La Storia l’Ho Vissuta, non Cercate di Raccontarmela. Amedeo Zerbini.

3 Luglio 2024 Pubblicato da 25 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, un amico fedele del nostro sito, Amedeo Zerbini offre alla vostra attenzione queste riflessioni su un giorno per lui molto particolare. Ad Multos Annos, Amedeo.

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Oggi (3 luglio 2024) compirò 94 anni . Essendo io un pensionato  “ex lavoratore” la cosa non fa notizia, ma se fossi un ex calciatore o un x comico o un ex cantautore  almeno al TG4 ne parlerebbero.

Non scrivo questa nota per ricevere auguri, ma per parlare della vita. Della vita vissuta, non di quella raccontata in romanzi o in libri di “pensatori” e “storici”  più o meno autorizzati e riconosciuti.

Non sono nato per mia volontà, ma, da quanto mi hanno raccontato, perché fortemente voluto dai miei genitori, che hanno scommesso sulla possibilità che dopo due figlie femmine potesse nascere un maschio. Cosa ardentemente desiderata da mio padre che voleva che il suo cognome avesse un futuro. Alla mia nascita, mio padre fece suonare a festa le campane perché tutto il paese sapesse che era nato un bambino.

Poi sono stato battezzato e fatto cristiano, ma non l’ho chiesto io.

Sono nato, per legge, di razza ariana e fascista e quindi non perseguibile dalla legge anti ebraica. Per questo non sono diventato senatore a vita come Liliana Segre.  Sono stato, per legge, figlio della lupa, balilla, poi nominato capo squadra, balilla moschettiere, balilla moschettiere scelto. Una carriera poi finita il 25/4/1945, quando avevo quasi 15 anni. Oggi io la considero una comica, quelli venuti dopo, una tragedia. Ma in realtà non è né una comica né una tragedia: è vita vissuta.

Di mia volontà a 7 anni ho scelto di fare il chierichetto e benché sapessi a mala pena leggere e scrivere imparai a memoria l’ ad Deum qui laetificat  iuventutem meam in risposta all’introibo ad altare Dei e il Suscipiat Dominus sacrificium de manibus tuis dopo l’offertorio. Ma non me ne faccio né un merito né un demerito, né una ragione valida per secegliere tra VO e NO.

Poi ho visto Re Vittorio Emanuele III diventare Imperatore di Etiopia e successivamente Re d’Albania. Ho visto Francisco Franco diventare dittatore della Spagna con l’aiuto determinante dell’ Italia Fascista , ho visto nascere l’Asse Roma-Berlino e ho sentito alla radio la solenne dichiarazione di guerra annunciata da Mussolini il 10/6/1940. Poi ho subito la tessera annonaria, i bombardamenti anglo americani, ho assistito alla fuga dei militari dalle caserme l’8 settembre 1943, la buffonata dei partigiani, la violenza della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana) e dei RAP (Reparti Antipartigiani) e della DM (Decima MAS), ho visto la fuga dei capi di queste organizzazioni il 23 e 24 aprile e la conquista delle loro sedi vuote da parte dei partigiani (fino al giorno prima operai della tedesca TODT) il 25 aprile del 1945.

Poi ho visto nascere e crescere la Repubblica Italiana.

Dalla buffonata del Referendum a tutto quello che è seguito in politica. Ho vissuto, e per la mia parte ho contribuito alla sua realizzazione, il BOOM economico e, mio malgrado, ho subito il successivo paff, la contestazione sessantottina, la violenza degli anni di piombo, gli inani tentativi di risollevamento da parte di una popolazione che non ne può più e una classe politica sempre più inefficiente e corrotta . E non mi dilungo perché dalla storia entriamo nella cronaca che è sotto gli occhi di tutti.

Però mi domando: che senso ha che gente nata nel 1990 pretenda di raccontarmi la storia che per mia e non mia volontà ho vissuto? E pretenda di aver ragione quando dico che certe cose che raccontano non sono vere?

L’unica risposta che posso darmi è : questa è la vita.

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25 commenti

  • Fantasma di Flambeau ha detto:

    In ritardo, auguri per i suoi 94.
    Da ciò che si legge ben spesi e ben portati.

