Intervista dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò con Franca Giansoldati. Testo Integrale.

21 Agosto 2024 Pubblicato da 15 Commenti

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione l’intervista che Franca Giansoldati ha realizzato con l’arcivescovo Viganò. Buona lettura e diffusione.

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INTERVISTA

DI FRANCA GIANSOLDATI

con l’Arcivescovo Carlo Maria Viganò

 

 

  1. Un passo indietro nel tempo: nel 2011 Papa Ratzinger la implorò di accettare la nomina a Nunzio negli USA, lasciando il ruolo del Governatorato dove Lei stava facendo pulizia interna. Ebbe scontri con il cardinal Bertone, allora segretario di Stato, il cui nome è legato allo scandalo della distrazione di fondi del Bambin Gesù anche se non fu mai indagato. Cosa Le disse Benedetto XVI? Come andarono le cose quel giorno e quali erano i principali motivi di dissidio con Bertone?

 

Parlare di “dissidio” mi sembra eufemistico. Assetato di potere, privo di scrupoli, manipolatore, contiguo ad ambienti massonici: questo è il ritratto del card. Bertone, del quale Benedetto XVI era purtroppo succube. Bertone fece di tutto per rimuovermi dalla Segreteria di Stato, perché nel mio delicatissimo ruolo gli impedivo di promuovere i “suoi” candidati, uomini della sua cordata, corrotti e spesso sessualmente pervertiti. Riuscì a trasferirmi al Governatorato il 16 luglio 2009, dove nella mia azione di contrasto alla vastissima rete di corruzione avevo scoperto il ruolo e le complicità dello stesso Segretario di Stato nel coprire, assecondare, promuovere il malaffare e nel trarne personale profitto. Benedetto XVI mi disse – nel corso dell’udienza privata concessami il 4 Aprile 2011 – che voleva nominarmi Presidente della Prefettura per gli Affari Economici della Santa Sede, ma Bertone (con la complicità del card. Lajolo, Presidente Governatorato, anch’egli coinvolto nella rete di corruzione) si impose con forza sul Papa e ottenne che fossi cacciato dalla Curia Romana.

 

Consapevole di questa trama ordita ai danni della Santa Sede e dello stesso Benedetto, e sapendo che si stava prevaricando sulla volontà del Papa che continuassi a far “pulizia” (mentre la mia rimozione avrebbe vanificato il lavoro compiuto e lasciato impuniti i corrotti), cercai inizialmente di resistere non senza grosse difficoltà, essendomi precluso ogni accesso diretto al Papa.

 

Così, dopo un lungo travaglio interiore, una lettera personale di Benedetto XVI mi convinse ad accettare la nomina negli Stati Uniti. Mi scrisse: «Vorrei comunicarLe che ho riflettuto e pregato in riferimento alla Sua condizione dopo gli ultimi avvenimenti. La dolorosa notizia della scomparsa di Sua Eccellenza Mons. Pietro Sambi mi ha confermato nella convinzione che la Sua posizione provvidenziale in questo momento sia la Nunziatura negli Stati Uniti d’America. D’altra parte, sono certo che la Sua conoscenza di questo grande Paese L’aiuterà a prendere in mano l’impegnativa sfida di questo lavoro, che in molti sensi risulta determinante per il futuro della Chiesa universale».

 

  1. Bertone vive ancora nel “famoso” appartamento del Vaticano, mentre a Lei, quando terminò il mandato negli Usa, venne tolto l’appartamento in Curia. Una umiliazione ulteriore. Anche qui: come andarono le cose e come se lo spiega?

 

L’appartamento che mi fu assegnato era situato all’Ospizio Santa Marta, detto Santa Marta Vecchia (da non confondere con la Domus Sactæ Marthæ) dove erano ospitati i sacerdoti che lavoravano in Segreteria di Stato e dove avevo già vissuto per undici anni. Fu Giovanni Paolo II a mettermelo a disposizione quando rientrai dalla Nigeria. L’allora Segretario di Stato card. Sodano mi inviò una lettera in cui specificava che il motivo di tale assegnazione voluta dal Papa era «perché Ella abbia a risiedere permanentemente in Vaticano».

 

Lo stesso giorno del mio settantacinquesimo compleanno, nel gennaio 2016, ricevetti una lettera a firma dell’allora Sostituto Becciu in cui mi veniva comunicato che Bergoglio mi ordinava di lasciare immediatamente il mio appartamento, negandomi anche la possibilità di risiedere nella Casa San Benedetto predisposta da Benedetto XVI per i Nunzi in pensione. La giustificazione datami fu che c’era bisogno di quell’appartamento per i capi Dicastero; da quel che so, esso è rimasto sfitto almeno per i successivi sette anni e forse lo è ancora oggi. Questa fu chiaramente un’azione vendicativa, perché Bergoglio voleva togliersi di torno chi sapeva troppe cose e che, non essendo né ricattabile né corruttibile, non era dunque manovrabile. Bergoglio sapeva anche che non mi sarei lasciato trarre in inganno dalle sue menzogne, visto che ne ero ampiamente al corrente.

 

L’importante, comunque, era allontanarmi dal Vaticano, e questo avvenne. Con gli occhi di oggi, tuttavia, ringrazio la Provvidenza di questa cacciata: rimanendo dentro le Mura vaticane non penso avrei potuto godere della necessaria libertà di esprimermi e di denunciare Bergoglio e i suoi complici.

 

  1. Recentemente il tribunale di Enna ha condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione per tentata violenza sessuale aggravata ai danni di un minorenne il sacerdote don Rugolo, arrestato a Ferrara nell’Aprile 2021. Dalle indagini sono emerse inquietanti coperture: come si concilia questo atteggiamento con la “tolleranza zero” per i casi di abusi sessuali del clero affermata da papa Francesco?

 

Nel 2019 Bergoglio ha promulgato il Motu proprio Vos estis lux mundi, emendato poi nel 2023, in cui stabilisce che un Vescovo che insabbia un caso di molestie sessuali di un proprio sacerdote deve essere rimosso e processato. Questo documento doveva, nelle intenzioni di Bergoglio, accreditare la narrazione della “tolleranza zero”. La sequenza di scandali venuti alla luce anche di recente dimostrano che si tratta in realtà di una mera operazione di facciata, che ha anche come effetto immediato l’avocazione a Roma delle cause di questo tipo, consentendone il controllo e – appunto – l’insabbiamento.

 

Dinanzi alle circostanziate denunce del giovane Antonio Messina per fatti commessi tra il 2009 e il 2013 a Piazza Armerina da don Giuseppe Rugolo, ai tempi ancora seminarista, la Curia e i Dicasteri romani interpellati dalla vittima e dai suoi genitori nel 2016 non hanno adottato alcun provvedimento. Il Vescovo Rosario Gisana si è anzi mosso per insabbiare il caso e ha offerto 25mila euro alla vittima per mettere tutto a tacere. In un’intercettazione resa pubblica, il vescovo Gisana ha ammesso: «Il problema è anche mio perché io ho insabbiato questa storia… eh vabbè, pazienza, vedremo come poterne uscire». Don Vincenzo Murgano, il sacerdote che aveva suggerito ad Antonio Messina di dimenticare la violenza, è dal 2019 responsabile del servizio per la tutela dei minori della diocesi di Piazza Armerina.

 

Trasferito a Ferrara nel 2019 “per curarsi”, don Rugolo viene destinato dall’Arcivescovo mons. Giancarlo Perego alla cura pastorale dei fedeli, esponendo così i giovani al rischio che il sacerdote reiterasse i propri crimini. Perego, informato di «un procedimento a carico di don Giuseppe per un episodio precedente la sua ordinazione», ha dichiarato che «[Gisana] mi mostrò che tale vicenda era già stata valutata dalla Congregazione della dottrina della fede, e che non costituiva assolutamente una limitazione alla sua presenza da noi». Le responsabilità di Perego sono dunque le stesse di Gisana, dal momento che non poteva non essere al corrente delle motivazioni del trasferimento del sacerdote siciliano nella sua diocesi. Eppure nell’estate 2020, Perego consente a don Rugolo, nella parrocchia di Vigarano Mainarda, di organizzare addirittura un campo per adolescenti. Dagli atti processuali risulta che tra il Marzo 2020 e il Gennaio 2021 don Rugolo accedeva a siti pornografici con la chiave di ricerca “teen” a qualsiasi ora, con una media di almeno 60 al giorno, mentre si incontrava con giovani del luogo e ospitava in un hotel di Ravenna un suo ex allievo di Enna.

