è solo un vero “do ut des”. Meschina ruffianeria umana.
      Ab illo benedicar in cuius honorem cremabor. Amen

      • Pierluca Codeluppi ha detto:

        Si faccia curare da un bravo psichiatra, Rolando. Mi spiega inoltre perché è sempre da queste parti se deve rigurgitare la sua idiosincrasia verso Gesù Cristo? Questo si chiama “disturbo borderline” in psichiatria.

        • Adriana ha detto:

          Guardi, caro esperto di psichiatri, che Cristo non è il secondo nome di Gesù, come lei pare sia convinto essere. Dietro a tale appellativo sta una lunga storia e uno specifico significato. Si informi se non lo sa. Vedo che lo stile troll sta impazzando anche in questa esima sede.

          • Lavinia Previati ha detto:

            Ma lei si chiama Adriana o Rolando?? Si ricordi che esiste la denuncia per diffamazione. Poi le faccio il disegno degli articoli del codice penale, tanto vedo che l’italiano non le è familiare, così come al suo alter ego.

    • La Signora di tutti i popoli ha detto:

      Caro amico Nic, ho letto con un minimo di comprensione, poichè sono stata convolta da poco in uno studio di substrati artistici per la verifica del deterioramento dei relativi pigmenti. Questa analisi non corrisponde allo scopo comune di ripristinare l’opera pittorica o artistica, però parte da metodi di ricerca ottici simili, per la vautazione qualitativa del substrato per analogia con altri campioni (lino). La radiazione X ma ci sono altri tipi ( uv e ir) è uno dei tanti metodi per tali analisi, basata in questo caso su modalità un po’ invasiva/distruttiva, comunque su piccolissimi pattern di substrato.
      Come saprai, per ragggiungere mappe significative di campioni, credo anche nel caso del WAXS, ci si serve di particolari software, che qualche ardito definisce I. A. ma che sono mezzi continuamente supervisionati e riprogrammati dalla mente umana del tecnico informatico che deve avere una grande bagaglio di statistica, chimica, fisico/ottica, conoscenza dei pigmenti, della chimica dei substrati e del loro dinamismo nel tempo e per eventi atmosferici. Questi mezzi sono ormai comuni e in realtà consistono in complessi e svariati programmi, detti reti neurali artificiali, delle quali si è certamente serviti, anche in questa analisi per rendere omogenei i risultati.

  • Claudio Gazzoli ha detto:

    Occorre stare attenti a non lasciarsi manipolare il cervello da questa cosiddetta AI, che invece bisognerebbe chiamare DI, che spacciano per la nuova frontiera del Transumanesimo. Un programma un po’ più complesso degli altri, scritto con lo stesso codice, che va a leggere un grande database pieno zeppo di dati che ci mettono “loro”, lineamenti body builder, dell’uomo nuovo così come lo vogliono loro. Il volto di Gesù è un Volto Santo, analogico se vogliamo, che non può essere riprodotto dalle sequenze digitali, intricate e pretenziose della DI.

  • Paolo Mayer ha detto:

    Chissà perché ma quella foto non mi convince affatto!

  • Enrico Nippo ha detto:

    A parte l’immagine in sé, possente e drammatica, eccoci di nuovo nella tempesta delle ipotesi sulla Sindone,

  • miserere mei ha detto:

    Il ricorso all’intelligenza artificiale di questi tempi sa tanto di fumo negli occhi.

    Senza “tirarsela” tanto, il volto di Gesù della sindone è notoriamente (sorprendentemente) sovrapponibile (!!) a quello sul velo di Manoppello.

    Quest’ultimo è quello utilizzato dalla Veronica per asciugare il volto di Cristo durante la Via Crucis. Prima di finire a Manoppello era in San Pietro, da dove scomparve tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo.

    Interessanti gli studi tramite radiazione UV condotti dal Prof. Donato Vittori dell’Università di Bari.

    Sul velo (finissimo) c’è un’immagine acheropita, visibile identica dai due lati, come una diapositiva. L’immagine non è dipinta né intessuta di fibre colorate,

    La carità permette a chi ha fede di vedere il volto di Cristo: il Signore è buono e non ci fa mancare nulla.

  • Rolando ha detto:

    Un uomo bellissimo che mi fa venir in mente quell’altro uomo che materialmente scrisse: “Non ti farai immagine alcuna di me”.

    • Adriana 1 ha detto:

      Caro Rolando,
      nei secoli hanno usato tonnellate di scotch per tener unite le due cose.

      • Rolando ha detto:

        Ben ritrovata, cara Adriana!
        A proposito della iscrizione di Priene, di cui tu mi avevi chiesto informazioni, ho riscoperto che Santo Mazzarino nel suo lavoro “L’Impero romano” ed 2024, cita e parla di questo documento del tempo di Augusto.
        Pienezza dei tempi, evangelo, e offerte di salvezza in salvatori erano luoghi comuni….
        Certo, ma anche lo scotch subisce l’usura del tempo e non tiene più: e questa sì che è la “verità” quae manet per omnia saecula saeculorum.

        • Adriana 1 ha detto:

          Caro Rolando,
          grazie molte. Mi fa piacere sapere che non demordi.
          Penso che lo scotch si sia scocciato- ha perso la colla per strada-. Cmq. è curioso che a Parigi abbiano scelto- con pessimo gusto- una infame caricatura del vero Zagreo e, di seguito, abbiano sostituito anche questa figura con un insetto bipede e dorato come insegna del Transumano in arrivo.
          Tanto impegno starebbe a dimostrare che i primi a credere nei poteri del Salvatore sono proprio i suoi dichiarati nemici.

          • Rolando ha detto:

            Purtroppo cara Adriana, di evangeli di salvatori e di pienezza dei tempi è satura la memoria storica. Nauseante litania. Comunque preferisco Dionisio che tramuta il suo sangue in buon vino. Solo che oggi è rarissimo miracolo trovarne un calice genuino! Cioè: che non ti fa male. Nel dubbio meglio astenersi.

          • Adriana 1 ha detto:

            Caro Rolando,
            ne convengo- anche sul numero dei Salvatori-. Ciò mi fa pensare possibili nel passato così come nel presente,- in spazi fisici e metafisici-, combattimenti accaniti tra Elohim. Guerre stellari e terrestri?

          • Rolando ha detto:

            Insomma, cara Adriana1, la realtà in evoluzione memorizzata dalla memoria storica-evolutiva della medesima realtà come un continuo movimento “polemico”, agonistico, o verso un ordine o senza alcuna direzione conoscibile da parte dello stesso “osservatore” umano, parte pure in movimento.
            Platone, d’altronde, fa derivare il termine “theos” dal verbo greco “theo”: muovo, mi muovo.
            È questo, forse, il Dio sconosciuto, dell’altare della perenne Agorà?
            “Patendo conoscere” decretò il Dio.
            DIATONDIANIKOMES . Combattenti grazie al Dio. (Selinunte)

  • antea ha detto:

    NO