L’Aborto è un Delitto, non un Diritto. Quello che Diceva Madre Teresa di Calcutta al Nobel per la Pace.
22 Aprile 2024
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo breve post di Jacopo Coghe, invitandovi a vedere il video, brevissimo, una clip, ad esso collegato. Condividiamo in pieno quanto detto dalla collega Boccia; senza che questo esprima un giudizio su nessuno, tantomeno sulle donne disperate che hanno compiuto scelte drammatiche. Ma appunto di questo, si tratta; di scelte drammatiche e disperate, non di diritti, o, come ho visto scritto qualche giorno fa su twitter, di “rimuovere un ostacolo”. Era un uomo che lo scriveva, agghiacciante. Buona lettura e condivisione.
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Il mestiere del giornalista è quello di raccontare la verità. L'aborto è un omicidio. Fatti. Brava Boccia @boccia_i , servizio pubblico. pic.twitter.com/SyN8ruJ5Sk
— Jacopo Coghe (@jacopocoghe) April 21, 2024
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Stiamo scambiando un delitto per un diritto, anche la politica ha paura di dire che è un omicidio.
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Tag: aborto, boccia, delitto, diritto, madre teresa, NOBEL
Categoria: Generale
Ho l’onore di essere stato il settimo figlio di una famiglia umile, nato dopo che mia madre aveva superato i 40 anni e con 20 anni di differenza con il mio fratello maggiore e 10 dall’ultima sorella.
I miei genitori, che erano poveri, ma ricchissimi di fede in DIO, non hanno mai pensato all’aborto di un figlio che veniva ad aumentare le difficoltà per tutta la famiglia.
Così sono venuto al mondo. Mentre il mio caro babbo mangiava pane ed insalata dell’orto, io ho potuto studiare fino alla laurea in medicina e mi sono anche specializzato.
Credo – senza timore di essere tacciato di orgoglio e/o presunzione – di essere stato un buon medico.
Per una pura combinazione (che non sto a spiegare) dedicai la mia laurea alla Madonna di Fatima e la mia specializzazione al Sacro Cuore di Gesù. E per queste dediche ho cercato di operare per il bene dei miei pazienti con amore sincero e pazienza, avendo dinanzi agli occhi sempre la speranza che viene da DIO.
Ho perso pazienti per non aver contribuito al percorso verso l’aborto o per la cosiddetta “pillola del giorno dopo”; e pur avendo ricevuto delle umiliazioni pesanti, sono così orgoglioso per le scelte fatte da non essere mai stato sfiorato dal rammarico.
Oggi posso guardarmi allo specchio con trasparenza e mi sorrido.
Caro Sig. SEMPLICIOTTO (ma non lo ritengo sempliciotto) l’aborto è un crimine vero e proprio. Penso quanto il mondo avrebbe perso se la madre di MOZART l’avesse abortito, se la madre di EINSTEIN avesse fatto un gesto così banalizzato nella cultura moderna.
Ma voglio anche ricordarle che, solo nella nostra nazione, ormai gli aborti hanno superato la quota di 6 MILIONI: 6 milioni come gli ebrei morti nei campi di concentramento.
Sembra che per questi 6 milioni di aborti ITALIANI-SOLO non ci debba essere nessuna pietà né rispetto. E neanche un giorno della memoria…
Eppure mi pare di averglielo già scritto una decina di volte: il troppo incenso le annebbia la mente, temo. Glielo ripeto sinteticamente: no, assolutamente no. È un diritto scolpito nella legge, che vi piaccia o no, come una grande conquista di civiltà.
Caro azzeccagarbugli, svicolone…mi devi dire non se è un diritto (il che non è, neanche nella legge, e mi fa specie che un avvocato non lo sappia) ma quale è l’oggetto dell’azione. Un foruncolo? Un callo? Un dente? Un neo? Rispondi chiaramente su questo, e non divagare. Aspetto…
Dalla Treccani, definizione di “diritto”: Facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, di un determinato comportamento attivo o omissivo da parte di altri.
Faccia lei.
Confermo che lei perde colpi, continua a fare le stesse domande, dimentico delle risposte già più volte ricevute. Riassumo molto brevemente, anche perché dedicare a lei anche un solo minuto del 25 Aprile è davvero folle.
1) L’ argomento scientifico riguarda il possesso delle capacità (di sentire, vedere, pensare ecc.) che distinguono la persona dall’ embrione e dal feto nella prima fase della gravidanza.
