Elezioni Europee. Votare, o Votare. Tertium Non Datur. Vincenzo Fedele.

4 Giugno 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Vincenzo Fedele, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste riflessioni sulla necessità, comunque, di esercitare il proprio diritto di voto; una posizione che ci trova d’accordo. Per poco che possa servire votare, per grandi che siano le possibilità di essere ingannati ancora una volta da chi promette bianco e poi agisce nero o grigio, la Storia ci insegna che gli Aventino non portano da nessuna parte. Finché c’è la possibilità di esprimere una volontà nel voto, facciamolo. Buona lettura e diffusione.

§§§

VOTARE O VOTARE ?

Spiace che, ancora una volta, si discuta sul recarsi alle urne o andare al mare.

A me spiace ancora di più quando le mie idee collidono con persone di altissimo livello che seguo, onoro, stimo ma con cui, su questo tema, dissento.

Nomi prestigiosi ad iniziare da Massimo Viglione e Cesare Sacchetti che considero dei maestri e da cui non vorrei dissentire, soprattutto su un argomento tanto importante.

Chi consiglia di non votare propone ottime motivazioni per non muovere il culo dal divano (scusate il francesismo) e andare a votare. Le più importanti, possiamo condensarle così:

 

Il voto è inutile perché la classe politica non ha alcuna connessione tra quello che promette in campagna elettorale ed il comportamento che attua ad urne chiuse;

 

Non esiste più il concetto di destra e sinistra che ormai sono due facce della stessa medaglia. Abbiamo ancora la sensazione di vivere in un regime democratico mentre siamo in un regime e basta. Per di più etero diretto da Washington e, ancora peggio, da coloro che dirigono Washington da dietro le quinte;

 

Andando a votare diamo man forte a coloro che spacciano per democrazia questa tirannia che è talmente occulta da essere sotto gli occhi di tutti e ci ingabbia, con la manipolazione, in una prigione dorata in cui dimoriamo senza renderci conto di esserne prigionieri.

 

Ve ne sono molte altre, di motivazioni, ma tutte di importanza secondaria, a parte una che forse è la più importante:

 

Queste elezioni europee non servono assolutamente a nulla se non ad arricchire i 720 fortunati che risulteranno eletti e che per cinque anni avranno lauti stipendi, portaborse, viaggi e soggiorni gratuiti oltre ad uno status universalmente riconosciuto di rappresentanti di un continente di pecore belanti.

 

Anche questo è vero, visto che il potere del Parlamento europeo è tendente a zero. Se non è lo zero assoluto ci è molto vicino.

 

Sono tutte argomentazioni reali e veritiere, soprattutto questa ultima che è bene chiarire un attimo, visto che, forse, non tutti ne sono a conoscenza.

Le Istituzioni europee si reggono, infatti, su quattro pilastri che, elencati in ordine alfabetico, sono le seguenti:

Commissione europea;

Consiglio dei Ministri;

Corte di Giustizia;

Parlamento europeo.

C’è anche la Banca Centrale Europea (BCE), anzi sarebbe al primo posto, alfabeticamente e come potere reale, ma al momento lasciamola a parte dai nostri ragionamenti.

L’Unione Europea non è uno Stato ne una federazione di Stati. E’ un patto internazionale tra privati (gli Stati), che hanno creato una associazione a cui hanno dato dei compiti e consegnato parte della propria sovranità, delegando alla Commissione l’attuazione (potere esecutivo) delle decisioni assunte dal Consiglio dei Ministri (potere legislativo) e con la Corte di Giustizia a fare da cane da guardia interpretativo e impositivo, ove di competenza.

L’unica aggiunta, da evidenziare perché importante, è che le decisioni del Consiglio dei Ministri devono essere presi all’unanimità ed anche il “NO” di un solo Stato, anche piccolo e insignificante, può bloccare qualsiasi decisione. Fra un po’ tolgono anche l’unanimità.

Semplificando molto il quadro è questo e, come si vede, il Parlamento non ha proprio alcun potere, a riprova che il Parlamento che si andrà ad eleggere non conta nulla.

Chiariti questi punti, e prendendoli come base per i nostri ragionamenti, veniamo al dunque.

 

Io ritengo che sia fondamentale andare a votare e, partendo da queste notazioni, senza girarci attorno, li pongo sul tavolo.

L’UE è totalmente decotta.

Tutti sanno che a Bruxelles non è rappresentato un popolo europeo ma solo gli interessi, spesso divergenti, dei singoli Stati aderenti che in più sono etero diretti e portatori di esigenze esterne che nulla hanno a che vedere con i reali interessi dei cittadini ed il loro benessere.

E’ palese, pertanto, che l’UE debba essere riformata.

E’ ancora più palese che i tempi del collasso sono brevi.

L’impero mondiale unipolare dominante sta crollando e forse proprio un’istituzione che non conta nulla, come il Parlamento, può dire e proporre qualcosa, perché è l’unica eletta.

 

Certo la futura riforma sarà proposta e attuata dai singoli Stati, ma anche in quest’ottica avere l’appoggio o la contrarietà del Parlamento può avere una notevole influenza mediatica e anti manipolazione. Pur senza potere legale ha un enorme potere di indicazione, sia come alibi per giustificare scelte scellerate che per smascherare le scelleratezze proposte dagli Stati.

 

Le elite hanno sempre usato la politica delle sedie vuote da occupare, in molti casi con apparente controvoglia, da utilizzare poi come armi di pressione per corposi stravolgimenti. Basti pensare alle modifiche che vengono proposte per l’OMS dove nell’ambito sanitario inseriscono anche il clima o le discriminazioni LGBT e molto altro, condizionando il mondo.

 

Anche una istituzione senza potere apparente può servire da innesco per avviare nella giusta direzione un processo di revisione, che ormai è ineluttabile, oppure stravolgerlo.

Su questo ci sarebbe molto da dire, ma lo spazio non lo consente.

 

L’inaffidabilità dei partiti e dei leader è proverbiale e non mi illudo che un voto serva a cambiare i singoli Stati.

Però può servire come chiaro segnale per un cambiamento di rotta.

