Scurati Martire del Fascismo che non c’è. Vitantonio Marasciulo.

26 Aprile 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, un amico fedele del nostro sito, Vitantonio Marasciulo, Direttore de Il Borgo di Monopoli, offre alla vostra attenzione queste riflessioni sul “caso” Scurati, e il 25 Aprile. Buona lettura e condivisione.

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Antonio Scurati, Nomen omen

Il napoletano, Antonio Scurati, grande intellettuale di sinistra è il nuovo martire del fascismo dei tempi moderni. Ha però il merito d’essere fra i letterati più in luce del momento, le cui quotazioni si sono alzate con le presunte censure piovutegli addosso per via, a detta della sua testa, d’essere stato impedito di tenere un discorso sul 25 aprile. In fondo, anche se potrebbe risultare vero, non c’è da meravigliarsi, in politica non c’è limite alle censure, destra o sinistra che siano, la sostanza peò non cambia, Scurati la sa lunga, per danneggiare i fascisti al governo e portare a casa un po’ di consensi per le prossime elezioni.

Scurati, nomen omen, è nato scurato, la massima iperbole si coniugherebbe con la parola: “martire del fascismo”. Scurati ha consonanza culturale con la sinistra. Già la sinistra, ha un’affinità elettiva con il congenito pensiero affianco detto, qualsiasi virgola viene posta a contrasto, diventa infezione da ributtare. Riconosciamo il valore del letterato, il suo primo volume, trilogia dedicata a Benito Mussolini e al fascismo, seguito da “M. L’uomo della provvidenza nel 2020 e da M. Gli ultimi giorni dell’Europa nel 2022” ha avuto enorme eco, vincendo il Premio Strega nel 2019.

Stante però, alle immagini video della TV, legata alla questione della presunta censura Rai, si ha l’impressione d’essere di fronte ad un uomo che ha la bibbia della verità. La sua. Che ha il culto della cultura che divide, chi la pensa diversamente dalla sinistra e da lui, è un fascista. Eppure l’art. 21 della Costituzione si esprime diversamente. Chiamale se vuoi, Battisti dixit, ostracismo, libri proscritti, “fascismo rosso”.

Già fascismo nero, parola magica per tutte le stagioni politiche cara alla sinistra. Dopotutto la politica è questa anche dall’altro fronte, altrimenti non sarebbe politica. Però un inciso va fatto. Il copione in quel fronte politico è sempre lo stesso. Ci hanno stancato con questa gogna che fa appendere il loro pensiero in quel lontano periodo storico, da estenderlo ancora oggi, come se l’Italia fosse ancora prigioniera di fascisti e nazisti. Su siamo seri, questo è delirio.

Siamo di fronte ad una ideologia di “partigiani” a difesa del pensiero globalista; “partigiani” contro il semitismo, a favore dell’aborto (scusate se sono un fervente cristiano); “partigiani” a difesa della libertà di parola, la loro; partigiani in nemesi della Polizia di Stato, rea di caricare il belare mansueto della protesta.

In una parola, appena qualcuno scappella conversi pensieri, vedono dappertutto e subito la luce d’emergenza del fascismo, quando invece tale emergenza è cicalata da loro, è chiamata con l’appellativo di “partigiani della verità”.

E scusate un altro inciso, sono “partigiani” a difesa dei diritti in bulimia, (scusate se sono un fervente cristiano), sono coloro che hanno destrutturato l’umanità, sdoganato il terzo sesso, distrutto le Verità di Cristo, la Famiglia e il pensare autonomo con la propria testa.

Vitantonio Marasciulo

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3 commenti

  • Orso Garibozzi ha detto:

    Usando una metafora di questi giorni: incazzosi come i milanisti in questi giorni. E come loro rosso … neri . Nel senso di rossi fuori e neri dentro.( Ela metafora sportiva finisce qui). Come il loro fantasmi ed in particolare il principale, pieni di buone intenzioni e destinati a diventare MOSTRI con il tempo e l occasione.

  • giovanni ha detto:

    Per costui la mancanza del fascismo e’ questione esiziale. Pertanto suggerisco, aperta la mente, desse un’occhiata al pensiero unico a cui partecipa devotamente. Ne scorgerebbe immediatamente gli elementi caratteristici, su sfondo rosso e non piu’ nero.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Non sarebbe il caso di ignorare questo nulla che è Scurati, invece di contribuire a fargli pubblicità.

    Possibile che il primo Scurati che esce fuori debba piombare l’attenzione delle intelligenze?

    Scurati? Ma chi è? Chi se lo copre?