Elementi Fondamentali di Economia che la Politica “Woke” non Capisce. Gotti Tedeschi.

1 Luglio 2024 Pubblicato da 8 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo del prof. Ettore Gotti Tedeschi, che ringraziamo di cuore, apparso ieri su La Verità. Buona lettura e condivisione.

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Economia e civiltà occidentale

 

 

ELEMENTI ELEMENTARI DI ECONOMIA CHE SEMBRANO ESSERE NON POLITICAMENTE CAPITI

La Verità titola oggi (venerdi 28 giugno) in prima  pagina una considerazione che dovrebbe fare riflettere. Dice <il Green fa fallire le aziende>. Ma non era questo il prodotto del nuovo Capitalismo Sostenibile che doveva salvare l’economia occidentale?

Il fatto è che l’impatto dell’utilizzo dell’economia sulla  civiltà occidentale negli ultimi tempi è profondamente cambiato, si direbbe che taluni elementi elementari di economia non siano politicamente intesi. L’economia è il tipico esempio  di  “strumento  sfuggito di mano all’uomo, prendendo una forma di autonomia morale”. (secondo due Papi: San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI).

Poiché l’economia non è una scienza, si  è sempre più  abituata a operare secondo prassi, piuttosto che riferirsi a dottrine.  La prassi permette di inventare utopie, più facilmente adattabili ai problemi che si vogliono risolvere. Ma l’economia è anche qualcosa di più di un mezzo, di uno strumento per soddisfare nel modo migliore  i bisogni dell’uomo. L’economia è  diventata  anche un mezzo per “influenzare” il comportamento umano (si pensi a consumismo-materialismo). Infatti ultimamente abbiamo scoperto che l’economia,grazie alla prassi, può essere utilizzata per condizionare aspirazioni e comportamenti ben più della politica, filosofia, sociologia, (persino a certe condizioni,  della salute), perché fa “prender paura”. Paura di perdere ciò che si ha e  si possiede, dal risparmio al lavoro.

Nel globale soprattutto,  si riconosce che l’economia è regolata  soprattutto  dal “mercato”. Cioè dalla concorrenza. La concorrenza di mercato presuppone vantaggi e svantaggi competitivi, sempre meno facilmente comprensibili e gestibili, grazie ai  nuovi vincoli  imposti dal mercato globale (certo costi di produzione,  di mano d’opera, ma sempre più disponibilità di materie prime non più sostituibili, ciò grazie alla interdipendenza dei mercati ed alla concentrazione di risorse strategiche). Ciò lascia supporre che nel mercato non vinca “il migliore”,ma spesso il “peggiore” (per es.  nei vantaggi di costo di mano d’opera), cui i “migliori” devono conformarsi per sopravvivere competitivamente, almeno a breve  . Ma quando questo modello competitivo è insostenibile si deve cambiare modello, o si  deve accelerare l’uso di un fattore competitivo che era stato rallentato in passato (per es. la IA). Quale reazione strategica dell’occidente, qualche anno fa  viene proposto-imposto il nuovo Capitalismo Inclusivo e Sostenibile  (che magari non attua esattamente ciò che sembra promettere…). Che non è “roba da poco” o solo una definizione. Il  lockdown per il Covid, ha accelerato l’utilizzo  del “digitale” di più di  un decennio, la guerra in corso ha accelerato la transizione energetica di altrettanto. E quindi l’accelerazione dell’uso della IA.

Per giustificare talune scelte (digitale e IA, per esempio) si è “stabilito” che il buon vecchio  ed amato “libero arbitrio” era responsabile di tutti gli errori fatti dall’uomo in precedenza, perché soggettivo e irrazionale. Diventa  necessario sostituirlo con una forma di “determinismo scientifico”.L’algoritmo?

