Esultiamo! L’Iran ha scherzato…Finché c’è l’Iran per Netanyahu c’è Speranza. Piero Laporta.
17 Aprile 2024
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il generale Piero Laporta, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste riflessioni a tuto campo sulla situazione geopolitica, non senza qualche spunto provocatorio. Buona lettura e diffusione.
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Esultiamo! L’Iran ha scherzato. Anzi, missili e droni erano veri; Joe Biden aveva tuttavia raccomandato, attraverso la Turchia, la Giordania, gli Stati del Golfo, e via maomettando, di non fare troppo male a Israele. C’è un solo cattivo quindi, il Netanyahu Beniamino, deciso a portare avanti la guerra, costi quel che costi, anche bombardando il 1° Aprile l’ambasciata iraniana in Siria, con 16 vittime, tra le quali il generale Mohamed Reza Zahedi, al vertice delle Guardie rivoluzionarie iraniane e riferimento per Hezbollah. Per Bibi ne è valsa la pena; sarebbe altrimenti atteso da galera e ignominia se i cannoni tacessero e il suo governo cadesse mentre già traballa. Per l’Iran la questione è chiusa, essi hanno detto, avvertendo che se gli israeliani ripetessero l’errore la risposta sarebbe più dura. Ammonimento gradito al Netanyahu: finché c’è l’Iran c’è speranza. Il braccio di ferro (come durante la Guerra Fredda fra Kissinger e Mosca oppure fra Kissinger e Pechino) è un modo di darsi una mano.
Israele assicura d’aver abbattuto il 99 per cento degli ordigni e d’aver subito scarse e irrilevanti perdite. Come dubitarne?
Nel frattempo quel buontempone di Vladimiro Putin ha macellato un campo di “mercenari” francesi e le truppe russe avanzano. Quanto più i russi avanzano e quanta più carne da cannone ucraina o francese macinano, tanto più difficile, anzi superflua diventa la trattativa fra Kiev e Mosca. E’ alle viste il controllo di tutto il Mar Nero e di buona parte dell’Ucraina. Perché dovrebbe fermarsi, Putin?
I capataz ucraini devono preoccuparsi solo di pianificare una fuga sicura con mogli, amanti, fidanzate/i e soldi, tanti soldi, da noi donati loro con un Everest di armi, in buona parte rivendute persino in Africa.
Nessuno si chiede finora come ha fatto il Putin, senza i miracolosi vaccini di Roberto Speranza, a mobilitare un’armata, a dispetto del Covid dilagante. Il virus avrebbe dovuto spargersi proprio perché la Russia s’apprestava a invadere l’Ucraina. Un virus li fermerà, pensarono gli strateghi. Errore. Allora, spezzeremo le reni alla Russia, come? Con le sanzioni, ovvio, assicurarono gli stessi strateghi. Errore. A quando la mobilitazione di “otto milioni di baionette”? Edward N. Luttwak & C. ci stanno pensando
Torniamo alla reazione iraniana. È una sceneggiata indolore, tanto per salvare la faccia con la pubblica opinione interna? Teheran, dicono gli strateghi, non avrebbe potuto fare meno di quanto ha fatto. Sia Bibi che Zelensky stanno già guardando ad una possibile presidenza di Donald Trump, aggiungono. Però anche i Dem sembrano fare il tifo per Trump: hanno infatti ricandidato Joe Biden, sapendo che è demente conclamato. Sono stupidi? No, non bisogna dare con leggerezza la patente del genio o del cretino. quelli autentici sono rari, in ambedue le sponde. Hanno in mente qualcosa. Magari un monitor che colleghi l’Ufficio Ovale a Davos. Oppure un bip nel cervello presidenziale ma non saprebbero dove collocarlo. Messi alle strette potrebbero attizzare una guerra su vasta scala che impedisca le elezioni per la Casa Bianca. In tal caso sarebbe questione di mesi, anzi di settimane. Se così fosse, teniamo d’occhio i vertici dello Stato italiano. Non appena vedessimo i capataz dimettersi e rifugiarsi in città sicure (le più garantite in Italia? Roma e Palermo), si può star certi che la guerra è in arrivo con un altro fuggi fuggi da 8 Settembre. e nel frattempo?
Oh, gli italiani… convocano il G7 per “coordinare una risposta diplomatica”.
Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia sono già coordinati fra di loro, vista la collaborazione dei tre con la difesa aerea israeliana. Giappone e Canada invece fanno quello che dovremmo noi: lasciano che si scannino. Se Giappone e Canada sanno di non poter influire sulla guerra, quali segrete risorse ha il governo italiano per presumere di coordinare Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia?
L’Italia dovrebbe rivalutare invece l’idea, avanzata e mai portata a effetto, di ritirare gli inutili contingenti nazionali in sud Libano e in Iraq. Lesiniamo investimenti all’industria e all’agricoltura nazionali, per dilapidare denaro in missioni internazionali, utili solo al turismo politico militare dei capataz, politici e militari: essi vanno visitano, si fanno riprendere in tuta mimetica dalle tivvù e nulla cambia nei teatri di guerra, a parte la loro abbronzatura sulle spiagge e piscine esclusive degli alberghi 5 stelle.
Anche il più sprovveduto lo sa: ci avviciniamo progressivamente a un incontrollabile caos, in cui basterebbe un piccolo errore o una criminale premeditazione per scatenare l’inferno. Siamo certi che Bibi non vagheggiò un missile iraniano su un centro abitato israeliano così come ostentò sorpresa per l’attacco di Hamas? Dopo tutto, basta un parametro piccolo piccolo nell’Intelligenza Artificiale del sistema antiaereo, piccolo piccolo e… buuum.
La guerra si determina storicamente e oggettivamente, a causa di imbecilli e di geni vocati al crimine, le cui malefatte rompono fatalmente gli equilibri. Per cominciare, l’attacco massiccio a Israele, saturandone le capacità antiaeree ed esigendo il concorso di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia, ha svelato procedure, potenzialità e vulnerabilità dei sistemi occidentali alla Russia, alla Cina, all’Iran e ai loro alleati. Bel colpo.
Secondo. Joe Biden genuflesso agli imam di mezzo mondo, tradisce la fine della deterrenza statunitense e della NATO verso l’Iran. L’assalto a Belgrado nel 1998 fu deciso in pochi giorni e senza mandato ONU. La Russia e l’Iran oggi fanno quanto vogliono e devono a proprio vantaggio, senza reazione concreta degli Stati Uniti e della NATO.
Terzo: l’operatività delle forze terrestri europee. Quelle russe hanno fatto figuracce nei primi sei mesi; ora sono ben rodate, addestrate, con linee di comando funzionanti e procedure sperimentate. Dove sono in Europa le truppe, i comandi, le procedure in grado di combattere il giorno dopo la costituzione della mitica “difesa europea”? Non rimane che la NATO, quindi.
Quarto. La NATO, dicono, se andasse in Ucraina ci trascinerebbe con sé. Non è necessariamente così. Ogni nazione dell’Alleanza ha propria autonomia, sempre che voglia esercitarla e abbia chiaro, anche i pegni da pagare agli altri soci e soprattutto al socio di maggioranza. Occorre inoltre sapere come esercitare tale autonomia nel proprio interesse nazionale. Prendiamo esempio dalla Turchia: sfrutta la NATO per il proprio interesse nazionale, imponendo (col placet statunitense) politiche che danneggiano altri partner NATO e soprattutto l’Italia nel Mediterraneo. Noi invece di prendere schiaffi da Ankara, dovremmo imitarne l’improntitudine. Il Mediterraneo è tanto mare nostrum, da essere porta della nostra invasione con la complicità attiva di Germania e Francia, paesi NATO. Allora? Dov’è il pericolo per noi, per l’Italia? A Kiev o in Sicilia, o in Calabria, o a Pantelleria e Lampedusa, o nella stazione di Milano e nei quartieri delle città già obbligate al ramadan?
La Francia commercia con la Russia e manda mercenari in Ucraina. Noi partecipiamo festosamente alle sanzioni che castrano la nostra economia.
Quinto. L’interesse nazionale è quanto concorre alla sicurezza economica, alla sicurezza del territorio e alla sicurezza sociale. Né questa NATO né questa Unione Europea rispondono al nostro interesse nazionale, niente affatto.
Il discorso si chiuderebbe qui, in attesa degli eventi.
Post Scriptum. Le contabilità di guerra non sono a somma zero. Netanyahu e Hamas sono l’un l’altro degni, sin dagli ottocentotredici martiri di Otranto, decapitati dagli antenati di Hamas.