2) C’è poi un non meno importante argomento che attiene al libero arbitrio dell’ essere umano, in questo caso della donna, che deve poter scegliere se e quando far crescere un essere umano dentro di sé (in senso scientifico, ossia nel proprio corpo, e in altro senso, ossia nella propria esistenza). Prevengo subito un paio di obiezioni a questo argomento. Direte che la vita non è della donna o dell’ uomo, ma di dio: ebbene, non esiste alcun dio, quindi obiezione respinta. In secondo luogo, si obietterà che la libertà non è assoluta. Giusto, infatti c’è una rigorosa legge che disciplina come e fino.a quando si può abortire, ossia che fissa le regole della convivenza civile.
3) Da ultimo, ma non meno importante, un argomento per così dire di opportunità, utilitaristico, che potrebbe e dovrebbe condividere anche chi è in linea di principio contro l’ aborto. Come noto, l’ aborto è una pratica vecchia come l’ essere umano e non scomparirà mai, nemmeno con un divieto. È dunque essenziale che lo stato lo regolamenti, per la tutela della salute, non solo fisica, delle donne.
Passo e chiudo, non merita un solo altro secondo della mia pur noiosa esistenza.
1) Scientifico? Sta scherzando? L’essere umano pre-gravidanza reagisce a stimoli etc. etc. Quello che lei accampa è semplicemente falso.
2) Non è del corpo della donna che si tratta, ma del corpo di un altro essere. Del suo corpo una donna maggiorenne può fare quello che vuole, del corpo e della vita di un altro, no. Dovrebbe essere evidente persino a lei.
3) Anche l’omicidio è pratica antica come l’essere umano, e non scompare con un divieto. Bisognerebbe regolamentarlo, prevedendo la possibilità di eliminare i cretini. Non voglio essere personale, ma se ritiene che mi riferisca a lei, ha perfettamente ragione.
@sempliciotto – Mia mamma durante la guerra, prima che nascessi io, ha perso un maschietto di quattro mesi a causa di una sua malattia. Il bambino è nato da solo e mia mamma raccontava che piangeva, si lamentava come se soffrisse, altro che “non sentono niente”.
Non esistevano ancora le incubatrici e quando è arrivato il medico di famiglia con la levatrice il bambino era già morto.
I ginecologi che hanno eseguito aborti sanno perfettamente che il feto patisce. Comunque, sarebbe un atto immorale anche se il bambino non patisse, perché si tratta di una nuova vita umana della propria famiglia, non di un topo.
Se poi, come dice lei, “Dio non c’è” e possiamo fare tutto quello che vogliamo… basta aspettare…E chi gliela dà la certezza che Dio non c’è? Se non riesce a dimostrare che c’è figuriamoci dimostrare che non c’è…
E se poi invece il feto parteciperà alla” risurrezione della carne”? Sarà facile per la mamma e per il ginecologo omicida ritrovarselo davanti?
…”della mia pur noiosa esistenza”… In effetti l’impressione che dà è quella. Ma scrivere idiozie per esaltare falsi diritti non è un buon modo per vincere la noia. Meglio la bocciofila.
Sempliciotto : mai sentite tante corbellerie in appena 18 righe, attingendo dalla Treccani e dalla scienzah ( forse e’ la stessa dei vaxxini…. e allora andiamo proprio bene ) bah, speriamo almeno nel passo e chiudo. Faccia il bravo e non ci ripensi, la prego.
Caro SEMPLICIOTTO
Mi pare che sulla questione di DIRITTO ci sia molta aleatorietà.
Forse Lei sta dimenticando che il DIRITTO è un’invenzione della società per disciplinare i comportamenti dei suoi abitanti.
NON ESISTE un DIRITTO A PRIORI. Quello è solo nella sua testa!
Dice Lei: “L’ argomento scientifico riguarda il possesso delle capacità…”
E chi lo può dichiarare? Forse il Suo umore mattutino???
Ma sa? penso che se ha fatto un bel sogno con una moltitudine di bellissime donne che lo acchiappano (o di bei ragazzi se Le piacciono) l’umore è ben diverso di quando ci si alza al mattino rispetto a quando invece ha sognato di essere rincorso dalle tasse e magari dal diavolo? O dall’ex moglie che Le vuole portare via la case e le mutande…
Come può stabilire se una persona pensa, e, se pensa, lo fa in maniera matura, ragionevole, per il bene della società ….
E questo sarebbe un criterio di giudizio?
Lei non riesce nemmeno ad immaginare quello che io farò e penserò tra 1 ora.
E – poi – mi permetta, – non voglio sminuirLa – ma non La ritengo all’altezza di Dante Alighieri, nè di Newton, nè tanto meno di Mozart.
Allora se Lei non ha le capacità di un genio, Lei crede di avere il DIRITTO di vivere?
Quando la mente è ottenebrata, vengono fuori perle come questa e anche peggio.
