L’Anticristo Spiegato a una Bambina. Benedetta De Vito.
9 Aprile 2024
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum curiae, la nostra Benedetta De Vito offre alla vostra attenzione questo apologo sulla situazione spirituale che stiamo vivendo. Buona lettura e diffusione.
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“Ma allora – balbettò la bambina, lasciandosi cadere sull’erba nella nevicata di pratoline e torcendosi le dita. “Allora non c’è niente di vero in quello che ci hanno fatto credere”.
“Tutte, tuttissime bugie, Valentina!”, rispose la voce che veniva dal cielo.
“E allora perché a noi bambini ci dicono di non dire le bugie?”, domandò la piccola.
“Anche quella è una bugia. I cattivi sanno che, così dicendo, la verità sarà ancora più nascosta perché i bambini le bugie le dicono solo quando imparano dai grandi a dirle”.
“Eh sì”, sospirò Valentina e pensò a Poldo, suo fratello, che dalla mamma aveva imparato a inventar scuse per non andare a trovare la nonna…
“E, dimmi, Valentina, hai capito come hanno fatto a raccontar tutte quelle frottolone?”.
“Le hanno ripetute mille e mille e mille volte!”, esclamò la bimba, che pensava a quando aveva ceduto la sua bambola Lisa alla cattiva Laurentia, la quale l’aveva convinta con mille moine che Lisa era bruttarella, che non valeva la pena tenerla, che era molto più carina Lucia e che…
“Rivoglio indietro la mia Lisa!”, esclamò. E la voce del cielo le spiegò che se rivoleva la sua bambola doveva per prima cosa smetterla di credere a tutte le fandonie che ricoprivano il mondo e cercare la croce e non solo i piaceri.
“E come si fa?”, chiese Valentina.
“Prima di tutto, devi spegnere la televisione che è stato il ripetitore delle bugie”.
“E i cartoni?”, fece la bimba.
“Meglio correre sui prati, rotolarti nell’erba, scalare gli alberi!”.
“Sì – sospirò la bambina – ma io vivo in città e mamma non vuole che mi faccio male correndo”.
“Già, bambini iperprotetti, fragili, incapaci di sopportare anche solo un graffio…”.
“Nonna vive in campagna”, disse Valentina.
“Ma non fa altro che stare attaccata a internet e a guardare le serie televisive”.
“Sì”, sospirò la bimba.
“Vedi, Valentina, la grande frottola, che vorrebbe le lettere maiuscole (ma io con fischio che gliele concedo) ha un piano in mente e tu, proprio tu, mi aiuterai a sventarlo!”
“Io? Ma se sono una bambina!”.
“Tu fai come ti dico”. E tra la voce del cielo e la bambina ci furono momenti di grande intimità e silenzio. Poi la bambina andò da suo padre che era un programmatore dell’intelligenza artificiale, ma che stava combattendo con le tasse non pagate, con una infiltrazione d’acqua, con i conti che non tornano mai, e gli chiese se poteva andare a fare una passeggiata con lei. Il padre rispose che aveva da fare e si infilò la maschera del Metaverso, cioè il biglietto d’entrata al mondo delle Fandonie con la F maiuscola, al mondo dell’ia, cioè il grande, il più grande tranello che l’umanità abbia mai incontrato.
E le sussurrò: “Sì, dopo vengo fuori con te, ma ora no, vuoi mettere questo mondo qui, ah, che sollievo!”.
“Hai capito adesso?”, domandò la voce del cielo e la bambina capì perché sua nonna viveva di serie netflix e perché suo padre si rifugiava nel mondo irreale. Fuggivano! Fuggivano dal dolore, inseguendo il piacere della mente. Sempre di più, sempre di più. Come presi all’amo e tirati in barca da un malefico pescatore.
“Ma fuggendo, finiranno per inciampare e cadere!”, esclamò la bimba.
Ma torneranno dentro, come ipnotizzati finché un giorno abiteranno solo lì e adoreranno il finto dio che tutto quel mondo falso ha creato. Tu tirali fuori, bambina, parla di me, racconta della Croce, insegna loro ad amarla la Croce e vieni, vieni a me!
L’Anticristo spiegato a una bambina.
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Tag: anticristo, bdv, de vito
Categoria: Generale
La bambina forse può capirlo, l’adulto no. Non vuole.
No, signora Benedetta, io sarò certamente più cretino di una bambina, ma stavolta non ho capito.
Chiedilo al tuo angelo custode. Spero che non sia manesco
come quello di santa Gemma Galgani.