  • Mario ha detto:

    Auguri, ad multos annos… Ogni anno che avrà ancora da vivere, ma anche ogni mese, giorno e istante, sia per lei occasione di santificazione e preparazione all’incontro con il Signore! Un ricordo speciale per lei nella preghiera

  • laura cadenasso ha detto:

    Caro ingegner Amedeo -mi permetta questa piccola confidenza- ho letto le Sue parole come fossero un poema VIVO -da imparare a memoria-, come una parte della “Umana Commedia” maledettamente attuale. Ogni lontano riferimanto alla “Commedia Divina” è puramente buttato lì. Con stima SINCERA e immutato RINGRAZIAMENTO

  • Pronto intervento ha detto:

    Chi ha vissuto la storia non si fa prendere in giro da chi la utilizza per scopi interessati commerciali e di speculazione partitica: il problema è riuscire a indagare sulla storia vera e la massa da questo viene distratta fin dall’asilo.
    Vale per tutti i secoli.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Grazie a tutti per gli auguri e per gli affettuosi e generosi interventi. A. Zerbini

  • Luciano Motz ha detto:

    Novantaquattro anni sono una bella età, ma più bella ancora è la sua lucidità di mente, che a quella età non è per niente scontata.
    Il padre di un mio amico è vissuto sino a centosette anni. Le auguro, caro ingegnere, di superare quel termine.

  • Niel ha detto:

    Il prossimo 9 ottobre, se Quello lassù vuole, ne compirò 95 e confermo tutto quanto scritto dal Sig. Zerbini e coetanei con alcune piccole differenze sostanziali:
    non ho fatto la chierichetta né avrei potuto fare la preta ( femminile di prete) in compenso ho visto recentemente fare foto ricordo di individui con cane al guinzaglio appoggiati alla tavola su cui si celebra, cani tenuti in braccio (sinistro) mentre si prende la SS.Comunione, cani nel confessionale ecc.
    Tantissimi auguri e buon prolungamento

  • arrendersi all'evidenza ha detto:

    Grazie per tanta sapienza.
    Un abbraccio.

  • il Matto ha detto:

    Un matto, affettuoso augurio di buon proseguimento!

  • Franco ha detto:

    Ho novantadue anni, ho visto tutto, condivido tutto, aggiungo che viviamo alla mercé di insensati di destra e di sinistra che la guerra l’hanno vista soltanto al cinema.

  • Ambra ha detto:

    C’e’ un punto che non dobbiamo dimenticare : Dio e’ vivo e opera nella storia.

  • Anonimo verace ha detto:

    Augurissimi !!
    💯

  • Adriana 1 ha detto:

    Caro Amedeo,
    nonostante il tuo sdegnoso rifiuto ti faccio tanti auguri di condurti sempre con questa forza e consapevolezza, ancora per molti anni. Sei un prezioso anello della catena della storia del nostro sfortunato paese.
    Un abbraccio, Adriana.

  • Claudio Gazzoli ha detto:

    Complimenti! È un’espressione che uso spesso pure io. Non raccontatemi la storia che ho vissuto. Sono nato diverso tempo dopo, ma giusto giusto per vedere il post concilio, la demolizione delle bellissime balaustre in marmo e ferro battuto a colpi di mazza e la loro sostituzione con orrende mense di marmo e di legno, l’abbandono se non lo smantellamento dei bellissimi altari in cui anche io avevo servito la Vera Messa, i preti che correvano a comprarsi il clergyiman e subito dopo i jeans e il giubbino, poi quelli che organizzavano, nello spirito del concilio, i raduni notturni a fare i cerchi attorno ai falò… Ho visto cortei di migliaia di ragazzi guidati, nella rivoluzione del ’68-69, da alcuni di quelli che poi sarebbero finiti a fare i terroristi. Ho visto studenti nullafacenti, i più facinorosi e rumorosi nelle assemblee, che pretendevano il 18 solo per la presenza all’esame di analisi 1; li ho visti cambiare facoltà e poi li ho ritrovati alla guida di importanti dicasteri dello Stato. Ho visto i muratori del mio paese partire con il fagottino alle 5 di mattina (quelle rare volte che mi sono alzato a quell’ora) e poi ritornare a casa alle 8 della sera, con addosso l’odore della calce e la riga della pelle riarsa dal sole, che si intravedeva da sotto il cappello fatto della carta dei sacchetti del cemento; non li ho mai sentiti lamentarsi, anzi rimpiangevano quelle giornate quando poi si erano ritrovati a casa per la meritata pensione. Mi raccontavano della guerra e dei lunghi anni di prigionia. Sono loro i miei santi laici, non quelli che la propaganda e la “loro” storia fa passare per tali, che se la cantano e se la suonano, una inutile catasta di atomi.

  • mamalifed ha detto:

    Che il Signore la benedica e la custodisca nella sua intelligente fedeltà oggi e sempre per l’Eternità, caro ingegnere

  • Paoletta ha detto:

    in tutto questi decenni fa davvero impressione come si sia trasformata la Chiesa da Pio XII ad oggi…

  • Giovanni ha detto:

    Caro SE, e’ proprio questo il problema: non sanno nulla di storia ed eventualmente quel poco che sanno glielo hanno ficcato nella capoccia i vincitori tramite libri e i media. La verità per comparazione di varie fonti di parte diversa, non hanno voglia di cercarsela. Preferiscono il ” prodotto ” edulcorato che gli propinano fino a cassa. Comunque tantissimi Auguri.