Se cambiassero le condizioni al contorno anche i singoli governi avrebbero modo di esprimere più liberamente gli interessi nazionali e le condizioni al contorno stanno cambiando da tempo. In parte sono già cambiate anche se non le viviamo ancora sulla nostra pelle.

Il mondo unipolare non esiste più, l’hanno distrutto i BRICS+, la pazienza cinese, la reazione russa alle provocazioni USA, le rivolte anticoloniali africane, le nuove politiche dei paesi arabi verso l’occidente, le intemperanze e i genocidi israeliani, la de-dollarizzazione in atto da anni, la crisi di credibilità degli USA, la loro fuga ignominiosa dall’Afganistan, il nuovo status dell’Iran e molti altri piccoli e grandi eventi che si susseguono in tutto il mondo.

La NATO avrebbe dovuto sparire quando si è dissolto il Patto di Varsavia. Sparirà alla fine della guerra in Ucraina, se non fanno scoppiare prima la terza guerra mondiale.

Ma se non andiamo allo scontro frontale il mondo dovrà ripartire da altre basi, ed allora è meglio che anche le istituzioni sovranazionali, per quanto prive di potere, abbiano un colore diverso da quello attuale almeno, ripeto, come indirizzo e per non creare inesistenti alibi per non attuare le ineluttabili variazioni che sono dietro l’angolo.

Detto in parole povere, non continuiamo a lasciare soli i vari Orban e Fico. Diamo modo, a chi è costretto all’obbedienza, di trovare un punto d’appoggio per cambiare il mondo.

 

Se noi non andiamo a votare, gli “altri” ci vanno comunque e, per quanto sia vero che non esistono più le vecchie classificazioni di destra e sinistra, il messaggio che continuerà ad arrivare sarà sempre e solo per lo status quò.

Ci hanno imprigionato per anni con la pandemia ? Si, va beh, ma adesso è tutto passato!

Siamo invasi da immigrati clandestini ? Si va beh, ma adesso gli sbarchi sono diminuiti!

Abbiamo la guerra alle porte ? Si va beh, ma è per fermare quel cattivone di Putin che altrimenti arriverebbe a Lisbona!

C’è il genocidio in Palestina ? Non c’è un genocidio, è la normale difesa dell’unica democrazia accerchiata dalle bestie del 7 ottobre.

Tutto va bene madama la Marchesa. I partiti saliranno o scenderanno di qualche punto. E’ la normale dialettica democratica. Forse PD e 5 stelle neanche scenderanno, perché chi è schierato ideologicamente va a votare, in nostra assenza, qualunque cosa accada.

Chi non ci va siamo noi che abbiamo dubbi ma vorremmo cambiare il mondo guardandolo dal comodo divano di casa.

In realtà, non votando, sottoscriviamo lo status quò e certifichiamo, disertando, che questo sistema marcio ci va proprio bene.

Inneschiamo anche molti altri fenomeni ognuno dei quali, singolarmente, sarebbe sufficiente a farci muovere dal divano e cercare di invitare tutti (ma tutti, tutti, tutti), ad andare a votare.

Vediamo i più significativi:

Ilaria Salis è stata candidata dai sinistri di IVS per tirarla fuori dal processo ungherese.

Non vogliamo neanche entrare nel merito dei pestaggi a cui avrebbe partecipato. La Salis si può, e si deve, difendere nel processo, non dal processo sfruttando l’immunità europea.

IVS, secondo i sondaggi, è sotto la soglia del 4 %. Se i votanti scenderanno ulteriormente (c’è chi giura che meno del 50 % si recherà alle urne) la soglia del 4 % sarà ampiamente superata e IVS porterà propri rappresentanti a Bruxelles. Forse non porterà la Salis, visto che a loro serve solo come bandiera e non è detto che i sinistri caporioni eletti si dimettano per far posto all’esimia eroina, ma intanto avranno la loro vittoria vantando un seguito che non hanno ed ottenendo un pulpito per i prossimi 5 anni a nome nostro e dell’italica gente.

Andare a votare anche solo per far stare a casa i Boselli e i Fratoianni sarebbe impagabile.

Stesso discorso per la Bonino.

Sapendo che il suo seguito è ridotto allo zero virgola ha pensato bene di unirsi all’altro perdente di lusso, Renzi, e cambiare nome al partito in un pomposo “Stati Uniti d’Europa”. Nonostante questo non tira buon vento da quelle parti. La Bonino, negli ultimi giorni, ha rilasciato dichiarazioni di apertura a Calenda ed alla sua “Azione”. Forse la Bonino ha avuto accesso a sondaggi riservati, adesso vietati a noi comuni mortali, che l’hanno allarmata su percentuali non proprio lusinghieri e tranquillizzanti sulla lontana soglia del 4 %.

Anche solo per questo recarsi a votare sarebbe un gioco che vale molto più della candela.

 

Ma anche da un punto di vista contro-rivoluzionario, che senso ha non andare a votare ?

Un contro-rivoluzionario scende sempre in battaglia ed usa le armi che ha, anche se logore o inadatte, anche se deve combattere con una forcola contro mitragliatrici e missili nucleari.

Se muore, muore in battaglia, combattendo, non con il timor panico dell’impotenza che lo fa schiattare con un ictus o un infarto nel salotto buono.

Il teorico della contro-rivoluzione, Plinio Correa de Oliveira, non ha mai detto di evitare gli scontri e rintanarsi in casa in attesa di tempi migliori. Ha detto ben altro e qui vogliamo solo ricordarlo senza approfondire, per andarlo a leggere o a rileggere.

Ma, puntando al puro buon senso, vogliamo ribadire alcuni aspetti generali.

Visto che non esiste alcun quorum e le elezioni saranno valide ed esecutive qualunque sia il numero dei votanti, pensate che la classe politica si ponga alcun problema se la percentuale di votanti scende anche sotto al 50 % ?

Se lo porrebbero se pensassero al bene comune ed alla loro reale rappresentatività.

Se lo sarebbero dovuto porre già da tempo, visto che il 55 o 60 % di votanti non è molto diverso dal 49 %.

Invece non se lo pongono.

