L’AIFA Ammette che il Siero non Previene l’Infezione. Scandaloso Ritardo, il Parere del CIEB.
16 Agosto 2024
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stiilum Curiae, offriamo alla vostra attenzzione questo Parere del Comitato Internazionale per l’Etica della Biomedicina (CIEB), dopo la scandalosa affermazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco relativa ai cosiddetti vaccini anti-Covid. Non dimentichiamoci quello che i governi a guida Conte e Draghi hanno fatto, limitando le libertà personali, obbligando persone che non avrebbero voluto farlo a sottoporsi alla vaccinazione, con conseguenze talvolta e più che talvolta pericolose e letali, il tutto con la benedizione di Bwergoglio e di quello che dovrebbe essere il custode della Costituzione. Buona lettura e condivisione.
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Comitato Internazionale per l’Etica della Biomedicina (CIEB)
Parere (n. 24) sull’ammissione da parte dell’AIFA della inefficacia del cosiddetto vaccino anti-Covid
In questi giorni molti italiani hanno preso atto con stupore delle affermazioni con cui l’AIFA ha ammesso
pubblicamente che “allo stato attuale, nessun vaccino COVID-19 approvato presenta l’indicazione “prevenzione
della trasmissione dell’infezione dall’agente Sars cov-2”.
Tale stupore, in realtà, non appare giustificato, anzitutto perché già nell’ottobre 2022 i vertici della Pfizer avevano
ammesso, di fronte al Parlamento europeo, di non aver mai testato la capacità del cosiddetto vaccino anti-Covid
di arrestare la trasmissione del virus Sars-Cov-2; e in secondo luogo perché, fin dall’inizio di questa vicenda, e
dunque prima delle pubbliche ammissioni della Pfizer, è universalmente noto che l’immissione in commercio del
vaccino in questione è stata autorizzata in forza dell’art. 4 del regolamento della Commissione europea n.
507/2006, secondo cui un medicinale per uso umano può essere introdotto sul mercato “malgrado non sia stati
forniti dati clinici completi in merito alla sicurezza e all’efficacia del medicinale” medesimo e dunque in condizioni
di assoluta incertezza scientifica in merito alle proprietà del medicinale per il quale l’autorizzazione è concessa1
.
Le affermazioni dell’AIFA appaiono, quindi, più che stupefacenti, scontate e tardive. Realmente stupefacente
sarebbe semmai ricordare chi o cosa ha convinto a suo tempo milioni di italiani a credere nelle proprietà salvifiche
di un medicinale i cui effetti erano, in realtà, sconosciuti ab origine: che siano state, forse, le dichiarazioni del
Presidente del Consiglio che ha introdotto l’obbligo vaccinale (“non ti vaccini, ti ammali, muori, oppure fai morire”)
o le dichiarazioni del Presidente della Repubblica che ha sanzionato quell’obbligo (“invocare la libertà di non
vaccinarsi è in realtà una richiesta di licenza di mettere in pericolo la salute e la vita altrui”)?
In ogni caso, le ammissioni dell’AIFA hanno almeno il merito di chiarire una volta per tutte, e definitivamente, che
la campagna pseudo-vaccinale altro non è stata che una gigantesca sperimentazione di massa di un farmaco
dagli effetti sconosciuti, sperimentazione alla quale i cittadini sono stati in parte spinti gentilmente e in parte
obbligati a partecipare e ai quali è stato estorto un “consenso” che, per definizione, non poteva essere “informato”,
attesa l’impossibilità, da parte di chiunque e in particolare da parte dei medici-vaccinatori, di conoscere
previamente i rischi e i benefici del farmaco in questione e, quindi, di comunicarli in anticipo ai partecipanti alla
sperimentazione medesima.
È tuttavia evidente che le responsabilità dei mandanti e degli esecutori materiali di questa sperimentazione di
massa non si fermano alla violazione del principio di consenso informato – come codificato dal Codice di
Norimberga del 1947, dall’art. 7 del Patto internazionale sui diritti civili e politici del 1966 e dall’art. 5 della
Convenzione di Oviedo del 1997 – avendo gli uni e gli altri calpestato scientemente, sistematicamente e, finora,
impunemente anche gli altri principi generali di bioetica e di biodiritto: dal principio di precauzione al principio di
beneficenza al principio di non maleficenza, solo per ricordarne alcuni.
