Poco è meglio di Niente, un Principio di Realtà. Vedi Macron…Giovanni Formicola.
13 Giugno 2024
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, un amico fedele del nostro sito, l’avvocato Giovanni Formicola, offre alla vostra attenzione queste riflessioni sulla recente tornata elettorale. Buona lettura e condivisione.
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Due considerazioni sugli esiti delle recenti consultazioni elettorali, senza pretese oracolari.
1. Sembra che entrambi i “sacerdozi” (le virgolette perché uno di essi lo dico così in modo accomodatizio) abbiano perso gran parte, se non del tutto, la loro capacità d’influenzare gli esiti elettorali e quindi la politica. Il primo, tale vero nomine, schierato in modo deciso e persino esagerato nelle forme e nei toni per +Europa (quella così denominata e comunque per la tendenza europeista, rectius, “UEista”, individuabile in altre formazioni politiche), fino al punto di evocare “Ventotene” e il suo marcato socialdirigismo ateo e anticristiano, è stato sonoramente sconfitto, sia nell’esito globale delle elezioni, sia nella sorte dei candidati “ecclesiali” (le virgolette perché sono tutto, tranne propizi alla Chiesa con la maiuscola).
Come bene è stato detto, i vescovi hanno perso (https://lanuovabq.it/it/ europarlamento-i-vescovi- hanno-perso-ma-dicono-di- avere-vinto). Ed hanno perso anche i magistrati, i “sacerdoti” civili. Né Forza Italia (in Liguria), né il PD (in Puglia) e persino l’Alleanza Verdi & Sinistra (Sumahoro) hanno subito danno dalle solite iniziative giudiziarie pre-elettorali. E’ evidente che ormai l’opinione pubblica non li prende più sul serio, se non addirittura sospetta di strumentalità le loro indagini.
2. So bene che la UE non ha alcuna legittimità. Né d’origine – nasce da un trattato-truffa sul quale i popoli che ne sono stati triturati non sono stati consultati in modo onesto ed effettivo -, né d’esercizio – e su questo nemmeno è il caso d’esemplificare. A dirla tutta, nemmeno la repubblica (perciò con la minuscola) italiana è legittima. Né d’origine – nasce da un referendum-truffa, e ancor prima, lo stesso stato unitario su cui s’incista nasce da una canagliesca impresa, rispetto alla quale l’operazione militare speciale russa non è che una pallida imitazione, poiché il regno sardo non poteva avanzare nessuna pretesa territoriale sul Regno duosiciliano, tant’è che V.E. rimase secondo, e non “primo d’Italia”, avendo proceduto ad una mera brigantesca annessione d’uno stato sovrano e legittimo; né d’esercizio – ed anche per questo basta una mera occhiata al corpus legislativo che affligge la nostra Italia. Però sono cattolico, e quindi osservante il principio di realtà. E questo mi dice che l’UE e la repubblica esistono – anche sul piano pubblicistico vale una certa forma di usucapione, che poggia sull’effettività d’un potere, per quanto cattivo e illegittimo -, e le loro decisioni incidono e non poco sulla salute spirituale, morale, sociale, economica dei popoli, e se permettete anche mia (pensate solo al divieto d’uso del contante, alla pressione fiscale, a tutte le forme di coazione e coercizione cui siamo sottoposti, per quanto si provi – e io ci provo, eccome – a resistere). Poi, non sono democratico, anzi. Nel senso che anzitutto non credo al valore taumaturgico della democrazia (una delle forme assunte dall’utopia, è stata la promessa che con il suffragio universale tutti i mali sociali sarebbero stati sconfitti), che una volta messa alla prova non solo non ha risolto alcunché da nessuna parte, ma ha de-moralizzato popoli e società: tutte le iniquità del nostro tempo sono state approvate ed istituzionalizzate democraticamente. Inoltre, non è che ciò che avviene democraticamente è perciò buono: è almeno dall’esito del “ballottaggio” tra Gesù e Barabba, come dico sempre, ho motivo di dubitare delle maggioranze.
Epperò, nonostante tutto ciò, in ossequio al già evocato principio di realtà, ho votato (Vannacci: il più inviso al mio nemico, è mio amico o almeno m’è simpatico, e poi ha anche firmato il manifesto di Pro Vita). E pur rispettando (non è una frase di circostanza: non litigherei mai su “voto o non voto”) la scelta di non votare, credo che i fatti diano ragione a questa opzione (votare, non come ho votato), fermo restando che nessuno s’illude che sia risolutiva d’alcunché, in nessuna misura: anche i migliori tra gli eletti dalla parte giusta o meno ingiusta possono poco davvero, e poi spesso non sono propriamente “migliori”.