Si rammaricano alla chiusura delle urne per parlare poi della immancabile vittoria che tutti sbandierano alla pubblicazione dei risultati. Nessuno dei pennivendoli di regime si sogna di ricordare che oltre metà dei cittadini li ha bocciati in partenza. Per loro è una vittoria e basta, con minori problemi, visto che i rompiscatole hanno ben pensato di rimanere a casa.

Invece di disertare le urne una protesta significativa sarebbe quella di votare per altri, anche lontani dal proprio pensare.

Stavolta i partitini ini ini ini si sono, almeno parzialmente, coalizzati ma hanno ugualmente percentuali da zero virgola, quindi il 4 % della soglia se lo sognano, visto anche lo spazio esiguo che viene loro concesso sui media.

Ma proprio per questo, anche se non si ha fiducia neanche in loro, non potranno fare danni.

Non faranno danni comunque, perché non eleggeranno nessuno e perché, come visto, il Parlamento europeo non conta nulla. Un eventuale voltafaccia del partitino scelto non avrà effetti deleteri, mentre potrebbe avere molti effetti positivi.

Se dallo zero virgola arrivassero al 2 – 3 – 3,5 % potrebbero avere almeno una base significativa per creare timor panico ed agitare le acque nella palude stagnante della politica. Potrebbero rendersi conto che unendosi realmente in un progetto politico di largo respiro avrebbero prospettive future da sviluppare.

Dare il proprio voto ad un Rizzo (si a Rizzo, anche se è di sinistra almeno ragiona con la propria testa) o ad un Adinolfi, Santoro o ad altri della improbabile galassia contestatrice, è mille volte meglio che rifiutarsi ad andare a votare.

I giochi si fanno da altre parti, ma il Palazzo ratifica. Già un cambiamento di schieramenti dominanti, pur senza poteri, sarebbe una bella sberla a lor signori..

Ci prendono bellamente in giro ogni giorno. Palesemente e senza che nessuno fiati.

Volete degli esempi?

Tutti hanno i propri candidati a sostituire la Von der Leyen e la Metsola dopo il 9 giugno. Non elenco i nomi, ma ogni schieramento ha il proprio, compresa la stessa Von der Leyen.

Mario Draghi non compare da nessuna parte, anche se tutti sanno che è lui il convitato principe. Non sarà eletto, perché sbaglia sempre tempi e modi, (come per l’elezione a capo dello Stato italiano), sbaglia temi e ricette (proponendo adesso quello a cui si è sempre opposto finora) ma il candidato è lui e nessuno (NESSUNO) lo cita fra i candidati alla carica.

Ci nascondono il nome del potenziale futuro Presidente e volete che si preoccupino se i non votanti superano il 50 %?

Non cambierà nulla anche se il futuro Parlamento avesse una maggioranza antieuropeista, ma quello che li  preoccupa è il “sentire” dei cittadini.

Ci fossero milioni di cittadini a votare fuori recinto istituzionale scatenerebbe il timor panico.

Votargli contro senza evitare il voto è una azione contro-rivoluzionaria.

Ci prendono in giro in tutti i modi e noi rispondiamo rimanendo seduti sul divano?

Hanno cavalcato il COVID, hanno acquistato a peso d’oro un siero genico dannoso e inutile a contrastare una epidemia inesistente, hanno coperto e secretato le malefatte della Von der Leyen e adesso noi ci rifiutiamo di dire la nostra ?

Ci impongono di tutto e noi rispondiamo con il disinteresse?

Ci privano della casa, con l’utopia della casa green, ci vietano l’energia continua, sicura e a basso prezzo per puntare su alternative discontinue, costose e dannose per l’ambiente, oltre ad essere monopolio cinese, e noi abbozziamo evitando di reagire?

Ci privano anche delle auto, ci raccontano cucche sul clima, ci stravolgono la vita in ogni settore e noi dimentichiamo anche il grido di Giovanni Paolo II “Ci alzeremo in piedi ogni volta che ….”

Dovremmo ribattere punto su punto, ma sembra che ci limitiamo a storcere il naso anche quando innescano polemiche fittizie e pretestuose.

Si creano anche gli oppositori di comodo per indignarsi a comando. L’ultimo, in ordine di tempo non come importanza, è il Generale Vannacci e il suo libro di ovvietà e stimolanti verità che Stilum Curiae e molti altri siti propongono da anni nel silenzio generale, perché altrimenti si sarebbe costretti a discuterne.

Meglio indignarsi o schierarsi a comando senza neanche leggere il libro. Forse qualcuno andrà a votare per votare Vannacci. Ben venga, ma importante è votare, per lui o contro di lui perché penso che anche lui faccia parte del gioco delle parti (scusate il bisticcio).

Il voto è una conquista, anche se lo hanno svuotato di significato, svilendolo e tradendolo.

Dobbiamo contestare questo, non contestare le urne.

Rialzarci incazzati, votare per qualcosa o contro e invitare altri a farlo, non evitare il voto.

Le alternative ci sono e possono crescere. Sopra ne abbiamo visto alcune.

Cosa diremmo se i sostenitori di Trump si ritirassero dalle urne visto che hanno fatto vincere Biden con le truffe? Che è una bella protesta?

Non votare è la morte della vera democrazia.

Come recita il detto popolare: meglio una brutta malattia che un bel funerale.

La nostra democrazia è malata, quasi allo stadio terminale, fra manipolazioni e rinunce, ma non è celebrandole il funerale che si può sperare nella guarigione.

Occorre uno shock salutare e votare, spostando milioni di voti o anche solo poche decine, può renderlo efficace.

Non vedo controindicazioni a questa strategia. Difficilmente i partitini supereranno la soglia del 4 % e nel caso (benaugurato) che riuscissero a mandare qualcuno a Bruxelles non farebbero più danni di quanto ne farebbero quelli istituzionali, ma il segnale sarebbe fortissimo e nel migliore dei casi potrebbe nascere l’embrione di una vera opposizione, visto che altrimenti i movimenti settoriali nascono e muoiono sull’onda di esigenze momentanee.

Nascono contro il COVID, il siero, il green pass, le armi all’Ucraina, il genocidio a Gaza, ecc. Finita l’emergenza tutto rientra nella norma, come se il problema non ci fosse più.

Invece c’è e man mano si incancrenisce diventando divieto di libertà, divieto di espressione, mancanza di fiducia, passaggio da cittadini a sudditi, ecc.