Lo scorso dicembre 2023, quando don Rugolo e altri complici venivano rinviati a giudizio nel corso del processo penale istruito dal Tribunale di Enna, Jorge Mario Bergoglio ha pubblicamente espresso il proprio apprezzamento per l’opera di mons. Gisana: «Bravo, questo vescovo, bravo. È stato perseguitato, calunniato e lui fermo, sempre, giusto, uomo giusto. Per questo, quel giorno in cui andai a Palermo, ho voluto fare sosta prima a Piazza Armerina, per salutarlo; è un bravo vescovo». Con questo atto pubblico egli ha pesantemente interferito nell’autonomia e nell’indipendenza dei giudici italiani, usando l’autorevolezza e il prestigio del Papato – che Bergoglio usurpa – per coprire vergognosamente la corruzione dei suoi protetti.

 

Il Dicastero per la Dottrina della Fede, così solerte comminare scomuniche a chi denuncia il golpe modernista in atto nella Chiesa, ovviamente tace. Il suo Prefetto, Tucho Fernández, è un pornografo autore di osceni pamphlet eretici e erotici – tra cui La pasión mística e Sáname con tu boca – ed è evidente che un simile figuro non abbia alcuna intenzione di fare luce su scandali rispetto ai quali egli stesso e il suo Mandante hanno dimostrato una inquietante contiguità, proteggendone e addirittura promuovendone i colpevoli. Quante probabilità ci sono che mons. Gisana e mons. Perego siano processati da Fernández, quando Bergoglio dovrebbe essere il primo imputato in questa e altre analoghe cause penali? Cane non mangia cane!

 

La Chiesa Cattolica è nella stessa situazione di molti governi: essa è ostaggio di una cupola eversiva di corrotti e pervertiti, giunti sino ai vertici delle istituzioni e in grado di mettere a tacere tutti gli scandali di cui sono complici. Quando gli orrori specialmente contro i minori commessi da questa organizzazione criminale mondiale verranno alla luce, i responsabili non avranno un luogo in cui nascondersi.

 

  1. Arriviamo allo scisma: come sta vivendo questo momento gravido di tensioni?

 

In questi giorni, in Gran Bretagna, i cittadini stanno protestando contro il governo, le cui politiche di sostituzione etnica mediante il flusso continuo di immigrati irregolari rendono impossibile la pacifica convivenza e provocano un aumento esponenziale della criminalità. La polizia ha l’ordine di reprimere ogni manifestazione e di proteggere le bande di violenti extra-comunitari per lo più islamici, pronti a instaurare manu militari la Sharia in Inghilterra. In pratica, il governo britannico, per far scomparire gli Inglesi secondo il piano dell’agenda globalista, promuove e finanzia l’immigrazione incontrollata, mentre reprime e vessa di tasse i propri cittadini.

 

La situazione nella Chiesa è molto simile. Anche a Roma vi è un governo che vuole sostituire la sua Gerarchia e il popolo dei fedeli facendo “sbarcare” – per così dire – in seno alla Chiesa una massa di persone che conduce stili di vita oggettivamente incompatibili con la Fede e la Morale cattolica, ma che la chiesa sinodale di Bergoglio considera come principali interlocutori e accoglie in nome dell’inclusività e del todos todos todos! Chi è ingenuo pensa che la Gerarchia agisca in questo modo per un forse eccessivo zelo di carità e umana pietà per i migranti. Chi osserva la realtà senza il paraocchi capisce che lo scopo ultimo dell’immigrazionismo bergogliano è creare divisione nel corpo ecclesiale, sapendo quali sono i risultati anche dal precedente di quel che avviene nella società civile.

 

Questo progetto di sostituzione etnica (e in questo caso, religiosa) agisce su due fronti: su quello esterno, fa credere che per appartenere alla Chiesa non occorra nemmeno credere nel Figlio di Dio, Nostro Signore Gesù Cristo e che tutte le differenze dottrinali e morali possono essere superate in nome di una impossibile fratellanza (esattamente come i governi globalisti ci fanno credere che sia possibile accogliere orde di islamici in nazioni cristiane senza conseguenze devastanti sul tessuto sociale). L’insistenza di Bergoglio e della quasi totalità dei vescovi sull’accoglienza degli immigrati è parte di questa azione disgregatrice. Sul fronte interno, invece, Bergoglio abusa della forza del Papato (che usurpa) per allontanare dalla Chiesa i Cattolici rimasti fedeli, in modo da eliminare ogni opposizione interna al suo piano eversivo.

 

Chi denuncia il golpe bergogliano e più in generale il colpo di stato globalista deve essere messo a tacere. La scomunica nei miei confronti, anche se palesemente invalida e nulla, costituisce una forma di repressione del dissenso e dovrebbe servire come deterrente per gli altri. Sono persuaso che avrei mancato gravemente ai miei doveri di Vescovo e di Successore degli Apostoli, se avessi continuato a tacere come purtroppo fanno tutti i miei Confratelli.

 

  1. Il Vaticano afferma che lo scisma si sia consumato perché in alcune Sue dichiarazioni Lei avrebbe negato l’autorità del Papa. Come stanno le cose?

 

Lo scisma è un peccato contro l’unità della Chiesa. Esso si consuma nel momento in cui un battezzato rifiuta di sottomettersi all’autorità del Romano Pontefice e di rimanere nella comunione di Fede e di Carità della Chiesa Cattolica. Ma cosa succede se al posto del Papa che difende e governa la Chiesa c’è un usurpatore che la demolisce sistematicamente, scelto e nominato con la frode dalla Mafia di San Gallo proprio per questo scopo? La Chiesa Cattolica è occupata da un corpo estraneo che le si sovrappone e la oscura come in un’eclissi: questo corpo estraneo non è la Chiesa, ma l’antichiesa del Falso Profeta, e come tale non è possibile essere in comunione con essa. I Cattolici appartengono alla Chiesa Cattolica, non alla sua contraffazione conciliare e sinodale di cui è capo Bergoglio. È Bergoglio ad essere in stato di scisma con la Chiesa di cui pretende di essere Papa, e in quanto eretico e scismatico costui non ha né può esercitare alcun potere, né richiedere alcuna obbedienza.

 

Ribadisco comunque che l’uso della magistratura per scopi politici cui assistiamo nella sfera civile, massimamente negli Stati Uniti d’America, è specularmente replicato nella sfera ecclesiastica mediante sanzioni canoniche strumentali e pretestuose. E so per certo che la scomunica contro di me è stata voluta direttamente da Bergoglio, il quale è talmente arrogante e sfrontato nella sua azione da premiare con una carica ecclesiastica il funzionario che ha istruito la causa, nominandolo arcivescovo: siamo ben oltre la simonia.

 

  1. Dove abita? In Svizzera, negli Usa o vicino a Viterbo?

 

Dopo la mia memoria su McCarrick nell’agosto 2018 un mio contatto dagli Stati Uniti mi avvertì che la mia vita era in pericolo: per questo non risiedo in un luogo fisso. Non voglio fare la fine del Card. Pell, né del mio predecessore a Washington, il Nunzio apostolico Pietro Sambi (che fronteggiò strenuamente McCarrick tanto che si potevano sentire le sue urla per tutta la Nunziatura mentre rimproverava il Cardinale predatore). L’Arcivescovo Sambi morì in circostanze mai chiarite, dopo un banale intervento al John’s Hopkins Hospital di Baltimora (collegato alla Bill&Melinda Gates Fundation e al Wolrd Economic Forum di Davos). McCarrick sparì per un mese in concomitanza con la morte del Nunzio e non presenziò alle sue esequie. Il certificato di morte rilasciato a Mons. Jean-François Lanteaume, Incaricato d’Affari alla Nunziatura, non spiegava le cause del decesso del Nunzio, né a Mons. Sambi venne mai effettuata un’autopsia.

