Dimissioni di Benedetto. Erano Valide o Nulle? Presentata un’Istanza al Tribunale dello Stato Città del Vaticano.

24 Giugno 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, ci sembra interessante offrire alla vostra attenzione questo articolo pubblicato da Libero, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e diffusione.

§§§

 

di Andrea Cionci

 

Undici anni di dubbi, scontri e querelle sulla legittimità dell’ultima successione papale forse sono un po’ troppi.

E’ la “Magna Quaestio” sulla quale si dibatte da quell’11 febbraio 2013, giorno in cui papa Benedetto XVI – secondo la vulgata mainstream – avrebbe dato le sue dimissioni con la famosa Declaratio.

Così, nella mattina di giovedi 6 giugno 2024, chi scrive, tramite un suo legale, ha depositato presso il Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, una “Istanza per il riconoscimento della nullità dell’abdicazione di papa Benedetto XVI”. Secondo i “Diritti e i doveri” dei fedeli, infatti, qualsiasi battezzato può presentare al foro ecclesiastico competente delle legittime richieste di chiarimenti.

Non è stata certo una decisione presa a cuor leggero: ci sono voluti quattro anni di inchiesta, (900 articoli, 800 podcast, un bestseller – “Codice Ratzinger” – venduto in 20.000 copie, 120 conferenze) per inquadrare compiutamente la questione e mettere a punto un dossier di 100 pagine con un lavoro di equipe che ha coinvolto cinque avvocati, di cui due canonisti.

Fin da subito, il docente di diritto canonico Don Stefano Violi, sulla Rivista Teologica di Lugano del febbraio 2013, aveva eccepito la mancata rinuncia al munus petrino che è richiesta dal canone 332.2 sull’abdicazione del Papa: “Nel caso che il romano pontefice rinunci al suo munus (ufficio) si richiede per la validità che la rinuncia sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata, non si richiede invece che qualcuno la accetti”. Il munus è quell’incarico che Dio stesso conferisce al papa affinché venga da lui svolto con un servizio, detto ministerium.

Papa Ratzinger ha dichiarato invece che avrebbe rinunciato al solo ministerium, il potere di “fare il papa”. Questo è l’”errore sostanziale” della dichiarazione: manca proprio l’oggetto a cui il Papa doveva rinunciare per una valida abdicazione, cioè il munus e, secondo il canone 188, la rinuncia compiuta in modo erroneo è nulla e invalida, cosa confermata anche dalla costituzione Universi Dominici Gregis (artt.76-77).

L’istanza, divisa in tre sezioni, si basa, nelle prime due, sull’aspetto canonico, disinteressandosi completamente di quale fosse l’intenzione reale del dichiarante.

Non è un caso, infatti, che vi siano diversi autorevoli studiosi (non certo estimatori di Benedetto XVI) che pure confermano come la Declaratio non sia un atto valido proprio per errore sostanziale, per la mancata rinuncia al munus petrino: costoro attribuiscono tale sbaglio a presunte idee moderniste di Ratzinger sul papato, ma, ai fini del diritto, il motivo e l’intenzione per cui papa Benedetto ha offerto un’abdicazione invalida non ha alcuna rilevanza.

A fornire una spiegazione su quello che, invece, ha realmente fatto Benedetto XVI, c’è la Sezione 3: il papa tedesco non ha mai voluto abdicare, ha semplicemente dichiarato un’altra cosa e per un drammatico motivo emergenziale. C’è infatti un solo caso in cui il papa può perdere il ministerium trattenendo il munus, ed è quello della “Sede totalmente impedita”, quando il papa, come illustra il can. 412, è prigioniero, confinato, esiliato, non libero di comunicare nemmeno per lettera. Per semplificare, è un po’ come quando una persona è in carcere, mantiene la patente di guida, il titolo per guidare, ma non può guidare la macchina.

La Sezione 3 ricostruisce come papa Benedetto XVI, messo alle strette da nemici interni ed esterni, e dopo aver verosimilmente subìto un attentato con sonniferi nel marzo 2012, durante il viaggio apostolico a Cuba,  abbia messo in sicurezza la Chiesa, facendosi porre in sede impedita proprio dalla convocazione di un conclave abusivo, convocato il 1° marzo 2013 a papa non morto e non abdicatario.

 

Se il papa non è abdicatario, ma impedito, il conclave che ne segue è nullo e invalido ed elegge un antipapa, cioè un papa non canonicamente eletto.

Come già successo per tutti i 40 antipapi che si sono alternati nella storia della Chiesa, mediamente uno ogni 8 papi legittimi) tutto ciò che Bergoglio ha detto o fatto deve essere annullato e il prossimo conclave dovrà essere composto solo da autentici cardinali di nomina pre-2013, altrimenti sarebbe eletto un altro antipapa. In tal caso, quando non vi saranno più almeno tre veri cardinali sotto gli 80 anni per formare un legittimo conclave, la Chiesa cattolica per come la conosciamo, terminerebbe.

Dopotutto, l’istanza va anche nell’interesse di Francesco: se non ha nulla da nascondere, un regolare procedimento giudiziario non potrà che dissipare i dubbi sulla sua legittimità e dovrebbe pertanto essere incoraggiato da lui stesso.

