Orsini, le Dittature e l’Occidente. Non è Tutta Democrazia Quel che Sembra…e poi Arriva Gaza.
12 Aprile 2024
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo scambio avvenuto fra il prof. Alessandro Orsini e un commentatore del gionrlae Libero. Ci sembra interessante perché testimonia una volta di più la non capacità, o non volontà di comprendere un ragionamento che si basa sul dubbio, e non sul tifo da stadio: loro cattivi, noi buoni. Vi sembrerò romantico, ma credo che quanto stia succedendo sia stato in un certo senso previsto dal bardo dell’imperialismo anglofono, Rudyard Kipling, nella sua poesia “Recessional”. Andate a leggerla, e vedete se scoprite qualcosa che abbia attinenza con la nostra realtà. A corredo pubblichiamo questa immagine che illustra l’espansionismo della Russia verso Occidente, a partire dagli anni ’90 in poi…E non dimentichiamo che siamo un Paese in cui adesso, non cento anni fa, c’è gente che sta male e muore, gente che ha perso il lavoro e ha subito il ricatto di farsi iniettare senza ragioni scientifiche valide un medicinale pericoloso, contro la Costituzione, la propria fede, e i diritti umani e naturali. Ma è qualcosa che i colleghi venduti e servi non vogliono ammettere. Buona lettura e condivisione.
Ecco il post di Alessandro Orsini….
Perdonate lo sfogo. Voglio bene ai giornalisti di Libero che commentano i miei post e i miei interventi in TV. Li ringrazio e li abbraccio affettuosamente. Mi domando soltanto come si possa essere totalmente incapaci di capire persino una frase elementare. Primo, non ho mai detto che la Corea del Nord sia migliore delle democrazie occidentali. Ho detto che la documentazione storica mostra che le democrazie occidentali calpestano spesso i diritti umani più delle dittature. Che cosa c’entra, chiedo ai giornalisti di Libero, tirare in ballo le carestie che hanno afflitto la Corea del Nord con lo sterminio del popolo palestinese? Una cosa è sterminare un popolo, come le democrazie occidentali stanno facendo a Gaza; altra cosa è sviluppare un programma economico sbagliato che provochi una carestia. Ma è possibile essere così incapaci di dire cose logiche? Il governo Netanyahu è un governo criminale perché sta sterminando il popolo palestinese. Tuttavia, se il governo Netanyahu causasse una carestia tra gli israeliani, non sarebbe classificabile come “governo criminale”, semmai come governo di incapaci. Io sono impressionato dalla quantità di quotidiani (e conduttori televisivi) che non sanno ragionare, non sanno pensare, non sanno capire nemmeno i concetti più logici ed elementari e vengono a insolentirmi qui sotto paragonando la pulizia etnica a un programma di riforme economiche sbagliato. Roba da matti. La domanda per i giornalisti di Libero è: potreste indicarmi, gentilmente, una dittatura che stia compiendo un orrore pari a quello che le democrazie occidentali stanno compiendo a Gaza?
Ecco il commento di Libero:
L’ultima curiosità rimasta nella strana storia di Alessandro Orsini è capire a quale livello arriverà la sua strabiliante escalation negazionista: un’apologia di Jack lo Squartatore (in fondo anche lui è stato provocato)? Un’accorata difesa del Mostro di Milwaukee (che trapanava le teste delle vittime e ci versava dentro acido muriatico… ma forse non abbiamo valutato bene il suo punto di vista)? O una revisione della storia di Vlad l’Impalatore (severo ma giusto e diffamato dalla storiografia. Il che è anche vero ma questa è un’altra faccenda)? Il professore e commentatore del Fatto Quotidiano negli ultimi giorni si è lanciato in un parallelo tra gli Stati occidentali e il regime di ciccio-Kim Jong-Un. Ovviamente per concludere che in Occidente commettiamo atrocità molto più terribili di quelle coreane.