Il concepito è persona non ci sono scusanti. Quindi l’aborto è omicidio, il più terribile, perchè compiuto verso il più innocente e il più indifeso. E il sangue innocente grida al cospetto di Dio.
Nessuna legge può giustificare un delitto del genere.
E che ci sia in vigore la 194 con le sperticate giustificazioni di chi continua a ripetere che non si tocca, dà l’idea del livello di aberrazione in cui ci troviamo a vivere.
Venga presto il Trionfo del Cuore immacolato di Maria.
Due sole parole:
CHE PENA !!!
@sempliciotto – “Civiltà”? Ma è malvagità e stoltezza affidarsi all’aborto per prevenire le maternità indesiderate. Le leggi non possono ignorare la realtà. La prevenzione, nobile o ignobile, previene il concepimento, l’aborto martirizza il già concepito.
L’ aborto è il marchio del Comunismo,l’ infallibile segno di riconoscimento della satanicita’ del Comunismo,che per primo lo introdusse.
Egregio dott. Tosatti
Mi rivolgo a Lei, ) per esplicitare ciò che il mio cuore ha chiarissimo, non espresso nello scarno commento di ieri. …Anche se io fossi disperata, umiliata, oltraggiata, spaventata, ferita nell’animo… ecc, non potrei uccidere alcuna persona. Ci sarebbe una pena da scontare, giusto? E allora mi chiedo Il motivo per cui questo deve toccare al bimbo nel grembo materno. Ho seguito le testimonianze di medici abortisti pentiti: la persona (sottolineo il termine) viene trucidata, martirizzata, straziata: un bimbo inerme, incolpevole.
Quando ero bambina, mia madre infermiera mi portava nel reparto di patologia neonatale dell’ospedale in cui lavorava: c’erano “miracoli” di 300, 500 gr, capolavori, magnifici bambini in miniatura. Io ne ero conquistata, meravigliata fino alla commozione più intima del cuore e ad una gratitudine traboccante per il lavoro meraviglioso dei medici che seguivano questi bambini. Scorrevano le mie lacrime di gioia.
“Non uccidere”.
Con rispetto per il suo prezioso lavoro, le porgo cordiali saluti. Isabella Pecoraro
Com’è bella e toccante questa Sua testimonianza, cara Isabella. Grazie per queste Sue parole piene di garbo, di amore per la vita e di buonsenso.
Complimeti alla Boccia: è stata chiarissima senza mancare di rispetto a nessuno.
Avrebbe mancato di rispetto se avesse amnmorbidito le sue parole che non erano affatto dure, ma vere.
Non ha detto che le donne che abortiscono sono assassine, ma che commettono un delitto, cioè un omicidio.
Del resto una donna che abortisce perché povera o sola, una volta che ha abortito si trova, almeno psicologicamente, si trova ancora più povera e sola.
Tutti gli abortisti dicono che una donna che abortisce prende una decisione “sofferta”. E’ vero.
Ma perché la decisione è sofferta?
Nessuno che dovesse togliere un porro o un bitorzolo, nel decidere l’intervento ambulatoriale, soffrirebbe.
Il fatto è che la psiche sa benissimo che un figlio non è un bitorzolo.
Sarebbe bello poter inviare alla RAI mail di sostegno e riconoscenza per le parole della Boccia…
Come ha detto Santa madre Teresa di Calcutta guerra e aborto sono basati sullo stesso principio: la legge del più forte.
Incoerente essere pacifisti e abortisti; pacifici e per la vita questa è coerenza.
Oltre a Santa madre Teresa di Calcutta, bisogna ricordare agli illuminati accecati dalle loro fisime antiumane la contrarietà radicale all’aborto di intellettuali laici o vicini alla sinistra marxista come Pierpaolo Pasolini, Norberto Bobbio o Leonardo Sciascia.
Faccio copia/incolla dal sito di “Pro vita e famiglia”:
Nel 1981, al tempo del referendum sull’aborto, Norberto Bobbio scriveva: «Ci sono tre diritti. Il primo, quello del concepito, è fondamentale. Gli altri, quello della donna e quello della società, sono derivati. Inoltre, e questo per me è il punto centrale, il diritto della donna e quello della società, che vengono di solito addotti per giustificare l’aborto, possono essere soddisfatti senza ricorrere all’aborto, cioè evitando il concepimento. Una volta avvenuto il concepimento il diritto del concepito può essere soddisfatto solo lasciandolo nascere».
Nella stessa intervista, dichiarava: «Mi stupisco che i laici lascino ai credenti il privilegio e l’onore di affermare che non si deve uccidere». (Corriere della Sera, 8 maggio 1981)
A chi nega che il concepito sia un essere umano, risponde la scienza. Ma se anche non fosse evidente e chiaro, in quale momento del suo sviluppo si può dare al bambino del grembo la qualifica di essere umano? Nell’incertezza, il principio di precauzione impone egualmente il no all’aborto.