Se l’istanza venisse rigettata, sarebbe una aperta ammissione di colpevolezza da parte dello stesso Bergoglio e la drammatica prova che il potere giudiziario, in Vaticano, non sarebbe più indipendente dal potere legislativo. Non resterebbe che tornare a rivolgersi ai cardinali pre 2013 ai quali, nel novembre 2023, lo scrivente aveva già inviato 11.500 firme di petizione. I veri cardinali sarebbero tenuti a intervenire dall’art. 3 della Universi Dominici Gregis che impone loro il dovere di tutelare i diritti della Sede Apostolica e non lasciarli cadere nemmeno per evitare dissidi.

In assenza di una loro risposta, per forza di cose, dopo sei mesi ci si è dovuti rivolgere al tribunale penale.

Con milioni di fedeli nel dubbio, tanti preti sospesi, scomunicati e spretati a causa di tale questione, un pronunciamento ecclesiastico definitivo, a norma delle leggi della Chiesa, non è più differibile.

Per parlare di queste e altre tematiche, i prossimi appuntamenti a Milano, Savigliano, Trieste.

ACQUISTA IL LIBRO

§§§

Aiutate Stilum Curiae

IBAN: IT79N0200805319000400690898

BIC/SWIFT: UNCRITM1E35

§§§

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , , ,

Categoria:

88 commenti

  • Adele liuzzi ha detto:

    Grazie sig. Tosatti, 2 commenti da me proposti tagliati entrambi: ergo bisogna parlare assecondando le sue idee….

  • giuseppina ha detto:

    Che ideona ! Prima strombazzo al globo che tutto quello che Bergoglio fa è nullo. Poi presento una denuncia a un tribunale che io stesso ho detto che è invalido. Infine sbraito contro la sentenza positiva o negativa, perché ho sputato in aria! Per pietà cristiana facci sapere il nome dei 5 avvocati che t’hanno consigliato, così li evitiamo .

  • giuseppina ha detto:

    Che ideona ! Prima strombazzo al globo che tutto quello che Bergoglio fa è nullo. Poi presento una denuncia a un tribunale che io stesso ho detto che è invalido. Infine sbraito contro la sentenza positiva o negativa, perché ho sputato in aria! Per pietà cristiana facci sapere il nome dei 5 avvocati che t’hanno consigliato, così li evitiamo

  • La Signora di tutti i popoli ha detto:

    Cerchiamo di fare una sintesi della situazione presso il Vaticano.

    – A novembre u.s. il dott. Cionci, a mezzo di una petizione (popolare) di cattolici e ai sensi della Legge Speciale UDG art.3 ha chiesto, per il tramite della Segreteria di Stato Vaticana, che i cardinali del concistoro elettivo 2013 siano informati della illeggitimità/nullità della elezione del Card Bergoglio per i motivi, che qui per brevità è superfluo ricordare (Il testo e i nomi dei destinatari sono di dominio pubblico);

    – Il capo della segreteria card. Parolin ha accusato successivamente ricevuta con una comunicazione al mittente, dott. cionci, ma non ha confermato l’intenzione di procedere, o di aver provveduto, alla dovuta informazione dei prelati segnalati;

    – Nessun cardinale in indirizzo ha risposto e neanche ha dato cenno di ricevuta di detta petizione;

    – La Segreteria Vaticana, fino alla data odierna non ha confermato nè smentito di aver inoltrato la petizione agli interessati. ( è parere della scrivente che non l’abbia inoltrata con mezzo sicuro e tracciato la petizione nè abbia informato, con mezzo sicuro e tracciato, i destinatari la possibilità di consultarla poichè depositata presso gli uffici romani);

    – Il dott. Cionci non ha rivelato se in seguito abbia inoltrata alla Segr. Vatic. una “Richiesta informazioni sullo stato del procedimento” comunicativo ai cardinali aditi dalla petizione di varie migliaia di cattolici;

    – A seguito dell’inerzia di segreteria Vaticana e dei cardinali e della totale insicurezza sull’espletamento del dovere di informazione/comunicazione vs i prelati destinatari, nel mese di giugno il dott. Cionci ha inoltre depositato l’istanza per l’accertamento dei fatti pre e durante Conclave 2013, che portatono alla dichiarazione di sede impedita di Benedetto XVI ed a una illegittima nomina di un successore nella figura del card.Bergoglio. Gli atti depositati non mi risulta siano di dominio pubblico.

    Domande lecite su ciò che ci si aspetta dalla situazione attuale:

    * Salvo errore della scrivente, trattasi a prima vista di una procedura non strettamente legata ad un previsto obbligo di un assenso/risposta/conferma (a parte l’avviso di ricevimento di Parolin:) della prima petizione, inviata solo per il tramite di un Ufficio Segreteria. Inoltre non sembra che ci sia stata, nella petizione e successivamente ad essa, una richiesta esplicita di fornire dettagli dello stato del procedimento o una messa in mora dell’ Amm. ne Vaticana per esigere comunque il rispetto del dovere di informazione e dei generici doveri d’ “Ufficio”.

    * È stata esperita una apposita procedura per bypassare il silenzio o l’inerzia (chiamiamola così!) della Segreteria Vaticana e/o dei cardinali, avviando una inchiesta presso il Tribunale dello Stato Vaticano che, se accolta, viene conclusa con una dichiarazione di nullità e (probabilmente gli atti dovranno passare prima ad un Concilio appositamente nominato da prelati non di elezione bergogliana) dell’elezione 2013 e degli atti connessi e porterebbe, contestualmente o successivamente, alla convocazione dei cardinali cui compete l’elezione papale, dichiarando nel contempo la sede vacante e la nomina del responsabile della garanzia della situazione di “ordinaria amministrazione”.