Ma tutto ciò ancora non basta, perché la gestione del Covid ha permesso di pianificare, per la prima volta su scala
planetaria, strategie biopolitiche fondate sull’imposizione di strumenti di controllo sociale, quali il Green Pass,
che di fatto hanno trasformato i diritti fondamentali dei cittadini in mere concessioni governative. La portata di
questo attentato alle fondamenta stesse dello Stato di diritto va ben oltre l’imposizione dell’obbligo vaccinale,
essendo ormai evidente che il concetto di premialità sotteso al Green Pass resterà ancorato alle decisioni
politiche e alle scelte normative che saranno imposte anche in altri contesti (sostenibilità ecologica, energetica,
alimentare, ecc.) da classi dirigenti ormai organiche, e non più solo funzionali, alle élites finanziarie transnazionali
e ai diktat da esse elaborati a livello globale.
A questo punto resta da chiedersi perché l’AIFA ammetta oggi, con tanto candore, ciò che il CIEB, unitamente a
una piccola parte della comunità scientifica, sostiene con i suoi Pareri fin dal 2021.
Delle due l’una: o ciò è stato fatto per saggiare il grado di arrendevole autocommiserazione degli italiani e la
possibilità di continuare indisturbati l’opera di demolizione dello Stato di diritto; o è stato fatto per provocare una
1 Cfr. l’art. 4 del regolamento della Commissione europea n. 507/2004, in GUCE n. L92 del 20 marzo 2006, pag. 6.
Al riguardo, si veda anche il Parere n. 1 del CIEB del 20 dicembre 2021.
reazione che dovrebbe spingersi, coerentemente, fino a chiedere a tutti i promotori della campagna vaccinale, e
in particolare alle più alte cariche dello Stato, di assumersi le responsabilità del proprio operato.
Chissà se la seconda, ipotetica reazione sarebbe tollerata dai poteri che si celano dietro il velo della sovranità
statale e che hanno tutto l’interesse a creare le condizioni in grado di giustificare l’introduzione di misure restrittive
delle libertà personali ancora più stringenti di quelle ricordate finora, esattamente come sta accadendo in
Inghilterra in questi giorni: e cioè, in altre parole, a creare un nuovo ordine attraverso il caos.
CIEB, 14 agosto 2024
Il testo originale del Parere è pubblicato sul sito: www.ecsel.org/cieb
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Categoria: Generale
Quando si dice tempestività!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Basta aspettare e vedere. Se la frammagistratur* manderà al rogo don Sergio, Conte e Draghi come ha messo allo spiedo Toti (complicità in strage? no, spiccioli abusivi) vorrà dire che i gattopardi intelligenti si sono decisi agli estremi rimedi.
Probabile quanto Bergoglio che si affaccia e confessa di essere una creatura della Cia. Mai porre limiti alla Provvidenza.
Altrimenti è soltanto ciò che mancava ai cornuti e mazziati. Pascolare: non è successo niente, è andato tutto come doveva andare e voi non contate un gatto tedesco. Che comunque conta molto di più di una Presidente del Consiglio italiana.