Dobbiamo incazzarci e votare, non mollare a causa delle delusioni.

 

Ultima considerazione, ma solo per non incrementare una lunghezza eccessiva già superata:

Siamo sicuri che, una volta scesi con percentuali di votanti sotto al 50 % non diamo lo spunto per proclamare che ormai le votazioni sono superflue, come gli stessi cittadini certificano disertando le urne?

Le alternative ci sono e sono tante.

Dai sondaggi demoscopici che ormai hanno un margine d’errore inferiore all’1 % ai microchip sottopelle prossimi futuri, all’Intelligenza Artificiale a tutti gli altri malefici marchingegni che potranno inventarsi per vietarci legalmente di esprimere un parere supportati da noi stessi che rimaniamo a casa rinunciando ad esprimere il nostro dissenso e pensando che il silenzio parli al posto nostro.

Quello che finora pensavamo fosse relegato nelle pagine delle distopie Orwelliane abbiamo toccato con mano che, purtroppo, è già realtà.

In molti casi la realtà ha già superato la fantasia.

Esprimiamo il nostro dissenso nelle urne, non disertandole. Iniziamo la rivoluzione.

Vincenzo Fedele

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32 commenti

  • ex : ha detto:

    Mah!… Io francamente non capisco. Se non andando a votare annientassimo (nel vero senso della parola) questa nefanda EU, sarei d’accordissimo a farlo (cioè a non votare). Ma questo non succederà. La giustificazione ricorrente esposta da chi propone di non andare a votare è che”quelli”, vedendo disertare in massa i seggi elettorali si renderanno conto dello sfavore popolare nei loro confronti, e si “convertiranno”. Ma scherziamo? Se andassero a votare solo cento (dico cento) elettori in ogni Stato, “quelli” farebbero salti di gioia, stapperebbero bottiglie di champagne prima ancora che inizi lo spoglio; sarebbero ancora più sicuri di poter fare quello che vogliono sulla pelle di noi poveri disgraziati, diventerebbero sempre più dispotici, arroganti e darebbero un’accelerazione alle loro nefande manovre volte ad’imbastardire, impoverire le popolazioni, e di pervertire quel po’ di costumi sani che ancora, qua e là con gran fatica sono conservati in alcuni Stati. Un cambio molto signifativo come minimo darebbe un po’ di respiro. Inoltre – d’accordo – la politica è marcia e corrotta ovunque, nessun partito politico dà garanzia di correttezza; ma non bisogna nemmeno assolutizzare; non è neanche giusto dire che se l’ambiente è marcio tutti, ma proprio tutti coloro che lo frequentano sono dei corrotti. Scagliarsi contro le istituzioni e i partiti va bene, ma non ci sono solo le istituzioni e i partiti, ci sono le persone: non so se, ponendocisi di fronte a qualcuno dei candidati (tra quelli proposti, per esempio, da Pro Vita & Famiglia – https://www.marcotosatti.com/2024/06/01/se-leuropa-cambia-i-valori-tu-cambia-leuropa-chi-votare-alle-europee-pro-vita-famiglia/) gli si direbbe: “io non ti voto perchè sei un corrotto”, a prescindere, senza alcuna prova!

    • Federico ha detto:

      Nessuno ha mai detto o pensato che l’astensione possa ipso facto “annientare” l’UE; il suo commento è quindi già di per sé fortemente falsato nelle premesse che lei vorrebbe confutare. In ogni caso mi pare lampante che neppure andando a votare sia possibile l’annientamento istantaneo dell’UE; anzi!
      Francamente non mi pare il momento di sopravvalutare il potere di istituzioni che campano solo sinché qualcuno concede loro una qualche legittimazione andando a votare ubbidienti come quando una marea di pecore sono andate a sottoporsi alle “cure” COVID solo perché era il male minore. Gli esiti li abbiamo visti…

      • La Signora di tutti i popoli ha detto:

        Sono d’accordissimo caro Federico!!
        Ma qualcuno ha avuta la pazienza di leggerlo tutto l’articolo?
        Ma -come mia opinione- lo riassumo io per voi tutti: il principio che Fedele ammette a denti stretti è : votare non serve a niente, il Parlamento eu non serve a niente, i giochi son fatti, autorizzeremo solo la mellona o chi per lei di abbuffarsi di soldi, gli eletti tradiranno sicuramente… però votiamoli lo stesso così facciamo vedere che non ci stiamo (votando??) e che iniziamo la rivoluzione (facendo però quello che vogliono gli interessi extranazionali) e anche se se la rideranno alla grande… pazienza tanto abbiamo abboccato facendo vedere che abbiamo capito di essere delle pedine e quindi (senza nessun serio motivo) abbiamo votato quelli che ci hanno proposto. E se poi non sarà servito a niente potranno dirci: “ehhh ma li avete votati voi”.
        E poi qualcuno qui, poverino si risente perchè chiamato in causa quando legge “boccalone” e dimmi, dimmi perchè tu -italiano generico medio- ti risenti?? Non sarai uno che crede alle favole, sperando nei miracoli, non di Dio ma del Male?

        Il mio convincimento, caro Federico, credo che la pensi come me, è che inevitabilmente, se le cose continuano così, tutto andrà a puxxane, e magari fosse davvero così, almeno avremo gli elettori maschi che avrebbero qualche beneficio… ma io credo che se questa fine avverrà, e sarà così perche il buon giorno si vede dal mattino, io NON sarò chiamata ad essere responsabile degli inabili votati, inabili morali e materiali, servano o non servano a nulla: non avallerò la mia fine con la mia “crocetta”, tantomeno la mellona.
        Se tutto finirà, e se la fine del mondo non è una paturnia di ns Signore, io non sarò responsabile in solido con la mia vile adesione ad un sistema che non riconosco.
        Un abbraccio.

  • Terminus ha detto:

    Du rêve, rien que du rêve !
    Comme l’a dit Coluche (Michel Colucci) : ”SI VOTER CHANGEAIT QUELQUE CHOSE, IL Y A LONGTEMPS QUE ÇA SERAIT INTERDIT.”