 

  1. Quali sono le Sue considerazioni sull’accusa di aver rifiutato il Concilio Vaticano II?

 

L’accusa di aver «rifiutato il Concilio Vaticano II» non ha nulla a che vedere con lo scisma, perché casomai tocca questioni di Magistero e non di disciplina canonica. L’accusa è pretestuosa: ci sono cardinali e vescovi che negano verità di Fede solennemente definite, senza che Bergoglio muova un dito, anzi con il suo plauso.

 

Vorrei porre l’attenzione su un elemento fondamentale e importantissimo. Noi dobbiamo comprendere che “il colpo da maestro di Satana”, nemico giurato della Chiesa, è consistito nell’appropriarsi dell’autorità e nell’abusare del potere ad essa connesso, in modo che la sua azione disgregatrice avesse tutte le apparenze della legalità almeno formale. Il Concilio Vaticano II doveva essere lo strumento giuridico con cui posizionare l’esplosivo alle fondamenta della Chiesa, per poi farlo detonare successivamente. Doveva sembrare un Concilio, doveva dare l’idea di avere la stessa autorità del Concilio di Nicea o di Trento, ma allo stesso tempo non poteva definire come verità da credersi delle eresie che il Magistero aveva già condannato. Ecco allora che quegli errori sono stati insinuati con l’equivoco, con formulazioni volutamente imprecise, che al momento propizio potessero servire come base su cui attuare la rivoluzione. Noi continuiamo a parlare del Concilio, ma dovremmo avere l’onestà di riconoscere che per la “chiesa conciliare” nata con il Vaticano II c’è un solo “concilio”, che sorpassa per autorità e importanza tutti i venti Concili ecumenici della Chiesa Cattolica.

 

L’anomalia è rappresentata da questo Concilio, perché è stato usato per uno scopo eversivo, sotto le apparenze formali di un atto solenne della Chiesa e con l’autorevolezza (oltre che l’autorità) del Papa e dei Padri conciliari. Lo scopo del Vaticano II era di creare le premesse dottrinali – non necessariamente esplicite ed anzi spesso nascoste in formulazioni equivoche – per rivoluzionare la Chiesa, protestantizzandola e secolarizzandola, in modo da poterla traghettare verso l’unione sincretistica di tutte le religioni. Ed è questo il progetto della Massoneria: la Religione dell’Umanità ecumenica e inclusiva.

 

Il Concilio Vaticano II si è diffuso nella Chiesa come un cancro. Esso ha impegnato l’intero corpo ecclesiale – in ogni ordine e grado, nelle sue istituzioni e strutture – al sovvertimento della sua divina costituzione. Il nuovo Catechismo, il nuovo Codice di Diritto Canonico, la nuova Messa, i nuovi Sacramenti, l’insegnamento nei Seminari e nelle Università, la predicazione nelle parrocchie, l’azione dell’associazionismo cattolico, la vita religiosa nei Conventi e nei Monasteri: tutto è stato manomesso e rimodellato secondo il paradigma conciliare. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

 

Per questo motivo, come l’autorità del Papa non può essere usata per distruggere il Papato, così l’autorità magisteriale di un Concilio non può essere dolosamente usata per distruggere la Chiesa. Esso perde ipso facto la propria autorità, dal momento che ne capovolge la ratio, ossia il fine ultimo. Il mio rifiuto del Concilio è dunque motivato proprio dal fatto che questo Concilio contraddice il Magistero infallibile e tutti i precedenti venti Concili ecumenici.

 

  1. Si dice che Lei voglia realizzare una Chiesa parallela, un po’ come fece monsignor Lefebvre. Che programmi ha per il futuro?

 

Mons. Lefebvre non ha mai voluto realizzare una chiesa parallela, ma anzi egli ha sempre testimoniato la propria fedeltà all’unica Chiesa di Cristo e al Papato. L’Arcivescovo Lefebvre ha continuato a fare ciò che come Vescovo faceva fino a prima del Concilio: è la “chiesa conciliare” che ha cambiato la dottrina, la morale, la liturgia, la disciplina. Egli ha continuato a ordinare sacerdoti, a dare loro una formazione tradizionale, ad assicurare la celebrazione della Messa apostolica.

 

Oggi, cinquant’anni dopo, il piano eversivo denunciato da Lefebvre è ancora più evidente e le risposte che erano valide allora oggi richiedono un nuovo approccio. Nonostante fosse evidente che i Papi come Paolo VI o Giovanni Paolo II erano modernisti, era impensabile ipotizzare una loro volontà esplicita di distruggere la Chiesa. Oggi Bergoglio ha dissipato ogni dubbio e si mostra come un inimicus Ecclesiæ ferocemente determinato a realizzare il compito assegnatogli e che egli stesso si era prefisso.

 

Sono persuaso che la mia azione – e quella di ogni pastore che abbia a cuore le anime che gli sono affidate – debba oggi essere più vasta e vada rivolta non solo alle giovani vocazioni, ma anche al “recupero” dei tanti buoni sacerdoti e religiosi – oltre beninteso che dei fedeli laici – che comprendono la gravissima crisi innescata dal Concilio. In tempi di guerra, per così dire, occorre unire e arruolare chiunque sia in grado di combattere, anche se non ha frequentato l’accademia militare. Tutte queste anime che amano il Signore possono essere accompagnate con carità a riabbracciare la Fede Cattolica nella sua integrità e a rifiutare consapevolmente la rivoluzione conciliare e le sue nefaste conseguenze.

 

Fondare una chiesa parallela è il sogno di tutti gli eresiarchi: un vero Cattolico, a maggior ragione se Vescovo, rimane nell’unica Chiesa e continua a servirla anche se fosse l’unico rimasto a farlo. Io cerco di fare e predicare quello che la Chiesa ha sempre fatto e insegnato, perché questo è ciò che ho giurato solennemente e che il Signore mi comanda. D’altra parte, oggi nessun Cattolico onesto può più negare che la Gerarchia si sia totalmente venduta ai potenti del mondo, e che il suo tradimento sia di scandalo anche a chi non è credente.

 

  1. Quale può essere la risposta davanti a questa rottura?

 

Stiamo attraversando un periodo di gravissima crisi nella Chiesa e nella società. Le autorità di tutte le istituzioni sono oggi espressione dell’élite globalista e obbediscono a poteri sovranazionali. Assistiamo ad una spaccatura profonda e quasi incolmabile tra chi governa – lo Stato come la Chiesa – e i cittadini o i fedeli. Diciamo che è venuto meno da un lato il patto sociale che sta alla base del riconoscimento dell’autorità dello Stato, e dall’altro il vincolo di obbedienza a Cristo da parte di coloro che nella Chiesa esercitano l’autorità. In pratica, i governanti dello Stato si sono ribellati a Cristo Re e gli esponenti della Gerarchia cattolica si sono ribellati a Cristo Pontefice: la loro autorità è usurpata. Occorre risanare questa ferita restituendo a Cristo la Sua Signoria universale.

 

  1. Papa Francesco in questi anni di tensioni ha mai alzato il telefono per chiamarla, oppure le ha mai mandato lettere o messaggi per interposta persona?

 

Non ho mai ricevuto comunicazioni private di alcun tipo da Bergoglio (né da alcuna autorità vaticana). In pubblico, il Gesuita Argentino non si è fatto scrupoli ad insultarmi e a calunniarmi. In un’intervista con Valentina Alazraki per l’emittente messicana Televisa (qui), Bergoglio ha pubblicamente mentito, negando il colloquio avuto con me il 23 giugno 2013. È giunto perfino ad affermare in modo ossessivo di non sapere nulla di McCarrick:

 

«Di McCarrick non sapevo nulla, naturalmente, nulla. L’ho detto diverse volte, non sapevo nulla, non ne avevo idea. E quando [Viganò] dice che mi ha parlato quel giorno, che è venuto… e io non mi ricordo se mi ha parlato di questo, se è vero o no. Non ne ho idea! Voi sapete che io di McCarrick non sapevo nulla, altrimenti non avrei taciuto.»

 

Non posso non menzionare il ricorso di Bergoglio alla calunnia, in un atteggiamento che tradisce un animo vile e disposto a screditare l’onestà dell’interlocutore anziché confutare le sue accuse.