Ed ecco il post che ha originato questo commento:
C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce questo pregiudizio. Ci sono dittature che non uccidono nessuno e democrazie che compiono massacri. Gli Stati Uniti e Israele sono due democrazie occidentali. Eppure stanno sterminando il popolo palestinese. Di contro, la Corea del Nord è una dittatura, ma non sta sterminando nessuno. Sotto il profilo dell’antropologia culturale, l’idea secondo cui le democrazie occidentali sono sempre “migliori” è radicata nella concezione razzista del mondo tipica dell’uomo europeo. Un tempo gli europei pensavano che i bianchi fossero superiori ai neri. Poi il razzismo dell’uomo europeo si è spostato dal colore della pelle al tipo di regime politico. Tuttavia, la conclusione è sempre la stessa: gli europei sono superiori. Gli intellettuali occidentali hanno elaborato molte strategie cognitive per preservare la credenza che l’Occidente sia una civiltà superiore. E poi arriva Gaza.
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Tag: dittature, gaza, occidente, orsini
Categoria: Generale
Caro R.S.
“Pensate un po’, che redigendo gli Atti San Luca si “accontenta” del fatto che avessero ascoltato Gamaliele limitandosi a una “banale” flagellazione.”
Certo che non si accontenta finché non arriva almeno al cap 19 dove scrive: “Multi autem ex his, qui fuerant curiosa sectati, conferentes libros combusserunt coram omnibus”.
La lezione, attraverso la devota pratica nei secoli, doveva arrivare fino ad Hitler, come ricorda la botola dell’artista M. Ullman in Bebelplaz a Berlino.
“Ita fortiter verbum Domini crescebat”.
Perché questo papa non insegna più che la Natura di Dio è Amore al modo che fu di Benedetto XVI servendosi di dotte citazioni provocanti?
I falò non sono serviti e neppure quelli dei corpi. Non resta che l’etichetta del Peccato, del puro Peccato. Ma già Moravia dichiarava orgoglioso di amarlo!
E Gesù si è fatto Peccato per noi, arriva a scrivere Paolo!
Più che un pro-vocatore o un ad-vocato c’è l’essenza dell’anti. Anti – co quanto il peccato. Il Bel Pastore dice altro e chi vede lui vede il Padre. Un amen eterno.
Carissimo R.S., vedi pure liberamente l’essenza che vuoi circa la mia personale, cosciente, serena irrilevanza. Io con tutta la mia mente, con tutto il mio cuore, con tutte le mie forze sono e voglio essere nelle mani della Divina Provvidenza, fiducioso come un bambino per me e per tutti. Solo questa è la mia dottrina che travalica qualsiasi supposta “pienezza dei tempi” augustea o paolina.
“Oh, se un giorno da queste ritorte / il gran mistero pensarmi potea / or mi guidi a morire da forte per estremo bisogno d’amor”. ( Parole pronunciate da una credente decapitata da un’altra pure credente. Ambedue sorelle ).
Il punto è che la “tua” dottrina è tua. Non è quella rivelata.
Caro R.S., sta anche scritto “Che cosa mai hai che non ti sia stata data?!”.
Cugine.
Cugine casomai, credente la seconda poi …
Che Sion, tramite l’energumeno anglosassone, tenga sotto controllo il sistema mediale, prezzolandolo, affinché il gregge sguazzi nella menzogna o venga distratto tramite esche psicologiche, è cosa nota anche alle pietre. Che il gregge, finché si abbevera o si lascia distrarre da tale sistema rimarrà depotenziato, pure e’ noto. Il tutto però non si tiene all’infinito. La verità ha una forza sua e prima o dopo verrà fuori. Anzi, a ben vedere, sta già venendo fuori, lentamente ma in maniera inarrestabile e travolgerà, insieme a tutto il sistema di potere imperiale, anche ideatori e propalatori.
il vecchio Pilato, rivolgendosi a Gesù, almeno tentò di capire, con quella famosa domanda “cos’è la verità?”
i Pilati di oggi invece organizzano con la menzogna tutto
Tutti legittimi i 15 argomenti intervenuti, ma il più esilarante è di colui che cita:
“Non vi accada di trovarvi addirittura a combattere contro Dio!”
