Ghigliottina, G7 e Intelligenza Artificiale. Una Realtà Distopica Anticristica da Combattere. Massimo Viglione.

9 Luglio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Cinzia Notaro, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione questa intervista con il prof. Massimo Viglione. Buona lettura e condivisione.

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Ghigliottina, G7 e Intelligenza Artificiale

Un incontro svoltosi nella Sala Riunioni della Società Operaia il 2 giugno scorso a Martina Franca, cittadina pugliese in provincia di Taranto.

Ha preso la parola il prof. Massimo Viglione, docente, storico, saggista, ricercatore, nonché presidente della Confederazione dei Triarii, di cui è fondatore e che si propone – così come si legge nel suo Statuto – di «difendere, diffondere e promuovere i valori tradizionali della fede cattolica e della cultura italica nel momento in cui essi si trovano a essere minacciati da azioni, di diverso segno, che tendono a far scomparire, o corrompere, un patrimonio culturale e spirituale radicato nei secoli e meritevole di essere preservato a beneficio delle attuali generazioni e di quelle future» (https://www.confederazionetriarii.it/home/statuto-e-codice-dei-valori-e-degli-obbiettivi.htm)

Professore, esiste veramente un filo che unisce “Ghigliottina, G7 e Intelligenza Artificiale”? E in che senso?

Per comprendere il senso – profondo e reale – di questa “provocazione” intellettiva, occorre avere consapevolezza del processo storico (le varie tappe di sviluppo nel corso dei secoli) e metastorico del fenomeno della Rivoluzione. La R maiuscola è d’obbligo, nel senso che non stiamo parlando di uno specifico evento storico (rivoluzione francese, o inglese, o americana, o russa, ecc.), ma del fenomeno nella sua dinamica plurisecolare e anche preternaturale. Ovvero, di un piano di sovversione del creato, dell’umano, della legge naturale e morale, così come si sta verificando attualmente.

Il filo conduttore è in senso metaforico. La ghigliottina è il frutto della Rivoluzione Francese, repubblicana, laicista, anticattolica, antireligiosa: Robespierre arrivò a inventare il culto della “dea natura” (parallelo a quello illuministico della “dea ragione”), ovvero una religione naturale razionale, che possiamo definire anti-umana. Infatti, nella triade dialettica “Libertà, Uguaglianza, Fraternità”, ritroviamo gli esiti sconvolgenti della dissoluzione odierna: il liberalismo, che vuole distruggere la legge naturale, l’ordine morale così come è sempre esistito; l’egualitarismo social-comunista, con tutta la caterva di mali, di morte e di miseria che lo ha accompagnato;  l’anarchismo falsamente umanitario, (la “Fraternità”), si va attuando nel globalismo odierno come sintesi dei due momenti precedenti.

Infatti, il globalismo è al contempo liberalismo nella finanza apolide che lo gestisce e impone e comunismo in quanto, oltre a renderci sempre più poveri con un fiscalismo progressivamente totalitario e incontrollato, ci vuole espropriare del diritto stesso alla proprietà privata (“Non avrete nulla e sarete felici”, motto ufficiale del mondo di Davos); perfino dello stesso denaro contante, che dovrà essere sostituito con la moneta elettronica, in modo che i poteri immensi del globalismo tecnocratico possano esercitare un controllo totale su ciascuno di noi, al fine di renderci completamente schiavi e ricattabili. Non stiamo affatto esagerando: basti guardare cosa già accade in Canada e in Cina.

Abbiamo visto inoltre come vogliano privarci della carne e del cibo naturale e coltivato per farci mangiare insetti (ciò avveniva durante il comunismo per non morire di fame) e carne sintetica. O per imporci tutti i vaccini che vorranno alfine di renderci esseri telecomandati da remoto. Non dimentichiamo che l’allora ministro Cingolani, nel 2021, ebbe a dire pubblicamente alla Sapienza a Roma: “Vi cureremo da remoto”, il che è possibile solo se nel nostro corpo vengono iniettati metalli utili allo scopo. E che ci renderanno eliminabili da remoto a loro piacere. O magari per annientare in ciascuno di noi ogni mascolinità e femminilità naturali, come prevede l’ideologia gender.

Il globalismo, esito ultimo della Rivoluzione, è una vera e propria sintesi di liberalismo e comunismo, che conduce da un lato all’anarchia, al disordine, al tribalismo (il trans-ecologismo antiumano); e dall’altro ad una tirannide esercitata da poche famiglie strapotenti che tessono le fila del rovesciamento di ogni valore naturale e dell’uomo stesso.