    Pour changer le monde de façon réelle, il faudrait d’abord reconnaitre ce qu’est la Vérité et qui est la Vérité car on ne peut rien construire sur le mensonge. Or, le rejet de la Vérité est flagrant. Alors, il ne faut pas se méprendre sur les conséquences ni s’en plaindre ni proposer de faire abstraction, soustraction ou négation de la vérité, cela ne changera rien aux résultats

    Le comportement de Madame VON DER LEYEN est très significatif de ce que l’Union Européenne a pu être pour nous pendant la farce covid19, mais aussi face à la farce du réchauffement climatique et face à la farce de la guerre en Ukraine.
    Le parlement européen n’a aucun pouvoir, ce sont les bureaucrates européens (de Bruxelles) – non élus comme Von der Leyen – qui décident de tout. Et les hommes de paille qui gouvernent les nations de l’union Européenne ne peuvent que se plier à leurs décisions en faisant parfois semblant de s’y opposer pour faire croire que la démocratie existe encore. Plusieurs plaintes sont déposées contre Madame Von der Leyen auprès des instances judiciaires de l’Union Européenne suite à ses contrats de 37 milliards avec Bourlat. Y a-t-il seulement une de ces plaintes qui aboutira ? Et qui apporte ces milliards sinon les braves travailleurs qui veulent nourrir leur famille par amour ? Von den Leyen n’a pas d’amour !
    En France, Lepen et Bardella de la prétendue ”extrême droite” déclarent soutenir le sionisme.
    Et il y a de forts soupçons de fraude électorale depuis 2017, comme en Amérique d’ailleurs.
    N’oublions pas que l’Union Européenne a été fondée par des forces occultes antichrists et a été gouvernée au départ par d’anciens nazis. Rien d’étonnant dès lors qu’on y fait l’éloge des bataillons Azov.

    Vincenzo Fedele le dit lui-même :
    ”Ils ont chevauché le COVID, ils ont acheté pour son poids d’or un sérum génétique nocif et inutile pour combattre une épidémie inexistante, ils ont dissimulé et caché les méfaits de Von der Leyen et maintenant nous refusons d’avoir notre mot à dire ?
    Ils nous privent de nos maisons, avec l’utopie de la maison verte, ils nous interdisent une énergie continue, sûre et à bas prix pour nous concentrer sur des alternatives discontinues, coûteuses et nocives à l’environnement, en plus d’être un monopole chinois, et on agit sans réagir ?
    Ils nous privent aussi de voitures, ils nous racontent des bêtises sur le climat, ils bouleversent nos vies dans tous les secteurs et nous oublions même le cri de Jean-Paul II “Nous nous lèverons à chaque fois….”

    Ce sont ceux qui ont été élus qui ont fait tout cela. Et qui les a élus ?
    Vincenzo Fedele pense-t-il qu’on va pouvoir éliminer cette mafia du jour au lendemain et qu’elle va se laisser faire ?
    Pense-t-il que cela pourra nous éviter la troisième guerre mondiale qui est déjà mise en place ?
    Pense-t-il que de nouveaux dirigeants de l’Union Européenne refuseraient le Traité Pandémique de l’OMS qui n’a d’autre objectif que d’enrichir ceux qui la dirigent ?

    Les nombreuses manifestations qu’on a connues depuis quelques années sont aussi un signe de ce qu’ils font de nos revendications. Et les réactions qu’ils y opposent constituent une réponse significative : ils ne nous écoutent pas, ils ne nous considèrent pas. N’est-ce pas encore suffisant pour nous faire comprendre ?

    Donc, pour juger du bon choix, retenons d’abord ce que nous dit la Sainte Parole de Dieu :

    Apoc 13/4 : ”On se prosterna devant le Dragon, parce qu’il avait remis le pouvoir à la Bête ; et l’on se prosterna devant la Bête en disant : ” Qui égale la Bête, et qui peut lutter contre elle ? ”
    Ap 17/13 : ”Ils sont tous d’accord pour remettre à la Bête leur puissance et leur pouvoir.”

    Bien sûr, on n’est pas obligé d’y croire. Reste à voir la réalité des résultats …….

    Il y a sur cette page quelques réflexions très intéressantes dont celle de Frédéric
    https://www.marcotosatti.com/2024/06/04/elezioni-europee-votare-o-votare-tertium-non-datur-vincenzo-fedele/#comment-242016

    et une conclusion de ”Un Avis” qui dit :
    ”Après tout… ne pas participer à la “Démocratie” proposée par l’Union européenne équivaudrait à accélérer sa chute… traverser plus rapidement la tribulation vers laquelle nous nous dirigeons (qu’il soit clair… la coupe amère il faut s’enivrer comme il fallait s’enivrer Jésus – on peut considérer l’Union européenne comme une “puissance de tromperie” envoyée par Dieu pour nous faire croire au mensonge.”(voir 2 Th 2/9-10)
    https://www.marcotosatti.com/2024/06/04/elezioni-europee-votare-o-votare-tertium-non-datur-vincenzo-fedele/#comment-242030

  • Pissi pissi ha detto:

    Vi ricordo che se doveste scegliere l’astensione riuscireste a favorire l’accesso al seggio di Strasburgo di personaggi come Tarquinio o Lucia Annunziata chesi potrebbero presentare come portatori di valori autentici e condivisi da tutti voi.
    Vi ŕicordo anche che le preferenze vengono utilizzate poco dai votanti. Ragion per cuì e’ importante indicare il vostro candidato o i vostri candidati : forse , chissa’, potreste far assumere qualche farmaco gastroprotettore a coloro che chiedono il voto , essendo ben certi che vedranno Strasburgo solo in cartolina.

    • Federico ha detto:

      Sì ripete la storia: se non ti vaccini favorisci il contagio; se non vai a votare favorisci Tarquino o Lucia Annunziata… Dai, avete stancato.

  • Topo gigio ha detto:

    Grazie. Sostanzialmente ha ragione.
    Ma mi consenta di dirle che proprio la coppia Bonino Renzi , anche oggi , dai teleschermi di Tagada’ (la7) sosteneva a gran voce la candidatura di Mario Draghi.
    Sinceramente la coppia Renzi Draghi non mi ispira molto , visti i precedenti.
    Possibile che un economista di valore come Mario Draghi non si sia accorto della devastazione prodotta nel bilancio italico dal superbonus ? E non abbia fatto assolutamente nulla per contenerlo ?

