Lo Sfregio di Carpi. Condanna e Reazioni. Il Sospetto di una Provocazione.
29 Marzo 2024
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, ciò che è accaduto a Carpi ha provocato diverse reazioni, che offriamo alla vostra attenzione.
Il primo è un comunicato del Comitato Beata Giovanna Scopelli:
Comunicato n. 2/ 2024 del Comitato Beata Giovanna Scopelli sull’accoltellamento avvenuto presso la mostra blasfema di Carpi: “L’onere di impedire atti dissacratori spetta al potere pubblico; Confermata la riparazione”
Alla Vostra cortese attenzione,
Il Comitato Beata Giovanna Scopelli, attivo dal 2017 negli atti pubblici di riparazione, preso atto di quanto divulgato dalla stampa in merito all’accoltellamento presso la mostra blasfema di Carpi, presenta il seguente comunicato:
1. Pur non entrando nel merito delle indagini ancora in corso, risulta evidente che nessuno “può farsi giustizia da solo” con gesti sconsiderati, e che l’onere di impedire atti dissacratori spetta al potere pubblico.
2. Il fatto violento occorso a Carpi, per quanto sbagliato, non attenua di “uno iota” la carica blasfema che la mostra ha avuto e l’opportunità di dare pubblica riparazione con un atto religioso, come già indicato nel precedente comunicato (visibile, tra l’altro, qui: https://www.radiospada. org/2024/03/comunicato-del- comitato-scopelli-sulla- brutta-mostra-di-carpi- prossima-riparazione-ed- ecumenismo-dellorrore/ )
3. Dunque il Comitato – aderendo a quanto espresso tra le altre nell’Enciclica Miserentissimus Redemptor – conferma la sua volontà di indire una pubblica riparazione, anche ove la mostra cessasse, per le opere esposte fin qui.
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Il secondo è un comunicato di Pro Vita & Famiglia:
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C’è infine chi non esclude l’ipotesi che lo sfregio della tela sia stato commissionato, come una forma di provocazione per poterne attribuire la colpa ai “fondamentalisti cattolici”…
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Tag: aggressione, carpi, sfregio
Categoria: Generale
Allego il vergognoso articolo del vergognoso quotidiano ” Avvenire ” in merito alla vergognosa mostra di Carpi:
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/accusato-di-blasfemia-artista-accoltellato-in-chiesa
Attenzione: non è una lattura adatta a chi sofre di patologie epatiche o di ipertensione….
Se questo è l’ organo ufficiale della CEI…
Grazie Gladio.
Ma purtroppo, nonostante l’evidenza, sono pochissimi i cristiani che si rendono conto che non solo il vescovo di Carpi, ma TUTTI i vescovi e i sacerdoti che fanno parte dell’ antichiesa di Bergoglio, di fatto, commettono il più grave dei SACRILEGI nel momento in cui, con piena coscienza e deliberato consenso, profanano il “SACRUM” del S. Sacrificio, offrendoLo a Dio in comunione con L’ERETICO antipapa e la sua antichiesa massonica.
A questi sacerdoti, anch’io, come mons. Gänswein, mi permetto di indicare la Parola di Dio in Isaia 1.
E che citare il nome dell’ERETICO nel momento più Sacro del S Sacrificio sia una PROFANAZIONE che fa cessare il SACRUM del Mistero Eucaristico, non lo dico io, ma il Magistero INFALLIBILE dei papi: ⬇️⬇️⬇️
🌟Papa S Giovanni Paolo II nell’enciclica DOMENICAE CENAE al capitolo SACRALITÀ: ⬇️
… “Il sacerdote offre il Santissimo Sacrificio «IN PERSONA CHRISTI», il che vuol dire di più che «a nome», oppure «nelle veci» di Cristo, «IN PERSONA»:
cioè nella specifica, sacramentale identificazione col «sommo ed eterno sacerdote» che è L’AUTORE e il principale soggetto di questo suo proprio sacrificio, nel quale in verità non può essere sostituito da nessuno.
◾Solo lui – SOLO CRISTO – poteva e sempre può essere vera ed effettiva «propitiatio pro peccatis nostris… sed etiam totius mundi» (1Gv 2,2; cfr. 1Gv 4,10). ….
La presa di coscienza di questa realtà getta una certa luce sul carattere e sul significato del sacerdote-celebrante che, compiendo il santissimo sacrificio e agendo «IN PERSONA CHRISTI», viene, in modo sacramentale e insieme ineffabile, introdotto ed inserito in quello strettissimo «SACRUM», nel quale egli a sua volta associa spiritualmente tutti i partecipanti all’assemblea eucaristica.