A questo si aggiunge ora la pseudo intelligenza artificiale, che creerà un mondo virtuale senza più alcuna certezza oggettiva, perfino sull’esistenza stessa di un essere umano. La  I.A. inoltre sostituirà l’uomo sul piano lavorativo, fino a farlo diventare del tutto inutile, superfluo, e quindi un peso da eliminare, per la società.

Il piano diabolico dell’élite che comanda in cima alla piramide è venuto alla luce in questi ultimi anni. A quando risale?

Possiamo dire che inizi verso la fine del XIII – inizio del XIV secolo, ossia nel tardo Medioevo, periodo in cui l’Europa era interamente cristiana. In quei tempi non si parlava ovviamente di gender o intelligenza artificiale o di trans-ecologismo, tuttavia si stava già pianificando il sovvertimento della Res Publica Christiana per dare origine, nel tempo, ad una società dapprima umanistica, poi protestantica, in seguito razionalista, illuminista, liberale, socialista, totalitaria, sessantottina, fino a giungere alla follia di quello che viviamo oggi.

Il Sessantotto ha segnato profondamente la società. Possiamo definirlo una vera rivoluzione che in realtà è stata voluta come tutte le altre dai poteri forti per forgiare a proprio piacimento l’essere umano, affinché fosse pronto ad accettare passivamente e senza spirito critico l’ibrido uomo-macchina servendosi dell’Intelligenza Artificiale?

Il Sessantotto può essere considerato la quarta fase di questo processo unico che è la Rivoluzione. Il Protestantesimo ha rappresentato la prima fase  spezzando l’unità spirituale-religiosa dell’Europa e della Cristianità medievale, preceduto dalla rivoluzione culturale umanistico-rinascimentale; la seconda fase è la Rivoluzione francese e ha riguardato la politica (liberalismo, giacobinismo egualitario, ghigliottinamento della Monarchia sacrale, Napoleone, ecc.), ma anche la religione, in quanto preparata dalla rivoluzione culturale razionalistico-illuminista e per la strage di preti e suore effettuata senza pietà; la terza fase (dopo la religiosa e politica) è quella social-economica, ovvero il Comunismo, elaborata dal marxismo-leninismo, ovvero dal materialismo dialettico di stampo hegeliano.

La quarta fase (dopo quella religiosa, quella politica e quella socio-economica) è quella familiare e morale, ovvero il Sessantotto, sintesi tra capitalismo e socialismo, che promuove la distruzione della famiglia e di ogni morale naturale. Con il Sessantotto si sono affermati il divorzio, l’abortismo di massa, la droga di massa, la pornografia di massa, il sodomismo.

Tutto questo ci porta alla quinta fase della Rivoluzione, quella specificamente anti-umana, che è quella che stiamo vivendo oggi con il genderismo androgino del post-umanesimo, con il trans-ecologismo odiatore dell’essere umano in quanto tale e con il trans-umanesimo che si delinea all’orizzonte, violatore della stessa natura umana.

I mass media fanno la loro parte nell’ingannare e manipolare le menti, talvolta ricorrendo alla strategia della paura, come è accaduto nella recente “pandemia”?

La recente pandemia ha attuato un piano d’inoculazione di un siero genico in centinaia di milioni di persone nel mondo intero, ma anzitutto in Occidente, i cui esiti nefasti stanno incominciando a vedersi e si vedranno sempre più nei decenni. Ora assistiamo ad un numero enorme di morti improvvise quotidiane, a danni fisici riportati da una quantità ancora maggiore di persone. Tutto ciò ha anche rappresentato un esperimento sociale di controllo delle masse per verificare fino a che punto fossero manipolabili, influenzabili attraverso il terrorismo mediatico. È servito a capire quanti sono capaci di ragionare e di reagire al distanziamento sociale e al totalitarismo del controllo da remoto imposto, e a tutte quelle norme obbligatorie inutili imposte come salvezza, facendoci diventare gli uni nemici degli altri. Il sapere quanti hanno conservato la propria libertà purtroppo contribuirà a preparare meglio quanto dovrà ancora accadere.

Ricordiamo che il Vaticano indusse i cittadini a vaccinarsi contro il Covid 19 facendogli credere che ciò fosse un atto d’amore, ben sapendo oltretutto come alcune delle soluzioni immunizzanti fatte passare per efficaci e sicure, fossero terapia genica, e altre fossero testate e/o prodotte con cellule provenienti da feti volontariamente abortiti. Come è potuta accadere una empietà simile?