(così conclude Gamaliele rivolto al sinedrio).
Infatti se le dottrine del Dio non esistessero, non esisterebbero neppure le guerre!
Infatti il più omicida di tutti è quello che ha insegnato a non prendere in considerazione la volontà di Dio. Eritis sicut Deus. Peccato (in senso proprio) che ci sia poco da ridere.
Esattamente come avviene quando cerchi di far capire ai cattolici che se Benedetto XVI scrive di essere il primo papa a dimettersi DOPO mille anni, con l’ultimo abdicatario del 1415, forse c’è qualcosa da approfondire. Quindi fate meno gli splendidi. Spero che il mio commento non venga censurato, come al solito.
Gentile dott. Cionci, la prima cosa è che lei da dettagli trascurabili, o al massimo curiosi, ha creato una dottrina alla quale crede come ad una religione, con tanto di adepti e infedeli.
Se poi per pura ipotesi lei avrebbe indovinato, e cioè è vero che Benedetto XVI aveva intenzione di “scismare” (verbo che si è inventato lei come la sua religione) tutti quelli che non avrebbero creduto al “Codice Ratzinger”, questo non farebbe onore allo stesso Ratzinger, che era sicuramente un fautore del neomodernismo (sa cos’è il neomodernismo dott. Cionci? Senza andare a vedere su Google), ma non era certo un fondatore di sette gnostiche, con dottrine per pochi adepti.
Quindi per farla breve dott. Cionci, se lei avesse ragione su qualche aspetto, e non è impossibile, avrebbe comunque torto.
Parole sante!
A proposito di parole e di linguaggio, cioè di forma che si dà al pensiero, non riesco a liberarmi dell’idea, evidentemente sorpassata, che la qualità della forma sia rivelatrice della qualità della sostanza. Ne consegue che la necessità di far ricorso a parole inesistenti sia rivelatrice di un pensiero inconsistente.
http://www.lessicografia.it/Controller?q1=scismare&EdCrusca1=1&EdCrusca2=1&EdCrusca3=1&EdCrusca4=1&EdCrusca5=1&Integrazioni=1&submit2=Visualizza+elenco+forme&SettImpostazioni=LancioRicerca&maxresults=50&TipoOrdinamento=1&TipoRicerca=0&EF=1&EvidenziaKeyword=1&EvidenzSfondoContesto=1&EvidenzSfondoMicroContesto=1&IgnoraAccenti=1
Su richiesta, si può fornire l’apposito disegnino.
Lo schema proposto dal Fantasma può essere applicato anche a fenomeni differenti, rivelandone la natura – come dire… – “professionale”?
“Lo schema da seguire è abbastanza semplice, e in genere si rivela efficace: il messaggio da diffondere non dev’essere troppo complesso e va ripetuto senza modifiche sostanziali fino allo sfinimento, affinché si imprima nelle menti del gruppo bersaglio (N.d.R.: a tal proposito c’è da interrogarsi sul perché, nel caso in esame, il “gruppo bersaglio” sia l’area del tradizionalismo cattolico) e assurga a ‘senso comune’; per funzionare deve fare appello alle emozioni piuttosto che alla riflessione, gratificando l’ascoltatore (…) o, all’opposto, colpevolizzandolo. (…). Più la versione è banale e manichea e meglio attecchisce, ma occorre ridurre – e ove possibile eliminare – le interferenze: le critiche espresse da chiunque contraddica la ‘verità rivelata’ non vanno perciò prese in considerazione, ma ridicolizzate assieme al dissenziente, oggetto di un’azione delegittimante e demolitrice”.
