Azeri, Liberate i Prigionieri Armeni in Nagorno Karabakh/Artskah. Sciopero della Fame di Ruben Vardanyan.

23 Aprile 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, domani, 24 aprime, in tutto il mondo si ricorda il genocidio degli Armeni, iniziato questo stesso giorno del 1915 a Costantinopoli. Iieri abbiamo ricevuto questo messaggio, che ci parla di un dramma, la pulizia etnica in Nagorno Karabakh-Artsakh in corso adesso, e che portiamo alla vostra attenzione. Buona lettura e diffusione.

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Cari sostenitori,

Il Free Armenian Prisoners Team condivide la lettera di appello del figlio di Ruben Vardanyan:

”Cara Comunità Aurora,

Come amici e sostenitori dell’Iniziativa Umanitaria Aurora nel corso degli anni ho voluto contattarvi per aggiornarvi sulla situazione di mio padre. Volevo innanzitutto ringraziarvi per il sostegno che avete fornito per garantire il rilascio di mio padre, arrestato illegalmente da oltre 200 giorni a seguito della pulizia etnica di 120.000 armeni nel settembre dello scorso anno dal Nagorno-Karabakh.

Vorrei poterti scrivere per darti notizie migliori ma, con nostro sgomento, la situazione di mio padre sta diventando critica.

Non abbiamo notizie di mio padre dal 2 aprile e siamo sempre più preoccupati per le sue condizioni. La settimana scorsa abbiamo scoperto che Ruben era in sciopero della fame dal 5 aprile e completamente tagliato fuori dal resto del mondo mentre le autorità azere cercavano senza dubbio di mettere a tacere la sua protesta per il rilascio incondizionato di tutti i prigionieri armeni. Non avevamo informazioni sulle sue attuali condizioni di salute e la nostra preoccupazione aumentava di giorno in giorno.

Venerdì, dopo due settimane di detenzione in incommunicado, abbiamo portato questa situazione ai media globali e alla comunità internazionale per esercitare pressioni sul governo azero. Dopo le nostre azioni di sabato il governo ha ceduto e ha permesso a Ruben di contattarci. Tuttavia, abbiamo appreso che ora è tenuto in completo isolamento, senza accesso ad alcun materiale di lettura. Per quanto ne sappiamo, l’unica valutazione del suo stato di salute è stata il monitoraggio della pressione sanguigna, il che ci rende ancora più preoccupati per il suo peggioramento delle condizioni di salute.

Abbiamo chiesto che l’Azerbaigian consenta al Comitato Internazionale della Croce Rossa di visitarlo immediatamente per garantire prove indipendenti del suo benessere e garantire che gli venga fornita tutta l’assistenza medica adeguata.

Inoltre, ribadiamo la richiesta di Ruben per il rilascio immediato e incondizionato dei prigionieri armeni in Azerbaigian.

La situazione sta diventando insostenibile ed è fondamentale mobilitarsi e chiedere il suo rilascio immediato o almeno che il suo processo si svolga a maggio senza ulteriori ritardi e con osservatori internazionali.

Io e la mia famiglia chiediamo il vostro aiuto per sensibilizzare l’opinione pubblica sul trattamento umano di Ruben e sul suo appello:

 

 

Condivido il link al comunicato stampa di venerdì e al comunicato di sabato alla tua rete sui social media.

Pubblicare questo grafico sui social media

Inoltre, se avete la possibilità di parlare con qualcuno dei vostri politici locali, leader dei diritti umani o imprenditori con legami con l’Azerbaigian, per favore sollevate la questione della detenzione di mio padre e del suo peggioramento delle condizioni.

Siete stati tutti fonte d’ispirazione per mio padre grazie al vostro incredibile lavoro e vi ringrazio ancora una volta per il vostro supporto e aiuto in questo momento difficile.

Cordiali saluti,

David Vardanyan

 

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1 commento

  • giovanni ha detto:

    Dei poveri Armeni se ne fregano anche all’ Onu che ormai e’ un organismo svuotato di ogni significato e privo di autorevolezza. Attualmente e’ un costoso baraccone dove si sta consumando la fine di un epoca, in cui almeno si poteva discutere e guardarsi in faccia fra nemici giurati. Per il modo in cui e’ stato congegnato, certo non poteva far faville. L’ emblema di tutto cio’ e’ Gaza.