Ho coordinato a questo riguardo un libro, edito nel 2021 (quindi ancor prima del disastro sierico) di grande diffusione: Mors tua Vita mea (Edizioni Maniero del Mirto), a cui hanno collaborato famosi studiosi, medici, giuristi, storici, bioeticisti, anche a livello internazionale, oltre che due vescovi della Chiesa. Condivido in pieno il contenuto della domanda. È potuto accadere a causa della crisi della Chiesa, della Rivoluzione entrata anche nella Chiesa. Ufficialmente dal Concilio Vaticano II in poi e più apertamente, in maniera dirompente, con Bergoglio, raggiungendo vette di dissoluzione e corruzione inimmaginabili nel passato.

Ormai le gerarchie ecclesiastiche sono in gran parte vendute ai poteri che governano questo mondo e sono anche psicologicamente prone a questi poteri. È difficile capire fino a che punto ciascuno nel proprio animo sia venduto, sia più succube o lo faccia per carriera o per convinzione. Tuttavia il risultato finale è che queste gerarchie sono del tutto in mano alle potenze nemiche della Chiesa. È una realtà tremenda. Chiamare “atto d’amore” l’inoculazione di un siero genico nel corpo è quanto di più diabolico si possa immaginare.

Potere temporale e potere spirituale si dimostrano sempre più uniti nel portare avanti l’Agenda 2030 ?

La maggior parte della gerarchia ecclesiastica, come già evidenziato, è prona al potere temporale, basti pensare alla chiusura delle chiese in tempo di pseudo-pandemia e come i preti passivamente abbiano accettato ciò. Una vergogna inaudita e indimenticabile.

Possiamo definire la vaccinazione , un battesimo laico?

Possiamo chiamarlo così se vogliamo: è una tragedia che finanche le migliori menti o presunte tali non riescono a capire. Chi ha rifiutato il siero genico rimane col Battesimo cattolico, l’unico vero Battesimo possibile e immaginabile.

È servita anche per testare la nuova tecnologia mRna al fine di prendere possesso del corpo umano e passare al transumanesimo introducendo nel corpo nanoparticelle in grado di veicolare farmaci da remoto?

Non essendo medico posso solo affermare, in base alla mia esperienza in qualità di storico e intellettuale libero da ogni condizionamento, che tutto ciò può essere molto verosimile. Insomma, la prova in tasca non ce l’ho, ma penso che sia così. Del resto, fior di medici, anche di fama internazionale, lo sostengono chiaramente.

Digitalizzazione, depopolazione, sostituzione dell’uomo con la macchina, eliminazione di diverse figure professionali, riduzione del resto degli umani a schiavi (“non avrai niente e sarai felice”). Di questo e altro si parla a Davos, città della Svizzera in cui si riuniscono due volte all’anno i potenti del mondo?

Davos è il centro ufficiale di questo piano anticristico, ma è solo la facciata, di sicuro ne esistono altri. Così come gli stessi Harari, Gates, Soros, Schwab sono solo una facciata di chi dirige oggi il mondo. Davos è il centro economico che agisce sui governi mondiali e soprattutto sulla pubblicità massmediale riguardante grandi industrie, tra le quali quelle che impongono l’auto elettrica (che sta fallendo miseramente ma che vogliono imporre a tutti i costi) a scapito di quella col motore a scoppio, a benzina, a gas.

Il fine è il controllo dei politicanti, tutti schiavetti da quattro soldi come quelli che abbiamo in Italia, dei governanti, eterodiretti sotto minaccia, dei giornalisti e del clero che conta. È come una piramide che dal vertice scende fino alla base: non è un caso che il simbolo di queste società sia la Piramide con l’occhio veggente (che si trova anche sul dollaro), il quale non rappresenta altro che il controllo da remoto di tutta l’umanità e di ciascuno di noi.

Andremo incontro alle smart city come già stanno procedendo in alcune città italiane, vedi Venezia militarizzata e ipersorvegliata? Si vuole seguire il modello cinese?