  • Non Metuens Verbum ha detto:

    Per l’elezione del Parlamento Europeo.
    Andare a votare ? Lo stomaco direbbe di NO, il pensiero della politica attuata da tutti i partiti “parlamentari” genera conati di vomito.
    Subalternità e servilismo anti- nazionale; guerre incostituzionali, illegali, immorali, stupide e suicide; corruzione e ruberie a tutti i livelli; stravolgimento della Natura per elevare a Diritti e Obblighi qualunque aberrazione; repressione e cancellazione di ogni pensiero non allineato e non subalterno.
    Votare per costoro ? Con leggi elettorali confezionate accuratamente da loro appositamente per assicurarsi sempre la vittoria, con tanti saluti alle chiacchiere sul conflitto di interessi. Con cavilli e arzigogoli ridicoli, in modo da poter annullare un grande numero di schede.
    Ma chi si astiene dal votare, o annulla la scheda, a loro fa solamente un piacere. Che gliene importa, se votano 4 gatti ? Loro si spartiscono tutto egualmente proprio come se avessero votato 50 milioni.
    Meglio votargli contro. Votare per una lista “antagonista”. Per me il minimo sindacale sarebbe una lista che si opponga alla guerra a Est, che si opponga alle stragi a Sud, e che difenda il cristianesimo. Nessuna garanzia che una lista proponga davvero tutto questo, soprattutto il punto 3 rimane incognito, ma proviamoci.
    Ciò detto, è quasi certo che nessuna lista “antagonista” supererà il quorum del 4% (vedi sopra l’accenno alle leggi elettorali), né avrà rappresentanti eletti. Tutto l’apparato di propaganda dirà trionfante: “Visto ? Voti dispersi !” , ma non è vero. I voti dispersi sono quelli che vengono dati ai partiti di “governo” e di “opposizione”, fintamente diversi e così uguali nel sommergere tutti i voti dei cittadini nell’oscura palude del loro interesse. Non è disperso chi, minoritario o solitario che sia, testimonia che non è d’accordo. Non è disperso chi dice la verità, disperso è chi non la vuole ascoltare.
    Io vedo sul manifesto ufficiale delle liste elettorali, tre liste disallineate: Democrazia Sovrana e Popolare (per la quale voterò io),
    Pace Terra Dignità,
    Libertà,
    tra le quali il mio modesto suggerimento è di scegliere quella che ognuno preferisce.
    Non Metuens Verbum

    • Federico ha detto:

      Ogni tanto ascolti anche il suo stomaco: non foss’altro perché almeno quello è il suo e non la imbroglia…

  • Paul Mayer ha detto:

    Vincenzo Fedele ha ragione, l’astensionismo e’ disfattismo criminale. Per quanto le elezioni servano a poco non gli dobbiamo lasciare nemmeno quel poco!

    • Disincantato ha detto:

      Ehi, che parole grosse!!

    • Federico ha detto:

      E da quando è criminale decidere di non votare? Il disfattismo è il suo, dal momento che si arrende alle logiche truccate di questa farsa pseudo-europea che né né lei né nessun cittadino ha voluto o votato ma è stata imposta dalla grande finanza.

      • Balqis ha detto:

        A proposito di criminali: sono solo io a ricordarmi di un tale (di cui evito di fare il nome soltanto per non creare fastidi al gentile Marco Tosatti) molto attivo nel chiedere il voto cattolico in nome della famiglia e dei valori non negoziabili ed una volta eletto al Parlamento Europeo è stato condannato in primo grado perché prendeva denaro (2 milioni e qualcosa) dall’Azerbaijan. Poi, se ben ricordo, è finito prescritto in secondo grado, dopo un processo – guarda caso – troppo lungo… In ogni caso gli sono stati sequestrati i 500.000 già incassati come effetto della sentenza di primo grado…
        Ad ogni elezione cresce prepotentemente in me la sensazione che alcuni ritengano i cattolici dei fessi ai quali basta sventolare la “bandiera” dei “valori non negoziabili” per ottenerne il voto, ben sapendo quanto sia irrealistico anche soltanto provare a condurre una simile battaglia, destinata ad essere perdente in una società europea che è sostanzialmente e maggioritariamente laica e non credente. Nei periodi elettorali mi capita, invece, di sentire gente che promette sfracelli e non capisco se ci fa (e, di conseguenza, con estremo cinismo si prende gioco dei cattolici) o ci è. Naturalmente non ho elementi per dare per certa l’una o l’altra possibilità, ma istintivamente tendo a propendere per la prima ipotesi. ******** Più in generale, mi sembra che l’esempio di quanto è avvenuto nel mondo musulmano a partire dalla fine dell’Ottocento evidenzi i guasti e le storture che derivano dalla commistione tra religione e politica, cioè quando si trasforma la fede in ideologia.

  • Aurelio ha detto:

    Concordo con l’analisi di Fedele.
    Non mi trovo d’accordo solo sulla insistenza affinché, pur di votare, si votino i partitini che mai arriveranno alla soglia. Certo, questa azione non concederà sconti o regali a Renzi, Bonino, Calenda e compagnia sinistra, ma neppure darà una mano veramente al possibile schieramento che dovrebbe formare una alternativa (meglio tardi che mai) rispetto alla mefitica alleanza trentennale di PPE e sinistre, con codazzo di liberali e verdi. Chi dice che destra e sinistra pari sono, ha ragione sotto questo aspetto, visto che il PPE (“destra”) si è sempre appiattito sulle politiche sinistre. Questa situazione, per la prima volta in tanti anni, potrebbe essere rovesciata, e in questo senso io non considero sensato l’astensionismo, ma neppure il togliere suffragi a candidati come quelli segnalati da ProVita e famiglia.