Nicola Abbagnano, Antonello Trombadori, Nicola Matteucci, Pier Paolo Pasolini e Leonardo Sciascia sono altri importanti intellettuali “laici” che si sono schierati per il NO all’aborto.
Forse che gli eroi del pensiero unico attuale hanno il coraggio di etichettare questi intellettuali della loro area come pericolosi fascisti-reazionari-bigotti-maschilisti-patriarcali…o come traditori?
Non solo non sono in grado di contrapporre argomenti logici al di fuori dei loro slogan astratti ma evitano di confrontarvisi con la stessa tecnica denigratoria usata contro la Boccia perché se li squalificassero butterebbero fango su eroi per loro astratti che hanno idealizzato senza conoscerli criticamente.
“donne disperate”?…ma almeno vive… loro.
I bambini non ancora nati sono i più poveri tra i poveri, i più indifesi tra coloro che non hanno voce. Benedetto chi li difende, benedetto chi grida al mondo i loro diritti. La salvezza degli uomini è arrivata con un Bambino povero e umile e tornerà con il volto luminoso di una creaturina innocente. Siano benedetti in eterno i Nomi Santissimi di Gesù, Maria e Giuseppe.
Così è, anche se ai lupi famelici radical e sinistri (in parte anche destri) non pare. Bisogna porre fine alla macelleria umana rappresentata dall’aborto.
A proposito di lupi, pare che un bimbo francese scomparso da mesi in Alta Provenza, sia stato vittima di un branco di lupi o di un lupo solitario. E’ stato ritrovato solo il cranio, dopo molte ricerche e gli indizi e l’esame del DNA conducono, malgrado le pressioni ambientaliste, a questa conclusione, peraltro già presa in considerazione dagli abitanti del villaggio.
Attenti ai lupi, non solo quelli a due gambe!
Ineccepibile, ma il regime non lo tollera. C’era più libertà nell’ancien régime,
Caro professor De Leonardis, che piacere leggerLa, sia pure in queste poche righe! La mente corre ad anni lontani… Venendo al tema, anch’io credo che questo Nouveau régime sia di gran lunga più repressivo e intollerante di quello antico, e che lo sia in nome di obiettivi assai più malsani, perché radicalmente antiumani. Con l’augurio di ogni bene La saluto caramente.
Non si deve mai confondere il classificare col giudicare. Se io dico che una farfalla è un insetto non giudico la farfalla; semplicemente la classifico. E questo è il caso dell’aborto. Che sia un delitto è un fatto, ma dicendo questo non si dà un giudizio a priori sulla persona che, magari suo malgrado, lo compie.
La solita ipocrisia cattolica, o meglio, dei cattolici fondamentalisti: c’è l’omicidio, ma non l’omicida …
Tutto lì? Sul problema centrale, se si tratti della soppressione di un essere umano resta silenzioso? Lo è o non lo è?
@sempliciotto.
IPOCRISIA: Simulazione di virtù, di devozione religiosa, e in genere di buoni sentimenti, di buone qualità e disposizioni, per guadagnarsi la simpatia o i favori di una o più persone, ingannandole.
Le sembra che sia il mio caso???????
Ma vada a quel paese lei e i suoi ingiustificati insulti.
Ma nooo! Lasci fare il suo mestiere a Borghese Pasciuto!
Quali sarebbero gli insulti del dott. Tosatti? Dove li ha letti? Lei che è così signorile e rispettoso degli altri ci illumini.
Perché sente il bisogno di insultare e mandare a quel paese i cattolici? Quale male le fanno? Se sono retrogradi, reazionari, bigotti…presto si estingueranno da soli, schiacciati dal progresso del sol dell’avvenire o, forse, è terrorizzato da quello che successe circa duemila anni fa quando dodici Apostoli e pochi discepoli contro i potenti dall’allora mondo conosciuto, cambiarono la storia e l’umanità con la Grazia di Dio?
Il suo diavolo custode la tormenta? Questa prospettiva le toglie la pace? Non riesce ad accettare i suoi limiti di creatura mortale, limitata e fallibilissima?
Comunque sia: ” Non praevalebunt! Christus vincit!”. Nonostante il suo mal di pancia.
CHIEDO SCUSA A STILUMCURIAELE EMERITO:
Volevo rispondere a Sempliciotto! Dal cellulare ho scambiato gli interventi! Eh eh, noi cattolici siamo molto fallibili! Io in particolare!
Scusi ancora!