Per giustificare altre scelte (transizione energetica, per esempio) si è imposto l’ambientalismo, motore dogmatico di una infinità di scelte conseguenti. Che curiosamente però appoggia la sua credibilità sul fatto che il problema ambientale è dovuto soprattutto all’uomo, alla sua avidità, egoismo, ecc. Uomo che ha dovuto perdere  pertanto  un po’ della sua dignità originale, “ricordandosi” di essere solo un bacillo sfuggito alla evoluzione… ma cancro della natura, dannoso all’ambiente e pertanto da autoridursi come numero. Insomma abbiamo scoperto che l’uomo è dannoso e usa un modello decisionale (libero arbitrio) errato, che  causa danni  e  soprattutto lui stesso è un danno. E come si rimedia a tale danno? (con l’algoritmo  per il primo danno e l’ autoeliminazione, con  ogni forma immaginabile, per il secondo danno?)

Friedrich Nietzsche lo aveva ben, anzi perfettamente  profetizzato, quando faceva   prevedere da Zarathustra che il peccato verso Dio si sarebbe  convertito in peccato verso la Terra e che la civiltà cristiana (“valle di lacrime”) sarebbe stata finalmente sostituita da una civiltà scientifico-tecnologica, che avrebbe permesso di realizzare il “superuomo”  (transumanista).

Ma nulla di nuovo sotto il sole. L’uso dell’economia, come descritto, ha solo permesso di tornare alla Genesi, poiché, se ben riflettiamo, la IA è solo la nuova “conoscenza” con cui l’uomo viene “tentato”, per potenziarsi …Continuando a dimenticarci che l’uomo è sì corpo e intelletto, ma è anche anima, con valori e aspirazioni, ancora non ben considerati nella concezione dell’algoritmo famoso. Destinati però a  impedire questo processo. Così anche l’economia tornerà ad essere solo strumento per il benessere integrale dell’uomo, dopo  che la civiltà  tornerà a  comprendere quali sono i “ bisogni dell’uomo”. Cosa che oggi è un po’ complesso condividere.

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8 commenti

  • nicola ha detto:

    Ma quale mercato!!! Nell’economia globale vige il MONOPOLISMO di pochi ricchi e tante aziende che sono negli stessi fondi d’investimento. Fondi che comandano tutto. Tutto. Anche le dimissioni di un Papa attraverso Swift. Dopo anni di direzione aziendale mi ritrovo a leggere castronerie da parvenu dell’economia… Il mercato è tentare di vendere al proprio prezzo a qualcuno che vuole invece acquistare al proprio prezzo. E pensate che Black Rock, Vanguard, Street State, quando decidono i prezzi di benzina, oro e immobili mondiali facciano del…Mercato!? La quotazione dell’oro la fanno ancora a Londra due o tre persone…
    Spero con i Brics ancora per poco

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Tu dici :–io, che non sono un’esperta ma ho necessità di capire perché l’AI sta entrando in tutti i settori,–
    Io, da esperto, ti verrei volentieri incontro, ma molte risposte al tuo desiderio di conoscere le ho già date, proprio in S.C. in un articolo del 14/3/2024 di cui ti dò il link:
    https://www.marcotosatti.com/2024/03/14/cibernetica-e-intelligenza-artificiale-che-cosa-significa-in-realta-amedeo-zerbini/
    Sperando che tutto funzioni.
    PS : nei commenti c’è anche un entusiastico “Bravo” di un utente col Nick “EGT” . Che sia Ettore Gotti Tedeschi ??

  • Marlk ha detto:

    Great to read this!

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Le reali finalità del baccano che si fa attorno alla INTELLIGENZA ARTIFICIALE sono , a mio parere, sostanzialmente due:

    — una grande operazione di marketing da parte delle aziende del settore

    — una grande operazione di distrazione dell’intelligenza reale dai fattacci che avvengono nel mondo dell’antiumano da parte dei mestieranti della politica.

    Una grande operazione di marketing.

