Chi tace acconsente. Chi non vota anche. Silvana De Mari.

23 Agosto 2024 Pubblicato da 4 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo della dott.ssa Silvana De Mari, a cui va il nostro grazie. Buona lettura e diffusione.

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Chi tace acconsente. Chi non vota anche.

 

 

Non votare è una forma di silenzio, quindi anche chi non vota acconsente. Moltissimi medici non votano per eleggere i Presidenti degli Ordini dei Medici. La tentazione del chissenefrega e del tantoètuttouguale è sempre in agguato ed è un errore. Cominciamo a riformare gli Ordini dei Medici, e per riformarli andiamo a votare. Forse se lo facciamo potremmo salvare la medicina e proteggere il popolo e anche salvare la pensione, che non è così scontata. Lo Stato affida la previdenza di 20 milioni di cittadini ad un unico Ente, l’INPS. Per le stesse finalità, per i lavoratori iscritti obbligatoriamente alle Casse privatizzate, lo Stato delega 20 diversi Enti, con sperpero di risorse umane ed economiche. Al fine di amministrare 25,8 milioni di lavoratori, l’INPS ha un consiglio costituito da un Presidente, un Vice Presidente e un Comitato (CIV) composto da 22 componenti di cui 7 a titolo gratuito, l’EMPAM per amministrare 375 mila medici ha un consiglio di amministrazione composto da 16 componenti, ma è arrivato a contarne fino a 26 in passato. Inoltre, l’organismo analogo al C.I.V. è composto da 170 elementi. Queste discrepanze che discendono dall’autonomia di cui godono le Casse, si riflettono negativamente sulla gestione e dunque sul patrimonio pensionistico degli iscritti. L’autonomia va a vantaggio degli amministratori ai quali, a differenza di quelli a cui lo Stato affida le pensioni dei dipendenti pubblici e privati, non sono richieste specifiche competenze, possono attribuirsi le prebende senza un tetto per le loro retribuzioni e non devono sottostare alle disposizioni dello Stato in termini di trasparenza degli atti e dei compensi. Inoltre non vi è limite alla durata dei mandati e in alcune Casse vi sono amministratori in carica da oltre 31 anni! Per i contribuenti non vi è alcun vantaggio, anzi in caso di default della Cassa di appartenenza non vi è nessuna garanzia. Il Direttore Generale dell’INPS che gestisce le pensioni di 22 milioni di cittadini ha una remunerazione con un tetto di 240 mila euro mentre per gestire le pensioni di un milione e 600 mila liberi professionisti vi sono 20 Consigli di Amministrazione i cui membri percepiscono compensi che non hanno alcun tetto. Il Presidente dell’INPS, Boeri incassa 102.700 euro, il Presidente dell’EMPAM percepisce un compenso di 649.908,36 euro. Lo stipendio di Matterella secondo internet è di 240000, quello del Presidente degli Stati Uniti poco sopra 400000, quindi noi con i nostri contributi EMPAM noi medici ingrassiamo lo stipendio di un tizio che guadagna più o meno quanto il presidente USA e quello italiano sommati. Sono sicura che li valga. Deve essere un personaggio straordinario, probabilmente capace di camminare sule acque e moltiplicare i pani e i pesci.

Il 19 giugno, la Società Italiana di Medicina, in vista delle prossime elezioni per il rinnovo degli Ordini dei Medici ha tenuto la Conferenza stampa “Verso la medicina che vogliamo” al fine di proporre candidati liberi e indipendenti, a tutela dell’autonomia dei medici nel proporre le cure secondo coscienza, scienza e umanità, nel rispetto dell’art. 32 della Costituzione e di ridurre i costi di gestione degli Ordini e dell’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri (ENPAM). Vincenzo Simonetti, medico chirurgo di Torino, candidato alle elezioni dell’Ordine dei Medici di Torino, ha dichiarato siamo arrivati a questo punto perché abbiamo perso la libertà e l’autorevolezza{…} Le linee guida potranno certamente aiutarci nella nostra attività professionale, ma non possiamo affidarci ciecamente ai protocolli, spesso dettati da interessi politici ed economici. Il dottor Sandro Sanvenero, ha evidenziato come non si possa avere salute se il medico non è libero e autonomo di decidere sul caso concreto che ha davanti. Il dottor Sandro Sanvenero è stato l’unico Presidente di Ordine che si è rifiutato di costringere i colleghi a un trattamento sanitario inutile e pericoloso, la cosiddetta vaccinazione anticovid. L’avvocato Alessandra Devetag ha poi preso in esame un documento del 1998 sulle vaccinazioni dove viene indicato che “tutti gli attori principali del tema sanitario devono cooperare al fine di favorire l’accettazione e anzi la richiesta da parte del pubblico della vaccinazione, pubblico che viene indicato come consumatore”. Nel documento vengono illustrati piani quinquennali per il raggiungimento di questo obiettivo. Il primo piano quinquennale risale al 2014. Dal 2002 al 2018 abbiamo assistito alla trasformazione della Medicina, per l’opinione pubblica, in scienza certa e infallibile. L’8 luglio 2016 è stato redatto un documento che vincola il medico alla prescrizione di un farmaco. Il Covid è stato una tragedia, ha aggiunto l’avvocato, ma ha fatto emergere queste problematiche e ha mostrato chi sono i medici veri. L’ultimo intervento è stato quello del dottor Paolo Schicchi che ha presentato una proposta per rendere ineleggibili i presidenti uscenti dei vari OMCEO:”la vaccinazione dei guariti è un assurdo dal punto di vista medico. Abbiamo visto la negazione dei principi fondamentali della medicina, chi ha osato opporsi è stato sospeso”. Il programma del Comitato elettorale indipendente per il rinnovo dell’Ordine Medici e Odontoiatri di Torino in occasione delle elezioni che si terranno nel terzo quadrimestre di quest’anno si propone di: difendere l’indipendenza della professione medica dalle ingerenze politiche e lobbistiche; controllare che l’informazione mediatica alla popolazione sia corretta, restituire la dignità e l’autonomia alla professione medica nel rispetto del codice deontologico che all’art. 4 afferma che il medico ispira la propria attività professionale ai principi e alle regole della deontologia professionale senza sottostare a interessi, imposizioni o condizionamenti di qualsiasi natura, recuperare il rapporto di fiducia medico-paziente e ridurre le mansioni burocratiche imposte al medico a scapito del tempo da dedicare al paziente, rappresentare e sostenere tutte le categorie mediche, garantire la formazione medica continua libera, trasversale e indipendente.

