Un Papa che Distrugge la Civiltà Cristiana. Cattolici, Guardate la Luna, non il Dito…Ex Prelato Anglicano.
6 Aprile 2024
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, riceviamo questa lettera, che portiamo alla vostra attenzione. Buona lettura e condivisione.
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Caro Tosatti, sono un prelato anglicano convertito alla fede cattolica. Quando leggo nei titoli dei quotidiani qualcosa che si riferisce alla nostra Chiesa e Pontefice, mi affretto a leggere il contenuto subito, prima di leggere altre notizie importanti. Perché? Perché ciò che, secondo me, spiega quasi tutto quanto accade al mondo da dieci anni è legato alla storia nello stesso periodo della nostra cara Chiesa cui ho aderito anche io (Papa era san Giovanni Paolo II), sulle orme di san John Henry Newman (nel 1845. Ma cosa ho mai fatto!) .
Mai come in questi ultimi dieci anni sentiamo (io almeno neo convertito) la mancanza di una Moral Authority Autorità della Chiesa Cattolica che parla al mondo della Verità invitandolo a perseguirla. E ciò nonostante abbiamo avuto un fortissimo e chiarissimo “warning” grazie ai coraggiosi Cardinali che hanno proposto i DUBIA I e II. (the first, 2017, without an answer, the second, 2023, with “disturbing” answer). DUBIA, ignorati, persino dileggiati e disprezzati. Intollerabile! Ma che cosa ho mai fatto?
In una recente intervista, Papa Francesco (mi scuso, non ricordo a chi l’ha data) spiega che è stato lui a far nominare Papa il card. Ratzinger nel Conclave del 2005). Esilarante! e soprattutto non vero. Ne son stato involontario ed indiretto testimone.
Nel 2005 un gruppo di Eminenti Cardinali voleva sostenere la nomina di Bergoglio. Fu il grande cardinale gesuita Carlo M. Martini a dissuaderli e proporre invece il card. Ratzinger. Le motivazioni, in sintesi, che mi furono confidate, furono che l’ex Arcivescovo di Milano avrebbe considerato questa nomina una sciagura per i Gesuiti, (addirittura pare che avesse detto qualcosa tipo: <se lo eleggono Papa, noi Gesuiti verremo, di fatto, “soppressi” come nel 1773, stavolta non per 40anni, ma almeno per 200 anni …>).
Chi fosse l’attuale Pontefice e cosa aveva fatto, nei suoi ruoli precedenti in Argentina, lo si sa bene, con testimonianze. Chi lo ha voluto e perché, è difficile provarlo e testimoniarlo, ma negli giorni stessi della sua nomina al Soglio Pontificio, perciò ben prima che iniziasse a governare la Chiesa, da più parti fu spiegato quale sarebbe stato il suo compito. Svolto al 100%. Addirittura uscì un libro di un intellettuale francese che ironizzava sulle conseguenze della scelta. Benedetto doveva rinunciare affinché Francesco potesse essere Papa. Francesco doveva essere papa perché Benedetto non avrebbe mai permesso che la Chiesa supportasse le scelte di distruzione della Civiltà Cristiana che si son successivamente compiute.
Forse molti cattolici ancora non hanno capito che ciò che andava distrutto (oltre la fede, naturalmente) è la Civiltà Cristiana. Ecco, io temo proprio che molti di voi cattolici non abbiate ancora capito questo, guardate il dito ma non capite cosa indica.
Vorrei anche fare una osservazione critica sul comportamento di taluni prelati che si stanno preparando al (supposto) cambiamento di pontificato, esprimendo valutazioni, tutte d’un tratto e con sospettoso ritardo, negative sul pontificato. Valutazioni “maramaldesche”, caro Tosatti, e per nulla condivisibili. Spiego l’espressione “maramaldesca”, che significa “vile “. Nella sua venuta in Italia nel 1527, Carlo V, imperatore cattolico del Sacro Romano Impero desideroso di punire Papa Clemente VII (Giulio de Medici per aver aderito alla Lega di Cognac (filo francese e antiasburgica), aveva assoldato i mercenari Lanzichenecchi (protestanti) che fecero il famoso “sacco di Roma” e portarono la peste in tutta Italia. Durante l’assedio di Firenze nel 1530 il famoso Maramaldo (mercenario napoletano) infierisce sul comandante Francesco Ferrucci, già a terra ferito e mezzo morto, infilzandolo (“ vile! tu uccidi un uomo morto”, gli disse Ferrucci). Ecco caro Tosatti, fino a ieri tutti (tranne pochissimi) erano leccacalzini ed hanno permesso accadesse tutto quello che appare. Ora son tutti coraggiosamente critici, con interviste e persino con libri (non credibili) riferiti al Papa precedente, post mortem, naturalmente.