https://ilsimplicissimus2.com/2024/07/18/ursula-un-vaccino-contro-la-realta/
-Mi chiedo in che mondo viva chi si stupisce che Ursula von der Leyen sia stata eletta per la seconda volta a capo della commissione europea. Ma come, una che ha contrattato al telefonino con l’amministratore delegato della Pfizer, l’acquisto di 4,6 miliardi di dosi di vaccino sufficienti per inoculare 8 dosi di siero a tutti gli europei, neonati compresi, che ha fatto in sostanza una trattativa privata, è di nuovo a capo della commissione nonostante sia in corso un’indagine su questa compravendita di cui sono scomparsi i documenti? Chi si pone questa domanda non soltanto non ha capito proprio niente della natura elitaria della Ue e nemmeno del ruolo della pandemia come momento essenziale della conquista di potere da parte della finanza globalista. Guardando la cosa dal punto di vista del potere reale la von der Leyen – non estranea in passato a queste trattative private quando era ministra della difesa in Germania – ha svolto un’opera preziosa non solo per rendere ricchi i produttori di sieri sperimentali e causare un danno da 20 miliardi ai cittadini, ma per impostare gli strumenti di controllo della popolazione che sono derivati dalla psicosi pandemica. Così ci si può anche permettere questo sberleffo a chi è morto o ha subito danni da sieri sperimentali, danni che proseguiranno per anni.-
“ . . . classi dirigenti ormai organiche, e non più solo funzionali, alle élites finanziarie transnazionali
e ai diktat da esse elaborati a livello globale . . . “
Tra queste classi dirigenti organiche includerei quel signore che si veste di bianco per sembrare papa, il quale, dopo avere incontrato A. Bourla (amministratore delegato di Pfizer) per ben due volte, ebbe a dichiarare che vaccinarsi era un ATTO DI AMORE, divenendo lo sponsor più ingannevole dello pseudo-vaccino.
Spero che questo signore si penta davanti a Dio per avere INGANNATO MILIONI DI PERSONE che si sono ingenuamente fidate della sua veste bianca!
LE APPARENZE INGANNANO . . .
In realtà il caos è già in onda, in ogni settore.persino nel clima.
Per tutta questa estate é piovuta dal cielo una strana sabbia rossa, spacciata comec sabbia del deserto.
Non ho mai visto una sabbia spostarsi senza vento o con un vento contrario a quello da cui essa si suppone provenire…
Appiccicosa, ha coperto tutto, causando tanta fatica alle donne.
Non parliamo del settore sanitario che sembra gestito da pazzi.
Si chiudono ospedali grandi e funzionanti gettando allo sbando medici e paramedici e lasciando a disposizione di centinaia di migliaia di cittadini ospedaletti dove pochi operatori scopiano di fatica e i pronto soccorso diventano anticamera degli obitori.
La Giustizia dovrebbe farsi ospite fissa di ” Chi l’ha visto?
Le belle vie delle cittadine di provincia, già luogo di passeggio e di incontri sociali, ornate da vetrine scintillanti , sono semideserte e intriistite da serrande ormai chiuse per sempre.
Gli incontri ormai si celebrano, in una confusione sociopatica, nei Centri Commerciali, zeppi di robaccia .
I traditori dei popoli hanno fatto e stanno facendo un buon lavoro.
Non so come facciano a dormire tranquilli.
Alla signora Ursula è stato comunicato il Parere del Comunicato Internazionale per l’Etica della Biomedicina (CIEB)? dato che ha autorità sull?EU chi la farà tacere?
i Governi italiani sapranno chiedere perdono per le loro ipocrisie?
No cari CIEB non era per niente sperimentazione, smettetela con queste idiozie, il siero ha un solo obiettivo, depopolare, am-maz-zar-ci.
E basta con le ammissioni di responsabilità dei criminali coinvolti, l’unica cosa di cui si dovrebbe parlare è il patibolo
Ripropongo di riesaminare l’insensatezza e l’inconsistenza del principio scientifico del vaccino (antinfluenzale), perché se si esamina questa questione da una prospettiva diversa può emergere una realtà differente da quella imposta. Mi spiegherò meglio, se si dice che una determinata sostanza medicinale fa bene e si avvalora questa tesi con dati, analisi, ricerche e controlli incrociati e tutta una serie di dimostrazioni basate anche su esperienze dell’effettiva efficacia di questa sul corpo umano, che questa sostanza produce benefici alla salute fisica di chiunque la assuma, allora si potrà dare una certa impressione di veridicità a tale tesi perché poggia su fondamenta di verità, e chi dovrà usare questa sostanza dovrà fare affidamento in buona fede su ciò che viene dato per vero almeno fino a che non lo avrà sperimentato personalmente. E questo è quello che è sempre stato per ogni sostanza medicinale.