In alcune città italiane si sta procedendo già. Da ottobre a Milano non si potrà più circolare con auto a diesel, nemmeno a euro 6. Anche Roma sta andando in questa direzione. Le città di 15 minuti saranno campi di concentramento da cui si dovrà chiedere il permesso per poter uscire. Sarà messo a disposizione un certo numero di permessi all’anno, si parla di circa 300, che andranno poi scemando gradualmente. Chi ne avrà di più chi di meno, il numero cambierà a seconda di come ci si comporterà, ovvero di quanto si sarà obbedienti a tutto questo inferno. Lo stesso avverrà con la moneta digitale. Lo scopo è l’inferno sulla terra e la cinesizzazione dell’umanità. La Cina è la meta finale a cui vogliono arrivare. Si vuole fare un Mondo Nuovo e un Uomo Nuovo diverso da quello che ha fatto il Creatore. E in gran parte lo si vuole eliminare.

Una nuova era (cosiddetta New Age), una sola religione, una sola moneta, una sola razza. Si punta a realizzare una “Repubblica Universale”, una Chiesa del tutto umana pronta ad accogliere l’Anticristo che parlerà di pace e sicurezza?

Tutto questo era già previsto nei piani della Massoneria del Settecento, ma in realtà anche nei gruppi eversivi dei secoli precedenti, come in alcuni filosofi e utopisti. È, come dicevamo all’inizio, il piano di questa forza metastorica – la Rivoluzione gnostica, liberale ed egualitaria – che odia Dio, il Creato e l’uomo, e vuole sovvertire tutto per preparare il regno dell’Anticristo. Chi non ha capito questo o ride di questo, non ha capito nulla di nulla.

Quanto profetizzato nel libro dell’Apocalisse si sta realizzando puntualmente dinanzi ai nostri occhi. Basti pensare alla celebre sentenza: «Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome» (Ap. 13, 16-18): per diciannove secoli è stato difficile immaginare come ciò sarebbe mai potuto avvenire nel concreto; ma, oggi, è perfettamente chiaro. Si concretizza con l’immissione nel corpo degli uomini del marchio, si chiama: “controllo da remoto” e si effettuerà tramite la moneta elettronica o l’ I.A.

Una sola razza e questo spiega l’immigrazionismo forzato; una nuova moneta elettronica, una sola religione a cui tutti stanno collaborando a partire da chi siede a Roma in Vaticano. Basti pensare alla Pachamama, la dea della terra, Gaia, che deve sostituire il culto di Maria Madre di Dio; alla guerra in corso contro i Sacramenti e contro la S. Messa in Rito Romano antico apostolico, contro la legge naturale e all’accettazione di ogni regola di questo mondo che poi è l’anti-regola. Per chi ragiona liberamente, è evidente che stiamo assistendo alla preparazione di una umanità che dovrà accogliere e adorare l’Anticristo.

Non scordiamoci anche del trans-ecologismo, che serve a tribalizzarci, schiavizzarci e a renderci odiati e odiosi gli uni verso gli altri e anche ad eliminarci, a farci vivere come bestie (che mangiano insetti e si drogano, vivendo nudi e accoppiandosi come bestie senza alcuna distinzione sessuale) egualitarie a servizio di pochi potenti.

«La nostra battaglia non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti» (Ef 6,12). Quindi dobbiamo rimanere ancorati alla fede il vero Katéchon che impedisce all’anticristo di manifestarsi?

Dobbiamo rimanere ancorati alla vera fede, alla Tradizione e alla Controrivoluzione, della quale faccio parte da sempre e con la quale mi batto da sempre, anche con la Confederazione dei Triari. La Controrivoluzione è il contrario della Rivoluzione, e ha come scopo il combattere con ogni mezzo e fino alla fine la Rivoluzione in atto.

Teniamo presente che i nostri nemici hanno dietro le spalle colui che deve arrivare, l’Anticristo; noi invece abbiamo alle spalle, se rimaniamo fedeli e agiamo rettamente, Colui che ha creato colui che deve arrivare, che gli permetterà di arrivare nel mondo, ma che sconfiggerà per sempre nell’eternità.

Abbiamo Dio stesso, Nostro Signore Gesù Cristo, la Madonna Sua Madre, San Michele Arcangelo, gli Angeli, i Santi che pregano per noi e quindi non dobbiamo scoraggiarci, perché la vittoria finale è nostra.

Chi ride di tutto questo… piangerà amaramente fra non molto. Tutto è evidente dinanzi ai nostri occhi, e pertanto chi irride e rifiuta non sarà scusabile.

Stiamo per vivere la più importante, determinante, epocale, svolta della storia umana, almeno dal Diluvio. Sarà durissima, e i prodromi ci sono tutti. E ognuno deve compiere la propria scelta di campo definitiva, sapendo che chi non sceglie ha già scelto («Chi non è con me, è contro di me», Mt. 12,30).