Tutti sanno che il dato che più colpisce e pesa è quello percentuale; e altrettanto tutti sanno ch’esso si calcola non sul corpo elettorale, ma su quanti si recano effettivamente alle urne. Così che la riduzione dei votanti fa lievitare, pur se la cifra dei voti reali rimane la stessa o persino diminuisce, la percentuale, ed è questa che attribuisce i seggi. Ed allora, se ai cattivi cattivi – da Soros-Schwab a von der Leyen – il dato dell’astensione non fa nessun effetto (anzi, se ne compiacciono: un popolo che sta a casa è più facile da soggiogare e tenere soggiogato), quello delle percentuali dei “loro” al potere, invece sì, basti pensare al caso Macron, e li condiziona.
Dei popoli loro non interessa nulla, ma sanno che non possono averli attivamente contro. In Francia, se i buoni non avessero votato e votato bene (non è un giudizio sulla Le Pen, di cui non ho stima politico-culturale, ma sugli elettori), Macron sarebbe ancora saldamente in sella.
Ed invece, l’uomo del crimine dell’uccisione del figlio da parte della mamma, trasformato in diritto costituzionale, è in grave crisi.
E’ poco? Ma è qualcosa, e qualcosa è meglio di niente, e noi “piccoli” non abbiamo il diritto di trascurare niente.
Il guerrigliero, il ribelle (cfr. Junger), non si tiene alcun colpo, nemmeno il più piccolo, in tasca.
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Tag: elezioni, europee, formicola
Categoria: Generale
Purtroppo e sottolineo purtroppo, perche’ non e’ una facezia, non sara’ col voto che cadra’ la demonocrazia. Il male che esprime e’ troppo profondamente incistato nella societa’, almeno in tutta quella occidentale. I metodi per espiantarlo devono essere come quelli chirurgici, invasivi. La politica del tiriamo a campare col meno peggio, temo non dia frutti e anzi, alla lunga, dia assuefazione come gia’ intravediamo.
La società di indagini SWG ha pubblicato i dati relativi alle recenti elezioni europee (https://www.pro-memoria.info/swg-flussi-di-voti-e-astensioni/).
Rappresentano il 99% dei seggi scrutinati (dati Viminale) incrociati con un sondaggio su ben 8.ooo elettori.
Sono indicate anche le percentuali di votanti che hanno votato per un partito DIVERSO rispetto al 2022 ed il numero di voti per ogni partito.
SWG, sempre che non abbia sbagliato i numeri, riferisce queste cifre relativamente alla maggioranza degli elettori, ossia gli astenuti:
ASTENSIONE, tra gli elettori del 2022 di QUESTI stessi partiti, area cosiddetta di CentroDX:
Forza Italia= 26%
Fratelli d’Italia= 25%
Lega= 23%
ASTENSIONE, tra gli elettori del 2022 di QUESTI stessi partiti, area cosiddetta di CentroSX:
5 Stelle= 35%
Azione-Italia Viva= 30%
PD= 24%
AVS= 22%
È giusto dedurre che GRAN PARTE di questa MAGGIORANZA della popolazione richieda ai suoi eletti comportamenti diametralmente OPPOSTI a quelli tenuti finora?
Trattandosi di elettori con idee politiche MOLTO DIVERSE fra loro:
– È possibile che incida anche il NON aver trovato DIFENSORI durante la DITTATURA sanitaria, NÉ nelle forze di governo, NÉ in quelle di opposizione?
– È possibile che incida anche il comportamento di SOSTEGNO alle DUE GUERRE in corso, sia delle forze di governo, che di quelle di opposizione?
Non avendo né le qualifiche né l’autorevolezza necessarie, lascio le analisi e le interpretazioni a chi più sa.
Grazie
Se i vescovi hanno perso ma dicono di avere vinto significa che si sono avvicinati ancora un poco di piu’ al ragionar mondano.
Perdoni, caro Formicola:
Ho scordato che entrambi- in maniera più o meno virulenta- sono anche Pro Vaccino-
– come ( ingenuamente o furbescamente ) ha dichiarato il SuperCampione Vannacci. Tra poco, quindi, entrambi gli schieramenti saranno favorevolissimi alla nuova funzione dell’Oms, che,
da Consultiva diventa Direttiva dell’obbligo di vaccinazione…tra breve antiaviaria,
poi anticlima, poi antitartufole e via inventando…
Pecunia, non solo non puzza ( l’odorato: il senso da sempre negletto perchè considerato troppo animalesco), ma è anche sorda alle grida di dolore che si levano dai sopravvissuti al siero magico. I morti, naturalmente, tacciono, definitivamente silenziati come accade ad “un mucchio di cani spenti” ( cit. Lorca ).
Ma ciò alla “casta pecunia” e ai suoi procacciatori e beneficiati- lo sappiamo- non può importare di meno.