Mi perdonerà il Fantasma se mi approprio del suo ragionamento per utilizzarlo rispetto ad un fenomeno differente. Spero che, comunque, il Fantasma converrà con me che, oggi più che mai, il contesto in cui siamo immersi è talmente complesso e stratificato e le trasformazioni in corso sono di così ampia portata che risulta difficile distinguere il vero dal falso, anche arrivando a contemplare la possibilità di un “vero falso” o un “falso vero”, professionalmente costruiti. Un lungo ciclo è iniziato (e non da ieri) e, a mio avviso, al momento non è possibile dire quale sarà l’approdo. Non resta che osservare e cercare di capire, nei limiti angusti delle nostre possibilità.
Cara Balquis,
“…e non da ieri “: infatti questi protocolli propagandistici si trovano nel “Mein Kampf” di Adolf Hitler.
Che siamo tutti manipolabili e, in diversa misura e necessità, /ati/atori, che le tecniche basiche (non quelle specificamente, artatamente coercitive) possono essere usate per qualunque fine, dalla mamma all’insegnante al prete al guru al politicante, non ci piove e non ci diluvia. La storia del peccato originale è il classico dei classici dell’induzione a. Che andrebbe insegnato nell’ora di educazione civica, altro che laicità. Le categorie sono sempre le stesse: rendersi conto oppure no, lasciarsi portare oppure no; rispettivamente i discrimini del burattino e del conformista. Il 666 del burattinaio invece è negare il rispetto dovuto a ogni essere dotato, in atto o in potenza, di intelligenza e libertà. Gatti compresi.
Onestamente, la verve polemica di Cionci può non piacere (opinione personale: Bergoglio è un gatto che abbaia), la sua tesi si può contestare in tutto o in parte, possibilmente non liquidare perché scomoda (rif. clericale), in attesa che i fatti dicano l’ultima parola, però non ce lo vedo proprio a farsi un harem con le groupies.
Forse avrà capito che trovo la fantascienza un ottimo mezzo di e-semplificazione. Se vuole, legga il racconto “La Gabbia” (pag. 151). È una delle definizioni più ciniche che siano mai state date dell’essere umano, oltre che un piccolo manifesto di materialismo culturale. E c’è abbastanza di vero da indurre a un serissimo esame di coscienza chiunque sia abbastanza onesto e abbia o cerchi autorità sugli altri.
https://pdfcoffee.com/le-grandi-storie-della-fantascienza-19-1957-by-asimov-isaac-pdf-free.html
Se poi, doppiamente in tema, vuol farsi qualche risata con venenum amarissimo finale (immagini un grafico che va dai Tamagotchi al Metamondo arcobaleno, passando dagli infiniti sim, *porn* e Onlyfans; poi lo confronti con quello della natalità degli ultimi trent’anni), legga anche “L’educazione di Tigress McCardle” (pag. 164).
Caro Fantasma, ringraziandola per i testi suggeriti e condividendo l’interesse per la fantascienza (con tutti i suoi risvolti), trovo però abbastanza azzardata la definizione di “scomoda” per un'”inchiesta” che viene sostanzialmente ignorata da quegli ambienti “clericali” (che mi vedono, peraltro, molto critica) che erano stati (chissà perché) individuati come target e che, forse, l’hanno avviata e poi ripudiata a causa di alcune esagerazioni talmente ridicole da rischiare di perderci la faccia.
Quanto alle groupies, crede davvero che il bombardamento quotidiano di video, messaggi ecc… sia un fenomeno “spontaneo” di fans e che non richieda uno staff che lavora H24? (per non parlare dei bot…)
Innanzitutto grazie a lei, per uno scambio di opinioni diverse senza sconti e senza scomuniche.
Ciò su cui concordiamo: in questi tempi alla rovescia prendere tutto con sale abbondante è sana dietologia di buonsenso.