    Questa mi sembra in teoria, salvo errore, la situazione pregressa e attuale… in pratica, in futuro forse (se a Roma si degneranno di dare qualche cenno di risposta) ci sarà un seguito.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Bene!

    A questo punto, dopo vagonate di parole, si può stabilire univocamente, riunendo così tutti i cattolici, se Francesco è il papa o no?

  • Salvatore Giovanni ha detto:

    Se si afferma che il munus (ufficio) e il ministerium (esercizio, esecuzione) sono sinonimi, allora che senso avrebbe la previsione, in diritto canonico, della Sede totalmente impedita (can. 335) per la Sede Romana e quindi per il Romano Pontefice?
    È evidente che il verificarsi di una  situazione del genere implicherebbe necessariamente una separazione tra munus e ministerium e il Romano Pontefice, in quel caso,  resterebbe tale, pur non potendo più esercitare il ministerium,  perché sennò, se ministerium e munus  fossero la stessa cosa, al momento dell’impedimento previsto dal canone, il Romano Pontefice cesserebbe anche di essere  papa e si produrrebbe la Sede vacante, non la Sede totalmente impedita.
    Ma così non è e non può neanche essere, come insegna correttamente la logica, il diritto canonico e la storia della Chiesa.

    • Balqis ha detto:

      Abbia pazienza, questo è un sofismo che utilizza una logica formale (su cosa si intenda per logica formale c’è un’ampia letteratura in merito e comunque, almeno per sommi capi, si studia anche in filosofia all’ultimo anno del liceo). Invece, la sede impedita ha requisiti ben precisi. Sull’auto-impedimento (invenzione di Cionci o di chi per lui), poi, non esiste giurisprudenza. Siamo seri! Di cosa stiamo parlando?

      • Salvatore Giovanni ha detto:

        A me pare che sia lei a confondere le cose.
        La “sede impedita” di cui parla è quella regolata dal can. 412 e riguarda l’impedimento del Vescovo diocesano ad esercitare il suo ufficio (vede che anche in questo caso il codice fa distinzione tra l’ufficio e il suo esercizio).
        E ciò vale anche per il Vescovo di Roma.
        La Sede totalmente impedita, prevista dal canone 335, è invece la situazione canonica di totale impedimento della Sede romana, la Sede apostolica, e quindi anche del Romano Pontefice in quanto titolare della concessione divina dell’ufficio petrino.
        Ora, nel caso in esame, il canone 412 non può essere preso in considerazione per le fattispecie di impedimento in esso contenute perché è lo stesso Benedetto XVI, con la sua Declaratio, a dichiarare di rinunciare, in data differita, al ministero di Vescovo di Roma.
        Ciò che invece va preso in considerazione, nel caso di convocazione di un conclave a Romano Pontefice ancora in carica, è la Sede romana totalmente impedita (can.335) che, in una tale circostanza, viene immediatamente posta in essere a causa della sopravvenuta, illegittima, usurpazione del trono di Pietro.
        Altro che auto impedimento di Benedetto XVI.

        • Balqis ha detto:

          Vabbè, vedo che non capisce. Di grazia, chi impediva? Se c’è uno che viene impedito, ci deve essere qualcuno che impedisce. Se si va in tribunale bisogna dimostrarlo. Non giochiamo con le parole!
          L”esempio tipico di logica formale è il seguente: “il re di Francia ha in testa la corona”. La frase “funziona” in se stessa. Però la Francia è una repubblica e non c’è nessuno re. Quindi una frase che “funziona” non è necessariamente vera. Non lo dico io. L’ho studiato già nell”ultimo anno del liceo. Si chiama filosofia del linguaggio.Saluti

          • Salvatore Giovanni ha detto:

            Veramente è lei che finge di non capire e continua a rifrullare a agni commento la pappetta della logica formale, buona solo per i bambini ebeti.
            Credo di intuire che sia a corto di argomenti… e che sia quindi inutile continuare.

            Pax vobis.

          • Balqis ha detto:

            Vabbè… Chi vivrà vedrà 😂

      • Adele liuzzi ha detto:

        Qualsiasi vero cattolico sa che le pressioni della massoneria erano gia’ molto pesanti durante il pontificato di Giovanni Paolo II. Volevano facesse quel che hanno costretto poi a fare a Benedetto XVI. Infatti G.P. II ha richiamato a Roma i Cardinali fedeli alla Chiesa per avere da loro supporto. Cosi’ Mons.Comastri dovette rinunciare all’ incarico di Arcivescovo della Santa Casa di Loreto e rientro’ a Roma, cosi’ altri. Chi giudica le situazioni da lontano, diventa miope e non distingue le vere e gravi manovre compiute nel tempo.

  • Paoletta ha detto:

    beh, se bergoglio e’ Papa diteglielo perche’ sembra che non si sia ancora reso conto. Un po’ come Biden.

    • Tamina ha detto:

      Biden è un criminale demente; Bergoglio è un antipapa massone che distrugge deliberatamente la Chiesa.

  • Stefano ha detto:

    Sperando di non fare una domanda troppo scomoda, potrei chiedere al dott. Tosatti se dalle sue fonti risulta che nel Collegio Cardinalizio qualcuno si sia posto la domanda sulla validità della rinuncia? Questo interrogativo è attualmente presente in alcuni membri del Collegio?