Ma se parto da un presupposto iniziale che quella sostanza medicinale che si va dicendo buona sia sicura indipendentemente dall’effettiva bontà e poi in realtà si scopre che il presupposto poggia su una fondamenta fasulla perché creata apposta per avvalorare questa tesi in quanto conviene solo a chi produce tale medicina, è chiaro che sarà necessario costruire un castello che si dovrà proteggere ad ogni costo da ogni attacco che possa farlo cedere anche in un solo punto. Per dire che un farmaco è buono e funziona bisogna dimostrare che sia vero almeno dimostrando che produce più benefici che inconvenienti, una sostanza che si considera di prevenzione come il vaccino deve soddisfare tale requisito allo stesso modo di una qualsiasi altra sostanza medicinale e in ogni caso deve essere provato dalle persone interessate, ma non obbligate proprio per poter dare la possibilità di scegliere se farne uso o no.
Ma quale è la base di partenza scientifica del vaccino? La base di partenza è che il vaccino (antinfluenzale) provochi una reazione immunitaria nell’organismo inducendolo a reagire in anticipo rispetto alla malattia da cui si pretende di proteggere, in modo da preparare l’organismo ad essere pronto quando ci sarà una ipotetica influenza, ma se l’ipotetico attaccoinfluenzale qualora si manifestasse dovesse essere di una entità tale da non preoccupare affatto la salute delle persone sane al punto che il vaccino inoculato per prevenzione risulta essere decisamente inutile o ininfluente, o peggio ancora decisamente controproducente e dannoso come in realtà è successo ed è stato dimostrato? E poi perchè anticipare e produrre una reazione immunitaria artificialmente, se la natura ha previsto una determinata risposta utile solo quando ce ne sarà bisogno?
Questo presupposto iniziale dell’utilità e necessarietà del vaccino protetto da tutte le parti come un castello perché nessuno lo possa attaccare con questioni che lo possano mettere in discussione proprio per non screditare tale principio, fa sorgere il ragionevole dubbio che ci possa essere qualche cosa che non si vuole rivelare perché se tale impalcatura dovesse crollare potrebbe crollare l’intero impero della produzione dei farmaci e la perdita di guadagni sarebbe ingente.
Vorrei continuare a spiegarmi meglio, il sistema immunitario creato da Dio funziona in modo meraviglioso fintantoché non viene alterato da tutta una serie di fattori esterni ed interni al corpo che non vado ad approfondire, mi limito a dire che funziona bene in persone sane, e in persone malate dovrebbe funzionare anche se sotto sforzo, ma comunque dovrebbe produrre l’effetto di difendere l’organismo da attacchi di malattie, in questo caso stiamo parlando di un’influenza virale.
Il vaccino in questione (quello classico usato fino a prima di quello a mRna) viene usato per prevenire appunto da influenze di tipo virale, non oso immaginare infatti altre malattie virali o non virali che abbisognassero di vaccini o sostanze particolari e specifiche perché questa è un’altra questione e dovrà essere trattata ulteriormente in un secondo momento.
Se un vaccino si dice che funziona in caso di influenza perché non si dovrebbe dire anche allo stesso modo che il sistema immunitario funziona altrettanto bene producendo quello che madre natura ha previsto in questi casi, e cioè la febbre, la necessità del riposo ecc. ovviamente c’è sempre qualcuno su questo che tende a diminuire l’importanza del sistema immunitario di produrre anticorpi che servono ad immunizzare da nuove forme di influenza stagionale, per cui si dice che è sempre bene vaccinarsi perché è più sicuro ecc. come se il sistema immunitario non fosse affidabile e non si potesse dire che è bene venga la febbre che stimola l’organismo a produrre difese immunitarie ecc., ma procediamo oltre.
Chi può aver interesse a dare credito a tutta la serie di discorsi costruiti intorno alla questione dei vaccini fino a far credere che senza di questi si rischia sempre più di ammalarsi e di andare incontro a problemi sempre più gravi? E’ pensabile che si possa chiedere il parere a sedicenti esperti collusi con gli interessi delle case farmaceutiche o anche agli stessi tecnici che vi lavorano dentro? E che cosa potrebbero dire? Sarebbe come chiedere all’oste se il vino è buono. Per cui non si può fare affidamento su tali sedicenti esperti. Il problema però c’è e deve essere risolto.
