La Chiesa non Ha Dichiarato Francesco Eretico. Chi Celebra Una cum Francisco non è Eretico. Don Tullio Rotondo.

19 Giugno 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, una amica e collaboratrice del nostro sito, Cinzia Notaro, che ringraziamo di cuore, si è fatta tramite per farci giungere questo messaggio – e i video – di don Tullio Rotondo, sospeso a divinis per aver pubblicato un libro critico dell’attuale pontificato. Buona lettura e visione. I commenti sono disattivati.

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INTRODUZIONE AI VIDEO

Don Tullio Rotondo : “Nei giorni scorsi ho scoperto un colossale errore ereticale del dott. Cionci e successivamente di “don” Minutella.
Essi dicono che i nostri Sacramenti sono invalidi e illeciti perché il Papa Francesco non è Papa.
So di persone che credendo alle falsità di Cionci e Minutella non hanno ricevuto i Sacramenti cattolici perché i sacerdoti che li amministravano erano uniti a Papa Francesco.
Ovviamente tali affermazioni di Cionci e Minutella sono gravissime appunto anche perché allontanano i fedeli da veri Sacramenti.
Tali affermazioni sono anzitutto ereticali perché, come spiego nei vari video, un Sacramento è valido se ha questi 4 elementi:
1) materia;
2) forma;
3) ministro;
4) intenzione del ministro di fare ciò che fa la Chiesa.
Questa dottrina è stata indicata di livello dogmatico nel Concilio di Firenze nella bolla Exultate Deo Denzinger Hunermann n. 1312 , prima e poi è stata variamente indicata e ribadita Denzinger Hunermann nn. 794.802.1083s.1262.1312-1327.1352.1601-1630.3100-3102.3126
In quest’ultimo testo , n. 3126, si sottolinea come questa dottrina è di livello dogmatico sicché è una eresia affermare il contrario.
Il famoso testo di L. Ott. “ Compendio di teologia dogmatica” laddove parla dei Sacramenti ribadisce la dottrina che sto citando come di livello dogmatico.
Questa dottrina è alla base delle affermazioni del Magistero Cattolico per cui i Sacramenti degli ortodossi e di altri gruppi di cristiani separati da Roma sono validi. Nel Concilio Vaticano II, in particolare nella Unitatis Redintegratio, si parla precisamente di Sacramenti validi riferendosi a quelli degli ortodossi e tali affermazioni si basano sulla dottrina che ho appena citato.
Le affermazioni di Ecclesia de Euchastia n.39 rettamente interpretate ribadiscono questa dottrina ma precisano che ogni Eucaristia valida, cioè realizzata con i quattro elementi indicati, da chiunque sia celebrata esprime o richiama l’unità cattolica e quindi il vero Papa, infatti afferma: “39. Inoltre, per il carattere stesso della comunione ecclesiale e del rapporto che con essa ha il sacramento dell’Eucaristia, va ricordato che « il Sacrificio eucaristico, pur celebrandosi sempre in una particolare comunità, non è mai celebrazione di quella sola comunità: essa, infatti, ricevendo la presenza eucaristica del Signore, riceve l’intero dono della salvezza e si manifesta così, pur nella sua perdurante particolarità visibile, come immagine e vera presenza della Chiesa una, santa, cattolica ed apostolica ».79 Deriva da ciò che una comunità veramente eucaristica non può ripiegarsi su se stessa, quasi fosse autosufficiente, ma deve mantenersi in sintonia con ogni altra comunità cattolica.  La comunione ecclesiale dell’assemblea eucaristica è comunione col proprio Vescovo e col Romano Pontefice. Il Vescovo, in effetti, è il principio visibile e il fondamento dell’unità nella sua Chiesa particolare.80 Sarebbe pertanto una grande incongruenza se il Sacramento per eccellenza dell’unità della Chiesa fosse celebrato senza una vera comunione col Vescovo. Scriveva sant’Ignazio di Antiochia: « Si ritenga sicura quell’Eucaristia che si realizza sotto il Vescovo o colui a cui egli ne ha dato incarico ».81 Parimenti, poiché « il Romano Pontefice, quale successore di