    • Marco Tosatti ha detto:

      Non li conosco tutti, ma posso dirle che alcuni dei cardinali – sicuramente non dell’ala vincente – mi hanno sempre confermato che purtroppo l’elezione era valida. Questo per quanto può valere.

      • Paoletta ha detto:

        bisognerebbe anche capire se fosse valida la rinuncia di uno che poi si autoproclama Papa emerito, quando non c’e’ alcun appiglio “legale” per farlo.

      • Tamina ha detto:

        Sì, ma ora, con il dossier di Andrea Cionci in mano, potranno giudicare meglio e differentemente.

        • Jerrold Bartholomew ha detto:

          Given how compelling Andrea Cionci’s research is, I can only conclude that the “good” cardinals remain silent out of prudence, maximizing the faithful’s access to the sacraments and avoiding scandal and excommunication. We’re in no position to second-guess that calculation.

          • Adele liuzzi ha detto:

            Yes, and to hell…

          • La Signora di tutti i popoli ha detto:

            Non si tratta di prudenza: suggerirei piuttosto “vile opportunismo”… perchè la salute ( salus = salvezza) dei fedeli, se passi dal tenerli ignoranti e distratti, finisce per chiamarsi “accanimento terapeutico”, e si sa come va a finire!

      • Memento ha detto:

        Per ragionare seriamente sull’argomento della rinuncia, prima di tutto sarebbe indispensabile avere a disposizione i testi firmati da Benedetto XVI: dico i testi perché dovrebbe esserci, come assicurato da mons. Gänswein nel suo libro, anche la verbalizzazione fatta in Concistoro. Magari questa istanza servirà a farli saltare fuori: sarebbe ora. Mi auguro che i Signori Cardinali abbiano fatto le loro valutazioni consultando gli originali.

      • Andrea Cionci ha detto:

        Dici bene Marco: “per quanto può valere”. Non hanno ancora risposto alle 15.000 firme di petizione presentata l’8 novembre. E’ evidente che molti fra loro vogliono rimanersene al calduccio sotto le coperte invece di tutelare i diritti della sede apostolica, come IMPOSTO dall’art. 3 della Universi Dominici Gregis.

        • Balqis ha detto:

          Ecco, è questo il suo comportamento scorretto. Lei, dicendo che “vogliono starsene al calduccio”, diffama e pure pesantemente perché esclude che abbiano altre motivazioni. Ad esempio: non contribuire al caos che lei ha creato oppure, molto semplicemente, ritenere che la sua teoria non abbia fondamento. Il problema è che lei, invece, la ritiene verità assoluta, pur sapendo che la storia munus/ministerium crolla se non supportata dall’intenzionalità di Benedetto XVI, che non è affatto provata dalle sue elucubrazioni, che dubito che trovino il minimo credito in un tribunale. *************
          Non si capisce, poi, perché lei non abbia resa pubblica l’istanza presentata (forse l’ha fatto ed io non l’ho vista), magari riassumendo gli allegati, invece di proporne un riassunto che genera confusione: in questa stessa pagina, infatti, c’è chi dice “ma nella terza parte si dice che…”, ma immagino che lei saprà (lo spero) che un’istanza (credo che corrisponda ad un esposto dell’ordinamento italiano) ha una struttura ben precisa, così come un ricorso al tribunale amministrativo italiano: ci sono dei quesiti specifici, con la relativa argomentazione ed eventuali allegati, ed è solo a quelli che i giudici rispondono. Anche nel processo penale, i giudici si esprimono solo sui capi di imputazione. Quindi: quali sono esattamente i punti su cui lei chiede che il tribunale si esprima? Dall’articolo, in cui si parla di prima, seconda e terza parte non si capisce. Ad esempio: il presunto tentato omicidio fa forse parte di questi “punti”? O è un’argomentazione (priva di prove) in qualche modo a supporto dell’intenzionalità di auto-porsi (e proprio su questo auto-porsi non sembra esista alcuna giurisprudenza) in sede impedita (cioè la sua teoria del “codice”, oggettivamente non dimostrabile se non per lei ed i suoi seguaci-adepti)?

      • Stefano ha detto:

        Gent.mo dott. Tosatti la ringrazio per la risposta, però se non sono indiscreto vorrei proprio domandare sulla rinuncia e non sull’elezione. Cioè se parlando in maniera informale con alcune fonti, lei ha avuto modo di notare che tra i Cardinali più di uno ha perplessità sulla rinuncia, sebbene preferisca non esporsi. Ho ipotizzato qualcosa di verosimile?

        • Marco Tosatti ha detto:

          I cardinali con cui ho parlato, e come già detto, tutt’altro che favorevoli a Bergoglio, alcuni anche con contatto diretto con BXVI, non pongono in dubbio il fatto cella rinuncia e della sua validità.

          • Dubium ha detto:

            Ho letto – ma non ricordo assolutamente dove – che quando qualcuno chiedeva al papa emerito spiegazioni sulla sua rinuncia, lui troncava il discorso dicendo: “Adesso andiamo a pregare.” Forse più in là ha deciso di dire qualcosa, ma siamo sicuri che chi parlava e chi ascoltava dessero il medesimo significato alle parole? Non c’è bisogno di scomodare Pirandello per sapere che questo accade spesso, involontariamente; meno spesso succede che ci sia un’intenzionalita ben precisa di una delle parti. Non dubito della buona fede dei cardinali, ma forse non basta essere ultra competenti in diritto, in una situazione così anomala.