 

Ciò avvenne dopo la pubblicazione della mia testimonianza di ritorno dal viaggio in Irlanda, quando Bergoglio disse ai giornalisti presenti:

 

«Leggete voi, attentamente, il comunicato [di Viganò] e fate voi il vostro giudizio. Io non dirò una parola su questo. Credo che il comunicato parla da sé stesso, e voi avete la capacità giornalistica sufficiente per trarre le conclusioni. È un atto di fiducia: quando sarà passato un po’ di tempo e voi avrete tratto le conclusioni, forse io parlerò. Ma vorrei che la vostra maturità professionale faccia questo lavoro: vi farà bene, davvero. Va bene così».

 

Un anno dopo, rispondendo alla vaticanista messicana Alazraki, ritornò sull’argomento:

 

«Questo caso di Viganò, non avevo letto tutta la lettera, l’ho vista un po’ … e già so che cos’è, e ho preso una decisione: confido nell’onestà dei giornalisti. E vi ho detto: “Guardate, qui avete tutto, studiate e traete voi le conclusioni”. E questo avete fatto, perché il lavoro l’avete fatto voi, e in questo caso è stato fantastico. Ho fatto molta attenzione a non dire cose che non erano lì ma poi le ha dette, tre o quattro mesi dopo, un giudice di Milano quando lo ha condannato. […] Ho taciuto, perché avrei dovuto gettare fango. Che siano i giornalisti a scoprirlo. E voi l’avete scoperto, avete trovato tutto quel mondo. È stato un silenzio basato sulla fiducia in voi, giornalisti. Non solo, ma vi ho anche detto: “Tenete, studiatelo, è tutto”. E il risultato è stato buono, meglio che se mi fossi messo a spiegare, a difendermi. Voi giudicate prove alla mano».

 

Bergoglio cercò di farmi passare per disonesto e ladro, facendo riferimento alle mie dolorose e personali vicende famigliari, che vedevano coinvolto mio fratello sacerdote (colpito da un ictus e manipolato da avvocati spregiudicati), nei cui confronti non ho voluto infierire impugnando un’ingiusta sentenza, preferendo seguire il comando evangelico (Mt 5, 40). Le accuse contro di me furono ampiamente sconfessate da tutti i miei fratelli e dall’evidenza dei fatti (qui ).

 

Com’è tipico della natura dei tiranni, Bergoglio nutre nei miei confronti un odio implacabile, non solo per quello che ho rivelato sul suo conto, ma anche e soprattutto per quello che posso ancora rivelare. Con la scomunica egli ha voluto in qualche modo condannarmi a morte, ma la verità non può essere uccisa.

 

Si è capito che Bergoglio non vuole risolvere la crisi di cui è artefice: vuole renderla irreversibile, perché il suo scopo è di creare divisione: divide et impera.

 

  1. Lei ha accusato Papa Francesco di avere ignorato le voci relative all’omosessualità e agli abusi su minori del cardinale McCarrick, poi condannato per pedofilia, ridotto allo stato laicale ed espulso dal collegio cardinalizio. Il Vaticano si è mosso solo nel 2017 dopo una accusa ritenuta credibile. Perché prima non lo ha fatto? Che prove concrete c’erano?

 

Come Delegato per le Rappresentanze Pontificie trattai io stesso il caso McCarrick e sin da allora ne chiesi la destituzione dal Cardinalato. I miei diretti Superiori sono responsabili del non aver tenuto nel debito conto il mio giudizio basato su testimonianze incontrovertibili. Ovviamente a qualcuno in Segreteria di Stato l’operato di McCarrick faceva comodo, ad iniziare dalle somme ingentissime raccolte tramite la Papal Fundation che il Cardinale aveva costituito negli Stati Uniti. Ricordo bene un commento che mi fece l’allora mons. Sandri con il quale ho condiviso il medesimo ufficio per undici anni come segretari del Sostituto: «Ma questo McCarrick è sempre qui!» Divenuto poi Sostituto, fu proprio a mons. Sandri che consegnai il mio Appunto su McCarrick, ma l’ambizione e le prospettive di avanzamenti di carriera lo indussero a tacere e insabbiare gli scandali. Il fatto che mi abbia più volte espresso la sua pessima opinione su Bergoglio – «Quell’uomo è un pazzo!» – non gli ha impedito di rendersi comunque suo complice.

 

Bergoglio deve a McCarrick la sua “elezione”: lo dichiarò lo stesso McCarrick nel corso di una conferenza alla Villanova University dove l’11 Ottobre 2013 affermò d’aver favorito l’elezione di Jorge Mario Bergoglio durante le Congregazioni Generali previe al Conclave tenutesi pochi mesi prima, e di averne parlato con «a very influential Italian gentleman» (qui) che gli avrebbe confidato come nell’arco di un quinquennio il nuovo Papa avrebbe “riformato” – ossia rivoluzionato – la Chiesa.

 

McCarrick aveva anche forti entrature con esponenti del Partito Democratico e un’assidua frequentazione con la Casa Bianca durante l’Amministrazione Obama-Biden, ma anche con i precedenti Presidenti. McCarrick fu coinvolto, ad esempio, a nome del governo americano nelle trattative con gli Ayatollah iraniani per lo sviluppo delle armi nucleari.

 

Non basta: McCarrick collaborò strettamente con l’allora Chief of Staff della Casa Bianca, Denis McDonough, nella gestione della Alliance for Prosperity voluta dal presidente Obama, la quale nel solo 2014 – con la parvenza di un’azione umanitaria – favorì la tratta di 65mila bambini non accompagnati, trasferiti negli Stati Uniti attraverso la frontiera del Messico, come ha rivelato lo stenografo della Casa Bianca Mike McCormick.

 

Infine, Bergoglio si avvalse di McCarrick anche per l’Accordo segreto sino-vaticano, fortissimamente voluto tanto dai Gesuiti quanto dall’establishment democratico.

 

L’azione eclatante di Bergoglio con la degradazione dal Cardinalato e la dimissione dallo stato clericale sono servite a salvare la “reputazione” di Bergoglio. Ma queste sanzioni non furono decise dopo un giusto processo: ai testimoni non è stata data l’opportunità di fare i nomi dei complici e il giudice non ha potuto imporre alcun risarcimento per le vittime, perché Bergoglio si è arrogato il diritto di definire res judicata la causa, senza divulgare il decreto ufficiale, che pure è un atto pubblico. La misura amministrativa decisa da Bergoglio doveva nascondere la rete di complicità che lo vede coinvolto in prima persona, e così è stato.

 

Il motivo per cui il Vaticano si è mosso solo nel febbraio del 2019 (ossia sei mesi dopo la pubblicazione del mio Memoriale) è che lo scandalo non era più gestibile, nonostante i crimini di McCarrick fossero noti da decenni. Il paradosso si è avuto con la pubblicazione il 10 novembre 2020 di un corposo Report su McCarrick stilato dall’avvocato Jeffrey Lena e costato milioni alla Santa Sede, nel quale si giunge ad attribuire falsamente a me la responsabilità del mancato tempestivo avviamento di un procedimento canonico contro McCarrick (qui).

 

  1. Come Vescovo e pastore di anime, vuole lasciare un messaggio ai nostri lettori?

 

La Sacra Scrittura ci mette in guardia sul regno dell’Anticristo che negli ultimi tempi verrà instaurato in tutto il mondo e sul ruolo del Falso Profeta nel manipolare le masse. È difficile non vedere la preparazione di tutto questo nell’ideologia globalista che incarna il progetto sinarchico della Massoneria e nel totale asservimento ad esso dei vertici della chiesa bergogliana. E qui non stiamo parlando di questioni astruse, ma dei fondamenti stessi della Fede cattolica: l’unicità della Chiesa come strumento di salvezza, la sua missione per la conversione delle anime a Dio, la necessità di restaurare la Regalità sociale di Cristo come unico presidio contro ogni tirannide, temporale e spirituale.

 

Prima della seconda venuta di Nostro Signore la Chiesa, che è il Suo Corpo Mistico, deve attraversare la sua Passio in una feroce persecuzione: ce lo dice chiaramente la Sacra Scrittura, in particolare il libro dell’Apocalisse di San Giovanni. Questo ci deve far comprendere l’importanza di rendere testimonianza a Cristo e di denunciare i falsi profeti che cercano di persuaderci a scendere a patti con il mondo.