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5 commenti

  • Carlodeluca ha detto:

    Ce ne fossero come Massimo Viglione. Bravissimo. D grazie a Stilum curiae

  • Carlodeluca ha detto:

    Ce ne fossero come Massimo Viglione

  • Giovanni ha detto:

    Concordo col Prof. Viglione, la chiosa finale sarà punto nevralgico per tutti, in perfetta sintonia col libero arbitrio donato da Dio ad ognuno.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    In my opinion a metà strada tra il futuro utopico e il futuro distopico ci sta un futuro ipotetico diverso dall’uno e dall’altro ma molto più realistico. E’ un futuro in cui l’umanità continuerà ad essere divisa come ieri e come oggi tra sani e malati, tra ricchi e poveri, tra sapienti e ignoranti, tra potenti e sottomessi, tra atei e non atei.
    Dopodichè faccio come quello che era andato ad una conferenza sul futuro dell’Universo e alla fine chiese al conferenziere: – non ho capito bene , lei ha detto che l’Universo durerà ancora due milioni o due miliardi di anni? -. Sentendo la risposta del conferenziere – ho detto due miliardi di anni- il tizio esclamò :- allora possiamo stare tranquilli!-

  • miserere mei ha detto:

    Le meraviglie del Signore.

    Il risultato straordinario emerso dall’autopsia sul corpo della santa stigmatizzata.

    Santa Veronica Giuliani (1660-1727), clarissa cappuccina, è una delle sante con le stigmate di cui si dispone dei risultati dell’autopsia. Nel libro “Le anime vittima-I veggenti stigmatizzati” (ed. Ancilla)” Don Marcello Stanzione riporta gli esiti degli esami medici.

    Da piccola mosse i primi passi a quattro mesi, per avvicinarsi a immagini mariane.

    Nel suo petto a volte battevano DUE cuori, udibili dalle altre suore in convento.

    Le ossa della spalla mostrarono un avvallamento nel punto in cui gravava la croce di Gesù.

    Ebbe visioni mistiche del purgatorio, dell’inferno e del paradiso.

    Non replicò a numerose offese rivoltele anche da superiori ecclesiastici.

    A diciannove anni Gesù le appare e le mette nel cuore la croce, che, come formazione carnosa, sarà trovata durante l’autopsia.

    A trentaquattro anni, la stigmatizzazione di Santa Veronica si manifesta con la corona di spine, cioè con un cerchio rosso in rilievo, ruvido e con macchie violette aventi la forma di spine.

    A trentasei anni, nel giorno di Natale, avviene la stigmatizzazione esterna del cuore. Veronica vede il Bambino Gesù con in mano un bastone d’oro, in cima al quale sembra bruciare una fiamma. Mentre dall’altra parte ha una punta di lancia.

    La santa nel diario scrive «Il Bambino mise l’estremità superiore del bastone sulla mia testa e la punta della lancia sul mio cuore, e io lo sentii subito trapassare da parte a parte. Poi, tutt’a un tratto, non vidi più nulla nella sua mano: ma Egli mi fissò con benevolenza e mi fece capire che io ero unita a Lui ormai con un legame stretto. Capii e vidi allora molte cose. Ritornata in me, ero come folle e non sapevo cosa mi fosse capitato. Sentivo di avere al cuore una piaga aperta, ma non osavo guardare. Avendo avvicinato a quel punto un fazzoletto, lo ritirai macchiato di sangue. C’era una piaga aperta, con l’apertura larga come il dorso di un grosso coltello: non sanguinava, quando la guardò, ma si vedeva la carne fresca. Fu otto giorni dopo, il primo dell’anno, che la piaga riprese a sanguinare e restò aperta a lungo».

    A trentasette anni, il venerdì santo, Veronica riceve le cinque piaghe. Vede uscire cinque raggi splendenti, simili a fiammelle, dalle piaghe di Cristo. All’interno, quattro di questi raggi hanno dei chiodi, mentre, nel quinto, c’è una lancia d’oro incandescente.
    Questa le trapassa il cuore, mentre i chiodi le forano mani e piedi: «Provai un grande dolore ma nello stesso tempo mi sentii tutta trasformata in Dio».

    Un mattino del mese di novembre, Veronica informò il confessore che la Santa Vergine le aveva detto che alle tre di notte della veglia di Sant’Andrea sarebbero cominciate per lei le sofferenze della Passione e che sarebbero durate ventiquattro ore. Ciò si verificò puntualmente e padre Crivelli, accompagnato da padre Vecchi, raggiunse madre Veronica nell’infermeria del convento, dov’era in preda ai più violenti dolori.