◾Quel «SACRUM» attuato in forme liturgiche varie, può mancare di qualche elemento secondario, ma NON PUÒ IN ALCUN MODO ESSERE SPROVVISTO DELLA SUA SACRALITÀ e SACRAMENTALI ESSENZIALI, poiché volute da Cristo e trasmesse e controllate dalla Chiesa.
◾Quel «SACRUM» non può nemmeno essere strumentalizzato per altri fini.
IL MISTERO EUCARISTICO, DISGIUNTO DALLA PROPRIA NATURA SACRIFICALE e sacramentale, “CESSA” SEMPLICEMENTE DI ESSERE TALE.
◾ ESSO NON AMMETTE alcuna imitazione «PROFANA» che diventerebbe assai facilmente (se non addirittura di regola) una “PROFANAZIONE”.
◾BISOGNA RICORDARLO SEMPRE, e forse SOPRATTUTTO NEL NOSTRO TEMPO, nel quale osserviamo una TENDENZA A CANCELLARE LA DISTINZIONE tra «SACRUM» e «PROFANUM», data la generale diffusa TENDENZA (almeno in certi luoghi) ALLA “DISSACRAZIONE” DI OGNI Cosa. ….
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🌟 Papa Pio IX – QUARTUS SUPRA:
“… i NOMI DI COLORO I QUALI SONO SEPARATI DALLA COMUNIONE CON LA CHIESA CATTOLICA, vale a dire, DI COLORO I QUALI NON CONCORDANO SU TUTTE LE MATERIE CON LA SEDE APOSTOLICA, ◾ NON SONO DA ESSERE LETTI DURANTE I SACRI MISTERI.” (❗)
https://www.vatican.va/content/pius-ix/it/documents/enciclica-quartus-supra-6-gennaio-1873.html
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🌟 Papa Benedetto XIV – enciclica “EX QUO PRIMUM”:
23 ….I Sacri Canoni della Chiesa “VIETANO” DI PREGARE PUBBLICAMENTE PER GLI SCOMUNICATI, come si legge nel A Nobis (cap. 4, n. 2) e nel cap. Sacris, De Sententiae Excomunicationis.
◾Quantunque niente vieti che si possa pregare per la loro conversione, tuttavia “NON SI DEVE PERMETTERE” CHE I LORO NOMI SIANO PRONUNCIATI NELLA PREGHIERA SOLENNE DEL SACRIFICIO❗
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E che Bergoglio non è il papa stabilito da Cristo, perché iscritto alla setta massonica Rotary Club dal 1999 e perché ERETICO (fuori della Chiesa) fin da Vescovo, lo sancisce Papa Paolo IV attraverso la Bolla: “CUM EX APOSTOLATUS OFFICIO” – NULLITÀ DELLA GIURISDIZIONE PONTIFICALE DI TUTTI GLI ERETICI” & 6-7.
(queste solo alcune delle prove documentali che dimostrano che Bergoglio era un eretico protestante fin da vescovo- dal min. 11,15) ⬇️
https://youtu.be/K_uHXROnWv4
In tanti miei interventi ed in altre pagine avevo sottolineato che il sacerdote celebra “IN PERSONA CHRISTI”. È Cristo stesso che di sua volontà “quia ipse voluit” si sacrificò nell’uomo Gesù Nazoreo, cioè consacrato. Perché “come” Dio NON poteva né soffrire né morire. E se questo dogma i tradizionalisti non credono, o scalfiscono con le loro superbe menti vanno dritti all’inferno a bruciare la pena del fuoco oltre quella del danno. Petrolio eterno.
Pertanto ogni sacerdote, validamente consacrato, impersona Cristo ed offre il proprio Gesù, che è anche lui stesso con tutte le sue sofferenze, in perfetta comunione con chi porta nel cuore. E nessuno mai potrà separarlo da “questo” Cristo-Gesù e dalla comunione con chiunque ama.
Papa Francesco è il Santo di Dio, il più Dolce dei dolci Cristo in Terra.
In Marco sta scritto che Gesù ha detto a tutti quelli che aveva attorno, e potevano intendere, che se qualcuno tra questi avesse avuto intenzione di seguirlo volontariamente doveva per forza di cose negare, tradire, respingere, ributtare, mettere da parte se stesso, caricarsi la croce (non il rischio della croce), la sua croce perché ognuno veniva attaccato al proprio palo e seguirlo.
È evidente la rinuncia alle proprie convinzioni che questo Gesù storico richiedeva a chi ascoltava!
Ma ciò vale anche per i credenti nella storicità di Gesù?
Penso proprio di no. Gesù era concreto nel suo programma, non un idealista vuoto! Rinunciare a se stesso è già rinunciare ad una croce troppo grande ed unica che non lascia spalle ad altri carichi, per quanto soavi e leggeri.
