Ogni Ginocchio si Pieghi. L’Effetto “Miracoloso” del Flash Mob Epistolare di Padova.

25 Giugno 2024 Pubblicato da 2 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questi articoli pubblicati sul sito degli Alleati dell’Eucarestia e del Vangelo, in relazione al flash mob di Padova. Buona lettura e condivisione.

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📩 PRIMO RESOCONTO FLASH PADOVA: “Ogni ginocchio si pieghi”.
resoconto flash
 di Veronica C.

– Per il flash mob di Padova sono state inviate circa 140 lettere, sommando quelle inviate al parroco ed al vescovo in questione.

– Molti partecipanti tra i membri sparsi.

– Alcuni gruppi locali si sono disinteressati quasi completamente dell’iniziativa, mostrando scarsa convinzione ed entusiasmo: caratteristiche invece necessarie per chi vuole adoperarsi alla difesa dei diritti dei cattolici e di Dio. Invitiamo costoro ad una approfondita riflessione.

Molti invece i gruppi che hanno partecipato: Assisi, Monza, Udine, Padova, Messina, Roma, Lecce, Napoli, Brescia, Biella, Reggio Emilia, Vercelli, Pescara, Pavia, Caserta, Vicenza, Torino, Salerno, Pistoia, Chieti, Firenze, Parma e Piacenza.

Con particolare entusiasmo ed inviti da parte di qualche responsabile locale, come quello riportato in foto ad esempio, molti invii sono provenuti da Brescia, Udine, Messina ed altri.

Porgendo le scuse da parte di un paio di responsabili locali dispiaciuti, che pur volendo, non hanno potuto partecipare,   ringraziamo questi bravi e instancabili amministratori, che ci sono da stimolo ed esempio. Senza di loro non si potrebbe nulla, o quasi.

– La chat è stata chiusa di nuovo al termine dell’operazione, dopo circa 48 ore di distanza dal suo inizio.

Annunciamo che i fedeli della zona di Padova si recheranno a breve nella chiesa in oggetto e che verrete doverosamente aggiornati sull’ esito.
Nel prossimo articolo vi comunicheremo i ringraziamenti di Fabio ed Elisa, indirizzati a quanti hanno voluto sostenerli in questa battaglia a maggior Gloria di Dio, a cui gli amministratori nazionali Mauro, Grazia, Giovanni e Veronica si associano.

Laudetur Jesus Christus

Semper laudetur

Lunedì 24 giugno 2024

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2 commenti

  • Rolando ha detto:

    Bravo Fabio, prega anche per me. Se puoi però non esprimerti in termini di “battaglia” e “vittoria”, ma di soddisfazione per aver ottenuto quello che tu ritieni un diritto che la medesima Chiesa ritenuta di sempre non ti può negare a prezzo di smentire se stessa. Purtroppo son gli uomini che la fanno operando. Ti auguro di trovare sempre il sacerdote che ti supporta nella tua pietà.

  • unaopinione ha detto:

    Nel mio scritto “L´undicesimo comandamento …”
    https://www.marcotosatti.com/2024/04/26/lundicesimo-comandamento-non-toccare-dio-invano-unaopinione/
    riguardo alla questione su chi possa toccare il corpo di Gesú (Ostia consacrata) con le mani, ho affermato che nel caso di Maria Maddalena si trattasse di tutta un´altra storia.
    Niente di cosí piú sbagliato (mi sono totalmente ricreduto): perché questo é in realtá l´inizio della storia. Mi spiego (usando quanto scritto al riguardo nello scritto di Maria Valtorta, che per me é veramente Vangelo rivelato).
    “La donna (Maria Maddalena) va verso Gesù e si inginocchia presso i piedi del Maestro. Appoggia in terra un vasetto a forma di anfora molto panciuta, si leva il velo dal capo spuntando lo spillone prezioso che lo tratteneva puntato ai capelli, si sfila dalle dita gli anelli e posa tutto sul letto-sedile presso i piedi di Gesù, e poi prende fra le sue mani i piedi, prima il destro, poi il sinistro, e ne slaccia i sandali, li depone al suolo, poi bacia, con un gran scoppio di pianto, quei piedi, vi appoggia contro la fronte, se li carezza, e le lacrime cadono come una pioggia, che luccica alla fiamma del lampadario, che riga la pelle di quei piedi adorabili.
    …..
    Ma la donna non si accorge di niente. Continua a piangere dirottamente, senza gridi. Solo lacrimoni e rari singulti. Poi si spunta i capelli, traendone le forcine d’oro che sostenevano la complicata pettinatura, e pone anche queste forcine vicino agli anelli e allo spillone. Le matasse d’oro si srotolano per le spalle. Ella le prende a due mani, se le porta sul petto e le passa sui piedi bagnati di Gesù, finché li vede asciutti. Poi immerge le dita nel vasetto e ne trae una pomata lievemente giallina e odorosissima. Un profumo fra di giglio e tuberosa si spande per tutta la sala. La donna attinge senza avarizia e stende e spalma e bacia e carezza.”
    E poi queste parole di Gesú a Maria Valtorta, che commenta tutto il fatto: ” Io la mondo, ecco che Io la affranco dalle catene della sua schiavitù. La peccatrice è morta. … Ed è rinata Maria, rifatta bella come fanciulla pudica dal suo vivo dolore, dal suo retto amore. S’è lavata nel suo pianto.”
    Mentre per molti questa é una bella storia, io oggi, cercandovi un qualche significato nascosto, la interpreto cosí:
    confermo la mia opinione che in tutto questo vi sia una richiesta da parte di Maria Maddalena a Gesú di prenderla come sposa spirituale (richiesta accettata da Gesú e che Lui stesso conferma con queste parole che dice a Maria Valtorta ma che in realtá sono rivolte a Simone, il fariseo): ” Essa è là in quel profumo sparso sui miei piedi, avvilita come i suoi capelli, su quella parte del corpo che tu hai spregiato di rinfrescare con l’acqua del tuo pozzo dopo che ho fatto tanto cammino per venire a portare luce anche a te. La peccatrice è morta. Ed è rinata Maria, rifatta bella come fanciulla pudica dal suo vivo dolore, dal suo retto amore. S’è lavata nel suo pianto. In verità ti dico, o fariseo, che fra costui che m’ama nella sua giovinezza pura e questa che m’ama nella sincera contrizione di un cuore rinato alla Grazia, Io non faccio differenza, e al puro e alla pentita commetto l’incarico di comprendere il mio pensiero come nessuno e quello di dare al mio Corpo le estreme onoranze ed il primo saluto (non conto quello particolare di mia Madre) quando Io sarò risorto”. (ed infatti é Maria Maddalena che unge il capo di Gesú prima che inizi la Passione – Maria Valtorta cap. 586 – ed é anche Maria Maddalena che imbalsama successivamente il corpo di Gesú – Maria Valtorta cap. 616).
    Ma oltre a questo, il tutto, secondo me, nasconde anche un altro importante significato:
    le lacrime versate da Maria Maddalena sui piedi di Gesú, trasportano tutti i peccati fino allora compiuti da Maria Maddalena (idealmente ogni lacrima ne trasporta uno) sui piedi di Gesú. Questo é equiparabile ad una piena confessione di tutti i propri peccati. Naturalmente, affinché nessuna lacrima (=peccato) non venga perdonato, Maria Maddalena appoggia la sua fronte sui piedi di Gesú per far si che nessuna lacrima manchi i piedi di Gesú e che si perda sul suolo.
    In questa maniera tutte le lacrime (=tutti i peccati), toccando i piedi santissimi di Gesú, vengono da Questi totalmente mondate dal peccato. Il tutto si svolge senza che vi sia una solo parola … solo gesti … si puó immaginare che tra Gesú e Maria Maddalena stia avvenendo una comunicazione/confessione spirituale che nessun presente (forse solo l´apostolo Giovanni) riesce ad immaginare che stia avvenendo … una segreta intesa, per cosí dire, che fa capire a Maria Maddalena che viene totalmente perdonata e che puó andare avanti.
    Solo a tal punto Maria Maddalena inizia ad usare i propri capelli per “riappropriarsi” delle lacrime purificate e perché queste agiscano santamente in Lei. Quindi Maria Maddalena dopo essersi liberata totalmente del peccato riempie, sempre spiritualmente, questo vuoto che si é creato nella propria anima con le Grazie concessele da Gesú per condurre una futura vita di santitá. (“La peccatrice è morta. Ed è rinata nel suo pianto”).