    Premesso che il marketing è la scienza e la tecnica del vendere , sono certo, pur non avendo sottomano dati precisi, che il mercato dell’informatica, in termini di hardware, di software, di applicazioni, di banche dati cui accedere a pagamento, ha dimensioni di migliaia di miliardi di dollari. Ma poiché il ciclo di vita di un prodotto non primario e non necessario alla vita, come ad esempio è il cibo, è immancabilmente descrivibile come qualcosa che ha una prima fase di introduzione, una seconda fase di sviluppo accelerato, una terza fase di saturazione e, infine, una fase di declino e di estinzione, è indispensabile che le aziende di produzione progettino in continuazione i prodotti futuri che andranno a sostituire gli esistenti in declino. Nel campo dell’informatica il mercato dei PC, dei tablet, degli smartphone, e dei relativi sistemi operativi come Windows con tutte le sue meravigliose applicazioni come Office e Visual Basic ormai è saturo e perciò bisogna inventare qualcosa di nuovo e di suggestivo. Che cosa può esserci di meglio e di più affascinante di niente-di meno-che l’INTELLIGENZA ARTIFICIALE ? Ma banche dati sempre più grandi, algoritmi sempre più complicati, non potranno mai sostituire o minacciare la mente umana. Prima che esistessero i digital computer la mente umana, come voluta dal suo creatore, aveva già una ROM (gli istinti), una RAM ( la memoria a breve termine che serve a formulare ed esprimere pensieri) una MLT (memoria a lungo termine per accumulare dati ed esperienze e richiamarli a tempo opportuno) e chi ha inventato i computer non ha inventato niente ma ha semplicemente fabbricato qualcosa che imita l’uomo ma mai e poi mai lo sostituirà.

    Al massimo i computer potranno essere usati come un lobo supplementare del nostro cervello ma non come un loro sostituto.

    Ho conosciuto un prete famosissimo a Brescia, insegnante di lettere al Collegio Arici, di proprietà dei Gesuiti, don Pietro Rigosa, che conosceva a memoria tutta la Divina Commedia. Lui non aveva bisogno di alcuna App per richiamare in qualunque momento un qualunque verso dell’opera di Dante.

    Un caso un po’ meno eclatante, ma sempre interessante per me, è stato un mio zio, semplice maresciallo dei Carabinieri, che conosceva a memoria tutto l’Inferno di Dante e lo citava in continuazione.

    Affascinando la gente con l’idea di una Intelligenza Artificiale, la si induce a buttare PC , Tablet, Smartphone, e software relativi e riacquistare tutto nuovo perché se non hai l’A.I. non sei nessuno. E i poveri cyber idioti ci cascano come salami.

    L’arte di creare bisogni di per sè inesistenti e stimolare la gente ad acquistare prodotti atti a soddisfarli è fondamentale per il marketing. Il prodotto esiste come fonte di profitto solo se esiste un mercato disposto ad acquistarlo e creare il bisogno è il primo passo da compiere per creare un mercato. Pare che le grandi aziende del settore abbiano investito ingenti capitali nel progetto A.I. e quindi stiano lavorando intensamente per un ROI adeguato e in tempi brevi. Il tempo ci dirà come andranno realmente le cose. Sono molti però quelli che prevedono con alta probabilità un totale insuccesso. In effetti la massa non sente il bisogno di applicazioni sofisticate e gli esperti non avranno bisogno di farsi scrivere o correggere testi, o effettuare elaborazioni che già oggi sono in grado di fare loro stessi con l’hardware e il software esistente e disponibile. A far crollare tutta l’impalcatura provvederà molto probabilmente un basso livello di vendite.

    Forse che alla cassiera di un supermercato interessa qualcosa dell’analisi di bilancio dell’azienda per la quale lavora?

    E, fin qui, l’aspetto marketing.

    Passiamo ora al secondo punto:

    una grande operazione di distrazione dell’intelligenza reale dai fattacci che avvengono nel mondo dell’antiumano.