E’ curioso che a parte i famosi Cardinali dei DUBIA e taluni pochi altri, solo in questo momento di indebolimento progressivo di Francesco, comincino a emergere pian piano taluni “neocoraggiosi”, affetti dal contagio “maramaldesco”. Questo non è esemplare e lascia temere tempi ancora peggiori.. Grazie per la sua ospitalità.
Suo Hugo A.G.W.
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Tag: anglicano, civiltà cristiana, papa
Categoria: Generale
Qualche ora fa c’erano 27 commenti (tra i quali il mio), ora ce ne sono solo quattro….mah!
Bergoglio non è papa perchè eretico? Oppure è eretico perchè non è papa? Questa demenziale domanda gira in molti ambienti del tradizionalismo Cattolico Romano (v. il Cioncismo-Minutellismo) per i quali se Bergoglio fosse stato canonicamente legittimo non sarebbe eretico e quindi sarebbe obbligo obbedirgli. Ora, siccome il primo a mettersi in testa il copricapo di Toro Seduto e a farsi ungere la fronte di sterco di vacca da una sacerdotessa Indù fu (San) Giovanni Paolo II (papa canonicamente legittimo) allora questo deve essere considerato un gesto ispirato dallo Spirito Santo.
Senza l’unzione con sterco di vacca, però abbiamo una splendida foto di Paolo VI addobbato con una gigantesca “corona” sioux e senza Tiara…anch’egli legittimamente eletto.
caro don Hugo, lei ha ragione da vendere. Purtroppo molti sono sprovveduti e non se ne sono resi conto.
In un modo o nell’altro i gesuiti sopravviveranno sempre. In ambito ecclesiastico, e non solo, il gesuitismo, quella peculiare declinazione del cinismo che caratterizza formazione e operato dell’ordine, non verrà mai meno. Anche solo perché dotato di una sua perfetta funzionalità (non necessariamente spirituale).
Foto espressiva…sembra “Il Padrino”.
😂😂😂
Tutto il mondo tradizionalista che grida ogni giorno all’ ERESIA, i dubia e le lamentele dei vescovi africani,polacchi, e Viganò,fa il solletico a Bergoglio. Ciò che teme in realtà è che un pugno di Cardinali ne dichiari illegittima l’elezione . Per questo cerca di screditare G. Gänswein, che disse che Benedetto XVI aveva fatto un passo di lato, non un passo indietro.
Esatto .
Ecco, una soppressione dei Gesuiti di almeno 200 anni potrebbe sembrare o eccessiva o provvidenziale. In ogni caso potrebbe essere un tempo utile all’Ordine per fare un serio esame sulla sua tendenza all’eresia e/o apostasia. Tendenza ricorrente, come documentato nelle “Lettere Provinciali” di Pascal, e che potrebbe far supporre un problema alla radice, da risolvere. I Gesuiti hanno dimostrato che la vita del loro Ordine vive in modo “pendolare” : o molto utili al Signore e alla sua Chiesa, o una disgrazia quasi, se non addirittura del tutto, totale. Sembra che, ad un certo punto della loro storia, pensino di saperne una più di Dio stesso, e di conseguenza si associano quali “precursori” di un altro famoso personaggio che si atteggia ad illuminato. Ci si può chiedere se è arrivato il tempo di un altro periodo di riposo ?
Il problema dei gesuiti è che sono troppo colti. Sono gonfi come zampogne della sapienza di questo mondo.
Non e’ la troppa cultura ma la mancanza dell’ antidoto alla superbia :la purezza di cuore. Anche Benedetto XVI era molto colto, forse persino piu’ colto del Cardinale Martini ,come ammise con larvata invidia quest’ ultimo avrebbe voluto scrivere lui la trilogia su Gesu’ di Nazaret.
Ma senza umilta’ e purezza di cuore , anche la troppa cultura puo’ portare a passare come si dice adesso “dal lato oscuro della forza”
Non si è mai troppo colti. Il problema dei Gesuiti è che sono cinici. Il loro percorso formativo è una iniziazione al cinismo.
Sul Calvario accadde qualcosa di impensabile: la morte dell’innocente guadagnò il paradiso al colpevole: uno dei ladroni ri-conoscendo la verità ottenne misericordia. Secoli di filosofia e di teologia si condensano nell’istantanea del ri-conoscere, che rappresenta la conoscenza immediata (non mediata) dalla spiegazione e dalla dimostrazione. E’ la conoscenza della pecora che non discetta, ma trova sufficiente informazione nella voce del pastore.