20 Agosto 2024

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15 commenti

  • Terminus ha detto:

    Dernière réponse à Madame ”La Dame de tous les peuples”
    Chère Madame,
    Merci pour votre dernier message qui exprime la sincérité de vos sentiments fraternels.
    Avant de vous quitter, permettez-moi de vous proposer la lecture d’un article publié par notre bon docteur Marco Tosatti qu’il convient de remercier pour tant de dévouement à la cause de notre salut :

    https://www.marcotosatti.com/2022/09/09/ratzinger-tyconio-and-fatima-an-interpretive-key-to-the-end-times-abridged-version/

    Cet article pourrait peut-être vous permettre de comprendre combien nous sommes en train de vivre l’ACTUALISATION de la deuxième épître de Saint Paul aux thessaloniciens, laquelle annonce et décrit ces événements avec suffisamment de précisions que pour pouvoir les situer dans la plage du temps avec certitude, sans se tromper :
    ▪︎ l’époque de la grande apostasie,
    ▪︎ l’époque de l’homme impie qui émerge dans la suite de la grande apostasie, à cause de la grande apostasie,
    ▪︎ l’époque du katechon qui retient l’arrivée du mystère d’iniquité, qui retient l’émergence de l’homme impie. Ce katechon doit être écarté, mis de côté pour permettre à l’homme impie de se révéler, de se manifester.
    ▪︎ et donc l’époque de la manifestation de la venue du Seigneur Jésus-Christ (2Th 2/8).

    Cet article montre très bien :
    ▪︎ que le pape Benoît XVI est le katechon,
    ▪︎ que François/ Bergoglio est le faux pape et homme impie qui usurpe la place du katechon. Cet homme est sans aucun doute le prince dévastateur, l’homme impie, l’Adversaire, le faux prophète qui se substitue au Christ, qui est donc l’Antéchrist.

    Le verset Ap 19/20.précise bien : ”Mais la Bête (celle qui est décrite en Ap 13/1-3 et Ap 17/8-12) fut capturée, avec le faux prophète – celui qui accomplit au service de la Bête des prodiges par lesquels il fourvoyait les gens ayant reçu la marque de la Bête et les adorateurs de son image, – on les jeta tous deux, vivants, dans l’étang de feu, de soufre embrasé.”

    ▪︎ La Bête à sept têtes et dix cornes surgie de la mer n’est pas un personnage humain et ne peut donc pas être l’Antéchrist qui, selon 2Th 2/4, ”s’élève au-dessus de tout ce qui porte le nom de Dieu ou reçoit un culte, allant jusqu’à S’ASSEOIR EN PERSONNE (donc personnage humain) dans le sanctuaire de Dieu (sanctuaire sur la terre, donc trône du Vicaire du Christ au Vatican), se produisant lui-même comme Dieu.”
    ▪︎ Le faux prophète est intrinsèquement un personnage humain et, de surcroît, un pape puisqu’il va jusqu’à s’asseoir sur le trône de Saint-Pierre, un faux pape bien évidemment. C’est lui l’Antéchrist dont beaucoup parlent de façon erronée mais en masquant ainsi la réalité de ce personnage Antéchrist, ce qui lui permet d’agir à sa guise et détruire l’Eglise du Christ. C’est assez déconcertant mais, de la sorte, il y a des baptisés qui, croyant lutter pour le Christ, luttent contre Lui.

    Il reste donc beaucoup moins de temps que le grand nombre se plaît erronément à fixer. Et heureusement d’ailleurs, car si le Seigneur ne venait pas bientôt, Satan aurait eu le temps de détruire l’Eglise et l’humanité.

    En espérant avoir pu vous être utile une dernière fois.
    Que Notre Dieu Trinité d’amour vous bénisse, vous garde et vous sauve.

  • Terminus ha detto:

    Réponse à La Dame de tous les peuples – commentaire du 27 août 2024 à 22h08.
    La Sainte Eglise catholique romaine, seule Église régulière instituée par Notre Seigneur Jésus-Christ, a toujours enseigné que la révélation divine est définitivement close avec les écrits que les saints apôtres nous ont transmis. Et cela est tout simplement logique. Qu’adviendrait-il de la foi catholique si on pouvait changer la Sainte Écriture au gré des modes et des passions ?

    Toute manifestation surnaturelle ultérieure ne peut donc rien ajouter ni rien retrancher à la Révélation mais seulement la confirmer et nous en éclairer. C’est d’ailleurs cette réalité fondamentale qui permet aisément de discerner ce qui est vrai et conforme à la Sainte Écriture de ce qui est faux et contraire à la Sainte Écriture. C’est pourquoi les faux prophètes ne font jamais correctement ni complètement référence à la Sainte Écriture pour étayer leurs affirmations. Ils seraient rapidement confondus. Et c’est ce qui permet aisément de les repérer.

    Pour ne pas se tromper ni se laisser tromper ni tromper les autres, il est donc indispensable de mettre la Sainte Écriture AU DESSUS DE TOUT, D’ABORD ET TOUJOURS. Celui qui agit ainsi ne saurait pas se tromper car la Sainte Écriture est parole de Dieu qui ne peut pas se tromper ni nous tromper. C’est en respectant ce principe qu’on peut conclure que Fatima est authentique et nous éclaire abondamment sur la vision apocalyptique directement donnée par Dieu à Saint Jean. Fatima ouvre le temps de la fin des temps. Fatima est, en 1917, un ”marqueur” dans la plage du temps de la fin des temps. C’est le début de la fin de temps. Et nous sommes maintenant largement à la fin de la fin des temps.

    La Sainte Écriture nous donne tous les renseignements nécessaires pour situer dans la plage du temps l’époque réelle de l’émergence du faux prophète Antéchrist. C’est pourquoi la Sainte Écriture peut nous suffire dès l’instant où elle nous dit : ”Lors donc QUE VOUS VERREZ l’abomination de la désolation – dont a parlé le prophète Daniel – installée dans le saint lieu – que le lecteur comprenne ! – ….” (Mt 24/15). Il suffit de VOIR ! Bien sûr, il reste encore à croire ce qu l’on voit.

    Il conviendrait d’examiner si la conception que vous vous êtes forgée de l’Antéchrist est bien conforme à celle que nous donne la Sainte Écriture. Daignez noter que la Sainte Écriture ne parle JAMAIS d’un Antéchrist mais seulement :
    ▪︎ d’un prince dévastateur.
    ▪︎ de l’abomination de la désolation (Mt 24/15-18), installée dans le temple saint terrestre.
    ▪︎ du grand dragon rouge feux qui a sept têtes avec un diadème sur chaque tête (Ap 12/3). Ce dragon est le symbole ▪︎ du communisme qui répand la guerre et le sang, d’où sa couleur rouge/feux.
    ▪︎ de la ”Bête surgie de la MER et qui a sept têtes et dix cornes, sur ses cornes dix diadèmes, et sur ses têtes des titres blasphématoires” (Ap 13/1). Cette Bête n’est pas du tout un personnage humain. Notons que le dragon lui transmet son pouvoir (Ap 13/2).
    ▪︎ de la ”Bête surgie de la TERRE et qui a deux cornes comme un agneau, mais qui parle comme un dragon.”. Les deux cornes font penser à la mytre des cardinaux et des évêques. Cette Bête est manifestement surgie de l’intérieur de l’Église. Le langage du dragon, c’est le communisme, c’est le langage de Bergoglio.
    ▪︎ du faux prophète. Selon le verset Ap 19/20 qui reprend des phrases du verset Ap 13/14, ce faux prophète est la personnification de la ”Bête surgie de la mer ”. Ce faux prophète est à la tête de l’Eglise puisqu’il a le pouvoir d’excommunier tous ceux qui s’y opposent (”Elle accomplit des prodiges étonnants : jusqu’à faire descendre, aux yeux de tous, le feu du ciel sur la terre” – Ap 13/13). Ce faux prophète est évidement un antichrist en puissance, le plus grand des antichrists. Notons qu’il est très important de savoir que ”Antéchrist” ne signifie pas du tout ”prédécesseur du Christ” mais ”qui ne substitue au Christ”. Car c’est bien cela qu’exprime l’épître 2Th 2/4 : ”l ‘Homme impie, l’Etre perdu, l’Adversaire, celui qui s’élève au-dessus de tout ce qui porte le nom de Dieu ou reçoit un culte, allant jusqu’à s’asseoir en personne dans le sanctuaire de Dieu, SE PRODUISANT LUI-MÊME COMME DIEU ,”

    La Sainte Écriture ne parle donc JAMAIS d’un Antéchrist mais seulement du ”FAUX PROPHÈTE ”.
    Et ceux qui persistent à parler d’un Antéchrist au lieu de parler du faux prophète, ceux-là font une terrible confusion entre leur Antéchrist, le faux prophète et la ”Bête surgie de la MER”. De la sorte, ils se propulsent en dehors de la vérité, de la réalité et du temps.