In poche parole questo Gesù, sia come Gesù che come “Cristo” ritenuto possibilmente tale da chi lo ascoltava, aveva negli occhi le croci più incombenti di cui farsene carico… ed erano solo le croci romane preparate per chi non voleva sottostare al loro Potere Imperiale.
Se la cosa idealmente avesse un altro valore, perché rinnegare se stesso per ritrovare un altro se stesso peggiore nell’arroganza di credersi nella verità del Dio di una dottrina perdipiù creduta divina ed infallibile?
Chi è tra i due “se stesso” il più arrogante da rinnegare per seguire Gesù su una croce? Perché sempre di una si tratta. DUM VOLVITUR ORBIS STAT CRUX. A ciascuno la propria. A Vilnius ciascuno ha lasciato l’ombra della sua.
Delinquente!
Nessuno aveva dubbi su chi avesse sollevato per primo il sospetto.
C’è infine chi non esclude l’ipotesi che lo sfregio della tela sia stato commissionato, come una forma di provocazione per poterne attribuire la colpa ai “fondamentalisti cattolici”…
QUESTO NON E’ DA ESCLUDERE…Nella loro strategia ci potrebbero essere anche PROVOCAZIONI SOTTO FALSE FLAG…come anche elementi di PROVOCAZIONE ci potrebbe essere nel promuovere mostre o altro con carattere di blasfemia…QUESTI stanno eseguendo l’agenda dei padroni del vapore e quindi hanno il loro appoggio…Occorre QUINDI FARE ATTENZIONE A NON FARE MAI NULLA DI VIOLENTO ma usare forme pacifiche di protesta ben studiate e pensate che tocchino anche economicamente chi oltraggia il cattolicesimo…
Il pittore si è auto tagliato il collo?
Che stratega! Lenin a confronto giocava coi soldatini :-))))
Niente si può escludere!
Il mondo, inteso come il pianeta Terra in cui viviamo, è sotto il dominio di Satana e tutto quello che fa, lo fa secondo il beneplacito di Dio.
Sono io quello che ha sollevato il sospetto, a mezzo Twitter
Giustamente….chi poteva essere? :-)))
Poderoso!
Grande, Cioncio! Hai sollevato tu il sospetto? Potente!
Tra le nuove acquisizioni della biblioteca del C.R.E.P.A.: Cianci A. (2024) La prima cincia che canta ha fatto l’uovo, in id., Strategie di egemonia territoriale del pennuto impedito, Milano: Murelli Editore
Ringrazio la signora Balqis per la segnalazione. Di questo lavoro del Cianci è apparsa da poco un’accurata traduzione in swahili: Ndege wa bahati mbaya: fantasia kuhusu munus na ministerium, a cura di V. Vigolo, Popo Publishing House, Dodoma 2024, con un’illuminante prefazione in inglese di Artemio Brindolo (pp. II-XI).
Colgo l’occasione per fornire un breve cenno sulla biblioteca del C.R.E.P.A. Realizzato a Soriano nel 1972 per iniziativa di Artemio Brindolo, il caveau antiatomico del C.R.E.P.A. ospita un fondo bibliotecario in continua espansione, oggi forte di quasi 450.000 volumi. Il caveau è accessibile esclusivamente agli studiosi, previa esibizione di Blue Pass elettronico o certificato cartaceo di avvenuta vaccinazione mRna antimeningococco (3 dosi + richiami). Dal 13 settembre 2021 l’accesso è consentito anche dietro esibizione di tampone negativo effettuato nelle ultime 48 ore (ultime 2 per gli iscritti all’Ordine dei Medici e a quello dei Giornalisti).
Il C.R.E.P.A. si conferma un fondamentale punto di riferimento culturale, una sorta di nuova Biblioteca di Alessandria, alla quale sono onorata di contribuire inviando il prezioso manoscritto di F. Frega intitolato “Mitopoiesi della cincia. Esoterismo e simbologia iniziatica del Lophophanes cristatus”, in attesa della sua pubblicazione presso Murelli Editore, che ne sta curando la traduzione in russo. Si tratta di uno studio davvero imponente, protrattosi nell’arco di una quarantina d’anni e volto a mettere in luce le inaspettate relazioni tra questo passeriforme e la favola di Pinocchio, rivelandone gli ulteriori collegamenti con la mitologia greca, il racconto biblico, fino ad una serie di rarissimi testi alchemici e gnostici.