Ciò su cui non concordiamo: in questi tempi di natiche all’aria e cervelli nella sabbia, in cui sei anormale se non vedi l’erba arancione a pallini blu, 2+2 e maschio e femmina così non sono se lo dicono alla tv, in cui libertà è obbedir belando e belando farsi inoculare la feccia del pentolone delle streghe, essere analfabeti microwhatsappati è progresso e pace un altro nome per la 1??^ guerra Usa (123 al 02/02/2020), in cui si possono avere due mamme e due papi, anche la cavillosità più tirata per i capelli è infinitamente più credibile di un Vicario che emette il suo rifiuto del cattolicesimo e di Cristo da ogni poro e frammassonico respiro.
Bergoglio po’ esse fero, che manda a fondo un carrozzone vaticano marcio oltre ogni rimessa in cantiere (ipotesi ratzingeriana del passaggio epocale), o piuma che l’Istituzione soffierà nel bimillenario secchio della spazzatura (speranza ovvia dei devoti a santa Routine; a scanso d’equivoci: esclusi i/le presenti). E qui, forse, possiamo tornare a concordare: in questi tempi interessanti la prova dei carboni ardenti tocca alla Chiesa, a noi fare i san Tommaso.
Che sia in corso un cambiamento epocale non c’è dubbio. Il problema è come lo si affronta. Il mio modestissimo parere è che gli anatemi non servano a nulla.
E poi c’è un altro fatto su cui vale la pena riflettere: da un lato, c’è chi dice che ChatGPT sia uno strumento ormai primitivo e parla di mind uploading. Dall’altro, c’è che mi sembra di capire che in un blog come questo (ed in altri analoghi) l’età media sia non inferiore ai 60 anni e che il linguaggio utilizzato nella contesa tra schieramenti fieramente avversi sia assolutamente incomprensibile non solo per un quattordicenne, ma anche per un venticinquenne. Il “piccolo resto” rischia di diventare un “piccolo ghetto”. Che fare?
Perdoni se vado per slogan ma davvero non posso fare altrimenti.
Era nell’ordine delle cose che la religione della civiltà preindustriale, legata in modo indissolubile ai cicli e agli archetipi della natura, divenisse residuale (che non significa necessariamente ininfluente) nel mondo della catena di montaggio, della pillola e della televisione. Il Vat II è stato l’estremo tentativo gattopardesco, e iscariotico, di cambiare per non morire in quanto corpo estraneo al nouveau régime.
La cesura tra generazioni era già il problema per Catone il Vecchio. Le variabili introdotte nell’equazione dalla modernità capitalista (“il desiderio/prezzo è l’unico limite della volontà”) sono la tecnologia (che è neutra esattamente quanto la prima pagina di un media mainstream) e la genetica (le forbici di “Dio”; idem come parentesi precedente).
La prima variabile negli ultimi 30-50 anni ha prodotto una voragine; culturale, intellettiva e, secondo più d’uno, anche già neurobiologica. La seconda, se non interverrà il Caso agnostico/Agente Esterno di Heidegger/Fine della parabola di Vico, renderà la voragine una deriva irreversibile tra un continente in via di inabissamento e un arcipelago destinato alla polverizzazione. Nietzsche era un nonno buono che raccontava favolette rassicuranti.
E, dopo questa bella iniezione di ottimismo, arriviamo al dunque: che (si può) fare? Le solite tre cose.
Compromesso: cinquecento sfumature di prostituzione a tariffe decrescenti; bergogliesimo docet.
Riserva indiana: sognare il XII secolo mentre il whisky della cultura dominante compie la sua opera.
Quadratura del cerchio: preservare ad ogni costo l’indisponibile, credere ci sia un senso dopo l’inevitabile.
Effettivamente, caro Fantasma, lei in quanto a pessimismo non scherza. 🙂 E non è il solo: si tratta, infatti, di un virus molto diffuso (e non solo in ambito cattolico, dove uno si aspetterebbe almeno un pochino di speranza). Attenzione, però, perché un atteggiamento così cupo (e sofferente), ma non irrazionale può far scambiare per soluzioni gli arzigogoli del primo avventuriero che passa. Forse mi sbaglio, ma a volte mi sembra che questa cupezza impotente finisca per tradursi in vulnerabilità.
