Il Mondo della Bruttezza è un Mondo senza Maestri (Venezia Docet..). Benedetta De Vito.
1 Luglio 2024
Pubblicato da Marco Tosatti
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, la nostra Benedetta De Vito offre alla vostra attenzione queste riflessioni sul mondo folle in cui viviamo, e l’eroismo della normalità. Buona lettura e condivisione.
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In una ancora fresca mattina di giugno, con la curiosità di una scolaretta, mi dirigo a passi veloci verso un certo luogo di maestà pontificie e ora repubblicane (ma taccio il nome), dove parteciperò a un gruppo di lettura, Che cosa sia un gruppo di lettura lo so a stento, ma, basta, chiudersi in una torre d’avorio., scendi nel mondo, Benedetta.
Va bene, eccomi. Così mi trovo lì, in mezzo a molti simpatici lettori a commentare un libro ambientato a Napoli e raccontato da due “book influencer”., una dai capelli biondi e l’altra rossi e tutt’e due sprizzano vivacità e si fanno riprendere da una telecamera mentre, in questo caso, tagliano e cuciono le pagine suddette. Girano in tondo nelle critiche, senza però, secondo me, arrivare al cuore medesimo dell’impresa fallita. Blablablae ancora blablabla.
Ma il busillis non riescono ad afferrarlo. Azzardo, a bassa voce: “Manca l’ironia!”. Siccome una delle due influencer tizie mi siede accanto, ha afferrato la mia frase e , girandosi verso di me, come se avesse visto un alieno verde, mi fa : “E tu chi sei?”. Le rispondo: “Benedetta” e poi non so che cosa è accaduto perché il tempo era scaduto, ciao ciao alla prossima. E alla prossima, dove mi ero regolarmente iscritta, non ho trovato anima viva. “Si fa su instagram…”, mi dice annoiato un bigliettaio. Ci mancherebbe altro, no grazie. Almeno potevano avvertirmi e mi sarei evitata una passeggiata, questa volta, nella canicola romana, alla faccia della maestà pontificia e ora repubblicana…
Mi è venuto in mente questo infelice episodio della mia biografia al passato prossimo nel leggere un titolo impietoso dedicato alla squadra italiana che si è fatta sconfiggere brutalmente dalla Svizzera e, più in generale, osservando il degrado in cui ci siamo abituati a vivere che affossa il merito e premia il suo opposto.
Ah sì, cara Benedetta, è tutta invidia la sua. Sento già un tumultuar di voci in forma di accusa e di malignità. Ma no, nonono, io amo il merito, apprezzo, quando c’è, la bellezza altrui, la bravura, la grazia, il talento. E se c’è almeno un ingrediente, sono la prima a rallegrarmene e a fare un passo indietro. Ma non vedo che piccinerie e miserie intorno e poco che si salvi. Sì, nel mondo al contrario anche la bruttezza vince. Vince chi urla, chi è sgarbato, chi, tatuato fino al mento e anche più su, offre lo spettacolo dell’orgoglio umano e della spietatezza del cannibale.
E il mondo della bruttezza è un mondo senza maestri, come hanno dimostrato le tre ragazzine di Venezia che han fatto scena muta all’esame di maturità per protestare contro chi le aveva, a loro uzzolo, mal giudicate. Secondo loro e anche secondo le loro mamme. (le quali s’accodano al padre della Salis nel farsi paladine del mondo a testa in giù) è giusto quel che hanno combinato e sacrosanto un comportamento che, ai miei tempi, le avrebbe rispedite presto e subito a ripetere l’anno. E invece, osanna, foto sui giornali e brave, bene, bis. Sì anche loro hanno un futuro come “influencer”.
Influencer per scendere sempre più in basso verso la mediocrità, la sciatteria, la tristura, la superficialità, i libri di plastica tutti uguali e senza sale e pepe.
Vabbè, già che ci sono, vorrei aggiungere una noticina sulla derapata incarnata da Tucho Fernandez (altra decadenza), ma no preferisco concludere raccontando quel che ho udito in spiaggia due giorni fa.
Cioè che una ragazzina che si era rifiutata di prendere il vaccino e che, forse un poco troppo animatamente, si scagliava contro l’aborto, ha subito un Tso e ora è sotto psicofarmaci.