La grande saga del C.R.E.P.A. è spassosa. Ma non quanto le incessanti e tragicomiche flatulenze delle tribù cinciare che popolano il monte Minus Tella e le regioni limitrofe (dalle parti della Beozia, direi). Si sgolano come pappagalli spennati a ripetere la solita favoletta dell’antipapa, della falsa Chiesa, dell’apparizione di qua, della profezia di là, del codice segreto, del munus-ministerium, dell’autoscismato, dell’ultimo fu-papa autentico, della messa unacum il defunto, ecc. ecc., oltre a seminare anatemi e lanciare scomuniche, il tutto condito con la leziosa formuletta un po’ kitsch del “piccolo resto”. In confronto il comitato scientifico del C.R.E.P.A. è una grave e solenne accolita di saggi e dotti studiosi.
Il vescovo Castellucci si metta una mano sulla coscienza e ascolti i fedeli, nonché le migliaia di italiani che hanno firmato per chiedere la rimozione della mostra. Chi è lui per ritenersi superiore a tutto questo? Relativamente alle vere ragioni del gesto aggressivo verso Saltini, non si può escludere nulla, ma l’arcivescovo capisca che ha esasperato gli animi con i suoi silenzi.
Il risultato sarà che un mediocre pittore vedrà salire le sue quotazioni sul mercato dell’arte.
Infatti. In realtà, sono tutti d’accordo con lui. Anche l’aggressore. E, sottolineo: sono io che per prima ho sollevato questo sospetto.
MAH!
La gallina che canta ha fatto l’uovo.
Così dice un antico proverbio.
A parer mio queste due istituzioni avrebbero fatto meglio a star zitte, a meno che qualcuno non abbia pubblicamente avanzato sospetti su di loro.
Mi associo. Anche l’associazione di cui faccio parte si è affrettata a fare un “comunicato”. Come diceva pure san Girolamo “excusatio non petita accusatio manifesta” e i nostri vecchi usavano dire: “chi è causa del suo mal pianga sé stesso”. Quando ero bambino le ho prese più volte dai sacerdoti di allora e la mia unica preoccupazione era che non lo sapesse mia madre perché le avrei prese, e facevano più male, pure da lei. Questa profusione di “politically correct” all’italiana fa venire il vomito.
Claudio Gazzoli
Sono d’accordo; oltre al proverbio sa tanto anche di “coda di paglia”.
A prescindere dai protagonisti (il “vandalo” e colui che viene definito artista); a prescindere dal fatto che il vandalo fosse un fanatico, uno psipatico o – secondo l’allusione finale – un provocatore, il fatto ha due aspetti: l’aggressione all’artista (però pare che l’accoltellamento sia stato involontario perchè dopo aver sfregiato l'”opera”, con il temperino ancora in mano l’autore fu coinvolto in una rissa con Saltini che cercava di fermarlo); il secondo aspetto è lo sfregio del quadro.
Il primo (l’aggressione) è certamente da condannare, ma condannare lo sfregio del quadro è da ipocriti: come!… si fanno Rosari, si fanno petizioni per eliminare la blasfemia, si fanno denunce, e poi una persona rimedia al problema e il suo atto (lo sfregio del quadro, non l’aggressione) viene condannato?
Come mai non ci fu la stessa presa di posizione quando un baldo giovane (mi pare austriaco) gettò la Pachiamama nel Tevere?
Ovviamente questo si riferisce a chi ritiene una blasfemia l’esposizione di quel quadro; chi non la ritenesse tale ha tutto il diritto di condannare lo sfregio dell'”opera”.
Qui ha sbagliato tutto il Vescovo. È lui che ha voluto e difeso la mostra. L’artista è quello che è e la sua “arte” è pure quello che è..Di porcherie “artistiche” ce ne sono in giro quante se ne vuole, per chi le vuole. In questo caso lo scandalo nasce dal fatto che siamo in una chiesa e questo l’ha voluto il Vescovo. Vorrei vedere come reagirebbe a un ritratto di suo padre o di suo fratello conciato a quel modo, per non parlare di sua madre.
È evidente che non prova né affetto né stima per Gesù e per la Vergine madre
Vescovo? di che?
È da qualche tempo che i vescovi di Carpi, e non solo, sbagliano tutto a detta della luna dei fedeli. Sia che siano tradizionalisti che anti. Che per caso non sia proprio l’istituzione chiesa cattolica in sé a crollarsi addosso? Da quando in qua la chiesa discente si oppone alla chiesa docente? Che bello se le chiese presiedute dal vescovo ritornassero come nei primi secoli quando i loro pastori si scomunicavano a vicenda!!!
Eh sì, sarebbe proprio uno spettacolo. Quanto gongolerebbero gli spretati!
Rolando, lei si rifà alla definizione di chiesa docente quando il popolo era detto discente. Ma nel caso in questione lei ci vede ‘docenza’? Cosa ha imparato, mi dica, da quegli orridi quadri? A me sembra (e non solo in questo caso da un po’ di tempo) che il docente sia satana.