Ho un vecchio account Twitter che ho utilizzato per un mesetto due anni fa. Poi ne sono fuggita, per l’eccessiva aggressività che si respirava. Il medium dominante è ambiguo e da maneggiare con cautela. Però ci consente di comunicare emozioni, pensieri, paure, interrogativi e pure bibliografie fantascientifiche. Di conoscerci senza conoscerci. Lei potrebbe abitare dall’altra parte del mondo così come nell’appartamento sotto al mio.
C’è un modo, insomma, per rimanere umani. Saluti e alla prossima.
È il limite e la suggestione degli schermi. Pensieri e persone come ombre cinesi sulla grande tela.
Un paio di cose però gliele posso dare per certe (😉). La prima è che non abito al piano di sotto anche se ho passato gli ultimi quattro anni nel Bel Paese. À bientôt. 🌹
Caro Fantasma, non dare cose per scontate, perché non sai dove abito io. Anzi, sai che faccio? Scendo al piano di sotto per vedere se ti trovo(magari ci scambiamo qualche libro di vera carta!). 🙂
Andrea Cionci, P.Fernando Maria Cornet nei lori rispettivi libri Codice Ratzinger e Habemus Antipapam?, hanno dimostrato che Bergoglio non è il Papa. Speriamo che questa farsa finisca al più presto. Altrimenti finirà il Cristianesimo. Giorgio.
@Giorgio. Concordo. Allego questo articolo dove si parla della questione dell’ora vigesima, affrontata da A.Cionci, che costituisce senz’altro un elemento fondamentale. https://lagiustizia.net/codice-ratzinger-e-hora-vigesima-cambio-della-guardia-o-ora-delle-tenebre/
Certo! Fondamentale!
Unitamente al rapporto paleontologico del professor Artemio Brindolo, Saghe, seghe e sughi degli Splendidi: ritrovamenti in bassa Cionciaria, a cura dell’Osservatorio sul nepotismo, in «Annali del C.R.E.P.A.» XLVI (1998), pp. 298-345.
Quindi quando era in vigore l’ora romana si pranzava all’alba? Gentile signora, faccia un po’ di conti e ragionamenti e non prenda per oro colato quanto le viene propinato pensando che la beva
Di considerevole interesse, la formula “fate meno gli splendidi” è tra i mantra più praticati della tradizione esoterica minustelliana. Secondo la dottoressa Benvenuta, vicedirettrice dell’Istituto di decrittazione ed enigmistica del C.R.E.P.A., in comunicazione impedita il primo emistichio del magico verso andrebbe interpretato come una minaccia: “f[r]a’, te meno!”. Il secondo emistichio sarebbe invece la firma dei minanti, la cui identità sarebbe celata nell’espressione collettiva “gli splendidi”. La presenza di una setta di tale nome è attestata sulle pendici occidentali del monte Minus Tella almeno dal XIX secolo. Agli Splendidi sarebbe da attribuire un’ampia gamma di neologismi (fra i quali “scimmiare”, poi divenuto “scismare”, e “munusministerium”, formula esicastica per contrastare la stipsi e propiziare la defecazione). Su questi ultimi aspetti rimando a Bernarda Benvenuta, L’apparato neologistico degli Splendidi. Oralità e deiezione, in «Comunicazione impedita» XXI (2022), pp. 25-59.
Per collocare adeguatamente la setta degli Splendidi nel contesto della tradizione esoterica delle pendici occidentali del monte Minus Tella non si può prescindere dal principale testo di riferimento sull’argomento, quale Söldner A., Abenteurer G.M. (1973) Sperlingsvogel Schwarzer Donnerstag. Eine interdisziplinäre Forschung, München: Wer bezahlt. Non si può, tuttavia, non sottolineare che nel 1969 alcune parziali anticipazioni di tale poderoso studio erano già state pubblicate dagli stessi autori con il titolo Halbfreiheit der Sperlingsvögel dalla rivista internazionale Fälschungen für Narren (vol.VI:3, pp.31-42).