    Successivamente quelle sofferenze durarono una settimana. Da quel momento, suor Veronica riportò una nuova stigmatizzazione interna, plastica, del cuore, di cui lei stessa dette notizia tredici anni più tardi, il sabato santo dell’anno 1727, poco prima di morire. Il fatto fu rivelato al confessore, padre Guelfi.

    Suor Veronica disse che nel suo cuore erano state impresse le forme di due fiamme e di uno stendardo con le iniziali dei nomi di Gesù e Maria, ma nel suo cuore già da diverso tempo vi erano anche altri segni.
    Il confessore, allora, volle che lei facesse il disegno del suo cuore. Veronica disse che, non sapendo disegnare, avrebbero potuto eseguire la raffigurazione del suo cuore suor Florinda Cevoli e suor Maria Maddalena Boscaini.

    Le due religiose presero un foglio di carta rosso e lo ritagliarono a forma di cuore, sul quale poi incollarono, dopo averle ritagliate da un foglio di carta bianco, le figure degli strumenti della Passione e altre immagini, secondo le istruzioni di suor Veronica.

    Quanto alle lettere, esse furono scritte a penna. Il cuore fu quindi consegnato a padre Guelfi nella ricorrenza della Pentecoste. Padre Guelfi consegnò poi al Vescovo il disegno del cuore di Veronica. Ventiquattro le figure che vi apparivano.

    Al centro c’era una croce che in alto recava la lettera C, al centro la lettera F, all’estremità destra la lettera U, e a sinistra la lettera O. La C indicava la Carità, la F la fede, l’O l’obbedienza, la U l’umiltà e la volontà di Dio. Sotto la croce, a destra, una corona di spine, mentre uno stendardo l’attraversava obliquamente, con una bandiera divisa in due terminate in due punti: sulla parte superiore appariva la lettera I, su quella inferiore la lettera M. Sotto lo stendardo c’erano una fiamma, un martello, delle tenaglie, una lancia e un bastone con la spugna.
    A destra del cuore c’erano la tunica, ancora una fiamma, un calice, due piaghe che si intersecavano, una colonnina, tre chiodi e una frusta. Sotto la croce c’erano sette spade disposte a raggiera in modo che le punte fossero congiunte e lì era tracciata la lettera V. La lettera P era ripetuta a destra e a sinistra della croce, che significavano il patire e la pazienza. Le due fiamme rappresentavano invece l’amore di Dio e del prossimo; lo stendardo, la vittoria; le sette spade, i dolori della Vergine. Le altre figure, gli strumenti della Passione. Il Vescovo conservò il disegno dopo avervi apposto il proprio sigillo e la propria firma.

    Per i vent’anni successivi, le stigmate di santa Veronica Giuliani furono esaminate nella maniera più severa da ecclesiastici e medici. La Superiora stessa aveva ricevuto ordine dal Vescovo di metterla a dura prova per verificare la sua umiltà, la sua pazienza e l’obbedienza.
    Giunse persino a non ammetterla alla recita dell’Ufficio e alla Santa Messa, privandola della Comunione e rinchiudendola per cinquanta giorni in una cella, come se fosse una folle.

    Veronica Giuliani morì il 9 luglio 1727 e il giorno dopo il Vescovo ne dispose l’autopsia, che venne eseguita dal professor Francesco Gentili, chirurgo, e da Gian Francesco Bordigia, medico. Erano presenti il governatore Torrigiani, il cancelliere Fabri, don Francesco Maria Pesucci, don Giacomo Gellini, don Giovanni Falconi, don Cesare Giannini, padre Guelfi, il pittore Antonio Angelucci.

    All’autopsia, fatta a trentasei ore dalla morte, risultò che le stigmate alle estremità non avevano lasciato traccia di cicatrici. Invece, il rivestimento esterno del pericardio era inspessito, cosparso di grasso, e presentava una piaga a due labbri, corrispondente a quella del petto per dimensioni, posizione e direzione. Nella cavità del petto non c’era traccia di versamento infiammatorio.
    Nell’orecchietta destra del cuore c’erano invece le seguenti formazioni plastiche: una croce con la lettera C, una piccola corona di spine, le due fiamme, le sette spade disposte a ventaglio, la V, la P, la lancia, la spugna, lo stendardo con la bandiera e le due lettere I e M e un chiodo con la punta aguzza. L’autopsia non procedette oltre.