  • Paul Mayer ha detto:

    Non sa quanto la capisco e quanto la stimo!

  • E.A. ha detto:

    Un caro ed affettuoso augurio di Buon Compleanno… e che la sua intensa ed amata vita possa continuare ad essere sempre un’autentica e commovente testimonianza di fede e di verità, come questa che ci ha appena regalato!

  • DON ETTORE BARBIERI ha detto:

    Chi sono i nati nel 1990 che le vogliono raccontare una Storia diversa da quella da lei vissuta?

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Quelli che oggi hanno 34 anni (cioè 60 meno di me) e spocchiano di persone e di fatti che conoscono solo per sentito dire.

      • Don Ettore Barbieri ha detto:

        Pensavo che ce l’avesse con qualcuno in particolare.. I giovani, con un’età anche di molto inferiore ai 34, vivono in un eterno presente e ripetono acriticamente quello che la propaganda vuole far credere.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    @Marco Tosatti.
    La ringrazio per l’augurio Ad Multos Annos, ma in realtà so benissimo che saranno molto paucos…. e, tutto sommato, questa considerazione invece di mettermi paura mi è di grande consolazione. Non vedo l’ora di conoscere la Verità ben ripulita da tutte le falsità che questo mondo ci propina ogni giorno anche quando pretende di annunciare la verità.
    E poi, alla fin fine, è tutto un dejà vu. Ciò che per i più giovani sembra essere una novità e una grande scoperta spesso per un anziano come me non è che il ripetersi, magari sotto altra forma, di cose già note e stranote. Man mano che la fine si avvicina provvidenzialmente ci si sente stanchi di vivere.. e nello stesso tempo pieni di Speranza.
    Grazie ancora!

    • La Signora di tutti i popoli ha detto:

      Spero non ci siano errori perchè farò i miei auguri “di getto”.

      Sappiamo per fede che ogni uomo è amato da Dio personalmente e che da Lui è conosciuto, nel corpo e nell’anima, e poi chiamato a giudizio, per il suo nome di battesimo.
      Sappiamo ancora che la vita comunque vissuta con il nostro libero arbitrio sulla terra costruisce quella futura. Ed ancora che la nostra vita, benchè immersa nel succedersi delle varie casualità incontrate in itinere, sia stata concessa per un fine da Lui desiderato -intendiamoci- ma non imposto da quello stesso Dio. Egli, nei suoi diritti, poichè non esige mai che gli siano garantiti e fatti valere forse desidererebbe essere ricambiato nelle grazie comunque elargite? Ed ancora che gli venga riconosciuta la Sua gloria immensa?
      Ogni essere umano risponda secondo “coscienza”…

      La risposta secondo coscienza credo sia innanzitutto nell’amare con volontà concreta e comunque quel dono, “la vita” per quello che è stata, è e sarà: felice o infelice, lunga o breve: perchè Qualcuno ci ha voluti per Se e ci ha chiamati con il primo necessario passo: ha voluto che noi esistessimo!

      Per lei S. E., il dono -a consuntivo- di una vita così lunga e straordinariamente variegata di straordinari intedimenti e di consapevoli esperienze, donata sicuramente per un qualche scopo, è comunque una grazia vera e rara, e immagino anche costellata di numerose gioie.
      Ecco, per questo, occorre sempre festeggiare e dirsi e dirci “auguri!”, per esser stati destinatari di tanto onore e benevolenza divina: essere stati chiamati ad esistere, a vivere! Auguri dunque di cuore!

      Quanto alla stanchezza e al desiderio di passare ad altre Conoscenze, è giusto e sacrosanto sentir l’una e voler l’altro. Infatti sappiamo bene che se i tempi sono decisi da Dio, sappiamo meglio che tutto è secondario a Lui ed anche vita stessa, comunque e quanto a lungo vissuta, è secondaria a quella eterna.
      Ritornano in mente le parole eloquenti di Paolo ai Filippesi:

      “in nulla rimarrò confuso; anzi nella piena fiducia che, come sempre, anche ora Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia che io viva sia che io muoia.
      Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno. Ma se il vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero che cosa debba scegliere. Sono messo alle strette infatti tra queste due cose: da una parte il desiderio di essere sciolto dal corpo per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; d’altra parte, è più necessario per voi che io rimanga nella carne.”

      Grazie di essere tra noi!!

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