  • Mimmo ha detto:

    Quanto mi fa ridere la tifoseria da stadio , cristiani “se così si può dire “ che buttano fango in faccia ad altri cristiani! Vergognoso !

  • Memento ha detto:

    Dall’ultima udienza generale di Benedetto XVI: “Qui permettetemi di tornare ancora una volta al 19 aprile 2005. La gravità della decisione è stata proprio anche nel fatto che da quel momento in poi ero impegnato sempre e per sempre dal Signore. […] Il “sempre” è anche un “per sempre” – non c’è più un ritornare nel privato. La mia decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero, non revoca questo. […] Non porto più la potestà dell’officio per il governo della Chiesa, ma nel servizio della preghiera resto, per così dire, nel recinto di san Pietro.”

  • Arianna Di Biase ha detto:

    Grazie, dottor Tosatti, per aver trattato il tema in modo scevro da personalismi. Tutti vogliamo capire e tutti vogliamo che l’argentino vada a casa. Possiamo sicuramente affermare che, a differenza di tanti altri che riducono la questione a tifo da stadio o passano il loro tempo a catapultare offese senza mai scendere nel merito, Andrea Cionci fornisce dati fattuali, li confronta con controfatti, li mette in parallelo con comportamenti e frasi di Benedetto XVI. Nessuno di coloro che non sono d’accordo con la sua tesi riesce a fare altrettanto, naturalmente per sostenere il contrario . Quando ad esempio gli chiedi una banalità, ovvero perché Benedetto XVI ha continuato a indossare la talare bianca dopo le dimissioni, in tanti ti dicono semplicemente “che cosa c’entra?”. Bella risposta…

    • Enrico Nippo ha detto:

      Una risposta potrebbe essere: per provocare (inconsciamente?) ancor più confusione … oppure per una fissa mentale … oppure … chi può dire con ferrea certezza cosa vorticava nella mente di Ratzinger?

      • Balqis ha detto:

        Come “chi può dirlo”? Cionci, è ovvio!! Lui era proprio dentro la testa di Benedetto XVI che, per nascondere questa anomalia, portava la tiara. Cionci era proprio lì sotto, rannicchiato.

        • Adriana 1 ha detto:

          Non c’è molto spazio sotto una tiara inesistente.

          • Adriana 1 ha detto:

            Inesistente da quando Paolo VI l’ha “dismessa” in nome della collegialità del potere delle Chiavi.

  • Memento ha detto:

    Dal discorso di Gänswein del maggio 2016: “[…] egli non ha abbandonato l’ufficio di Pietro – cosa che gli sarebbe stata del tutto impossibile a seguito della sua accettazione irrevocabile dell’ufficio nell’aprile 2005. Con un atto di straordinaria audacia egli ha invece rinnovato quest’ufficio (anche contro l’opinione di consiglieri ben intenzionati e senza dubbio competenti) e con un ultimo sforzo lo ha potenziato (come spero). Questo certo lo potrà dimostrare unicamente la storia. Ma nella storia della Chiesa resterà che nell’anno 2013 il celebre Teologo sul Soglio di Pietro è diventato il primo “Papa emeritus” della storia. […] Un passo come quello compiuto da Benedetto XVI fino ad oggi non c’era appunto mai stato.”

  • Sempliciotto (già BP) ha detto:

    Dice Cionci: se vinco, ho ragione, se perdo, anche.
    Come i bambini al campo, che quando perdono, se ne vanno portando via il pallone.

    • Stefano ha detto:

      No, è del tutto contemplabile l’ipotesi che il processo si svolga e dia torto al Ricorrente in giudizio.

      • Balqis ha detto:

        Infatti, è perfettamente normale che ciò avvenga se i giudici non ritengono attendibile il contenuto dell’istanza. Del resto, chi la presenta è convinto della sua veridicità (altrimenti perché farlo), ma se la presenta è implicito che rispetti la decisione del giudice. Funziona così quando si è in buonafede. Oltretutto la sentenza è appellabile. Non si capisce, quindi, questo mettere le mani avanti. Sembra quasi che Cionci stesso non creda alla sua teoria!

        • Salvatore Giovanni ha detto:

          Lei mette in forse la buona fede di Cionci ma si scorda di fare altrettanto con quella di Bergoglio il quale di fronte ai dubbi sulla legittimità della sua elezione, espressi anche in forma ufficiale da fedeli e sacerdoti, anziché promuovere accertamenti su tali questioni, ha preferito ignorare le istanze di chiarezza dei primi e ha proceduto a sanzionare con provvedimenti disciplinari gravissimi i propri sottoposti.

          Questo è quanto scrisse un eminente monsignore, professore di diritto canonico, nel 2009, a proposito della cessazione dell’ufficio del Romano Pontefice:
          “Con la libera rinuncia da parte del Romano Pontefice al suo ufficio, la Sede Apostolica diviene vacante. Questo è il fatto giuridico
          da attestare e qualora ciò fosse dubbio o non chiaro nei suoi elementi costitutivi, non si produrrebbe la vacanza della Sede Apostolica.”