Ma se il vaccino è scientificamente valido perché obbligare la gente a vaccinarsi? La gente da sé stessa fa uso di medicinali quando sono effettivamente buoni, utili e necessari, Infatti la zappata sui piedi se la sono data quando hanno imposto la vaccinazione facendo sorgere il dubbio che qualcosa non fosse così chiaro, oltretutto legandolo ad un’altra forma di obbligo sociale quale il green pass, che non centrava niente ma in questo modo obbligava doppiamente la gente, creando ulteriori dubbi che la vaccinazione non fosse altro che un mezzo per difendere l’impalcatura scientifico-politico-medico mediatica ecc. per arrivare a collaudare la forma migliore di impostura possibile, creata ad arte nel modo più subdolo per imporsi a tutti indistintamente facendo leva sul fatto che siccome a tutti sta a cuore la propria salute, chiunque sarebbe stato disposto ad accettare qualsiasi cosa pur di non ammalarsi e continuare a vivere normalmente, anche un’impostura.
Prendiamo un campione di 2000 persone vaccinate, poi un altro campione di 2000 persone non vaccinate, in caso di epidemia influenzale supponiamo una persona muore nel gruppo dei vaccinati, morirà vaccinata ma bisogna vedere se ha contratto l’influenza o no, quindi può essere che muore senza virus e se poi un’altra dello stesso gruppo muore vaccinata ma con il virus allora sono due morti ma con duesituazioni diverse, lo stesso può capitare nel gruppo dei nonvaccinati, una persona muore con il virus un’altra muore senza virus, se noi potessimo raffrontare questi 4 morti e farne una statistica sicura chi potrebbe dire con certezza che i due morti vaccinati siano morti per lo stesso motivo dal momento che uno è morto con il virus e l’altro no, lo stesso vale per il gruppodei non vaccinati uno è morto con il virus e l’altro no, ma chi può dire che gli eventi pur essendo concomitanti cioè la morte e la presenza del virus o del vaccino siano da mettere in relazione? Si dovrebbe poter fare una ricerca ed una stima molto accurata per arrivare a dire e stabilire con certezza chi è morto di una cosa e chi di un’altra, e chi la può fare una tale ricerca le case farmaceutiche? Qualche istituzione? La complessità e la variabilità delle situazioni è tale che moltiplicata per milioni di volte non è possibile avere un dato certo sulla effettiva funzionalità di un vaccino al massimo una stima di probabilità.
Già a questo punto la complessità e la diversità dei sistemi immunitari di ognuno dovrebbe indurre ad una prudenza superiore e sufficiente per dire che non ci può essere un ipotetico principio scientifico valido per tutti dal momento che ognuno ha una reazione differente al trattamento con un unica sostanza medicinale.
Ma il problema si allarga quando molte persone dicono di trovarsi bene con il vaccino solo perché hanno fiducia del loro medico che gliel’ha prescritto oppure lo ha detto la televisione come se questa fosse la bocca della verità, oppure il solito esperto che non fa altro che avvalorare tesi partendo dal presupposto intangibile della bontà di tali sostanze solo perché ne è stato indottrinato o perchè ne è convinto o perché sotto sotto c’è sempre qualche interesse da difendere oltre a quello economico, come il prestigio, la credibilità della scienza, l’immagine delle sue figure scientifiche ecc.
E’ scientificamente dimostrato che una influenza passa in un determinato tempo qualsiasi cosa uno prenda con o senza vaccino, ma quando uno è convinto che senza di questo il decorso dell’influenza sarà sicuramente peggio magari senza aver mai sperimentato personalmente la possibilità di riporre fiducia nelle capacità di reazione del proprio sistema immunitario, allora è facilmente preda dei più svariati pareri e condizionamenti del sistema sociale e sarà difficile che cambi prospettiva.