    La ”prophétie des papes” attribuée à Saint Malachie est vraiment l’actualisation de la deuxième épître de Saint Paul aux thessaloniciens et nous permet donc de nous situer avec précision dans la plage du temps de la fin des temps. Il y a le katechon directement suivi par l’usurpateur homme impie qui est directement anéanti par le souffle de la venue du Seigneur ( 2Th 2/7-8). BENOIT XVI – ”DE GLORIA DE OLIVEA” a manifestement été ce katechon.
    On ne peut vraiment bien comprendre une prophétie que lorsqu’elle est en train de s’accomplir. C’est ainsi qu’on peut présentement bien comprendre les visions de Catherine Emmerick et de Sainte Hildegarde qui sont certainement plus crédibles que les romans de Robert Hugh Benson et de Vladimir Soloviev ( Solovev).

    Pour garder la raison humaine, la crédibilité dans les jugements, dans les conceptions et dans les conjectures, il est indispensable de ne pas perdre de vue :
    ▪︎ qu’il n’est pas du tout suffisant de considérer uniquement ce qui se passe dans la Sainte Église catholique romaine
    ▪︎ qu’il faut tout autant considérer ce qui se passe dans le monde entier, dont la persécution mondiale contre la foi catholique (opérée même par Bergoglio) et la menace d’une troisième guerre mondiale avec l’utilisation d’armes de destructions massives. Et cela ne relève nullement du roman mais de la Vérité révélée qui nous a bien averti : ”Et si ces jours-là n’avaient été abrégés, nul n’aurait eu la vie sauve ; mais à cause des élus, ils seront abrégés, ces jours-là.” (Mt 24/22)
    https://information645.wordpress.com/2024/08/28/lukraine-pourrait-frapper-des-installations-nucleaires-russes/

    Il serait téméraire et déraisonnable de croire que cela va encore pouvoir durer au moins sept ans surtout après l’hallucinate farce covid19.

    Daignez comprendre que mon soucis d’information n’a plus de raison d’être. Force est de conclure que même les références citées à la Sainte Écriture ne sont pas acceptées ou ne sont pas examinées comme preuves crédibles de ce qui est affirmé.

    • La Signora di tutti i popoli ha detto:

      Grazie per il tuo impegno e la generosità fraterna che hai dimostrato nel rispondermi.
      Caro TERMINUS terrò in ogni cosiderazione quello che mi hai scritto.
      Alla prossima volta!

  • Patrizia FRANCO ha detto:

    Immensa stima e fiducia in Mons
    Viganò.
    Vero defensor fidei, coraggioso nel denunciare tutto il marcio che ha denunciato.
    Esempio per tutti noi e monito per tutti gli ecclesiastici
    pavidi.
    Il Signore lo protegga sempre.
    Noi preghiamo per lui.

  • Terminus ha detto:

    Reponse à La Dame de tous les peuples – commentaire du 26 août 2024 – 01h52
    Merci pour votre suivi et votre réponse.
    Pour comprendre l’erreur fatale de Monseigneur Vigano, il est d’abord indispensable d’admettre que les nombreuses oeuvres hérétiques et antichrists de Bergoglio permettent de conclure qu’il est le personnage Antéchrist décrit par trois passages de la Sainte Écriture dont le livre du prophète Daniel auquel le Seigneur Jésus-Christ nous renvoie impérativement en Matthieu 24/15-8 pour nous décrire les signes de la fin des temps antichrists :
    ▪︎ le prince dévastateur annoncé par le prophète Daniel (Dn 9/26-27 – Dn 7/25 – Dn 8/9-12 – Dn 11/31)
    ▪︎ l’Homme impie, l’Etre perdu, l’Adversaire, annoncé par St Paul dans le deuxième chapitre de sa deuxième épitre aux thessaloniciens, et qui usurpe le trone pontifical, après avoir obligé le vrai pape à sécarter.
    ▪︎ le faux prophète annoncé par la vision apocalyptique de St Jean (chapitre 13 – versets 13 à 18) qui accomplit des prodiges étonnants.

    Vous pourrez trouver une description plus complète dans le commentaire :
    https://www.marcotosatti.com/2024/07/06/continuano-le-menzogne-bibliche-del-vescovo-di-roma-jose-artuto-quarracino/?unapproved=245399&moderation-hash=16681b35109d6492f5ef5d084f8ae033#comment-245399

    En outre, le fait que l’Antéchrist parvient à se placer à la tête de la Sainte Eglise est bien annoncé par La Salette et Fatima.
    Et le fait que ce personnage est un haut monarque de l’Eglise est bien révélé par la prophétie de Sainte Hildegarde, la prophétie attribuée à Saint Malachie (prophétie des papes) et la prophétie du bienheureux John Fulton Sheen.
    Toutes ces prophéties sont crédibles parce qu’elles confirment la Sainte Ecriture sans rien y ajouter ni rien en retrancher. L’Antéchrist, l’homme impie est un faux pape.

    Les visions de Catherine Emmerick concordent énormément avec ce que nous vivons aujourd hui :
    ▪︎ ce qui saute immédiatement aux yeux, c’est sa prédiction d’une futur co-existence de deux papes: «J’ai vu également la relation entre les deux papes … J’ai vu combien seraient néfastes les conséquences de cette fausse église. Je l’ai vue augmenter de dimensions; des hérétiques de toutes sortes venaient dans la ville (de Rome). Le clergé local devenait tiède, et j’ai vu une grande obscurité» (13 mai 1820).

    ▪︎ même le changement de résidence, et la clôture de celui qui est maintenant le pape émérite ont été annoncés: «Je vois le Saint-Père dans une grande angoisse. Il habite dans un bâtiment autre que celui d’avant et il n’y admet qu’un nombre limité d’amis qui lui sont proches. Je crains que le Saint-Père ne souffrira beaucoup d’autres épreuves avant de mourir. Je vois que la fausse église des ténèbres fait des progrès, et je vois l’énorme influence qu’elle a sur les gens»(10 Août 1820). Là encore, une fois de plus, c’est la popularité et l’influence de la nouvelle Église qui inquiéte la Bienheureuse.

    ▪︎ voici ensuite la prophétie sur la protestantisation de l’Eglise catholique: «Et puis, j’ai vu que tout ce qui concernait le protestantisme prenait progressivement le dessus et la religion catholique tombait dans une décadence complète. La plupart des prêtres étaient attirés par les doctrines séduisantes mais fausses de jeunes enseignants, et tous contribuaient à l’œuvre de destruction. En ces jours, la foi tombera très bas, et elle ne sera conservée que dans quelques endroits, quelques maisons et quelques familles que Dieu a protégés des désastres et des guerres» (1820). Et encore, toujours sur la «grande église»: «Je vis que beaucoup de pasteurs se sont laissé entraîner dans des idées qui étaient dangereuses pour l’Église. Ils construisaient une Église grande, étrange et extravagante».

    ▪︎ mais cette prophétie ne s’arrête pas là, elle annonce également la doctrine qui depuis les années post-conciliaires, guide une grande partie de la pastorale ecclésiale, celle de l’œcuménisme et de la liberté religieuse: «Tous devaient y être admis, pour être unis et avoir des droits égaux: évangéliques, catholiques et sectes de toutes dénominations. Telle devait être la nouvelle Église … Mais Dieu avait d’autres projets» (22 Avril 1823).