          E questo è quanto disse “papa Francesco” a proposito della rinuncia di Benedetto XVI:
          “L’esperienza (delle dimissioni di Benedetto) è andata piuttosto bene perché è un uomo santo e discreto e l’ha gestita bene. Ma in futuro le cose DOVREBBERO ESSERE PRECISATE MEGLIO, o le cose dovrebbero essere rese PIÙ CHIARE”.

          Ma ad oggi, nessuna iniziativa vaticana volta a chiarire la spinosa questione.

          • Balqis ha detto:

            Certamente tutto questo pasticcio è stato causato dalla rinuncia di Benedetto e, in misura non minore, dal suo segretario, che per qualche tempo non si è capito “a che gioco giocasse”… In ogni caso, quanti hanno conosciuto personalmente Benedetto XVI hanno escluso che le cose siano andate diversamente da ciò che tutto il mondo ha visto. Come conciliare una personalità così lineare (come emerge dai suoi scritti, per chi li ha letti) con espedienti (,il presunto “codice”) che puzzano tanto di esoterismo?

    • gladio ha detto:

      Già BP ? Ma come, la British Petroleum ha cambiato denominazione ? Adesso si chiama Sempliciotto ?

    • Andrea Cionci ha detto:

      Se perdo mi dovrete comunque ringraziare perché finalmente vi avrò fatto fornire una risposta definitiva. Quello che io ho fatto andava fatto comunque. Se perdo “vinco” in senso morale dato che avrò messo fine alla diatriba. Così’ starete tutti più tranquilli col buon papa Francesco che vi toglie il vetus ordo.

      • Balqis ha detto:

        Una volta tanto lei ha detto una cosa sensata. Anche se ringraziarla per tutto il caos che ha volutamente provocato mi sembra un po’ troppo. E, sinceramente, io non credo che lei la smetterà di fronte ad una sentenza negativa. Spero comunque di ricredermi.

      • gladio ha detto:

        Ottima risposta dott. Cionci , da 10 e lode

      • Balqis ha detto:

        Caro Cionci, non mi ripeto su ciò che penso sulla teoria dell’auto-impedimento, sul quale non esiste giurisprudenza ed è supportata solo dalle sue elucubrazioni. Piccoli indizi inducono a credere che anche in lei qualche dubbio cominci a sorgere (non ho mai sostenuto che lei sia uno stupido!). A tal proposito, riflettevo sul fatto che, dopotutto, in tutta questa storia la faccia ce l’ha messa lei (e si è pure preso una valanga di improperie!), pur traendone dei vantaggi che, in ogni caso, non valgono quanto la reputazione. Lei è un giornalista ed ha sempre sostenuto di aver fatto ricorso ad esperti della materia. Sarò la prima a ringraziarla quando lei, facendo il suo mestiere di giornalista, dirà chiaramente e pubblicamente chi è quel genio (o più di uno) che, invece di dirle “guarda che questa storia non regge proprio”, le ha invece detto “vai avanti tu che a me mi viene da ridere”. In fondo, lei cosa ne sapeva di una materia così complessa come il diritto canonico? E’ qualcosa che lei deve a se stesso prima ancora che ai fedeli in buonafede che ha trascinato in questa vicenda non senza abilità e fatica (considerando soltanto i viaggi!). Ci rifletta! Glielo dico con simpatia e ancor di più se lei renderà pubblico l’elenco di quanti – ovviamente in buonafede! – hanno sostenuto economicamente la sua impresa. Ci pensi.

  • ORGANUM ha detto:

    Mi chiedo: considerati i dubbi che serpeggiano in una parte dei cattolici circa la validità della rinuncia di Benedetto e dell’elezione di Francesco,perché il Collegio dei cardinali non annuncia una “indagine” o “revisione” interna di tutto quanto avvenuto nel 2013 per poi emettere un comunicato ufficiale del tipo:”Signore e signori,abbiamo controllato tutta la procedura,tutto è stato fatto correttamente,sappiate che munus e ministerium per il diritto canonico sono sinonimi,la declaratio corrisponde ad una renuntiatio,il Conclave 2013 è valido,mettetevi l’animo in pace e chiudiamo la questione”?
    Dopo un simile pronunciamento tutti (o quasi) sarebbero costretti,magari a malincuore,ad accettare la situazione e a ritenere che essa corrisponda ad una peraltro imperscrutabile volontà dello Spirito Santo di sottoporre la Chiesa a tutte le “migliorie” della modernità per opera di una Gerarchia “alternativa”.
    In assenza di un simile pronunciamento,siamo destinati ad azzuffarci per omnia saecula senza arrivare ad una soluzione del problema quaestio.

    • Chiara ha detto:

      Perché i cardinali tra loro sono sostanzialmente spaccati. Il collegio cardinalizio è anch’esso illegittimo perché formato da un buon numero di loro nominati da un papa illegittimo. Tutti gli atti compiuti da B, dalle encicliche alle nomine non hanno senso.Il vero problema è: COME LIBERARE LA CHIESA?

      • Balqis ha detto:

        Non credo che questo compito spetti a lei. La Chiesa non è una democrazia e non c’è nemmeno l’istituto del referendum. Se non lo sapeva la informo.

    • Balqis ha detto:

      L’obiettivo dell’istanza è di aumentare la confusione, non di fare chiarezza. Infatti già si dice che non se ne accetterà una eventuale archiviazione. È evidente che si tratta di un’operazione di marketing (come i camion, gli aerei, le magliette, ecc… A proposito: chi paga?).
      La prego di leggere il lungo e dettagliato articolo che ho postato in altro commento in questa stessa pagina.

      • Andrea Cionci ha detto:

        Ecco il disinformatore. Se l’istanza sarà respinta questo costituirà una patente ammissione. E’ ovvio no? Quindi avrete le vostre certezze in un modo o nell’altro.

        • Balqis ha detto:

          Ma è stato lei a mettere subito le mani avanti! Come al solito “rovescia la frittata”!! Stia sereno e aspetti la sentenza.

  • gladio ha detto:

    non so, dott. cionci, come finirà l’ istanza, presumo che i giudici confermino la legittimità di Bergoglio dal momento che sono sul suo libro paga . Ad ogni modo il suo, dott. Cionci é stato un atto dovuto, un tentativo bisognava pur farlo. Avanti così , a testa alta , senza lasciarsi scoraggiare da certi commenti livorosi a cui non val la pena rispondere : che cuocciano nel loro brodo e che buon pro gli faccia. Che Dio la Benedica dott. Cionci.

    • Balqis ha detto:

      I “commenti livorosi” si basano su dati di fatto nel sostenere che si tratta di fuffa da dare in pasto a presunti babbei.
      Mi auguro che chi ha promosso questa assurdità si assuma, poi, la responsabilità delle sue azioni, eventualmente anche “in solido”.
      https://www.radiospada.org/2023/01/la-rinuncia-di-benedetto-xvi-la-parola-ad-un-giurista/
      Che vi sia malafede è evidente dal fatto che già si mettono le mani avanti. Se si decide di ricorrere al tribunale è implicito che se ne accettino le eventuali sentenze. Altrimenti si tratta di un’operazione di marketing.
      Il colto articolo che invio è da tempo disponibile nel web…
      Inoltre, serietà vorrebbe che in caso (gravissimo) di sospetto tentato omicidio, che viene buttato dentro il grande “mischione” dell’istanza – e, per di più, del capo della Chiesa cattolica!! – ci si rivolga ad una procura. (N.B.: il reato non sarebbe nemmeno stato commesso in territorio dello Stato vaticano, il cui tribunale è quindi non competente in materia). Serietà vorrebbe…
      Invece, purtroppo, temo che questa buffonata non metterà fine alla grave delegittimazione della Chiesa cattolica nel suo complesso, che poi è l’obiettivo di tutta l’operazione. La maggior parte dei fedeli non vive nei deliri del web. Quando racconto a persone normali dell’incredibile storia dei messaggi in codice, mi sento rispondere “ma chi è questo matto”?

      • il Matto ha detto:

        “questo matto” da non confondere col sottoscritto, mi raccomando! 🤣🤣🤣

      • gladio ha detto:

        Gentile signora : capisco che le tesi del dott. Cionci possano sembrare, al grande pubblicco, piuttosto bizzarre, ma mi creda, anche le tesi esposte da ” Radio Spada ” risultano alla maggioranza dei fedeli ( anche quelli che non vivono nei deliri del web ) altrettanto bizzare di quelle del dott. Cionci. Raccontare alle persone normali la posizione ” radiospadista ” sul CV2 e sui Papi che a questo sono succeduti ci si prende tranquillamente del matto ( matto… matto, non Matto Matto )

        • Balqis ha detto:

          Lei non ha tutti i torti, ma qui ci sono persone informate e culturalmente attrezzate. Almeno alcune, credo.

  • Prov ha detto:

    Ah, ok, bene. Ma una domanda sorge spontanea.

    Si capisce, la prudenza prima di tutto e la materia è complessa (ma poi sarà così complicata? Non si direbbe, a giudicare dalle motivazioni), perché non è stato fatto prima???

  • Giuseppe ha detto:

    Mamma mia.
    O Signore,provvedi.

  • Antonello ha detto:

    Ma basta!

  • creazionista ha detto:

    Figuriamoci, è come la pseudo-commissione d’inchiesta sul coviddi. Il problema della Chiesa lo risolverà presto il Titolare facendoli scannare , come da profezie varie, e anche noi che abbiamo lasciato che tutto questo succedesse senza fare nulla

  • Riccardo ha detto:

    Grazie al dottor Tosatti per avere preso in considerazione il lavoro del dottor Andrea Cionci. Una bella “apertura” che è segno di buon senso, rispetto per la persona di Cionci – lungamente preso a pesci in faccia – ma soprattutto di autentico interesse per le sorti della Chiesa Cattolica.
    Piaccia o non piaccia la ricostruzione prodotta dall’autore del Codice Ratzinger ha il pregio di fornire una spiegazione logica e definitiva rispetto alla presunta abdicazione di Papa Benedetto XVI.
    È doveroso confrontarsi a viso aperto, adesso più che mai. Il dottor Cionci ha fornito molto materiale su cui riflettere. Ed eventualmente dissentire. È davvero arrivato il momento di deporre l’ascia di guerra, andare oltre gli steccati e pensare al bene di Chiesa e fedeli.
    Speriamo che anche altri siti cattolici tradizionalisti seguano l’esempio di Stilum Curiae!

  • Enrico Nippo ha detto:

    E così ecco “l’istanza” che aggiunge altra carne al fuoco, oltre quella già bell’e bruciacchiata che, a tonnellate, già vi si trova.

