Un Movimento Unitario per Vita, Famiglia, Diritti Reali. Ci Vorrebbe un Don Sturzo…Mario Adinolfi.

26 Giugno 2024 Pubblicato da 5 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione queste riflessioni di Mario Adinolfi, che ringraziamo di cuore, sull’opportunità di un movimento politico unitario che difenda vita famiglia e diritti reali della persona. Buona lettura e condivisione.

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SUL TEMA DI UN MOVIMENTO POLITICO UNITARIO
di Mario Adinolfi
In un’appendice della puntata di Stampa&Vangelo di oggi e in un commento a un post ho risposto a don Antonello Iapicca che assai giustamente ha posto la questione della nascita di un movimento politico unitario che raccolga le istanze profamily e prolife.
Secondo don Antonello questo movimento non c’è a causa di “vecchie ruggini” tra i leader dei Family Day 2015-16.
Alla mia replica (sintesi: non c’entrano le questioni personali, il movimento non c’è perché molti pensano sia più conveniente sostenere il leader di turno, oggi la Meloni come ieri Salvini e l’altro ieri Berlusconi) don Antonello mi ha visto polemico e dunque ripetuto che sono le polemiche a non far nascere il movimento.
Per rassicurare lui e tutti proclamo solennemente il mio impegno a farmi totalmente da parte, sostenendo silenziosamente chiunque voglia concretamente agire per unificare i pro-life compresi i pidieffini in un movimento politico autonomo da votare, secondo le giuste indicazioni di don Antonello ed altri. Non ho nulla a pretendere né ambizione alcuna da soddisfare, sono già anni che non mi candido a niente comprese le ultime europee e mi sono già dimesso pure da presidente del Popolo della Famiglia. Quindi posso prendermi la colpa di aver effettivamente portato sulle schede elettorali di due elezioni politiche consecutive e di due elezioni europee consecutive oltre che di innumerevoli elezioni amministrative il simbolo di un movimento politico autonomo effettivamente profamily, pro-life d no gender, di non aver lasciato tale progetto nei vasti scantinati cattolici del generico “dovremmo fare”.
Ora però non mi si può affibbiare anche la colpa del movimento più ampio che non nascerebbe perché io sarei “divisivo e polemico” ed evocativo delle “vecchie ruggini”. Io ho sostenuto anche brutte proposte di legge pur di essere unitario con altre realtà pro-life, ora faccio pure di più, mi faccio completamente da parte. Ma fatelo davvero ora ‘sto movimento politico unitario, perché una sola cosa non si può fare: marciare da pro-life e contemporaneamente votare per chi fa campagna elettorale ripetendo “non toccherò la legge 194” e a gennaio 2023 vota alla Camera una mozione M5S che ripete l’intangibilità della legge sull’aborto (mozione votata da tutti i partiti presenti in Parlamento: FdI, Forza Italia e Lega inclusi).
Fate il movimento e fatelo presto perché prima del 20 dicembre di quest’anno, giorno in cui scadrà da presidente, Augusto Barbera farà emettere alla Corte Costituzionale prima una sentenza che legittimerà la stepchild adoption per le cosiddette “famiglie arcobaleno” e poi soprattutto quella sul rinvio delle carte dal tribunale di Milano per Cappato, che legittimerà il suicidio assistito senza condizioni se non quella della “sofferenza fisica o psicologica intollerabile” secondo la percezione del sofferente. Queste due sentenze che mineranno in maniera profonda il diritto di famiglia e il principio secondo cui la vita è un bene non disponibile, con conseguenze di medio periodo inimmaginabili, potranno essere fermate solo da un movimento che sappia indire una mobilitazione politica di piazza assai più numerosa di quella dei Family Day.
Il movimento pro-life e profamily è insomma al bivio: o si accontenta di marcette e piantine, di qualche finanziamento o consulenza della presidenza del Consiglio, delle candidature a perdere in Fratelli d’Italia acconciandosi a sostenere il partitone potente di turno; oppure fa quello che dice don Antonello e si riunisce in un movimento politico unitario ma per dare battaglia “all’americana” visto che negli USA in 14 Stati il cosiddetto “diritto all’aborto” è stato praticamente cancellato e si festeggiano 60mila bambini nati in più. Da noi, invece, nei due anni di governo Meloni doppio record assoluto di denatalità, con 60mila aborti all’anno.
Sarebbe bello vedere un sacerdote alla guida di un tale movimento, come don Sturzo guidava i popolari negli Anni Venti del secolo scorso. Ovviamente la pagò cara, fu esiliato per decenni. Ma negli Anni Venti di questo terribile XXI secolo sono convinto che servano sacerdoti altrettanto coraggiosi. Mi sembra che alcuni abbiano le idee chiare. Si diano da fare, in tantissimi sono pronti a seguirli e anche io, confuso tra la folla, senza farmi notare.

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5 commenti

  • Nino ha detto:

    Un partito pro Life guidato da un Sacerdote con questo Papa? Aveva ragione la buon’anima di Mario Palmaro!!!

  • IM ha detto:

    Tra le altre buone notizie che giungono dalla parte buona dell’ America è la decisione di bloccare le iscrizioni alle gare sportive di transgender che con la truffa del sesso (natura e contro natura) perché le atlete che con tanti sacrifici si allenano per conseguire buoni risultati sportivi, quelle che sono uscite così originali della Ditta, vengano defraudate da maschiacci depilati. Femministe, dove siete? Anche questa è politica, no?

  • IM ha detto:

    Il Signore vi porti mano a mano per tutta questa nuova giornata. Tra le buone notizie c’è un’ azienda americana che da sopra al padiglione ha tolto il vecchio logo ed in cambio ha messo una bandiera con il sacro cuore di Gesù. Ha fatto un annuncio: Si accettano come dipendenti di questa azienda solo coloro che sono innamorati del Sacro Cuore di Gesù. Ci facciamo assumere anche noi? Io posso raccogliere tutte le adesioni e ci trasferiamo là. Oppure Dio voglia che queste cose succedano anche qua. Come si dice durante la processione di san Luigi: “In alto la bandiera…. dell’ amore di Dio”. Io sono tifoso di quella squadra. E pensare che tanti si massacrano di botte tifando per squadre di calcio dove 22 poveracci corrono appresso ad una palla. Teniamo svegli i nostri cervelli e corriamo piuttosto dietro ai nostri cuori e tifiamo per l’unica squadra che conseguirà la vittoria delle vittorie, la squadra di Gesù e Maria. https://www.aldomariavalli.it/2024/06/10/vivere-e-lavorare-nel-nome-del-sacro-cuore-la-storia-di-unazienda-negli-stati-uniti/

  • Étienne ha detto:

    Ai tempi di Sturzo la chiesa era più unita e vi erano riferimenti comuni sul piano filosofico e teologico. Al tempo di Sturzo la popolazione italiana era ancora diffusamente cattolica. In tante case si pregava. Ciò che oggi manca non riguarda la politica, ma la fede.

  • Paolo da Genova ha detto:

    Un plauso all’onestà intellettuale di Mario Adinolfi, credo comunque che lui per primo sappia che tale Movimento Unitario non si farà, né a livello culturale, né tantomeno a livello politico, salvo imprevedibili eventi provvidenziali.

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