    Politicamente è molto importante disabituare la gente ad osservare, pensare, giudicare, decidere. In questo modo si toglie vigore ed entusiasmo all’opposizione. Ma decidere è fondamentale per l’uomo, tant’è che in ogni attimo della sua esistenza inconsciamente lo fa. Io, finchè rimango dove sono, sto decidendo attimo dopo attimo di rimanere dove sono e finchè scrivo questo appunto sto decidendo di non fare altro che scrivere questo appunto e decido che cosa scrivere e che tasto premere. Lo faccio senza nemmeno rendermene conto ma è così. Questa continua presenza della mia facoltà di decidere si chiama anche attenzione : attenzione a ciò che sto facendo, a ciò che sto pensando. Perciò chi vuole acquisire potere su di me deve indebolire la mia attenzione, la mia memoria, la mia volontà, raccontandomi che una macchina può fare queste cose al posto mio e farle meglio di me. In questo modo riesce a coltivare la mia pigrizia mentale che è esattamente il contrario della mia capacità di attenzione e concentrazione sull’obiettivo del momento.

    Anche se a parole lo negano lo scopo principale di un politico serio è quello di acquisire consenso ed annullare il dissenso. Ma poiché il dissenso viene dalla protesta contro gli errori , le inefficienze, le mancate soluzioni di problemi , bisogna evitare che la gente se ne renda conto. E questo come si ottiene? Facendo convergere l’attenzione della gente su falsi problemi come, appunto, quello dell’intelligenza artificiale. Intanto che la gente si preoccupa dell’A.I. non si rende conto che le strade sono piene di buche, che noi votiamo SI’ a leggi disumane , che pochi pazzi stanno conducendo due guerre assurde distruggendo beni e vite esistenti per un fantasmagorico futuro migliore.

    I problemi non vanno soltanto individuati, elencati e contemplati, ma vanno risolti. E a questo punto si rende manifesta l’ignoranza, l’incompetenza, la supponenza, la stupida aggressività di chi ha fatto del governare non una serie professione ma una fonte di guadagno per una comoda e facile sopravvivenza personale..

    Riuscire a nascondere tutte queste manchevolezze dietro una cortina fumogena, paventando fantasmi, è lo scopo principale della falsa comunicazione. E’ necessario manipolare gli atteggiamenti del popolo; e la componente cognitiva e quella affettiva sono le più facili da manipolare, senza bisogno di usare i manganelli della polizia che sono odiosi tanto ai poliziotti ( a meno che non si tratti di sadici) quanto ai manifestanti manganellati.

    E allora dai che parliamo di Intelligenza Artificiale! L’intelligenza Artificiale di qua, di là, di sopra e di sotto e addosso alla “tecnologia” che in realtà è semplicemente la scienza e la tecnica delle lavorazioni.

    Il pericolo non risiede nella immoralità dei governanti e nella ignoranza dei governati, no, no! Risiede nella tecnocrazia e nella tecnologia.

    E così si organizza un G7 sulla problematica dell’Intelligenza Artificiale e una incompetente diplomata all’Istituto Tecnico Linguistico come la Meloni invita niente meno che Papa Francesco , un incompetente diplomato in chimica da un Istituto Tecnico argentino, ad intervenire per disquisire di cosa? Non dell’etica negativa della maternità non accettata, ma dell’etica negativa dell’elettronica applicata.
    (Articolo pubblicato in Stilum Curiae il 2/5/2024)

    • Balqis ha detto:

      Caro SE, condivido – in teoria – ciò che sostieni e soprattutto la parte che in sostanza riguarda il fatto che il capitalismo ha bisogno di reinventarsi continuamente rendendo velocemente obsoleti i prodotti e costruendo nuovi bisogni. Però è un fatto che una grande trasformazione è in corso e non sappiamo dove ci porterà. Sappiamo solo che il problema del futuro riguarderà il modo in cui riusciremo a restare umani.
      A sostegno di ciò che dico incollo qui il link di Neom, la nuova gigantesca città in costruzione con la quale la casa regnante saudita, consapevole dell’esaurimento dei giacimenti che ne garantivano la folle ricchezza, pensa di riorientare la propria economia. Sono molte le imprese italiane, che hanno notevoli capacità nel settore edilizio, che si sono lanciate nell’impresa, ma subiscono la concorrenza soprattutto polacca (!!), che ha costi del cantiere competitivi rispetto ai nostri. Visto il tipo di progetto, a fare la differenza sono le competenze nel campo dell’AI.
      Già da almeno una ventina d’anni da quelle parti erano stati realizzati ambienti di vita per umani super ricchi, come The Palm o The World di Doha e Dubai, insiemi di isole artificiali con abitazioni perfettamente automatizzate, che si aggiungono ad altri luoghi distopici sulla terraferma, come il mall dove si può sciare mentre fuori ci sono 45° all’ombra.
      Da tempo, inoltre, Israele, soprattutto nella zona del Negev, utilizza sistemi di irrigazione basati sull’AI, con sensori che rilevano il livello di umidità e, quindi, quando attivare l’irrigazione e in che quantità. Anche la nostra Protezione Civile utilizza qualcosa del genere per la prevenzione degli incendi boschivi. Ho assistito sbalordita ad un dialogo tra due progettisti di questi droni per gli incendi: “ti ricordi quante legnate abbiamo dato a quel drone che non voleva imparare!!” 😲. Come se io prendessi a legnate la mia lavatrice per farle capire che non deve rimpicciolirmi i maglioni!
      Da quanto ne so io, che non sono un’esperta ma ho necessità di capire perché l’AI sta entrando in tutti i settori, la nuova “frontiera” pare che sia quella della “lettura” delle emozioni (!). Una persona che conosco ha lavorato per alcuni supermercati a Singapore in cui alcune telecamere valutano le emozioni dei consumatori al fine di disporre la merce in modo ottimale. Inoltre non c’è la cassa perché il prelievo avviene direttamente sul conto corrente. Inutile sottolineare i risvolti legati al controllo in un simile sistema, che proprio a questi scopi viene utilizzato in Cina. Per non parlare delle armi che possono decidere, in base a parametri stabiliti da uomini, di uccidere. In questo senso, le guerre in corso costituiscono un utilissimo campo di sperimentazione… ************
      Non c’è dubbio, quindi, che è sempre l’uomo ad “istruire” l’AI, ma la questione non è questa. Il problema non è se l’AI sia più intelligente di noi (che pure ci stiamo rincretinendo!), ma le implicazioni e gli “effetti indesiderati” di vario tipo dell’AI sull’umanità come la conosciamo. E non credo sia un processo che si possa fermare. Per questo credo che dovrebbero occuparsene studiosi di tutte le discipline (e non solo o tecnici) e che anche i rappresentanti delle diverse religioni (o, comunque, chiunque sia portatore di istanze spirituali) dovrebbero poter dire la loro sull’uso che se ne potrà fare.
      https://it.m.wikipedia.org/wiki/Neom
      In fondo alla pagina di Wikipedia c’è il link al sito web del progetto.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    E che dire della continua, petulante, assordante invadenza della Pubblicità e Propaganda? Quanti cyberidioti acquistano cose di cui potrebbero fare benissimo a meno se qualcuno non fosse riuscito a mettere nella loro testolina che invece sono necessarie?

  • T.Carlo ha detto:

    Chiave di lettura superlativa . Grazie

  • Mons X ha detto:

    E’ vero. Anche io avevo intuito (senza averci però riflettuto su) che la Intelligenza Artificiale è la nuova “conoscenza” offerta all’uomo dal grande “tentatore”
    Peraltro , già Steve Job aveva preso come simbolo di Apple ,una mela morsa …
    Concordo con GottiTedeschi ,, alla fin fine l’IA è solo uno strumento in mano all’uomo , utile o meno ,in funzione di come l’umo lo usa. Ma come Gotti Tedeschi ricorda ad ogni occasione( parafrasando San Giovanni Paolo II) , l’uomo di questi tempi ha investito molto in tecnologia e scienza e quasi nulla in sapienza. Pertanto la tech-scienza , gli sfuggirà di mano. Ma ciò è avvento anche grazie alla tiepidezza dei sacerdoti , confusi dopo il Vaticano II e oggi impauriti, se non persino terrorizzati , da questo pontificato . Che fa paura e confonde . E null’altro. Mons. X

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