    Lorsqu’on sait tout cela, on est forcé de tirer certaines conclusions :
    1) A-t-on connu un temps de coexistence de deux papes au Vatican ? Certainement avec Benoît XVI et Bergoglio.
    2) Benoit XVI a-t-il été l’homme impie annoncé par l’épître 2Th2 ? Certainement pas ! Il est plutôt celui qui a été écarté pour permettre la venue de l’homme impie.
    2) Bergoglio pourrait-il être le katechon, celui qui retient la venue de l’homme impie annoncé par 2Th2 ? Certainement pas ! Il est plutôt l’homme impie lui-même.

    Logiquement, c’est donc Benoît XVI qui a été le katechon, qui a retenu la venue de l’homme impie et qui a été écarté.
    Monseigneur Vigano refuse obstinément de considérer ces réalités, il a même traité Benoît XVI d’hérétique. C’est une erreur fatale qui le place en dehors de la vérité, de la réalité et du temps. Mais on ne sait pas percevoir les raisons de son choix. Pourtant, il est le mieux placé pour savoir que Bergoglio est un homme impie.

    • La Signora di tutti i popoli ha detto:

      Grazie mio caro fratello francese. Sì, ho inteso la tua risposta complessa ma chiara sulle le “coincidenze” fra le profezie citate e Bergoglio.
      Eppure non riesco a stabilire -il tempo- in cui la figura di Bergoglio, se è l’Anticristo, si possa inserire nel periodo della Grande Tribolazione, che come sappiamo dura 7 anni nei quali i primi 3,5 anni saranno caratterizzati anche dalla conversione degli Israeliti da parte dei due testimoni (i 2 olivi. Apocalise 11) che saranno uccisi dall’Anticristo e che resusciteranno dopo 3,5 giorni.
      D’altra parte, circa la figura dell’Anticristo sono un po’ legata a una struttura logico/caratteriale della Bestia, vero leader trascinatore, un capo di eserciti con grande intelligenza e potere spirituale, oltre a quello che gli da Satana per ingannare e uccidere. In effetti sono influenzata da Robert Benson e Solovev e non riesco a vedere, esplicata nelle azioni malefiche attuali bergogliane, una leadership potente e letale. La figura bergogliana sembra priva di ogni velleità da primo attore del male.
      Se vuoi puoi dirmi ciò che pensi a riguardo. Un abbraccio fraterno! Grazie.

  • Terminus ha detto:

    Réponse à La Dame de tous les peuples – commentaire du 24 août 2024 à 15h01
    Une fois de plus, votre présent commentaire (comme les précédents traitant du même sujet) est remarquable et utile pour ceux qui cherchent la vérité et la réalité.
    Et c’est évidement parce que vous faites les constatations évidentes (celles qu’il est impossible de ne pas voir) et que vous faites l’effort d’en tirer les conclusions qui s’imposent à la bonne foi catholique, à la conscience catholique et à la simple raison humaine.
    Votre conclusion finale : ”Viganò a désormais dépassé notre entendement !”
    https://www.marcotosatti.com/2024/08/21/intervista-dellarcivescovo-carlo-maria-vigano-con-franca-giansoldati-testo-integrale/#comment-246990
    Effectivement :
    ▪︎ La foi sans la raison n’est qu’illusion ! Et la raison sans la foi n’est tout autant qu’illusion ! (Voir l’encyclique ”Fides et ratio ” – ”Foi et raison” du Saint Père Jean-Paul II). La raison, le raisonnement (constations, déductions, conclusions) sont indispensables dans la recherche de la foi. Par exemple, la conclusion que tire Saint Pierre : ”Toi seul Seigneur as les paroles de la vie éternelle !”

    ▪︎ Saint Augustin : ”La vérité, c’est l’adéquation de la pensée avec la réalité ” . C’est ce qui ne trompe pas sur la réalité ni sur les résultats de la réalité. Monseigneur Vigano nous trompe sur la réalité de la fin des temps, sur la réalité du faux prophète et sur la réalité de l’Antéchrist. Il oublie le katechon, il n’aime pas le katechon. C’est une erreur fatale qui l’aveugle et l’empêche d’émettre un jugement crédible et incontestable ! Cela a déjà été démontré plusieurs fois sur ce blog. De la sorte, il commence aussi à tourner en dérision et en illusion les réalités de la foi, de l’espérance et de la charité. Ses résultats ne sont pas ceux de la vérité qui ne trompe pas sur la réalité. Quelle certitude peut-on avoir que ce qu’il nous propose est conforme à la volonté de Dieu, laquelle nous est clairement révélée par la Sainte Écriture ?
    Ce que Monseigneur Vigano nous exprime dans ses longs exposés est bien TROP INCOMPLET que pour être crédible.

    Notons aussi les conclusions émises par Esther : ”C’est pourquoi Vigano n’est pas convaincant, il apparaît habile en paroles mais étrangement insaisissable en actes.”
    https://www.marcotosatti.com/2024/08/21/intervista-dellarcivescovo-carlo-maria-vigano-con-franca-giansoldati-testo-integrale/#comment-246866

    Une dernière information dont l’authenticité reste à vérifier :
    https://thepeoplesvoice.tv/pope-frances-orders-humanity-to-follow-universal-bishop-klaus-schwab-during-end-times/
    17/08/24
    https://gloria.tv/user/sdxFBzS4yJVP6opqKR1bwFZ8M
    Le pape François ordonne à l’humanité de suivre « l’évêque universel » Klaus Schwab pendant la « fin des temps » Le monde est entré dans la fin des temps selon le pape François, qui affirme que cela signifie qu’il est vital que tout le monde se soumette au fondateur du Forum économique mondial, Klaus Schwab, et accepte son programme. Selon le pape François, Klaus Schwab a été nommé « évêque universel » parce que son projet de redonner à la nature sa position de primauté dans l’ordre mondial signifie qu’il est une figure plus pertinente que Jésus-Christ en 2024. Les commentaires du pape François ont provoqué l’indignation au Vatican, de nombreux archevêques réclamant sa tête, mais compte tenu des faits troublants révélés au sujet du pape jésuite, devrions-nous vraiment être surpris par son soutien aux programmes d’eugénisme et de dépopulation de style nazi de Schwab ?

    • La Signora di tutti i popoli ha detto:

      Grazie TERMINUS. Grazie per la pazienza che mi doni leggendo le mie banali constatazioni.
      Non ho la capacità di una studiosa per risponderti, anche se sul mio comodino ho don Dolindo e kramer (The book of destiny) davvero non riesco ad inquadrare quanto Bergoglio preceda “l’inizio” della fine dei tempi. Che sia l’anticristo chiaramente non è possibile: non ha nè l’intelligenza, nè la capacità, nè i poteri che Satana conferisce a questo personaggio. È solo uno dei tanti piccoli anticristi che agisce per preparare quei tempi, col tetro privilegio satanico di occupare con l’inganno un posto di potere, col quale molto può distruggere indisturbato, poichè la curia e la gerarchia sono incapaci o corrotte, sicuramente senza Dio.

      Riguardo a m. Viganò, dispiace intuire la gravità della sua situazione che va ben oltre la barzelletta della scomunica formale bergogliana. Dispiace assistere desolati a ciò che lui ha deciso di divenire e prima o poi sapremo se trascinerà con se altri uomini in uno scisma di fatto: uomini desiderosi di giustizia che scelgono solo sentimentalmente ma improvvidamente il suo facile coraggio contro Bergoglio (che potrebbe, ma non vuole combattere ai sensi della Universi dominici Gregis) e
      contro il grave disagio della situazione mondiale. In entrambi i casi le sue sono solo parole, peraltro non operative… chiacchiere alla fin fine, chiacchiere erudite e ben articolate, senza un minimo di copertura dottrinale e canonica. I suoi fan però non si avvedono della sua viltà inaudita nel fare dei Papi un unico fascio di malfattori e di spingere ad una ennesima separazione fra i cristiani: il suo esempio è deleterio. Ma spero di sbagliarmi!

      da Benedetto XVI, “cos’è il Cristianesimo”- 2023:
      “Cosa dobbiamo fare? Dobbiamo creare un’altra Chiesa affinchè le cose possano aggiustarsi? Questo esperimento è stato già fatto ed è fallito. Solo l’amore e l’obbedienza a nostro Signore Gesù Cristo possono indicarci la via giusta […]. L ‘attualità di quello che dice l’Apocalisse è lampante. L’accusa contro Dio oggi si concentra soprattutto nello screditare la sua Chiesa nel complesso e così da allontanarci da essa. L’idea di una Chiesa migliore creata da noi stessi è in verità una proposta del Diavolo con la quale vuole allontanarci dal Dio vivo servendosi di una logica menzognera nella quale caschiamo fin troppo facilmente. […] sì, il peccato e il male nella Chiesa ci sono. Ma anche oggi c’è pure la Chiesa santa che è indistruttibile. Anche oggi ci sono molti uomini che umilmente credono, soffrono ed amano, nei quali si mostra a noi il vero Dio, il Dio che ama”.
      Benedetto ci dice affidarci, di cercare quei molti che ancora credono, soffrono ed amano: in questi vedremo Dio e il suo l’amore. Per questi dobbiamo amare a nostra volta, per questi dobbiamo riconoscere che Dio è sempre con noi. Grazie anche a te di essere con noi, e in questo Blog fra amici, TERMINUS!
      Ps.: se vuoi, spiegami perchè m. Viganò non accetta l’azione del Katechon.