Anche gli angeli stupiscono della misericordia che passa da questo pastore bello, bello anche mentre è sfigurato dalle piaghe che soffre per salvarci.
La misericordia di Dio si percepisce nell’umiltà ri-conoscente molto più che in conoscenze che possono sviare verso qualche presunzione di merito. Il buon ladrone sa di non averne, però si distingue dall’altro, portato alla polemica verso l’innocente. Quello bestemmiava sfidando l’Agnello e presumendo di aver diritto ad una solidarietà dovuta ad ogni crocifisso… Invece l’altro coglie immediatamente la differenza e ottiene la misericordia.
Vale anche oggi, in questa strana Chiesa sul Calvario.
Ci sono falsi pastori, che fanno confusione parlando di misericordia. Ma c’è la ri-conoscenza a colmare il fossato che separa la piena conoscenza del vero.
Chiacchiere in libertà ,come al solito peraltro riciclate. In realtà fu Marco Tosatti a far eleggere Ratzinger: me lo ha detto la portinaia che lo ha sentito dall’agente immobiliare che glielo ha detto il barbiere che ha un cugino prete che passava per Roma in quei giorni. 😂
bene, adesso sappiamo con chi prendercela! 😀 😀 😀
L’ho sempre sospettato!
Scherzi a parte, c’è qualcuno che sa spiegarmi chi ha eletto Bergoglio? Tedeschi e americani? E anche sudamericani? Nessun italiano? (tanto per farsi un po’ di dispetti tra loro?).
Qualcuno mi illumini por favor!
Finché non si capirà che Bergogliio non è mai stato legittimo papa saremo lontani dalla soluzione. Le profezie sulla falsa chiesa si stanno realizzando e la stragrande maggiore non ci fa caso.
Finora più che alla soppressione dei Gesuiti siamo rimasti alla bastonatura dell’Opus Dei. I Gesuiti comunque si sopprimeranno da soli, per esaurimento delle vocazioni.
Però anche il dito ha la sua importanza…
I topi : quando stanno in stiva mangiano a pieni palmenti, quando manca il gatto ballano, quando la barca affonda se la svignano, quando viene varata una nuova nave ci saltano dentro prima del varo; non meravigliamoci dei topi c’erano, ci sono, ci saranno;
ci saranno ?
Certo. Ci sono sempre stati…
Bergoglio ha parlato in lungo e in largo del Conclave, sia nella sua autobiografia che nel libro intervista scritto con il giornalista spagnolo Javier Martinez-Brocal; lì sostiene che i Papi non sarebbero vincolati al giuramento ma solo i cardinali…
Quindi utilizza indebitamente la sua posizione per mettere in pessima luce il collegio cardinalizio con insinuazioni che fanno apparire il collegio una sorta di associazione a delinquere.
Il bello è che puntualizza che il segreto vale per i cardinali non per lui; quindi lui è libero di sparlare pubblicamente di loro ma questi sono vincolati al segreto quindi non possono neppure difendersi o sbugiardarlo. Alla faccia del tanto deprecato “chiacchiericcio”…
Lui non si limita al “chiacchiericcio” ma pubblica libri dove sparla davanti a tutto il mondo dei massimi rappresentanti della Chiesa senza che questi possano neppure difendersi o chiarire. Con un compiacimento autoreferenziale che da’ il voltastomaco.
A parziale rettifica di quanto scritto in precedenza, il segreto di tutte le operazioni eseguite nel corso del Conclave è stabilito da lunga tradizione; durante il Conclave per l’elezione di Benedetto XVI era vigente dal 1996 la COSTITUZIONE APOSTOLICA “UNIVERSI DOMINICI GREGIS”, che prevedeva anch’essa il tradizionale giuramento al segreto perpetuo.
In relazione alla Sua lettera l’ unica valutazione che posso fare, non avendo accesso all’ambiente Vaticano, è che nella Chiesa , in crisi da tempo, simili ” accordi ” non meravigliano affatto. In genere dovrebbero essere ispirati dallo Spirito Santo che però si trova a combattere contro un deficit di fede davvero imponente. Naturalmente per Dio tutto è possibile e raddrizza vie tortuose. La chiosa finale su un futuro ancora più buio, mi rattrista ammetterlo, ma lo vedo anche io.