Una settimana prima dell’assalto sfuggito ai servizi informativi di Netanyhau, della cattura dei 250 ostaggi e dei bambini, decapitati come a Otranto il 13 Agosto 1480, l’aviazione israeliana bombardò l’Accademia dell’esercito siriano a Homs: 120 morti (civili e militari), altrettanti feriti, fra quanti festeggiavano la consegna dei diplomi ai cadetti. Terrorismo, ma nessuno lo rilevò, né l’Iran reagì, in apparenza. Gli Stati Uniti preoccupati di una reazione iraniana come quest’ultima? Niente affatto. Sono le vie misteriose del terrorismo, in cui il braccio di ferro fra avversari è un modo di darsi una mano, come sempre, come nei formidabili anni passati in Italia. Passati? Speriamo.
Israele è giunta anch’essa al terrorismo, come i suoi nativi, musulmani e cristiani, che adottarono le stragi per rivendicare inesistenti diritti [clicca qui].
Il terrorismo dei nativi di Israele regalò all’Italia 32 morti nel 1973, 16 nel 1985, senza contare via Mario Fani, Carlos, la stazione di Bologna, l’attentato alla Sinagoga di Roma del 1982 e la collaborazione coi BR e con i servi del Cremlino nel PCI, nella DC, nel PSI, nel PRI.
Sangue inutile. I nativi mussulmani e cristiani di Israele non hanno alcun diritto all’autonomia dopo la guerra del 1948 e le quattro successive guerre perdute. La guerra fa diritto. Dopo cinque guerre vinte, Israele ha il sacrosanto diritto di esistere. La guerra fa diritto, ribadiamolo. Chi ne dubiti chieda agli istriani, agli ucraini, agli armeni, ai curdi, ai pellerossa, ai congolesi, ai sudafricani, agli algerini, ai marocchini e alle “marocchinate” in Italia. La guerra e il sangue fanno diritto. Non di meno oggi è pericolante l’esistenza d’Israele, terrorista a sua volta, per scelta o per necessità, poco importa. Sarebbe una iattura: occorre aiutare Israele a uscire dalla nassa in cui i sionisti l’hanno portata. Impresa difficile mentre l’odio verso gli ebrei dilaga.
Un vulcano utile ai sionisti, ai petrolieri, ai banksters, appiccando incendi fra i cattolici e i mussulmani, fra i cattolici, fra i mussulmani, fra gli ebrei e fra ebrei e mussulmani. Un vulcano.
Dov’è la soluzione? Non è nella memoria, ancor meno nei “giorni della memoria”, nelle vendette, nell’odio e nel sentimentalismo, fratello scemo dell’odio. La soluzione è nel futuro, cioè nelle mani di Dio.
L’unica vera Fede in Dio che guarda al futuro, lietamente incurante dei miliardi di martiri, antichi, recenti e contemporanei, decapitati, triturati, bruciati e gasati, è custodita dalla Chiesa cattolica, a partire dal Sangue che bagnò il Golgota. E’ l’unico festoso giorno della memoria di noi cattolici, della nostra vera e unica Fede, senza la quale il caos dilaga sotto i nostri piedi.
La Chiesa oggi potrebbe fare il miracolo in Israele, se fosse equidistante come lo fu sino a S.S. Pio XII di venerata memoria [clicca qui]. Il resto è noto. I diavoli finora sembrano vincere, finora, ma il futuro, ribadiamolo, è nelle mani di Dio.
Cristo Vince, ne siamo certi, ma Federico Schiller ammonisce: “Contro gli idioti neanche gli dei possono nulla”. Gli imbecilli son più pericolosi della bomba N. Nessuno più imbecille dei sedicenti cattolici, ebrei e musulmani, impegnati a odiare, se stessi e il prossimo.
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Tag: gaza, israele, laporta, nato, netanyahu, ucraina
Categoria: Generale
Generale, non sfidi la claque del malato di mente. Si dura tanta fatica a sedarli questi soggetti! Non vanifichi anni di duro lavoro. Non mi agiti l’harem manicomiale, le concubine, gli eunuchi! […infermiera, sia gentile, accompagni Napoleone… ehm… voglio dire il generale… in ergoterap… aehm… cioè in cortile… Gli faccia fare qualcosa di utile……].