Si impegna inoltre a sostenere la Sanità pubblica, la terapia eziologica e non solo quella sintomatica, permettere la libertà di personalizzare e adottare le terapie nel rispetto del malato senza il vincolo delle linee guida e dei protocolli, qualificare i giovani medici con appositi corsi di formazione, rinnovare l’Ordine di Torino introducendo il limite di due mandati per tutti i componenti del Consiglio riconsiderando i loro emolumenti, proporre la riforma dell’EMPAM riducendo i membri del Direttivo, le spese ed i compensi dei dirigenti; indirizzare gli investimenti verso attività di interesse pubblico, impegnarsi per un giusto riconoscimento economico del Medico allineando gli stipendi a quelli europei.

Per fronteggiare il rischio che vengano eletti alla Presidenza medici decisi a non permettere che la medicina e i pazienti siano calpestati, Anelli presidente dell’ordine di Bari oltre che Presidente della Federazione, e anche altri presidenti hanno anticipato al primo giorno possibile votare, cioè il primo settembre, la votazione. Le liste devono essere presentare entro il 22 agosto, con firme di sostegno allegate, cioè le liste devono essere fatte mentre il 60 % dei medici è in ferie e le votazioni si fanno in un giorno in cui sono in ferie il 20 % dei colleghi. Questo è un gesto gravissimo, di un potere terrorizzato dal voto, che ricorre a mezzi indecenti per scoraggiarlo. Facciamo dispetto al potere. Andiamo a votare.

Il potere ha bisogno di un principio ispiratore, prima erano le religioni, poi con la rivoluzione francese è diventato lo stato laico, lo abbiamo appena visto a Parigi nuotare con le pantegane, poi il centro del mondo è diventato il denaro e ora è “il benessere “dell’uomo, uomo considerato troppo scemo per fare da solo. Il suo “benessere” quindi autorizza la perdita delle libertà più elementari. Il potere può chiuderlo in casa, può obbligatoriamente inoculargli farmaci dannosi, può levargli la macchina, il lavoro e i figli, può imporre alla sua casa un cappotto termico in polistirolo che impedisce ai muri di respirare, così che ricche e policrome muffe aumentino il rischio di malattie degenerative e respiratorie.

La salvezza ce l’abbiamo solo se uniamo il popolo e i medici, medici che devono ricuperare l’etica. I medici devono essere schiacciati, perché sono gli unici possibili protettori del popolo. Andiamo a votare, ricuperiamo la nostra forza, e proteggiamo il popolo, o un altro zuzzerellone lo rinchiuderà in casa dopo avergli tolto il lavoro e avergli imposto tachipirina e vigile attesa.

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4 commenti

  • Lavinia Previati ha detto:

    Il discorso della dottoressa De Mari non fa una piega. Purtroppo gli italiani, quando gli dai un’arma in mano, la lasciano sulla scrivania e scappano. Il nostro comportamento durante la seconda guerra mondiale parla da sé.

  • Adriana 1 ha detto:

    Mentre chi ha votato, come lei, per lady Aspen che ci porta dritti, dritti alla guerra ha fatto bene ?

  • Adriana 1 ha detto:

    “L’Abisso chiama l’abisso” e gli inabissati non possono che sprofondare ulteriormente nella loro forra.

  • Davide Scarano ha detto:

    Non sono medico e non andrò a votare, per il resto ringrazio Silvana de Mari per la lucida ed impietosa analisi. Il punto è: chi ha accettato la burocratizzazione della funzione medica, barattando la riduzione della responsabilità professionale -che è avvenuta tramite “l’adozione ai protocolli”- con quella della libertà di cura saprà riflettere sui propri errori? Chi ha accettato le restrizioni Covid ed ex multis ha assistito prima alla sparizione dei Dispositivi di Protezione Individuali poi al divieto di visitare i propri pazienti saprà riappropiarsi della dignità della propria funzione nel consesso civile? A fronte di un sistema politico-economico-finanziario-mediatico, che nega ogni giorno di più nei fatti ed a parole il valore inalienabile della vita umana chi avrà l’intelligenza, la forza ed il coraggio di reagire? Ecco: realisticamente c’è da sperare non in un generale risveglio dell’opinone pubblica ma nella nascita di altre “Silvana de Mari”, che sappiano denunciare il piano inclinato verso cui stiamo procedendo. Del resto sta scritto: “voce di uno che grida nel deserto, preparate la via al Signore”.

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