No è democrazia tutto quel che luccica!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
https://www.linterferenza.info/cultura/una-guida-alla-lettura-del-futuro-e-del-presente/
-Lo schema da seguire è abbastanza semplice, e in genere si rivela efficace: il messaggio da diffondere non dev’essere troppo complesso e va ripetuto senza modifiche sostanziali fino allo sfinimento, affinché si imprima nelle menti del gruppo bersaglio e assurga a “senso comune”; per funzionare deve fare appello alle emozioni piuttosto che alla riflessione, gratificando l’ascoltatore (crociata antirussa) o, all’opposto, colpevolizzandolo (tema migranti). Ovviamente il propalatore ha necessità di accreditarsi agli occhi del proprio pubblico, sfoggiando un’autorevolezza derivante dal ruolo ricoperto all’interno della società oppure da un “certificatore” terzo, che può essere un’autorità morale [👻: al netto dei 4 anni d’imprevisto/Trump, compris perché Bergoglio?] o una disciplina scientifica. Più la versione è banale e manichea e meglio attecchisce, ma occorre ridurre – e ove possibile eliminare – le interferenze: le critiche espresse da chiunque contraddica la “verità rivelata” non vanno perciò prese in considerazione, ma ridicolizzate assieme al dissenziente, oggetto di un’azione delegittimante e demolitrice. L’obliterazione della memoria storica sottrae al contestatore argomenti spendibili in pubblico, perché se tutto avviene “per la prima volta” nessun termine di paragone è ammissibile o risolutivo e chi vi ricorre può essere accusato di barare, o comunque di voler intorbidare le acque per scopi (si insinuerà) riprovevoli.-
-Fejtő non si limita ad asserire – la tesi è oggi universalmente accettata – che il crollo della Duplice Monarchia abbia aperto un vuoto nel cuore dell’Europa, spianando la strada a Hitler, ma arriva a sostenere, in contrasto con l’opinione dominante, che l’impero avrebbe potuto sopravvivere alle spinte centrifughe impresse da nazionalità insoddisfatte se le potenze dell’Intesa non si fossero incaponite a perseguirne la dissoluzione. Nella prefazione di Sergio Romano, scritta prima della caduta dell’Unione Sovietica, ritroviamo una frase che desta la nostra attenzione: “il suo Requiem per un impero defunto è qualcosa di più di una interpretazione del passato: è una guida alla lettura del futuro”.-
-Oramai conosciamo nomi e cognomi dei “pennivendoli” di un secolo fa (basta scorrere la lunga lista alle pagine 340-341!), mentre non abbiamo alcun elemento per affermare che questo o quel giornalista nostro contemporaneo si sia riciclato come agitprop della NATO per denaro, ma la testimonianza dello storico instilla più di qualche dubbio sull’imparzialità di un sistema mediatico che, in fin dei conti, obbedisce alle regole del mercato e fa capo ad editori “impuri” ben inseriti nel mondo economico-finanziario occidentale.-
-Oggidì il copione sembra ripetersi, poiché il mondo sedicente libero mostra la stessa intransigenza di allora e il suo obiettivo è l’annichilimento di un nemico che però conosce la Storia e il destino toccato all’Austria-Ungheria e, a differenza di quella, dispone di un’infinità di testate atomiche. Urge bloccare questa deriva, e per farlo occorre rimandare a casa una classe politica lato sensu intesa che, quasi nella sua interezza, antepone gli interessi dell’egemone e i propri a quelli della comunità amministrata – che poi un popolo per metà obnubilato e per metà depresso sia all’altezza del compito è quantomeno incerto.-
Consecutio logica of empire.