  • Disincantato ha detto:

    Concordo pienamente con chi, in questi commenti, si è espresso piuttosto sull’astensione.
    E del resto, se lo stesso autore dell’articolo esprime l’idea che:”…E’ palese, pertanto, che l’UE debba essere riformata. E’ ancora più palese che i tempi del collasso sono brevi. L’impero mondiale unipolare dominante sta crollando…”, ebbene l’implosione di cui saremo testimoni non potrà essere parziale e limitata, ma coinvolgerà certamente l’intero sistema sino alle sue radici.
    L’UE sarà certamente da riformare, ma a partire da una ‘Tabula rasa’.
    E allora, pensiamo piuttosto a quale Europa vorremo ricostruire per salvaguardare quella Fede e quei Principi di cui giustamente si preoccupa la Signora Laura. Sarà un momento di grandi scelte, e solo appunto ritornando ai grandi Principi metapolitici, si potranno attuare un migliore sistema politico. Il Sacrum Imperium.
    L’Europa è veramente tale solo considerandola alla luce di quanto si invero’ nel fatidico Natale dell’anno 800.

  • GIUSEPPE ha detto:

    La UE NON DEVE ESSERE RIFORMATA.
    DEVE ESSERE DISTRUTTA!
    E NOI DOBBIAMO TORNRE ALLA LIRA.
    PUNTO.

    • Federico ha detto:

      Basta infatti vedere come ci ha ridotto…
      E poi chi ha votato la creazione dell’UE??
      E ora vorrebbero anche prenderci per il sedere con le elezioni di un sistema mai voluto dai cittadini!

  • GIUSEPPE ha detto:

    La UE NON DEVE ESSERE RIFORMATA.
    DEVE ESSERE DISTRUTTA!
    E NOI DOBBIAMO TORBARE ALLA LIRA.
    PUNTO.

    • Federico ha detto:

      E ci torneremo, stia sicuro. L’unico problema è quando: se quando avremo ancora almeno le mutande o dopo.
      Se continuiamo a reggere il sacco partecipando in massa a finte elezioni, avverrà dopo…

  • unaopinione ha detto:

    Le seguenti considerazioni le avevo pensate a seguito dell´articolo “Se l´Europa cambia i valori …” apparso in Stilum Curiae il 1 giugno 2024.
    Le considerazioni sono le seguenti:
    Il Diavolo vuole operare da diavolo con la pretesa di non farsi riconoscere. Ed ognuno ha la propria sensibilità al riguardo. Alcuni lo riconoscerebbero solo se se lo vedessero davanti in “carne ed osse” e non prima. Altri, piú sensibili sulla questione e pur non vedendoLo, Lo riconoscerebbero piú o meno velocemente in base alle opere che compie.
    Per me una delle Sue opere per introdurre il regno dell´Anticristo é appunto l´”Unione Europea” (che non é altro che una unione di Democrazie … che per me sono altre strutture istituite per perseguire dei piani satanici).
    Anche io, prima della “piandemia” ero convinto che bisognava andare a votare per cambiare il sistema dal di dentro. Con questo davo una sia pure minima legittimità alla Unione europea.
    Ma da quando é avvenuta la “piandemia” le impronte del Diavolo in tutto quello che é successo, naturalmente é lui che ha ispirato e condotto il tutto da dietro le quinte, sono per me innegabili.
    Quindi nel mio caso, e questo giá l´ho fatto capire nello scritto “+ Inferno”, non ritengo di dover tributare una qualsiasi legittimazione ad un qualcosa che, secondo me, é di natura satanica ed é stata istituita per dei fini satanici. E questa é una convinzione che ho da almeno un paio di anni e che basavo su dei miei ragionamenti. Niente di piú.
    Ma qualcuno potrebbe dire: “Va bene … ció non vuol dire che la tua posizione sia quella giusta … il cristiano deve appunto impegnarsi per il Bene ed andare a votare per cercare di cambiare in bene il sistema dal di dentro; questa é certamente un´opera meritoria”.
    “Giusto” rispondo io “ma al riguardo rimando alla Lettera ai Tessalonicesi 2 Capitolo 2 di San Paolo: “ Prima infatti dovrà avvenire l’apostasia e dovrà esser rivelato l’uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s’innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio.” Ed anche: “Il mistero dell’iniquità è gia in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene. Solo allora sarà rivelato l’empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all’apparire della sua venuta, l’iniquo,la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l’amore della verità per essere salvi. E per questo Dio invia loro una potenza d’inganno perché essi credano alla menzogna e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all’iniquità.”” (Versione CEI)
    Dunque … secondo quanto affermato da S. Paolo, chi crede alla menzogna verrá condannato. E per me l´Unione europea ma anche la Democrazia in generale é una menzogna … é un “empio inganno” che ti porta in rovina: provate a praticare senza restrizione i “valori” dell´Unione europea e guardate se non ho ragione. Sicuramente Dio non sará per niente compiaciuto.
    Questo é come la vedo.
    E per coloro che decidono ció nonostante di mitigare dal di dentro gli effetti di tale menzogna? Ebbene cito a proposito le parole di Gesú dette a Suor Faustina nella Stazione V dell´Ora della Misericordia: “Do la ricompensa non per il risultato positivo ma per la pazienza e la fatica sopportata per me”.
    Quindi mi auguro che coloro che sinceramente intendano cambiare nel bene qualcosa che é stata progettata dalle élites (sataniche, sia ben chiaro) per il Male, venga considerata un´opera meritoria da parte di Dio.
    Del resto … il non partecipare alla “Democrazia” proposta dall´Unione Europea equivarrebbe ad accelerarne la sua caduta … ad attraversare piú velocemente la tribolazione a cui siamo diretti (che sia ben chiaro … il calice amaro va bevuto cosí come l´ha dovuto bere Gesú – si puó considerare l´Unione europea come una “potenza d´inganno”appunto inviata da Dio perché si creda alla menzogna.
    D´altro lato se la tribolazione sará meno grave grazie a chi ha cercato di mitigarne da dentro gli effetti, con la convinzione di servire Dio e gli uomini, credo che avrá sicuramente alcuni punti di merito da far valere davanti a Dio.
    Mia opinione.

    Nota: naturalmente tutti sono convinti, andando a votare, di star cercando di cambiare le cose in meglio. Ma una cosa é quando si votano le persone presentate dai “partiti” che affermano di voler migliorare le cose (e che non hanno fatto altro che peggiorarle … volutamente, aggiungo io) ed un´altra quando si votano delle persone “certificate” (e credo che sia il caso di “Pro Vita e Famiglia”).

