Effeminatezza Compulsiva al Vertice della Chiesa. In Giro c’è Troppa Papaggine. Mastro Titta.

13 Luglio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

E niente, sto cercando di andare in ferie, ma poi arrivano gli Alleati dell’Eucarestia, e ora Mastro Titta a cui non si può dire di no. In generale, e in particolare a questo articolo, che ci sembra magistrale nella sua ironia. Buona lettura e condivisione.

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MASTRO TITTA: DONNE, DUDUDÙ, IN CERCA DI GAY

 

“La realtà è più importante dell’idea” pigola Francis nella prefazione alla fatica letteraria dei cardinali Hollerich e O’Malley sulla condizione femminile nella Chiesa. Indovinate un po’? Condizione non adeguatamente valorizzata, al punto che le donne “soffrono per il mancato riconoscimento”. Traduzione per i diversamente senzienti: donne prete. O preti che si sentono donne, evirati o no. Non che la differenza balzi sempre all’occhio anche rebus sic stantibus, ma non cavilliamo.

 

Nell’imminente sorpresa dello Spirito ci rivolgeremo loro chiamandol* don*. Spiegheranno che nella Chiesa delle origini “don*” era l’abbreviazione di “donna”. La “Chiesa delle origini”, altrimenti nota come “vera Chiesa”, è po’ come i peti dei dinosauri che hanno causato la prima crisi climatica: nessuna l’ha mai vista, ma tutti credono alla sua esistenza.

 

Monsignore e Monsignori, voilà la Chiesa Sinodale. The Rocky Horror Picture Church. Titolo del libro pietra miliare della patristica cattolica riformata, pardòn nonnistica (nel senso di nonnismo nei confronti dei fedeli militanti): Donne e ministeri nella Chiesa Sinodale. Quello che pudicamente VaticanNews omette è che coautrice del volume è Jo Bailey Wells, vescova d’Inghilterra e Sottosegretaria Generale della Comunione Anglicana. Moglie, guarda caso, di un prete (sarebbe quasi una notizia confortante, vista la temperie sessuale). Oste, com’è il vino?

 

Ho constatato riguardo tutto il materiale cartaceo prodotto da Bergoglio e i suoi pedoni – encicliche, esortazioni, motu proprio, libri, meditazioni e via dicendo – che sono sempre più banali delle marchette che li promuovono. Un qualsiasi articolo su Sorelli Tutti esprime il pensiero di Bergoglio in modo più ficcante ed esatto di quanto non faccia lui stesso. Nel caso della prefazione al libro in questione, difficilmente leggendoli troverete un surplus rispetto al pezzullo di VaticanNews. Si tratta di pubblicazioni che servono ad impartire ordini.

 

La riflessione estesa, il ragionamento sono il make-up anti-age. Serve a dare una patina culturale, casomai qualche malizioso pensi che i nostri si mettano a scrivere roba ad mentula canis. Il libro conserva l’aura mitica dell’intellettualità, per quanto anche Zlatan Ibrahimovic sia uno scrittore prolifico, avendo all’attivo ben tre titoli.

 

Secondo aspetto: l’antipensiero di Francis, “la realtà è più importante dell’idea”. La realtà stessa è un’idea, fatto che Francis probabilmente ignora. Pensate a Bergoglio come ad un cuoco da trattoria che propone antipasto di bruschetta, linguine all’aglione, lombata di vitello in porchetta con contorno di crocchette di patate, e la torta della nonna che la nonna aveva preparato da nubile. Solo che invece di dividere il cibo in portate le frulla tutte insieme, servendovi un frappé bello caldo. La forma è sostanza, poi arriva “la realtà” di Bergoglio: il fideismo cremoso in non si sa bene cosa. Questo pappone Brodoglio lo chiama “realtà”.

 

Dire che “la realtà” è più importante “dell’idea” suona bene ma significa un beneamato. Dipende da quale realtà, e soprattutto quale idea: prendete una pizzata in cattedrale con Francis e il principio di identità e non contraddizione di Aristotele, e ditemi se ha riscattato più uomini dalla propria miseria spirituale e materiale una Quattro Stagioni riscaldata o la Metafisica dello Stagirita. Il divino soccombe contro i villi intestinali.

 

A livello apicale la Chiesa è femminista ed omosessualista perché ambigua e irrisolta nella propria fede. Forse in anni passati Bergoglio ha anche provato a credere, non discuto. Come tutti i mediocri che coltivano immagini smodatamente grandiose di sé, ha scimmiottato ora questo ora quello senza imbroccarne mezza, fallendo su tutta la linea. Ostenta una profondità spirituale che semplicemente non possiede.

 

Questa ipersensibilità delle alte sfere vaticane verso il mondo femminile – e femminista in senso rivendicativo – è indicativa dell’effeminatezza compulsiva che governa quelle (in)coscienze. Parafrasando Battisti: donne, dududù, in cerca di gay, che trovano guai. La promiscuità non è in prima battuta erotica, ma appunto una questione di fede, o della sua assenza. Quando disconosce Dio o tenta di addomesticarlo, l’uomo cessa di riconoscere se stesso.

 

Il risultato è che in giro c’è troppa papaggine.