https://ilsimplicissimus2.com/2024/04/11/linarrestabile-declino-dell-america/
-La finanziarizzazione in Gran Bretagna, emerse intorno alla fine del XIX secolo mentre per gli Stati Uniti è iniziata negli anni ’70. Ogni ciclo è più breve e ogni nuovo egemone è più grande, più complesso e più potente del precedente, ma destinato a cadere più in fretta degli altri.-
https://www.renovatio21.com/gli-usa-affrontano-i-rischi-peggiori-dalla-seconda-guerra-mondiale-parla-il-capo-diella-banca-jpmorgan/
-(…) «una crescente necessità di aumento della spesa mentre continuiamo la transizione verso un’economia più verde, ristrutturando le catene di approvvigionamento globali, aumentando le spese militari e combattendo l’aumento dei costi sanitari».-
Morale della storia.
https://www.aldomariavalli.it/2024/04/12/qualche-lezione-dalla-vicenda-dello-spot-blasfemo/
Ratzinger leninista? Questa mi mancava. Divertente.
Diciamo che ha fatto -l’autore del commento- una piccola crasi tra le minoranze creative di Toynbee e quella del Palazzo d’Inverno di Lenin.
Sì sì, avevo capito il senso.
Ma… senza nulla togliere alle sue capacità, mi vien da supporre che il simpatico prof. Orsini debba godere di qualche “permesso” concesso in alto loco per permettersi di esporre “pubblicamente” idee contrarie alla vulgata ufficiosamente e ufficialmente imposta nella colonia Italia senza aver subito ,finora, un totale ostracismo, non solo da “Libero”, ma anche dalla sottomessa “Repubblica”, dagli azzerbinati “Corriere”, e “Stampa” e dalla prostrata TV.
Le ricordo che il professor Orsini è stato fatto oggetto di una querela da parte dei rappresentanti della comunità ebraica di Roma. La notizia è di dominio pubblico da molti giorni. E quindi non è vero che il prof. Orsini gode di “protezioni speciali”.
Si, ma quella era inevitabile, vista e considerata la promozione della traduzione italiana del Talmud, e non tocca- finora- le altre liberalità.
Ma pensate seriamente che non siano capaci di pensare? È molto più semplice: sono sul libro paga dei loro “datori di lavoro”, che a loro volta prendono ordini dalla cupola internazionale. Questi “giornalisti” sono solo dei picciotti che fanno il lavoro sporco.
Sono contento della costante diminuzione di vendite dei giornali italiani e, in particolare, del flop di vendite di un giornalaccio come Libero.
E’ meritevole, ma allo stesso tempo commovente, l’impegno che ci mette il prof. Orsini nel tentativo di far ragionare i vari parenzi che albergano in tv e nei giornali di regime…
Secondo i vari tiggi gli USA hanno avvertito Israele che l’attacco temuto dell’Iran potrebbe scattare entro 48 ore.
Non ci resta che aspdttare e , nel frattempo, pregare.
C’è un modo sperimentato di mandare in crisi “il sistema” e l’ho sentito questa mattina alla messa. dalla lettura del brano degli Atti.
…“Non vi accada di trovarvi addirittura a combattere contro Dio!”
(così conclude Gamaliele rivolto al sinedrio).
Seguirono il suo parere e, richiamati gli apostoli, li fecero flagellare e ordinarono loro di non parlare nel nome di Gesù. Quindi li rimisero in libertà.
Essi allora se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù.
E ogni giorno, nel tempio e nelle case, non cessavano di insegnare e di annunciare che Gesù è il Cristo.
Pensate un po’, che redigendo gli Atti San Luca si “accontenta” del fatto che avessero ascoltato Gamaliele limitandosi a una “banale” flagellazione.
Ma che deve rianimare le nostre stanchezze lamentose è quest’altro particolare del resoconto: i flagellati se ne andarono liberi,
LIETI di essere stati giudicati DEGNI DI SUBIRE OLTRAGGI per il NOME DI GESU’.
Dobbiamo essere proprio così: