Origine in Laboratorio del C*ovid 19. Tutte le Prove, e il Business del Siero. Arrendersi All’Evidenza.

21 Giugno 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il nostro Arrendersi All’Evidenza, che ringraziamo di cuore, così commenta da par suo l’articolo che Stilum Curiae, ha pubblicato ieri sull’audizione al Congresso degli Stati Uniti sull’origine del Covid 19. Buona lettura e condivisione.

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Bisogna proprio arrendersi.

Invito il lettore meno portato ai tecnicismi a seguire le informazioni nel loro flusso, perché non è difficile comprenderne lo sviluppo. Nota bene: se sono a disposizione di un pinco pallino come il sottoscritto possiamo ben immaginare che non siano sfuggite a investigatori di ben altro livello.

Tanto per iniziare, nel luglio del 2022 su Stilum Curiae comparve già un articolo dal titolo: Jeffrey Sachs: il Virus non è di Origine Naturale. Errore di Laboratorio, Indagare a Fondo.

https://www.marcotosatti.com/2022/07/04/jeffrey-sachs-il-virus-non-e-di-origine-naturale-errore-di-laboratorio-indagare-a-fondo/

Il problema dell’articolo e del suo autore (non propriamente al di sopra di ogni sospetto) era di ricondurre l’origine dei guai alla volontà del Governo cinese più che a quella di soggetti appartenenti ad altre cittadinanze, alcuni recentemente (auto)smascherati nella loro recidiva falsità (Anthony Fauci su tutti).

https://www.marcotosatti.com/2024/06/13/lo-scandaloso-silenzio-dei-media-italiani-sullaudizione-di-mr-covid-anthony-fauci-al-congresso/

Già nel marzo 2022 si avevano sufficienti nozioni per ipotizzare tutt’altro che “casuale” e “naturale” l’accaduto con buona pace dei vari improvvisati moralisti che sentenziavano che “la natura si ribella”:

https://www.marcotosatti.com/2022/03/22/arrendersi-quanti-strani-movimenti-verso-il-siero-prima-della-pandemia/

Anche lo scomodissimo e compianto prof. Luc Montagnier fin dall’aprile 2020 aveva espresso le sue perplessità, legando il coronavirus a studi precedenti e non ai pipistrelli o al mercato del pesce di Wuhan.

https://www.livemint.com/news/world/nobel-winning-scientist-claims-covid-19-virus-was-man-made-in-wuhan-lab-11587303649821.html

Guarda caso il compianto professore, premio Nobel, fu offeso con epiteti irrispettosi da un luminare del calibro di Bassetti…distintosi soprattutto per aver cancellato certi trascorsi dal suo curriculum vitae.

Dall’inizio della vicenda del Covid la stampa mainstream parlò di un “salto di specie” nella trasmissione del virus tra animali e l’enfasi su Wuhan fu tesa a far sembrare il tutto una “cinesata , mentre a Wuhan confluivano copiosamente capitali occidentali per gli studi  sul “guadagno di funzione” (gain of function): in virologia, il tentativo di introdurre in un organismo (i virus sono tra più semplici, quindi più manipolabili) dei cambiamenti genetici, agendo sulle sequenze che li codificano, per acquisire/potenziare la funzione preesistente in vista di un effetto desiderato.

Poiché la sequenza genica è come un nastro, per semplicità la si immagini un’opera di taglio e cucito.

Esiste una banca dati mondiale, il BLAST (Basic Local Alignment Search Tool) che contiene tutte le sequenze geniche note in natura o brevettate. Quando si ottiene qualcosa di interessante e che promette sviluppi redditizi lo si brevetta. E’ successo così nel 2016, quando Moderna brevettò una sequenza per ottenere la scissione della furina.

Guarda caso la sequenza “alfa-Wuhan”, identificante una delle caratteristiche del coronavirus diffusosi nel 2019, si sovrappone alla sequenza brevettata nel 2016.

Ebbene, il doppio codone CGG usato da Moderna nel brevetto non lo si ritrova in nessun altro gene naturale di qualsiasi altro virus in natura capace di agire sul sito di scissione della furina. Ci sono virus che sanno scindere la furina, ma nessun coronavirus e comunque mai attraverso il doppio codone CGG.

Certi “casi” nella vita sono proprio strani.

Uno brevetta una sequenza genica (di laboratorio) per ottenere la scissione della furina (una proteina) e pochi anni dopo quella stessa sequenza te la ritrovi (in natura, grazie al pipistrello) nel virus del Covid.

La sequenza brevettata è di 19 nucleotidi. La probabilità che in natura una sequenza di 19 nucleotidi si ripresenti analoga in un’altra struttura è di uno ogni 3 trilioni (un trilione = un miliardo di miliardi).

Il punto di scissione della furina consiste di una sequenza di quattro aminoacidi (Prolina, Arginina, Arginina, Alanina) e come noto ogni aminoacido è aggiunto al precedente attraverso l’istruzione dei codoni: in ogni codone tre nucleotidi.

In questo caso i 12 nucleotidi (RNA) sono:
CCT CGG CGG GCA
La corrispondente sequenza complementare nella doppia elica del DNA (dato che Guanina lega Citosina e l’Adenina la Timina) è:
GGA GCC GCC CGT
Scritto al contrario (reverse gene sequence) è
TGC CCG CCG AGG

Il suddetto BLAST (Basic Local Alignment Search Tool) contiene tutte le sequenze geniche note in natura o brevettate. Se ne ritrovano la versione diretta, quella complementare, l’inversa della diretta e l’inversa della complementare.

https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fviro.2022.834808/full

Dunque:
La sequenza di 19 nucleotidi brevettata da Moderna è:
CTACGTGCCCGCCGAGGAG
Quella del gene del clivaggio (scissione) per la furina è
CTCCTCGGCGGGCACGTAG
Cioè il “reverse compliment” della sequenza oggi presente “in natura” per il Covid, evidenziata nella sequenza dei 12 nucleotidi (ad ogni C corrisponde una G e a ogni A una T e poi lo si legge all’inverso).

La sequenza alfa Wuhan è qui
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/nuccore/NC_045512

Hanno brevettato una sequenza per scindere la furina e un po’ di anni dopo ce la siamo ritrovata per caso nel Covid… Il Daily Mail ne aveva dato notizia il 23 febbraio.

https://www.dailymail.co.uk/news/article-10542309/Fresh-lab-leak-fears-study-finds-genetic-code-Covids-spike-protein-linked-Moderna-patent.html

Giova ripeterlo: il doppio codone CGG usato da Moderna nel brevetto non lo si ritrova in nessun altro gene naturale di qualsiasi altro virus noto in natura capace di agire sul sito di scissione della furina. Ci sono virus che sanno scindere la furina, ma nessun coronavirus e comunque mai attraverso il doppio codone CGG

Pare che il Prof. Montagnier (pace all’anima sua) ci stesse lavorando e ripeteva che nell’evoluzione naturale del Covid c’era qualcosa che non quadrava…

Qualche curioso ha scoperto che l’NIAID (National Institute of Allergy and Infectious Diseases) di Fauci aveva inviato una comunicazione a Moderna per trasferire gli allora candidati vaccini a un’iniversità statunitense e la data della firma dell’accordo è il 17 dicembre 2019, prima che fosse dichiarato l’inizio della pandemia!

Il Prof. Ralph Baric insegna all’università Chapel Hill ed è esperto di studi sui guadagni di funzione. E’ noto che l’università della North Carolina collabora attivamente con Wuhan: c’è un interessante riferimento a un importante lavoro del 2018: dà notizia che il Prof. Baric è riuscito in un guadagno di funzione su una spike, collegato al sito di scissione della furina (la sequenza brevettata da Moderna nel 2016…), senza ottenere un virus patogeno.

Il Prof. Baric è il destinatario del trasferimento del candidato vaccino del dicembre 2019. Tra gli altri autori del lavoro di Ralph Baric anche i nomi di ricercatori cinesi associati, molti dei quali (si può verificare) sono collegati alla città di Wuhan.

Per non farci mancare nulla, nell’immagine sottostante compare anche la sigla HEK293T, che rimanda alle linee cellulari da feti abortiti.
A questo punto entra in scena un ultimo importante tassello: EcoHealth Alliance e il suo presidente Peter Daszak. L’EcoHealth Alliance è un ente no-profit non governativo che si occupa delle malattie emergenti e che collaborava dal 2014 con l’Istituto di Wuhan per finanziare uno studio dei coronavirus nei pipistrelli.

Il Dr. Dzszak non è un Carneade: addirittura membro del team dell’OMS (WHO) che ha condotto in Cina le prime indagini sulla pandemia, malgrado un conflitto di interessi essendo egli stesso legato al laboratorio di Wuhan. Beware China’s ‘Internal’ Investigation into COVID’s Origins | National Review

Ancor più sorprendentemente, il Dr. Daszak è tra coloro che nel 2018 avvertirono l’Organizzazione Mondiale della Sanità dell’incombente pericolo di pandemie, verosimilmente a causa di un nuovo patogeno mai entrato in contatto con la popolazione in un’area con una significativa interazione tra l’uomo e gli animali.

Ovviamente all’allarme per questa “patogeno X” corrisponde la soluzione: il vaccino.

Peter Daszak è il personaggio che collega NIH, NIAID e la fondazione Gates?

Per i più curiosi ecco un altro link a un articolo del 2021.
Emails detail multiple efforts by Gates Foundation, Fauci to assist China’s international exchanges

Riassumendo:
Moderna nel 2016 brevetta una sequenza che è poi stata trovata nel sequenziamento del virus alfa Wuhan.
NIAID (National Institute of Allergy and Infectious Diseases di Fauci) finanzia l’Istituto Virologico di Wuhan.
NIH (National Institute of Health) è in possesso del candidato vaccino già nel 2019
Il NIH è finanziato dalla fondazione Gates che collabora anche con NIAID che invita Moderna a trasferire un candidato vaccino per il coronavirus all’Università della North Carolina.
La richiesta è anteriore a quando l’OMS dichiara la pandemia e al sequenziamento del virus.
Il referente del trasferimento è il Prof. Ralph Baric, un esperto di guadagni di funzione (in particolare nel 2018, proprio su una spike) in collaborazione con gli scienziati cinesi di Wuhan.

Eco Health Alliance (presidente Peter Daszak) ente no-profit non governativo che si occupa delle malattie emergenti e collaborava dal 2014 con l’Istituto di Wuhan per finanziare uno studio dei coronavirus nei pipistrelli. Peter Daszak lavora anche per l’OMS: nel 2018 paventò il pericolo incombente di pandemie.

AAE

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5 commenti

  • creazionista ha detto:

    Caro AAE,

    vorrei segnalare questo articolo secondo il quale il covid è 100% falso, un’epidemia di PCR, molto interessante

    • arrendersi all’evidenza ha detto:

      Il tampone è stato un tassello decisivo nella narrazione pandemica.
      Se ne è parlato più volte anche su Stilum Curiae.
      Utilizzando un’amplificazione enorme e scegliendo criteri per nulla dirimenti si è creata una vasta platea di “positivi” indifferenziati e in larga parte asintomatici, ma comunque da catalogare decessi con Covid qualora passati all’altra vita in un certo lasso di tempo dopo averne riscontrato la positività.

      Non dimentichiamo nemmeno la differente risposta dei diversi tamponi, per cui una stessa popolazione, nel medesimo periodo, mostrava incidenze nettamente diverse a seconda del tipo di test, rendendo cervellotiche tutte le decisioni conseguenti a un dato aleatorio, la cui sola funzione era di perpetrare una narrazione, secondo il metodo scentifikoh della propaganda e della manipolazione.

      Il Covid è frutto di una regia è di una sceneggiatura, il copione risulta scritto prima della prima, come è ovvio che sia. Molti morti ci sono stati perché provocati dall’affastellarsi di errori e misure deleterie. E certamente il tampone ha portato nella conta anche chi è morto d’altro.

      L’esperimento è servito a testare le difese immunitarie dell’umanità: non ai microorganismi, ma alle macroorganizzazioni. E non siamo risultati immuni dall’essere facilmente contagiabili e propensi a trangugiare di tutto.

  • nuccioviglietti ha detto:

    Dopo soli dieci giorni di supposta pandemia… “virus ingegnerizzato!”… sentenziò prof. MONTAGNIER… no un pippero qualunque alla Bassetti Burioni o Pregliasco!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/