Grazie, non sfido nessuno. Porto fati e porgo ragionamenti. Gli sciocchi insultano invece di ragionare. Pazienza, finché non mi sento obbligato a rispondere a tono. Viviamo in un mondo di pazzi, inutile negarlo, altrimenti non saremmo dove siamo.
È veramente un mondo di folli, dove i ministri di un certo paese postano minacce con missili in arrivo sul Colosseo (mica sulla sinagoga di Roma o di Milano, per dire…). Una volta bastava una testa di cavallo, o il cadavere di un capretto appeso davanti all’uscio. Adesso tutto ‘sto cinema. Una volta avevamo il grande Mario (Merola), con i suoi paccheri e la guapparia. Oggi tutte queste sceneggiate hollywoodiane. Bah! […infermiera, per favore, mi porti una tisana digestiva… ah, e un caffè doppio per il generale qui…]
Grazie
Da qualche tempo sono molto attento a quanto mangio o bevo.
Marco Gregoretti, autore di un docuvideo sul mio libro, s’è trovato in coma i ospedale per cause non spiegate.
O commenti lasciano trasparire un odio antiebraico livido e accecante. Non è solo disonorevole per quanti ne sono infettati! è utile a quanti fanno del male all’umanità ben protetti da questo scudo di odio male indirizzato di sciocchi e grotteschi razzisti.
Perchè parla di un “livido” antiebraismo? Il termine “ebraismo” è errato: va sostituito semmai con “sionismo”,
quello rappresentato dall’attuale governo di Israele, e che
viene contestato- in primis- dai gruppi religiosi come i
Naturei Karta.
Lei è una dimostrazione dell’incapacità di distinguere fra il criminale sionista Neranyahu e il popolo ebreo che al pari d’ogni popolo è afflitto o dotato, a seconda i casi, di di persone degne, criminali e imbecilli.
Purtroppo bisogna assistere alla triste vicenda di due popoli ostaggio dei propri cinici governanti
Forse, se rileggesse con minor -accecante- furia, avrebbe compreso che volevo sostenere proprio tale diversità.
Lei voleva distinguere? Me ne dolgo ma non mi è chiaro. D’altronde il suo riferimento a Naturei Karta è trasparente: negare il diritto di esistere allo Stato di Israele. Questo sarebbe stato possibile e legittimo se non ci fosse stata la guerra del 1948 ( senza neppure considerare le 4 successive).
Nel 1947 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite approvò un piano di partizione della Palestina che prevedeva la costituzione di uno Stato ebraico e di uno arabo. Lo Stato d’Israele fu proclamato il 14 maggio 1948. Tale partizione fu però osteggiata dagli arabi palestinesi e dai vicini paesi arabi, che intervennero militarmente contro il neonato Stato israeliano; nell’ambito dello scontro si verificò l’esodo palestinese del 1948.
Lo stato arabo non fu proclamato e gli israeliani vinsero la guerra. La guerra, come ho scritto, fa diritto. Persino lo Stato Vaticano è l’esito d’una quantità di guerre.
Il suo riferimento quindi a quel legittimo movimento è accecante ben più della presunta furia.
La guerra fa effettività, e l’effettività, innanzitutto l’effettivo controllo di un territorio, fa “diritto”. Fino a quando una nuova guerra non produce nuova effettività e nuovo “diritto”. Però va detto che in molti casi questo genere di “diritto” non gode di universale riconoscimento, né esistono organismi in grado di imporre tale universalità. Gli assetti, specialmente quelli più recenti, sono quindi tutt’altro che solidi. Si è visto bene nella ex Yugoslavia.
Può darsi che, ad una lettura frettolosa e furibonda non le sia chiaro. Lei fa riferimento alla dichiarazione Balfour dal medesimo indirizzata a Walter Rothschild…Quella “che tanti lutti indusse agli Achei”…e al mondo.
Ritengo che gruppi come il “Naturei Karta ” et alii siano un tantino più esperti della Legge di lei, che
– perdoni- in questa puntata delle sue estrinsecazioni, mi sembra assolutamente simile all'”Onorevole Razzo” protagonista del “profondo apologo”, o, se preferisce, della “realistica” fiaba di Oscar Wilde.