Pietro, è il perpetuo e visibile principio e fondamento dell’unità sia dei Vescovi sia della moltitudine dei fedeli »,82 la comunione con lui è un’esigenza intrinseca della celebrazione del Sacrificio eucaristico. Di qui la grande verità espressa in vari modi dalla Liturgia: « Ogni celebrazione dell’Eucaristia è fatta in unione non solo con il proprio Vescovo ma anche con il Papa, con l’Ordine episcopale, con tutto il clero e con l’intero popolo. Ogni valida celebrazione dell’Eucaristia esprime questa universale comunione con Pietro e con l’intera Chiesa, oppure oggettivamente la richiama, come nel caso delle Chiese cristiane separate da Roma ».83”. L’Eucaristia ha come Celebrante Principale Cristo ed è Sacramento di unità della Chiesa che appunto  “esprime questa universale comunione con Pietro e con l’intera Chiesa, oppure oggettivamente la richiama, come nel caso delle Chiese cristiane separate da Roma” le s. Messe celebrate da chi non è in comunione con il vero Papa sono valide e richiamano oggettivamente il vero Papa che è Vicario di Cristo e Capo dell’Unica Chiesa.
Non c’è bisogno di essere in comunione con il vero Papa perché la s. Messa sia valida né di citare il suo nome; anche un eretico o uno scismatico, come gli ortodossi, celebra una vera s. Messa se ci sono gli elementi suddetti.
Ecclesia de Eucharistia indica precisamente gli elementi per una valida celebrazione, essi sono ben chiari per chi conosce la teologia e per la Chiesa, Ecclesia de Eucharistia semplicemente mette in evidenza ciò che accade in ogni valida Eucaristia anche in quelle celebrate non in comunione con il Papa: si manifesta la vera Chiesa una e quindi si manifesta direttamente o indirettamente il suo capo visibile, il Papa.
Anche Ratzinger conosceva bene la teologia cattolica e nelle sue parole non ha mai pensato di mettersi contro il dogma riguardante gli elementi di validità dei Sacramenti.
Le affermazioni di Cionci e Minutella sono dunque ereticali, false e causa di gravi danni alle anime.
Aggiungo che esse sono false anche perché Francesco è vero Papa riconosciuto dalla Chiesa ed eletto validamente.  Papa Benedetto, che Cionci e Minutella ritengono vero Papa fino alla morte, celebrava una cum Francisco, ha concelebrato con Lui nella s. Messa di canonizzazione di Giovanni Paolo II , ha fatto obbedienza a Francesco lo indicava come Papa, Santo Padre e suo Successore. Sottolineo che Benedetto XVI celebrava una cum Francisco, come ha detto il suo Segretario mons. Ganswein nel libro “Null’altro che la verità” e come ha detto anche altre volte e come risulta anche dalle testimonianze di chi ha concelebrato con Benedetto XVI dopo la sua rinunzia. Si vedano qui molti video che precisano efficacemente quanto ho appena detto https://www.youtube.com/watch?v=2wInbOVlX-g&list=PLxc9r71hrCYCP7XVx16iWANiA8YwfEQ5j
Infine non è illecito partecipare alla s. Messa con chi celebra una cum Francisco perché sebbene il Papa commetta gravi errori anche di livello ereticale, perché sia vietato partecipare alle s. Messe una cum Francisco occorre che la Chiesa si pronunci, come spiega s. Tommaso: non è illecito partecipare a s. Messe di sacerdoti che si ritiene siano eretici o scismatici etc. se non c’è stata una sentenza della Chiesa contro di loro. (III, q. 82. a. 9)

Nessuna sentenza della Chiesa ha dichiarato Francesco eretico e chi celebra una cum Francisco non è eretico.
Sono invece scismatici ed eretici il dott. Cionci e “don Minutella”.
Preghiamo per loro ma contrastiamo radicalmente i loro errori”.

Eresia del dott. Cionci
https://www.youtube.com/watch?v=UD2q5RFyCvI&t=4s
Eresie  di Minutella e Cionci
https://www.youtube.com/watch?v=diDWrz5FvW4&t=5s
Precisazioni per spiegare bene come tali errori sono ereticali
https://www.youtube.com/watch?v=tTkMSj0WiHk&t=1302s

 

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