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16 commenti

  • Dino Brighenti ha detto:

    …..non ci indurre in tentazione ma liberaci da bergoglio amen.

  • Rolando ha detto:

    Rivelatrici queste parole dell’articolo:
    “Come tutti i mediocri che coltivano immagini smodatamente grandiose di sé, ha scimmiottato ora questo ora quello senza imbroccarne mezza, fallendo su tutta la linea. Ostenta una profondità spirituale che semplicemente non possiede.”
    La fede è sostanza di cose sperate. Così scrive l’Apostolo!
    Ed il vangelo dice che con quella misura con cui si giudica, si verrà giudicati.
    Illuminanti sono queste parole di Joseph Ratzinger del 1968: “Dalla crisi odierna emergerà una Chiesa che avrà perso molto. Diverrà piccola e dovrà ripartire più o meno dagli inizi. Sarà una Chiesa più spirituale che non si arrogherà un mandato politico”.
    Sarà quella che riconoscerà il Cristo alla sua seconda venuta o quella che lo farà a brandelli come all’origine della storica ed umana vicenda? Sarà la Chiesa del vecchio Deposito o quella della Speranza sostanza della Fede? O semplicemente la sua scomparsa?

  • Davide ha detto:

    Non è Battisti ma Zucchero…citazione

  • paul ha detto:

    si perde tempo per improbabili “riforme” (tra l’altro scontentando anche i “modernisti” che vorrebbero tutto subito) mentre le chiese sono sempre più deserte e stanno aumentando i seguaci di sciamanesimo, sette, occultismo, esoterismo…

  • Linda Pocher ha detto:

    Bello l’articolo! Fa davvero ridere, anche me che ho scritto il libro!, peccato che lasci l’impressione che il libro non l’abbia letto, oppure si è fermato alla prima riga della prefazione, che si può trovare in rete. Se le fa piacere, glielo faccio spedire gratuitamente dall’editore, mi basta il suo indirizzo!

  • Sereno Graffiante ha detto:

    Ma qualcuno l’ha detto a Bergoglio che è estate e fa caldo? E’ mica normale, intendo, che faccia caldo in estate, e tutti ne parlano sorpresi.
    E’ il riscaldamento climatico, bellezza! Ma quello africano o quello del resto del mondo? Chi lo sa? Perché quello africano è normale, invece quello del resto del mondo è tendenzialmente trans, è un caldo arcobaleno, come si usa dire oggi che siamo evoluti.
    E’ come la Chiesa cattolica, che in Africa non benedice le coppie gay, a differenza del resto del mondo che è “evoluto”. Secondo me, sta a vedere che Bergoglio dice la verità sul clima: cioè in Africa il caldo lo sopportano, mentre nel resto del mondo no, e si vede.

  • Cristina ha detto:

    Bellissimo articolo,grazie.Chi incontra DIO incontra anche se stesso, è una profonda verità.

  • Emmebi ha detto:

    “ad mentulam canis”

  • Angelo ha detto:

    Se un Conclave eleggerà un Platinette “loici” teologi e canonisti diranno che così ha voluto lo Spirito Santo: è papa.

  • Carlo Massone ha detto:

    Ormai anche le pietre hanno capito che il misericordioso dittatore non è e non e mai stato papa.
    Lui stesso non ne può più di fingere e non sa come uscire di scena. Credo anche che non sappia più che cosa inventarsi perché gli accecati ricominciano a vedere! Auguri dottor Tosatti e signor Mastro Titta. A proposito : quando si firmerà con il suo vero nome?

  • Tamina ha detto:

    Leggendo questo testo, tanto ironico quanto vero, si può andare in vacanza ridendo. E ridere è salutare, soprattutto in tempi terribili.

  • Carlo ha detto:

    Povero Santo Padre… I modernisti l’hanno ingannato ancora una volta… Povero Santo Padre…

  • Federico ha detto:

    Non sono d’accordo; il problema basilare è la dieta. O meglio la sua mancanza. Padre Pio e i santi facevano digiuno, lavoro e preghiera.
    Questi non digiunano, non lavorano e non pregano. Sì ingrassano, e peccano.
    La radice di tutti i loro e i nostri mali è la pappagorgia, che ormai ha assunto dimensioni indecorose.
    Digiuno, signori prelati; digiuno o almeno dieta!!!
    E penitenza. Soprattutto dal ciarlare e dal “chiacchiericcio” evanescente; anche quello riguardante la (vera o presunta) democrazia. Della quale non si parla né nel Vangelo né negli Atti degli Apostoli; e della quale qualunque papa farebbe molto molto molto meglio a non parlare.

    • Topo gigio ha detto:

      Tutto il mondo e’ a dieta ! Ma loro , gli eminentissimi , no !
      Ma se si mangia troppo , non si riesce neppure a camminare e/o a respirare !
      Le leggende cristiane parlano di santi che venivano nutriti dagli uccelli del cielo…
      Perche’ preoccuparsi del cibo ?
      Perche’ non avere fiducia nella divina Provvidenza ?

  • Franco Bampi ha detto:

    Non è Battisti: è Zucchero
    Per non rovinare un bell’articolo con una citazione sbagliata.