L’Onorevole Razzo si propose di incendiare il cielo perchè tutti potessero ammirarlo…finì- disonorevolmente inzuppato- per spaventare soltanto un ignaro palmipede.
Possa, questa, esser la fine di tutti gli Stranamore
… e di tutti gli Hermen Kahn guerrafondai anti-umani.
Shalom.
La faccenda non è troppo semplice. Per comprenderne correttamente, se non appieno, le coordinate, occorre non solo (saper) inserire i dettagli – inclusi quelli apparentemente irrilevanti – nel più ampio contesto possibile, ma anche avere chiare nozioni di metafisica della Storia. *** Il fanatismo non va mai bene, così come l’odio diretto verso una categoria di persone a prescindere dalla bontà o dalla malvagità dei singoli. I “nasi adunchi” o “quelli col turbante” sono generalizzazioni molto rozze. È senza dubbio vero, ogni popolo conta persone degne, criminali, imbecilli e soggetti con molti altri vizi o virtù. *** Però i popoli, e con essi gli Stati, possiedono, non meno dei singoli, caratteri specifici e una specifica destinazione: ed è, quest’ultima, la costante – la portante – che si lascia intravvedere (se la si sa intravvedere e se non la si vuole misconoscere) in quello che potremmo definire il percorso esistenziale di quei popoli o di quegli Stati. Storia in quanto percorso. Identità – e carattere – in quanto esistenza determinata. Il fatto che tale costante sia immersa in un fittissimo oceano di variabili non la rende né meno rilevabile né meno decisiva. È a questo che bisogna saper guardare, operando, beninteso, gli opportuni distinguo fra ciò che è pregiudizio e ciò che è giudizio a esperienza provata e a ragione veduta. *** È un terreno in cui il buonsenso comune, ancorché di qualche utilità, non è più sufficiente, perché consente meri calcoli di superficie, là dove si tratta invece di cogliere e decifrare strutture molto profonde. *** A margine aggiungo che ogni iniziativa censoria è in sé un notevole indicatore: se un tema non può essere affrontato senza incorrere in accuse, insulti e tacce varie, se il libero confronto dialettico viene negato, è segno che proprio in quei paraggi si annida qualcosa di essenziale. *** P.S. La fede in Dio non è affatto incurante dei miliardi di martiri. Ne ha invece la massima cura, che è cura di natura spirituale.
Grazie. È vero, non siamo incuranti dei nostri martiri, non dobbiamo e non possiamo. Meglio tuttavia sembrarlo a fronte di tanti tromboni e trombette che vorrebbero fare memoria e finiscono solo in chiasso, confusione e infine censura se non violenza. Grazie, ancora.
” …ed un Marcel diventa…” ( Dante, Purg. VI, 125 ).
Ad evitare la sorte “d’ogne villan che parteggiando viene”,
carissimo Generale, le consiglio una buona dose di camomilla, magari corretta con due ottime gocce di melissa dei Frati Carmelitani Scalzi di Venezia.
Grazie per la sua sollecitudine. Mi creda, sono davvero sereno e dormo non meno di sei ore alla mia veneranda età Adoro la polemica, tutto qui, e non insulto mai il mio oppositore se non per rispondere. Ma non dobbiamo parlare di me.
Mi spiace davvero se la ossessiono. Mi permetta un suggerimento, gentile Adriana, si concentri sull’argomento e lasci perdere i consigli e gli improperi a me. Non sono poi così.importante infallibile, al contrario dei suoi livorosi ma divertenti tentativi. Mi stia bene.
Sì, non è una questione semplice. Ho lavorato a lungo da quelle parti e conosco le “ragioni” degli uni e degli altri, profondamente radicate in eventi ed errori del passato, visioni del mondo, immaginari e substrati culturali (molto più articolati di quanto si pensi). Di fatto due popoli sono ostaggio del cinismo di chi li governa. E quando dico “due popoli” mi riferisco alla semplice dimensione umana della figlia che si sposa, del nonno che sta male e deve curarsi, del bambino che è nato… Mi sembra che la perdita di quel minimo di speranza che consente di sopravvivere condanni tutti alla follia di un presente che non è in grado di immaginare con saggezza un futuro possibile. Ma è proprio la saggezza quella che, al momento, non riesco ad intravedere.
