L’FBI Blocca Due Ore uno Storico Israeliano in Aeroporto. In Italia c’è un Ministro dell’Interno?

17 Maggio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione qualche elemento su quanto sta avvenendo in Medio Oriente, ma con un focus particolare sullo stato delle nostre democrazie occidentali, Il primo elemento riguarda Ilan Pappe, un eminnete storico israeliano, critico della politica del suo governo. Ringraziamo Middle East Monitor per la prima parte del testo, e Raffaele Gennaccari per la seconda. 

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L’eminente storico israeliano Ilan Pappe, noto per le sue idee fortemente antisioniste, ha rivelato di essere stato sottoposto a un interrogatorio di due ore da parte dell’FBI al suo arrivo all’aeroporto di Detroit lunedì. Durante il calvario, gli agenti della sicurezza americana hanno registrato tutto sul suo telefono. Il professore settantenne, che da tempo critica apertamente Israele nei suoi discorsi e nei suoi libri, si è rivolto ai social media per condividere la sua esperienza.

Nella sua dichiarazione, Pappe ha descritto l’interrogatorio come “fuori dal mondo”, con i due agenti dell’FBI che gli hanno chiesto del suo presunto sostegno ad Hamas e se considerasse le azioni di Israele a Gaza come genocide. “Mi hanno chiesto quale credo sia la soluzione al ‘conflitto’ (sul serio, questo è quello che hanno chiesto!)”, ha scritto Pappe, esprimendo la sua incredulità sulla natura delle domande.

Il professore ha detto di essere stato interrogato sui suoi legami personali, con gli agenti che hanno chiesto informazioni sui suoi amici arabi e musulmani in America, sulla durata delle loro relazioni e sulla natura delle loro interazioni. Pappe ha risposto indirizzando gli agenti ai suoi lavori pubblicati in alcuni casi, mentre fornendo brevi risposte “sì” o “no” in altri, citando l’esaurimento dopo un volo di otto ore.

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Ha anche menzionato che gli agenti dell’FBI hanno avuto una lunga conversazione telefonica con una persona non identificata, che secondo lui avrebbe potuto essere un funzionario israeliano. Al termine della conversazione, gli agenti hanno copiato il contenuto del suo telefono prima di consentirgli l’ingresso nel Paese.

Nonostante la natura preoccupante dell’interrogatorio, Pappe ritiene che tali azioni da parte degli Stati Uniti e dei paesi europei, prese sotto la pressione delle lobby filo-israeliane o dello stesso Israele, siano indicative di “puro panico e disperazione” da parte loro. Egli ritiene che queste reazioni siano una risposta alla reputazione sempre più offuscata di Israele, che secondo le sue previsioni porterà presto il paese a diventare uno “stato paria”.

L’esperienza del Prof. Pappe arriva dopo i recenti incidenti in cui ad accademici palestinesi, tra cui il rettore dell’Università di Glasgow, Ghassan Abu Sitta , è stato negato l’ingresso in Francia e Germania. Questi eventi hanno sollevato preoccupazioni circa il trattamento degli individui critici nei confronti delle politiche di Israele e l’influenza delle lobby filo-israeliane sui governi stranieri.

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È gravissimo e pauroso quanto successo a Ilan Pappé, storico di fama mondiale, intellettuale di spicco, studioso socialista, ebreo e antisionista. Leggete cosa scrive:

“Sapevate che i professori di storia settantenni minacciano la sicurezza nazionale americana?

Sono arrivato lunedì all’aeroporto di Detroit e sono stato fermato per due ore di interrogatorio dall’FBI, e anche il mio telefono è stato sequestrato. La squadra dei due uomini non è stata violenta o maleducata, devo dire, ma le loro domande erano davvero fuori dal mondo!

Sono un sostenitore di Hamas? Considero le azioni israeliane a Gaza un genocidio? Qual è la soluzione al “conflitto?”. (seriamente è quello che hanno chiesto!)

Chi sono i miei amici arabi e musulmani in America… da quanto tempo li conosco, che tipo di rapporto ho con loro.

In alcuni casi li ho rimandati ai miei libri e in altri ho risposto in modo laconico sì o no. (Ero abbastanza esausto dopo 8 ore di volo, ma questo fa parte del piano).

Hanno avuto una lunga conversazione telefonica con qualcuno. Gli israeliani? E dopo aver copiato tutto dal mio telefono, mi hanno permesso di entrare.

So che molti di voi hanno avuto esperienze ben peggiori, ma dopo che Francia e Germania hanno negato l’accesso al Rettore dell’università di Glasgow semplicemente perché palestinesi… Dio sa cosa succederà dopo.

La buona notizia è che azioni come questa degli USA o dei paesi europei, intraprese sotto pressione della lobby filo-israeliana o di Israele stesso, puzzano di puro panico e disperazione in reazione al fatto che Israele diventerà molto presto uno stato paria con tutte le implicazioni di tale status.” (Ilan Pappé)

 

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Inoltre vi consigliamo di dare un’occhiata questo post su Twitter, e  provate a immaginare se chi parla fosse un esponente – che ne so – di Casa Pound o Forza Nuova citando professori di sinistra o ebrei. E controllate – a me è sfuggito – se ci sono stati editoriali veementi contro i pericoli per la democrazia e il linguaggio d’odio su Repubblica, Corriere, Stampa e via servendo. 