    Al riguardo dovrebbe manifestarsi l’aspra critica di Minutella nei confronti di Cionci che ha depositato l’istanza presso un tribunale falso poiché composto da bergogliani ma così riconoscendone l’autorità, mentre tale tribunale non è riconosciuto da Minutella presso il quale, infatti, egli non ha depositato a sua volta alcuna istanza in quanto, come da lui stesso spiegato in un video, ciò equivarrebbe a riconoscere l’autorità di tale organismo.

    E’ il caos di dirlo: attenti a quei due! Sono divisi da una questione macroscopica però vogliono apparire alleati.

  • Ales ha detto:

    Grazie Cionci.

  • Balqis ha detto:

    😂😂😂😂😂😂
    Pensandoci bene, il Tribunale vaticano potrebbe anche richiedere, per conto del Vaticano stesso, il risarcimento del danno per diffamazione di Benedetto XVI, protrattasi a mezzo stampa per un tempo prolungato.
    Anche la Fondazione Ratzinger potrebbe reclamare il risarcimento dovuto…
    Confido nella leggendaria intelligenza curiale 😂😂😂😂

  • Balqis ha detto:

    “Se l’istanza venisse rigettata, sarebbe una aperta ammissione di colpevolezza da parte dello stesso Bergoglio e la drammatica prova che il potere giudiziario, in Vaticano, non sarebbe più indipendente dal potere legislativo”
    Che furbacchione! Già mette le mani avanti sapendo che l’istanza non si regge in piedi.
    Non può essere che l’istanza venga rigettata perché priva di fondamento? Gli articoli del codice canonico sono privi di sostanza se non viene dimostrato che effettivamente Benedetto fosse impedito. Ma la prova non c’è. Quindi, anziché porre la parola fine a questa farsa offensiva della memoria di Benedetto XVI, l’istanza è chiaramente funzionale a continuare il tormentone.
    Se ci si sottopone al giudizio, si intende che lo si accetti.
    Questo vale per le persone in buonafede, naturalmente…

    • Stefano ha detto:

      Cerchiamo di capire quel che c’è scritto. L’ipotesi di sede impedita è la TERZA parte di questa denuncia. Ad invalidare l’elezione basta la PRIMA parte, che distingue tra munus e ministerium, proprio leggendo gli articoli del diritto canonico. Il tribunale deve rispondere se munus e ministerium SONO O NON SONO sinonimi in quel contesto. La sede impedita è un altro argomento, aggiuntivo, e per favore smettiamo di far finta di non capire quel che si legge.

      • Balqis ha detto:

        Immagino sia informato del fatto che sulla questione munus/ministerium ci siano opinioni differenti. Alcune autorevoli. In ogni caso, munus e ministerium non dimostrano l’intenzionalità di mettersi in sede impedita. In tribunale la storia assurda del codice utilizzato da Benedetto XVI non ha senso. Anche aver inserito il presunto tentato omicidio contribuisce a squalificare l’istanza. Oltretutto, il tribunale vaticano non sarebbe nemmeno competente, essendo il presunto reato eventualmente commesso al di fuori del suo territorio.

  • Susy ha detto:

    Grazie Dott.Cionci e speriamo che tt vada per il meglio, non possiamo più essere incerti sulla continuazione della Vera Chiesa Cattolica Romana Apostolica, abbiamo bisogno di sapere la VERITÀ,ne và della nostra Italia e della nostra FEDE

    • Enrico Nippo ha detto:

      Gentile G.D.,

      non so se si rende conto (ma cerrrrrrto che non si rende conto!!!): lei scrive:

      “Un grazie di cuore anche al dott. Marco Tosatti che, da vero cristiano, permette il confronto con chiunque cerca di trovare, nel Sacro Magistero della Chiesa, una soluzione all’attuale impostura religiosa in atto”.

      E’ quel “chiunque” che è più che sospetto, poiché lei non intende affatto … chiunque, ma … chiunque la pensi come lei e Cionci. Ragione per cui anche la parola “confronto” perde totalmente di significato.

      Il “confronto” lo si fa con chi non la pensa allo stesso modo, non tra settari.

  • Fabio ha detto:

    Era ora! Finalmente si affronta il punto cruciale!

  • G. D. ha detto:

    Grazie dott. Andrea Cionci per la Sua perseverante battaglia in difesa della VERITÀ sul legittimo Vicario di Cristo BXVI e della Sua unica Chiesa Unam et Sanctam.

    Un grazie di cuore anche al dott. Marco Tosatti che, da vero cristiano, permette il confronto con chiunque cerca di trovare, nel Sacro Magistero della Chiesa, una soluzione all’attuale impostura religiosa in atto.
    soluzione all’attuale impostura religiosa in atto.
    Soluzione che poi alla fine si realizza sempre nell’umile fedeltà ai legittimi vicari di Cristo, (ultimo BXVI), e alla Sua Chiesa:

    «… Alla crisi odierna emergerà una Chiesa che avrà perso molto…Non sarà più in grado di abitare gli “EDIFICI”…  SARÀ UNA CHIESA PIÙ “SPIRITUALE” … povera e diventerà la Chiesa degli indigenti»…

    http://www.korazym.org/65921/la-profezia-di-ratzinger-del-1969-sul-futuro-di-una-chiesa-della-fede-e-quel-piccolo-gregge-di-credenti

  • Laura ha detto:

    Bene! Aspettiamo la risposta del foro ecclesiastico competente.