  • Federico ha detto:

    Non si va a giocare a carte sapendo che il mazzo è truccato, i giocatori si sono accordati e l’arbitro si è venduto: le possibilità di vittoria semplicemente non esistono. I modi di farsi rispettare sono ben altri che andare a legittimate elezioni ed istituzioni di facciata. Ci si può arrabbiare, si possono pestare i piedi, si può piangere o lamentarsi ma la cruda realtà è questa: prima lo si capisce e lo si fa capire e meglio è. Altre strade non ve ne sono: mi viene da pensare alla neochiesa bergogliana che insegna ai fedeli a partecipare alle opere del mondo per convertirlo. Illusione quanto mai disastrosa. Con i criminali non si deve mai scendere a patti: gli si facilita solo la vittoria. È vero invece che, di fronte ad un’astensione clamorosa i nostri politici possono trarre un maggiore convincimento, supporto e coraggio a comprendere dove è girato il vento. Forse non avverrà tutto e subito ma indicherà almeno che la strada è inevitabile.

    • Davide Scarano ha detto:

      Rispetto alla sua metafora osservo che si può scegliere di giocare a carte ma non si può scegliere di non essere governati. A mio parere anche la scheda nulla è migliore della pura e semplice astensione. Le chiedo inoltre: cosa farebbe nei panni di un elettore americano? Là hanno chiuso le pagine social del presidente tramite un processo per direttissima condotto dai social network sulla base di un B-movie che nessuna persona di media intelligenza avrebbe creduto, eppure Trump si ripresenta.

      • Federico ha detto:

        Lei dice che non si può scegliere se essere governati; il problema è un altro: possiamo scegliere chi ci governa?
        Nessuno può obbligarci ad ubbidire: Hitler, Stalin, Napoleone e tutti i tiranni della storia hanno fallito quando si sono trovati soli. Il giocattolo è rotto, ma se continuiamo a dargli la corda prolunghiamo soltanto l’agonia. La situazione americana è un discorso ancora diverso. In ogni caso perché Trump ha voluto dare un bel po’ di denaro a quella donna? Lei non se lo è chiesto?

        • Davide Scarano ha detto:

          Mi permetta: Hitler e Napoleone non sono falliti perchè sono “rimasti soli”, ma perchè hanno perso le guerre in cui avevano condotto i loro popoli. Io credo sia stata una questione di Hybris. Stalin è un altro caso: non so se è morto di vecchiaia oppure ammazzato da qualcuno. Quanto alla sua argomentazione rispondo: quando e come un politico viene “lasciato solo”? Perdendo le elezioni oppure ottenendo comunque la maggioranza degli elettori nonostante una quota di votanti sempre più bassa?
          Quanto a Trump preferisco esaminare le procedure elettorali -voto elettronico, voto per posta, sistemi di identificazione personale deboli- piuttosto che le cronache giudiziarie. Berlusconi aveva le Olgettine ma non credo che lo aiutassero a vincere le elezioni in Lombardia..

          • Federico ha detto:

            I signori di cui sopra le guerre le avevano perse prima che ciò accadesse; si erano alienati perfino i loro più valenti generali e questi ultimi avevano capito la situazione ben prima che si verificasse: problemi comuni a chi si esalta in un folle disegno di onnipotenza.
            Stalin è stato assassinato e su questo sussistono ben pochi dubbi.
            Quanto a Trump, la fesseria l’ha fatta e purtroppo è inutile nascondersi dietro un dito. Mi dispiace solo che se ne avvantaggi uno molto peggiore.

  • laura cadenasso ha detto:

    p.s. : la mia astensione è oggi -all’ origine di tutto- una questione di Principio e di Fede !

  • andreottiano ha detto:

    Quest’articolo vorrebbe convincere che ha torto Agamben nel dire ignorabile l’UE, ma l’UE rappresenta l’inutile assoluto, che voti il 20, il 40 o il 60%.
    Tra parentesi: chi non voterà non va al mare e non sta in panciolle sul sofà. Non considera proprio la chiamata.

    Con tutto il rispetto per i benpensanti che si accalorano ancora su questi temi: i danni sono stati fatti e probabilmente ne vedremo ancora altri più gravi, ma l’illusione di riformare il degenerato è la cosa peggiore.

    In un certo senso è come per Francesco, Benedetto XVI e Cionci: il quale per i più è irricevibile eppure ha ragione. Ci teniamo quel che c’è finche c’è e soffriamo il necessario: oltretutto ce lo meritiamo, ma non speriamo soluzioni salvifiche tramite voti e carte bollate.

    Di ben altra partecipazione ha bisogno l’umanità.

    • Davide Scarano ha detto:

      Non spero in alcuna soluzione salvifica dalle urne, anzi condivido l’ipotesi Draghi che probabilmente ci guiderà verso “l’utilizzo produttivo dei risparmi” -evidentemente anche contro la volontà dei risparmiatori stessi- per spingere la transizione ecologica ed il riarmo però:
      – anche se un malato è moribondo, pietà e carità cristiane ci impongono di praticare cure palliative,
      – un cristiano deve fare ciò che è giusto in se, anche se con tale azione non porterà nessun risultato concreto agli altri. Se tale azione è conforme alla volontà di Dio ne otterrà comunque dei meriti.

  • laura cadenasso ha detto:

    La stimo molto e, il più delle volte, condivido i Suoi scritti se, almeno, sono all’ altezza di comprenderLi…e per me non è sempre facile. Detto questo mi permetto di aggiungere che personalmente -dall’ inizio della FALSA PANDEMIA ad oggi- ho sopportato ogni affaticamento mentale in varie decisioni prese come non ho mai scelto il divano su cui sprofondare comodamente ma ho pagato di tasca mia tutte le cure e gli interventi di cui necessitavo senza più mettere piede in alcuno ospedale. Questo sul piano pratico/materiale senza contare le sofferenze spirituali che continuo a sopportare nel combattimento interiore che mi pervade costantemente in una lotta di pazienza oltre misura. Grazie per l’ ascolto

  • Rolando M. ha detto:

    Poveri noi…votate Adinolfi …e NON votate Vannacci .