Sono giorni che prego per lei e che mi chiedo perché la verità viene trattata così e la menzogna, in forma di orgoglio arcobaleno, con volgarità ed eccessi che fan piangere Maria, viene lodata.
Ma sì, lo so, so che viviamo i tempi dell’Anticristo, eppure ogni volta le lacrime si fanno sangue e prego tante corone di Rosario per ritrovar l’equilibrio e il passo lieve del sole che lassù in cielo illumina cattivi e buoni lasciando al Signore il giudizio finale.
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Tag: bdv, de vito, nazionale, venezia
Categoria: Generale
Amo leggere tutto cio che scrive Benedetta!! Saluti dall’Argentina (povera e abbandonata dal Signore, vergogna mondiale).
Chi ha stabilito che l’unità di misura della lunghezza sia il metro e che il metro sia lungo un metro?
Analogamente, chi ha stabilito quali siano i parametri del bello e del brutto? Il Creatore no, visto che in natura ci sono cose orripilanti.
Carissima,
il busillis non riescono ad afferrarlo: “manca l’ironia!”
Manca anche il senso della realtà, da cui sgorga l’ironia.
Pensiamo a una Nazionale incapace di fare tre passaggi che incolpa l’allenatore, mentre quasi nessuno mette in discussione Gravina, l’uomo del potere, aduso ad ogni passerella e prostrazione al politically correct, già sopravvissuto all’eliminazione da un mondiale e incapace di dare un minimo di impronta alla federazione italiana gioco calcio… perché il suo mandato è proprio quello di umiliarla?
Ha detto che non si dimette e che la politica non può chiederglielo. Manca l’ironia e pure il senso della realtà.
I procuratori commerciano in ragazzoni stranieri mentre i nostri giocatori, che vincono i tornei giovanili, si perdono nelle serie minori, dopo aver affossato i vivai e ingolfato i calendari di partite inutili, se non a far passare gli arcinoti “valori” rincitrullendo il popolo.
Al presidente federale va benissimo così.
Le presidenze italiche si somigliano un po’ tutte, nel desertificare il Paese soloneggiando moralismo mentre il degrado avanza, l’ovvio pare complottismo e la menzogna la verità da credere. Colpa dell’allenatore.
Senza bellezza, sopita la grazia, affogato il talento, restano l’affare, il volgare, il soldo e la poltrona. Quanta miseria nell’orgoglio dei senza ironia. Viva il brutto.
E povera Italia, non solo perché è stata eliminata.
Sciatteria, tristura e sapore assente, quasi il contrario dell’italica bellezza e cultura, spesso vincente.
Spudorata Italia che infligge il TSO a chi ragiona e lascia facoltà d’abbruttire e abbruttirsi a chi è privo di senno.
L’ironia è il pudore dell’umanità (J. Renard).
Buongiorno Benedetta, condivido ciò che hai raccontato… anche io ogni giorno mi trovo tristemente a vivere situazioni simili…. ovunque degrado…bruttezza…violenza…ad ogni livello….giovani…e meno giovani…se provi a riprendere un giovane per un comportamento sbagliato.,( tipo gettare rifiuti in terra…o mentre x gioco prendono a calci panchine pubbliche…)…devi stare attenta…oltre ad aggressioni verbali di ogni genere…. c’è il branco che ti minaccia prima e poi il giorno seguente viene il genitore ad insultare e prendere le difese del figlio….non c’è piu una famiglia sana…un controllo…una famiglia dove se sbagliavi…ti mettevano in punizione…se rispondevi male ad un adulto…prendevi uno scappellotto…e poia casa ti facevano la giunta… bambini/e di 12/13 anni a spasso tutto il pomeriggio…di sera tardi….bevono…fumano…si drogano…atti osceni in per le vie….senza un briciolo di pudore e rispetto….ma soprattutto x sé stessi….dolore e tristezza invadono il mio cuore e la mia anima…alzo gli occhi verso il cielo….e prego il Signore e
Maria….per questa umanità schiava del mondo e senza pace…la Pace…si ha solo uniti a Gesù…
E, ahinoi l’elenco delle brutture e delle paure non finisce qui. Ormai c’è da avere paura di aprire la porta di casa, di rispondere al telefono o ad un messaggio di posta elettronica. Furti, rapine, borseggi, truffe di tutti i generi sono all’ordine del giorno.