Grazie. Ambedue i popoli, israeliano e nativi, sono ostaggi più o meno consapevoli e senza vie d’uscita se non fuggire. Chi riduce la questione a buoni e cattivi fa il gioco di quanti sfruttano gli uni e gli altri.
Il CAMBIAMENTO! Il CAMBIAMENTO!
E’ in atto un CAMBIAMENTO!
Nulla si ripete uguale a prima!
Lampedusianamente parlando, sì concordo.
Le analisi del generale sono sempre motivate e informate. Proprio per questo, sono sorpreso di leggere la storia dei bambini decapitati da Hamas come fosse vera, quando è stata smentita da tutti, israeliani compresi. O è stata riportata con un accento di ironia che non ho colto?
Come si uccide un bambino?
Come si violenta una donna?
Come si legittima la detenzione di ostaggi?
Attraverso il meccanismo esagerare-smentire-delegittimare anche dagli oppositori di Netanyahu.
Nel frattempo i bambini sono morti, le donne violentate, la detenzione di ostaggi legittimata. Le pare normale?
“La guerra si determina storicamente e oggettivamente, a causa di imbecilli e di geni vocati al crimine, le cui malefatte rompono fatalmente gli equilibri.”
Mi sembra la frase chiave di questo bell’ articolo….prepariamoci al peggio, Israele non si fermerà, per due motivi, uno perché vede che il gap tecnologico con i suoi vicini si sta assottigliando di giorno in giorno e che gli rimane una breve finestra temporale per tentare di riportarli alle caverne, e poi perché esiste Dio con le sue sottili, spietate, dinamiche, tra cui in questo caso spicca
” Quos vult Iupiter perdere dementat prius”.
Si respira un cupio dissolvi in tutto il cosiddetto occidente e Israele ne e’ il motore.
Israele ne è il motore, lei afferma.
I Bush sono ebrei?
GXXIII ebreo?
Paolo VI ebreo?
GPII ebreo?
BXVI ebreo?
I Clinton ebrei?
La casa reale inglese , ebrei?
Obama ebreo?
Pertini ebreo?
Cossiga ebreo
Berlinguer ebreo?
Scalfaro ebreo?
Napolitano ebreo?
Bergoglio ebreo?
Von der Layen ebrea?
Berlusconi ebreo?
Macron ebreo?
Mitterrand ebreo?
Gruber ebrea?
Letta ebreo?
Devo continuare?…
Da questo suo elenchino è chiaro che il cuore del problema in oggetto le sfugge completamente. Molti dei personaggi che ha messo in lista hanno operato (o/e operano) nel maggiore interesse di altre figure, direttamente collegate all’entità nominata da Luca Antonio. Alcuni lo hanno fatto (o/e lo fanno) con convinzione, in nome di un disegno ideologico che sottoscrivono, oppure mossi da gravi errori di giudizio. Altri puntano semplicemente ad acquisire o conservare posizioni di rendita ovvero a tutelare da pericolose ritorsioni se stessi o qualche organismo di cui sono rappresentanti (proprio oggi c’è un post che esemplifica bene questo caso). Comunque sia sono stati (o/e sono) volontari o involontari manutengoli di ben altri potentati. La non appartenenza etnica non significa nulla.
Se esistesse un manipolo di ignoti ebrei tali da muovere i destini del mondo, di che cos’altro ci preoccupiamo? Sono invincibili, sono dei geni che manipolano tutti,lasciamoli quindi governare. E chi sono? Prego, mi faccia sapere chi ha sottomesso la casa reale inglese, il un di Harvard, i Gates ( perché neppure questi è ebreo).
Certo commenti lasciano trasparire un odio antiebraico livido e accecante. Non è solo disonorevole per quanti ne sono infettati! è utile a quanti fanno del male all’umanità ben protetti da questo scudo di odio male indirizzato di sciocchi e grotteschi razzisti.
Se alla sua età certe cose lei non le ha ancora capite, ogni tentativo di spiegargliele sarebbe inutile.
non ‘sarebbe’, ma ‘È’ inutile
Lei ci provi a spiegarmelo, non disperi. Leggo testi di filosofia e li capisco. Leggo testi di ingegneria e li capisco. Talune cose non le capisco, come lei mi pare sostenga, ma sono certo che lei sarebbe convincente; come dubitarne?