E’ scientifico il fatto che somministrando una sostanza medicinale che deve produrre un certo effetto che si vuole benefico quando incontrerà un soggetto più sensibile o più intollerante, tale sostanza non sarà più così’ benefica, e se si dovesse forzarne l’uso certamente si manifesterebbero degli effetti avversi. Basterebbe trasferire questo principio ad alcune sostanze alimentari, ad esempio la pasta di grano duro, questa è molto buona ma se si dovesse obbligare indistintamente chiunque a mangiarne, quando capitano dei celiaci certamente avranno dei problemi, idem per il latte, il formaggio, il vino ecc. quindi è ovvio che questo principio esteso per un numero crescente di trattamenti aumenta esponenzialmente la probabilità di effetti avversi o letali, e questo lo si può stabilire già in anticipo non occorre sperimentarlo sulla pelle di nessuno.
Poi bisogna aggiungere il flusso dei pareri personali basati sul nulla, tipo: io mo vaccino perché mi sono sempre trovato bene, oppure: l’ha sempre fatto anche mia madre, mia nonna, la mia vicina ecc. e si sono sempre trovate bene, oppure: io mi fido del mio medico e quindi lo prendo, ma è possibile che tutti questi comportamenti basati solo su impressioni personali, possano costituire materia seria per stabilire un principio scientifico? Quindi bisognerebbe capire da quale punto di partenza una persona inizia a decidere se prendere o meno una sostanza che lui crede gli possa far bene, ma fintantoché non la prova non lo potrà mai sapere. Eppoi bisogna dire che se uno si è sempre vaccinato con i vaccini tradizionali pensando di stare bene e arriva a crederlo solo perché in realtà il vaccino non gli ha procurato niente di male ossia è praticamente ininfluente sulla sua salute, allora che principio è?
Ma il problema è molto più complesso ed esteso, la pandemia sembra averlo rivelato, cioè è stata messa in evidenza sul piano sociale un’ insieme di legami e relazioni che hanno coinvolto tutte le forze istituzionali, pareva che fossero perfettamente coordinate verso un’unica direzione da un’unica regia, ma questo è un discorso che si sposta su un piano spirituale che non è così facilmente e immediatamente valutabile.
Ad ogni modo rimane il problema di questi cosiddetti vaccini (termine usato impropriamente) a mRna, sostanze che hanno già una influenza sulla matrice genetica, quindi siamo oltre il semplice sistema immunitario, e nessuno può sapere quali effetti possono produrre. Quindi come si poteva essere così sicuri degli ipotetici effetti benefici così come ce lo hanno fatto credere in forza dei pareri di sedicenti esperti e competenti, facendo leva sulla buona fede delle persone ignare di essere delle cavie di una sperimentazione planetaria, se non c’era nessuno studio ma solo ipotesi? Inoltre c’è un altro problema ancora più grave e cioè la creazione di virus artificiali o altre sostanze che appunto fanno scattare la necessità di queste sostanze dette impropriamente vaccini così come le abbiamo sperimentate, e le giustificano appunto perché queste pandemie sono procurate dolosamente, roba da terrorismo medico scientifico criminale da stroncare su scala planetaria. Perché deve esserci un trattato pandemico e non un trattato contro le pandemie? Che possono essere previste per poi essere facilmente programmate e infine provocate?
Questo è il punto, siamo entrati in un campo molto più vasto della sola medicina, siamo nel campo della conoscenza, un campo per definizione “spirituale” dove bisogna sapere con quali forze si ha a che fare, dove il bene si scontra con il male, chi avrà la volontà la capacità e la luce sufficiente per discernere dove sta la verità e dove la menzogna? Chi avrà il coraggio di ammettere i propri errori alla luce di ciò che risulta essere sbagliato in forza dell’evidenza e correggersi? Chi avrà il coraggio di abbandonare una strada che sembrava buona ma risulta essere negativa a causa della verità conosciuta e rinunciare anche alla convenienza economica per amore della verità?
A parte un” leggerissimo ” ritardo nell’espletamento delle funzioni assegnate che dovrebbero essere preventive, hanno detto cio’ che altri avevano, con abbondante anticipo, gia’ veicolato anche prima della ” pandemia ”. E l’hanno fatto senza prendere un soldo. Per cui le domande da porre sono : a cosa serve questo organismo ? Perche’ viene posto a spese dei contribuenti ? ma, sopratutto, chi serve ? E sono meritevoli d’ una risposta .