  • La Signora di tutti i popoli ha detto:

    Per far parte di una communio, di un’alleanza, da Adamo con Dio a quella sponsale, da quella della civile convivenza a quella militare, da quella degli apostoli con Cristo a quella del Popolo con Dio… è richiesta una adesione personale del cuore e della bocca degli uomini: promesse o giuramenti sono le formali espressioni “libera – mente” date per quella adesione.
    Il mondo laico/religioso, in qualche modo, dunque chiede l’impegno personale, solenne (formale) dei suoi cittadini/fedeli: chi si tira indietro a posteriori, fa l’atto più distruttivo e ingiusto che il mondo o Dio stesso possa gradire: il TRADIMENTO.
    Il tradimento di Adamo, o idoli degli ebrei nel deserto, quello di Giuda, quello di un Presidente che non ne difende la Costituzione, quello di un Generale che vende a BigPharma i cittadini che deve proteggere, un segretario che lascia sul tavolo documenti delicati del Papa, danneggiandolo… quanti esempi attuali! È una specie di adulterio!
    Nella vita degli uomini il “peccato” più grave è sempre il Tradimento, sia dell’amicizia, dell’amore, delle leggi ma tutto parte da quello della dignità, anzi della propria coscienza.
    Ma un vescovo, scelto per santità, ha liberamente fatto promesse a Dio? ha preso degli impegni? ha giurato di tutelare la dignità di Apostolo datagli con fiducia?
    M.Viganò lo conferma a parole nella intervista: “Io cerco di fare e predicare quello che la Chiesa ha sempre fatto e insegnato, perché questo è ciò che ho giurato solennemente e che il Signore mi comanda”.

    Ed è vero, il 380 cjc prevede che un vescovo giuri la sua fedeltà alla Chiesa e al Papa. Questo è il giuramento sul Vangelo di m.Viganò fatto vescovo nel 1992 da Papa GP. II:

    “Io SARÒ SEMPRE FEDELE e obbediente alla CHIESA santa APOSTOLICA romana e al SOMMO PONTEFICE, successore del beato Pietro Apostolo nel primato e Vicario di Cristo, e ai suoi legittimi SUCCESSORI [.] li tratterò con sommo onore [.] che ad essi sia riservato il dovuto rispetto e da essi sia tenuta lontana qualunque offesa.
    Sarà mia preoccupazione promuovere e DIFENDERE I DIRITTI E L’AUTORITÀ dei Romani Pontefici; come pure le prerogative dei loro legati e procuratori. Riferirò al romano pontefice con sincerità qualunque cosa che potesse costituire un attentato ai medesimi da parte di chiunque.
    […]
    Metterò diligente attenzione nel conservare puro e integro il deposito della fede e nel trasmetterlo in modo autentico
    […]
    FARÒ MIE LE DISPOSIZIONI DEL CONCILIO VATICANO II e gli altri decreti canonici che riguardano l’istituzione e l’ambito di azione delle Conferenze episcopali, come pure dei consigli presbiterali e pastorali […]

    Sorge un pensiero:
    Viganò che dice di aver rispettato i doveri del suo Status, siamo sicuri? Basta la difesa delle finanze della Chiesa o sconfessare i suoi nemici? In effetti l’intervista sembra dimostrare le sue battaglie… Ma m. Viganò (le sue affermazioni personali sono mutevoli e non danno una chiara posizione) che è sacerdote e vescovo nato, allevato, nutrito nel seno della Chiesa e dei Papi, oggi serve e si adopera per chi ha giurato di amare e difendere? Da quello che dice e sembra, il tradimento che leggiamo dalle sue parole può passare in secondo piano rispetto ai suoi successi? E non ci riferiamo alla sua fedeltà a Bergoglio NON canonicamente eletto ma ai suoi mentori, i Papi precendenti.
    Come se uno sposo, buon cittadino e contribuente, dica alla sposa: ‘il nostro sacramento non fu valido perchè per me sei una donna modernista: non ho più il dovere di amarti, proteggerti, servirti, di esserti fedele!”… Questo ha fatto Viganò, dopo aver ben goduto delle grazie della sposa, ora trova più calda e sexy una lefbvriana? No! Non bastano i meriti delle sue battaglie per scusare ciò che ora fa fuori le mura di Casa: le offese alla sua Sposa e al Signore.
    Che prosegua nella sua strada.
    Viganò è ormai uscito dalla nostra comprensione! Più delle passioni che sono nel mondo, dobbiamo prima preoccuparci della nostra battaglia e non dimenticare i ns impegni ma esservi fedeli. Viganò oggi serve solo a ricordarci i nostri giuramenti, non a tradirli.

  • Ester ha detto:

    Viganò parla dello strapotere del cardinale Bertone e questo è interessante, poiché dimostra che la Chiesa era diventata ingovernabile, era di fatto una nave in cui la cui la maggior parte degli ufficiali si era ammutinata. Papa Benedetto provò a resistere alle enormi pressioni che venivano esercitate contro di lui dentro e fuori la chiesa. Viganò giustifica quindi indirettamente la decisione del papa di tirare la leva rossa: fingere di togliersi di mezzo ed entrare in SEDE IMPEDITA. Ma Viganò non ne fa cenno, neanche di striscio. In seconda istanza, va da sè che Viganò ha fatto negli anni una eccellente carriera diplomatica, inviato negli USA ha intessuto una trama di rapporti con gente che conta, peraltro, se avesse voluto, avrebbe utilizzato questa rete di conoscenze per portare avanti l’ istanza che Benedetto era in SEDE IMPEDITA e che il Conclave del 2013 fu illegittimo ed elesse un ANTIPAPA. Fine di Bergoglio. E invece che cosa fa? Sfida Bergoglio con un fucile con il tappo di sughero. Ecco perché Viganò non è convincente, si mostra abile a parole ma stranamente sfuggente nei fatti.

  • Tina ha detto:

    E bergoglio commissionò la produzione de
    “Il papap’occhio 2”, la nuova produzione del centro studi di teatro sperimentale del vaticano.
    Niente di meglio per far passare per debole l’immenso Papa Benedetto e per supereroe l’intrepido monsignor-scisma.
    In tutte le migliori diocesi apostate.

  • Roberto ha detto:

    Tutte le argomentazioni di mons. Viganò, pur non essendo né teologo né al dentro della situazione,ritengo che bergoglio, con le innummerevoli frescacce che dice e che ha detto, per la paciamama, per icosiddetti vaccini, per aver smontato l ‘ istituto della famiglia già promosso dal Santo Padre Giovanni Paolo Ii facendo responsabile mons. Paglia, per aver elevato il card……a responsabile per la dottrina della fede, (uomo che ha scritto libri di pornografia) insomma mons. Viganò ha ragione eccome. La mia stima e….stia attento perché lei è una voce molto scomoda. Fa bene, inoltre, a non rispondere a Cionci

  • Cesaremaria Glori ha detto:

    Attendevo dopo la precedente uscita di Monsignor Viganò , che non mancasse una sua chiara elocuzione. Ora sappiamo di essere in una guerra che ci trascinerà con quella già in atto che verrà come una inevitabile esplosione che ansima nei petti di gente invasata.

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