Cominciamo ad eleggere un papa cattolico
Purtroppo lo scelgono i cardinali, non noi…
C’è lo dona o c’è lo infligge, secondo il caso, lo Spirito Santo nella Sua infinita sapienza.
Teniamo sempre a mente Padre Pio e la sua ruvida e leale obbedienza al suo persecutore.
….e bisogna trovare anche Cardinali Cattolici…….
Proprio non si crede più allo Spirito Santo.
Personalmente credo nella Sua azione ed infatti l’accelerazione della crisi nella Chiesa è il sintomo dell’avvicinarsi della soluzione. Qualunque essa sia. La crisi però comincia dalla fine dell’Ottocento, ed è essenzialmente di Fede. Credo dovremmo essere vicini all’apice, analizzando gli eventi che si susseguono incessantemente, e mi pare logico pensare ad una certa scarsità di Cardinali ardenti di fede Cattolica. D’altra parte se fossero ardenti non saremmo qui. Le pare ? Comunque Cristo vincerà immancabilmente.
GENERALE ,guardi che il disegno del sinedrio dei circoncisi e dei muratori è quello di cancellare il cristianesimo dalla palestina e la chiesa ortodossa russa dalla storia.non a caso hanno bloccato PAPA BENEDETTO che stava ricreando solidi rapporti con il patriarca russo KIRILL
Grazie. BXVI non è stato bloccato: è fuggito, senza neppure coprire le spalle a quanti s’era o offerti di collaborare .
I disegni delle forze avverse non mi sorprendono né spaventano; si susseguono incessanti dal primo giorno della Creazione.
Temo, lo ribadisco, gli sciocchi al di qua del recinto piuttosto che. I malvagi al di là.
Ma stavolta pare che Netanyahu e il suo gruppo se la vedano- e se la vedranno- brutta:
https://www. maurizioblondet.it/dalla-pazienza-alla-potenza-la-strategia-missilistica-iraniana-sta-cambiando-lequilibrio-regionale/..
Analisi analoghe si trovano sull’Youtube di ” Il vaso di Pandora “, relativo alla situazione in corso.
Ah, se c’è lo assicura Blondet, come dubitarne?
LaPorta sia più umile e non ironizzi su Blondet, che negli anni ha spesso svolto un lavoro egregio. Ogni tanto Blondet manca il bersaglio, ma questo è accaduto anche a Lei: molti di noi non hanno dimenticato il Suo endorsement a Draghi primo ministro. Lei ha fatto ammenda, è vero, ma l’enorme errore di giudizio rimane. Se poi la Sua non intendeva essere ironia, parola torna indietro!
Chi non sa ridere non è una persona seria
E infatti le Sue analisi mi fanno sempre ridere di gusto.
Allora si legga Blondet e mi legga solo quando necessità di buon umore e analisi intelligenti e imparziali.
Tipo quella in cui presentava Draghi come salvatore della patria? Magnifica!
Lo vede che le piace leggermi?!? Buon divertimento a lei e a chi l’ha incaricata. Ve ne darò ancora😃
“Com’è umano, Lei “, ed imparziale e intelligente, quando
si riferisce alle sue personalissime analisi cui Lei -sempre- usa fare
unico riferimento. Una goduria estrema. Lei è il secondo “che non erra” dopo Livio. Che bella soddisfazione! Mi congratulo.
Se sono imparziali, e soprattutto se sono intelligenti, lo lasci decidere ai lettori.
Certo, SPYROS,lo lascio decidere ai lettori, se le mie valutazioni sono intelligenti e imparziali, credo che Tosatti possa testimoniare che i lettori ci sono.😂😂😂
Attendevo con impazienza il libello del generale che pervenuto dimostra capacità di analisi non comune. Cristo vince ma il mondo è pieno di idioti sui quali neppure lo Spirito Santo ha presa e allora….continuiamo a pregare e ripararci nella Fede. Grazie generale , perseveri nelle acute riflessioni su STILUM anche quando sembra che le tenebre abbiano vinto e non ci sono più speranze. Dio la benedica!
Grazie. Le tenebre non vincono, semmai fanno soffrire.
Un esempio di sofferenza inflittami e che evidentemente merito e il razzismo di troppi cattolici, accecati dall’,odio e dal razzismo.
Cattolici?
Quanto meno tali si presumono