 

(1) Silvia Di Donato su X: “”Orsini, antisemiti, vi veniamo a prendere” , il console di israele Riccardo pacifici, alla manifestazione organizzata dal Foglio. ” VI VENIAMO A PRENDERE” …. https://t.co/KEwcSLTH75″ / X

 

Poi c’è questo collegamento

 

Concludiamo con il post del prof. Alessandro Orsini su X (già Twitter)

“Vademecum per spaccarmi la faccia”.

Se i miei calcoli sono esatti, il ministro Piantedosi dovrebbe accorgersi tra circa 39-40 anni della presenza sul suolo nazionale di alcune cellule terroristiche pro-Israele che spaccano la testa ai cittadini italiani.

Nell’attesa che Piantedosi si accorga del problema, vorrei chiedere alle squadracce pro-Israele alcune gentilezze in caso di spedizione punitiva. Primo, controllare che l’aggressione non avvenga nei giorni in cui ho lezione all’università.

Tra cure e ambulanze, rischio di arrivare in aula in ritardo.

Ed io sono puntualissimo con i miei studenti.

Secondo, evitare le aggressioni nei giorni in cui sono in commissione di laurea.

I laureandi sono sempre molto tesi e un professore steso al pronto soccorso non distende.

Terzo, non vedo molti problemi con la rottura del cranio. Chiederei soltanto la gentilezza di evitare insulti e parolacce gratuite del tipo: “Pezzo di m.” o “figlio di p.” che servono soltanto a guastare il clima di una normalissima aggressione lasciando quella sgradevole sensazione di vivere in un mondo che ha smarrito la buona educazione.

Mi scuso per l’agenda molto fitta.

Gli impegni accademici e di ricerca sono moltissimi: lavoro sempre.

Il giorno migliore per le aggressioni è la domenica.

Fortunatamente l’Italia non ha un ministro dell’Interno.

Pensate se fosse Piantedosi!

 

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8 commenti

  • Adriana 1 ha detto:

    Ahimè! Questi ” Fratelli Maggiori ” fanno di tutto per
    imitare Caino.

  • Luca antonio ha detto:

    Onesto, preparato, coraggioso, un esempio luminoso; e fa bene a prenderli in giro, i discorsi seri con gente che non si è fatta scrupolo di ammazzare gente per 80 anni (da lord Moyne e conte Bernadotte) e con i loro squallidi sguatteri servono a niente, tanto vale andarsene da un’ assoluta superiorità intellettuale e morale , col sorriso.

  • Giovanni ha detto:

    Sagacemente ironico il Prof. Orsini , a cui va tutta la solidarietà possibile. Ha coraggio e si vede. L’infame modo di trattare ogni dissidenza col pensiero dominante non cambia nemmeno nel ” giardino europeo. ” , checché ne dica qualche ” illustre ” politicante. Per l’amministrazione degli interni bisogna rivolgersi allo zio Sam, credo però si inutile avendo appiccicato Orsini il marchio di filo Puntiniano.

  • creazionista ha detto:

    Dal sito di Blondet
    Riccardo Pacifici è l’ex presidente della comunità ebraica, dice chiaramente che andrà a prendere a casa tutti quelli che sono contro Israele.
    Non lui da solo: “Verremo a prendervi!”, e fa i nomi del professor Orsini e del “Cuoco”: che infatti poche ore dopo questa aperta minaccia è stato pestato da sei tizi.
    Per il “signor” Pacifici la legge Mancino non vale. In ogni caso nell’ordinamento italiano esiste il reato di minaccia. Ma ci pensate se solo qualcuno si fosse permesso di
    dire che é il momento di prendere gli ebrei casa per casa? Digos in casa, procedimento penale e prime pagine dei giornali.
    Ma i nostri giornali sono troppo impegnati a parlare delle fantomatiche minacce alla Liliana Segre, minacce non documentate da nessuno e contro le quali non é stato aperto
    nessun procedimento penale, chissà perchè.

  • Paoletta ha detto:

    Credo che Pappe abbia ragione, queste mosse puzzano di disperazione…

  • laura cadenasso ha detto:

    Agli “uomini” che spaccano la faccia e lasciano guance sanguinanti il prof. Alessandro Orsini ha risposto porgendo la Sua guancia….! Ebbene, con profondo rispetto applaudo per la forza dell’ indifferenza dimostrata unita a simpatica ironia…complimenti ! Spero sia di buon esempio ma sono pessimista. Comunque vada LA RINGRAZIO

  • Franco ha detto:

    Coraggioso maestro d’ironia il professor Orsini: bravo! Dubito però che la controparte sia in grado di apprezzarlo.

  • GIUSEPPE ha detto:

    Se il popolo non si sveglia,anche contro questi soprusi,e’ finita.