    E poiché non solo perché Maria Maddalena é ormai pura, ma anche perché Gesú l´ha accettata come sposa, le viene consentito di ungerGli i piedi.
    E una delle domande che alcuni potrebbero fare potrebbe essere: “Sí … ma Maria Maddalena poteva fare il tutto stando in piedi o magari anche seduta … perché inginocchiarsi dopo tutto e perdere del tempo a fare delle cose che tutto sommato non erano necessarie? Posare poi la propria fronte sui piedi di Gesú?” E un tale modo di ragionare condurrebbe molti a concludere: “Dio l´avrebbe certamente perdonata lo stesso.”
    Ebbene, la mia risposta (che é una opinione, ma credo che cosí la cosa vada interpretata) a tale domanda é questa: se si equipara la confessione di oggi all´atto di versare le lacrime da parte di Maria Maddalena (parole dette oggi nel confessionale invece delle lacrime di Maria Maddalena ieri che confessavano spiritualmente a Gesú la commissione di ogni peccato) e si equipara il successivo atto del ricevimento dell´Eucarestia oggi con il successivo raccoglimento delle lacrime mondate da Gesú con i propri capelli da parte di Maria Maddalena ieri (che sono entrambi un atto con il quale il fedele dichiara di voler ricevere le Grazie che Dio gli vorrá concedere), ecco che il messaggio che Dio ha voluto dare a tutti attraverso tale “miracolosa” conversione dovrebbe apparire chiaro a tutti: per ottenere le Grazie da Dio (quelle richieste) non solo si devono riconoscere e confessare davanti a Dio tutti (ma proprio tutti) i propri peccati, e questo in ginocchio (che nel caso di Maria Maddalena vengono simbolizzati dal fatto che non solo sta il piú possibile inginocchiata ma vi appoggia la fronte appunto perché nessuna lacrima manchi i piedi di Gesú), ma che per ricevere tutte le Grazie che Dio vuole concedere é necessario, continuare ad umiliarsi davanti a Dio nella maniera piú aperta e sincera possibile … e il ricevere l´Ostia in ginocchio é appunto il segnale, che deve scaturire non per calcolo ma per intimo convincimento di essersi pentiti, che Dio piú gradisce di vedere da parte del fedele ricevente l´Ostia.
    Maria Maddalena mostra la sua massima umiliazione possibile, questo totale abbandonarsi a Dio utilizzando i propri capelli. Del resto … solo inginocchiandosi ha potuto raggiungere con i suoi capelli i piedi di Gesú . E se non lo avesse fatto Gesú, credo, mai le avrebbe concesso alcun perdono.
    Conclusione: differentemente da chi pensa che lo stare inginocchiati sia quasi un atto privato e che pone come condizione per ricevere l´Ostia lo stare in piedi, io addirittura penso, e questo pensiero lo deduco da come si é svolta la conversione di Maria Maddalena, che il ricevere l´Ostia inginocchiati, sempre se l´atto é un sincero segno di totale abbandono/ di umiliazione verso Dio, é una delle condizioni necessarie per ottenere tutte le Grazie che Dio vorrá concedere al ricevente l´Ostia. Puó essere che Dio possa fare delle eccezioni. Non so.
    Quindi, e questo é il mio ultimo pensiero, con l´Ultima Cena, Gesú ha voluto istituzionalizzare la Transustanziazione, invece con la conversione di Maria Maddalena ha mostrato quale sono le condizioni perché il Suo perdono, che oggi viene concesso soprattutto attraverso la Comunione, operi pienamente (tra le altre, confessione in ginocchio e assunzione della Comunione pure in ginocchio).
    Naturalmente oggi il sacerdote che distribuisce le Ostie sacre sta in piedi e per opportunitá basta che il fedele ricevente stia solo semplicemente inginocchiato … ripetendo cosí simbolicamente ma convintamente quanto Maria Maddalena compí a suo tempo.
    Per cui una posizione secondo cui:
    “la Comunione – durante le Messe – sarà distribuita in mano o sulla bocca (anche se poco “igienico” per i successivi fedeli) e rimanendo in piedi davanti al sacerdote. Altre posture (in ginocchio, con ampi inchini…) non esprimono “comunione”, ma “separazione distintiva” dagli altri. Queste posture potete adottarle, rientrati al vostro posto come segno di preghiera e di ringraziamento” é secondo me una posizione totalmente sbagliata che contraddice palesemente gli insegnamenti di Gesú perché appunto inginocchiandosi il fedele ricevente vuole esprimere “comunione”, quindi unione con Dio e non “separazione distintiva” dagli altri (é un rapporto diretto fra Dio ed il ricevente e non fra il ricevente e gli altri).
    E penso invece che, di fronte ad una simile posizione, la posizione degli “Alleati dell´Eucarestia e del Vangelo”, sia quella giusta; Alleati che correttamente hanno fatto notare la contraddizione: ” … ci permettiamo però di esprimere il nostro rammarico e dolore nel vedere scritti tali, provenienti da una autorità ecclesiastica che dovrebbe, al contrario, esortare al massimo rispetto e adorazione possibile per la Santa Eucaristia. Stiamo parlando infatti della fede nella Presenza Reale di nostro Signore Gesù Cristo. Eppure questo comunicato conduce nella direzione diametralmente opposta.”

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