Dopo aver letto gli articoli (e relativi commenti) di Investigatore biblico e del Gen. Laporta a proposito del presente e del futuro della Chiesa, mi sembra opportuno precisare che, quando si parla di Chiesa sarebbe sempre bene precisare di che cosa si intende parlare. Se per Chiesa si intende il Corpo Mistico di Cristo che raggruppa sotto un unico pastore il “Popolo di Dio” costituito dall’unità di tutti i credenti cristiani, è giusto pensare che lo Spirito del Risorto non la abbandonerà mai fino alla fine del tempo; ma se pensiamo alla Chiesa come struttura organizzata, con sede centrale nello Stato della Città del Vaticano, e diramazioni in tutto il mondo, allora è vero e giusto dire che c’è molto da rifare. Si tratta, ahinoi! di una struttura che è andata formandosi nel corso dei secoli in risposta agli eventi storici che al di fuori di essa l’hanno condizionata fino a portarla a quello che è oggi: una struttura pletorica, piena di enti clamorosamente inutili quanto costosi, che nei suoi rapporti col Mondo va mietendo insuccessi su insuccessi, fino a rendersi ridicola.
Formula del giuramento – stabilito nel Motu Proprio 2013 – prestato da ogni cardinale partecipante al Conclave: “Io N. N. prometto e giuro di osservare il segreto assoluto con chiunque non faccia parte del Collegio dei Cardinali elettori, e ciò in perpetuo, a meno che non ne riceva speciale facoltà data espressamente dal nuovo Pontefice eletto o dai suoi Successori, circa tutto ciò che attiene direttamente o indirettamente alle votazioni e agli scrutini per l’elezione del Sommo Pontefice”.
Sì ricava dall’interpretazione sistematica del diritto canonico che la “speciale facoltà” era correttamente prevista nei particolari casi di esigenze istruttorie legate ad eventuali accertamenti legati alla regolarità dell’elezione.
Tale giuramento venne naturalmente prestato anche dal cardinale Bergoglio, il quale dopo aver giurato solennemente con la sanzione della scomunica latae sententiae, pubblica un libro dove discorre tranquillamente di tali segreti, addirittura alterandone la verità. Ma poi a quale scopo, se non di esaltare se stesso e recare ancora oltraggio alla Chiesa? Ma ci rendiamo conto della condotta di costui?? Ma com’ è possibile che passi anche questa?
Il papa può parlare del conclave e autorizzare altri a farlo.
Solo se vi sono “speciali” motivi! Non certo per mettere in cattiva luce i cardinali, la Chiesa o per darsi una patente di presunta superiorità morale e men che mai per vendere un proprio libro.
Davvero cascano le braccia alle tesi di certuni.
E’ posssibile in quanto antipapa.
Un papa eretico è una contradictio in adiecto. Allora: Forse questo “papa” non è il papa? Forse è il antipapa, forse il anticristo? Forse “Vere papa mortuus est” il 31.12.2022?
Provi a recarsi sull monte Minus Tella, tra la Beozia e i recessi della Cionciaria, e ne consulti il locale oracolo attraverso i responsi della Pizia Beghina. L’ultima volta che trovai la forza di salire quelle pendici, la Pizia sciolse ogni mio dubbio con questa triade di ispirate sentenze: «Munus minus, minestra ministerium», «Cincia ciancia, cioncioso cencio ciuncia», «Fu Saro fuso, fise saran fasi». Se incontrerà problemi a decodificare i messaggi, di regola rilasciati in comunicazione impedita, potrà rivolgersi senza indugi al C.R.E.P.A. “Signora del conte Pepoli” di Soriano nel Cimino. Cordialità. A. B.
Ovvio che è antipapa…
Chi il monte?
In occasione dell’arrivo della stagione primaverile segnalo l’offerta di 3 simpaticissimi antipapi da giardino al prezzo di 4 + un rarissimo Codex Cincensis con pregevoli disegnini in omaggio. I primi 10 fortunati riceveranno anche un buono da spendere per un pranzo al ristorante di specialità sicule Magna Questio.
“Fu il grande cardinale gesuita Carlo M. Martini a dissuaderli e proporre invece il card. Ratzinger.” Ho conferme, diciamo così, molto attendibili del fatto che andò poprio così. La votazione che portò al soglio Joseph Ratzinger vide il decisivo concorso (più esattamente la decisiva ricollocazione) dei voti martiniani.
Direi che l’anglicano sopratutto voleva dire che Martino NON voleva Bergoglio . Per pudore ?
Vero. In seno all’ordine gesuitico Bergoglio e Hummes, i due cardinali S.J. del Sudamerica, non godevano affatto di buona stampa.
In ogni caso le uscite di Bergoglio persino sul Conclave non fanno altro che danneggiare ancora la Chiesa.