La “Translatio Occidentis” a Oriente, e le Élites, che Sono Attila. Giovanni Formicola.
20 Marzo 2024
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione quesì riflessioni dell’avvocato Giovanni Formicola, che ringraziamo di cuore, inviate ad un gruppo di amici, e che ci sembrano degne di attenzione e meditazione. Buona lettura e diffusione.
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Carissimi,
segnalo l’editoriale di stamane sulla Bussola, a firma del professor Capozzi
https://lanuovabq.it/it/addio-pacifismo-le-sinistre-scelgono-la-retorica-bellicista
al cui margine mi permetto qualche considerazione.
Il “bellicismo” contro Putin e la Russia di coloro ch’erano “pacifisti senza se e senza ma” in servizio permanente effettivo; il “neo-occidentalismo” di tutti gli storici nemici – dai comunisti ai “wokisti” e compagnia cantante – dell’autentica tradizione occidentale (meglio sarebbe dire “magneuropea”, cioè l’Europa-cristianità nelle Americhe, in Africa, in Asia, in Oceania) in quanto cristiana, coalizzati in unum contro Mosca; sono tutti caratteristici tratti d’una congiuntura geopolitica che il professor Capozzi tratteggia lucidamente. Si è costituito un unico pensiero e un’unica voce (o quasi), un coro composito, che vede riunite, salvo pochissime eccezioni, tutte le élite dell’establishment in occidente e le opposizioni sovversive e conservatrici. Poteri e contro-poteri finanziario-bancari, burocratici, mediatici, politici, movimentisti, ecclesiali (in ordine d’importanza), tutti riuniti contro la Russia in nome della democrazia, mentre su altri temi, come spiega bene il professor Capozzi, vedi fra tutti la questione e la guerra israelo-palestinese, alcune linee di faglia si ripropongono.
C’è di che interrogarsi, almeno da parte di noi apoti.
Premetto che per quel che mi (ci, dico gli apoti) riguarda, la democrazia non è mai stata un discrimine tra il bene il male politici, e nemmeno un limes di civiltà – almeno dai tempi del ballottaggio tra Gesù e Barabba -, figuriamoci quella moderna in occidente, dove gli oppositori sono neutralizzati e privati d’ogni diritto non tanto con le prigioni (che fanno rumore), ma con un clic sui conti (cfr. camionisti canadesi) o con un pass (a scelta, ma preferibilmente green, sanitario o ecologico che sia) necessario per lavorare e quindi procurarsi di che vivere, spostarsi, fare sport, persino giocare all’aperto, riscaldarsi o rinfrescarsi, etc.. Dunque, se pure l’autocrazia di Putin non è democratica – cioè, non è totalitaria (cfr. Talmon): per esempio non conosce la ri-definizione di stato dei sessi, non riscrive il matrimonio in lingua omoerotica, non nobilita sodomiti & c., non tassa le tasse, fino al 60-70% del reddito prodotto onestamente, nemmeno decide quale casa dobbiamo abitare e quale vettura dobbiamo guidare, e così via -, non per questo esce perdente dal confronto con la nostra UE, e con il resto del mondo in occidente. Anzi. A mio avviso per fortuna c’è ancora chi non è democratico in senso ideologico-giacobino, ma autoritario e non totalitario: «[…] in determinate circostanze, è possibile non avere troppe obiezioni di fronte a un’organizzazione autoritaria […]. Non vi è nulla di sbagliato in questo: in determinate circostanze è una necessità per il funzionamento di una società […]. Quindi non sarebbe corretto, dal punto di vista della giustizia, obiettare immediatamente se, in determinate circostanze, vi fosse una sorta di leader autoritario […]. Il presupposto, tuttavia, è che il leader autoritario non sia un nazista o un comunista o un ideologo di altro tipo, ma una persona che viva secondo una concezione di stampo classico e cristiano» (E. Voegelin, Hitler e i tedeschi, p. 197). D’altra parte, nessun regimen principum della cristianità è stato altro che autoritario, e gli oppositori sediziosi finivano in prigione. E sul punto, satis.
Ma c’è un’altra riflessione, mi pare più profonda, che s’impone.
Tralascio una serie di premesse e passaggi – per i quali sono comunque a disposizione -, che per brevità e per la qualità dei destinatari ritengo acquisiti.
C’è stato un tempo in cui l’anti-occidente attentava, da dentro e da fuori (il blocco sovietico, al di qua e al di là della “cortina di ferro”), al di esso assetto istituzionale politico, giudiziario, militare, economico, sociale, etc., nella misura in cui rifletteva ancora, per quanto in modo residuale e persino inerziale, l’ordine e la civiltà cristiani. Era la plurisecolare Rivoluzione nel XX secolo. Le ragioni erano ovviamente anzitutto culturali – in ultima analisi, religiose -, e le classi dirigenti, pur con mille incertezze, debolezze ed errori difendevano parte della sostanza di quell’Occidente (la maiuscola stavolta s’impone), nella misura in cui era ancora di fatto erede (spurio) della cristianità, anche se l’erosione di essa procedeva, con minore o maggiore avvertenza, da parte delle stesse classi dirigenti.
Poi, l’aggressione rivoluzionaria ha subito un’accelerazione spaventosa, ed è stata diretta alle radici, da dentro. Rivoluzionarie, sovversive, sono diventate francamente le élite (in ogni ambito, non solo politico) occidentali, e l’a-normalità è diventata normale, il delitto è diventato diritto, la libertà è stata negata riducendola alla sua parodia, la sua caricatura, la cd. “autodeterminazione” che ha detronizzato la verità, e con essa appunto la libertà che sta solo con quella. Se l’Occidente significa qualcosa, questo qualcosa è solo quell’identità religiosa, civile e culturale ch’esso stesso sta finendo furiosamente di demolire – anzi, auto-demolire, come sta accadendo alla parte umana della Chiesa -, e quindi è diventato occidente con la minuscola, cioè solo dato geografico, nemico di quello che è stato e non è più, spacciatore e utilizzatore personale compulsivo di nichilismo relativista. Solo gli stupidi pensano che oggi, com’è, l’establishment in occidente vada difeso. Il barbaro non è Putin, ma la von der Leyen e tutto il suo codazzo.
Stiamo assistendo ad una traslatio Occidentis: quali che ne siano le motivazioni intime, un piccolo (qualitativamente, ovvio, non quantitativamente) resto d’Occidente (con la maiuscola) – con un milione di difetti e imperfezioni, con innumerevoli cetera desiderantur, a cominciare dal fatto che è cristiana, ma non cattolica -, per dirla con il Concilio Vaticano II, subsistit in Russia, non certo nell’UE o negli USA di Biden. Ed è per questo che i sovversivi di piazza sono uniti a quelli di ogni Palazzo: il diavolo, vedi il demonio di Cafarnao (Mc 1,23-24), sa riconoscere il suo nemico, e l’Occidente – quel che ne rimane -, lo vedono in Russia, non in occidente, con buona pace di tante, troppe, anime belle.
E certo, poiché cerco d’essere meno stupido di quello che sono, tra un Macron che costituzionalizza il diritto di uccidere l’innocente nel grembo materno ad opera della madre e dei suoi complici (il che significa che presto non potrà più esercitarsi l’obiezione di coscienza: non si può impedire l’esercizio d’un diritto), e Putin, se potessi e dovessi scegliere, non avrei dubbi su da chi preferirei essere governato. Ben sapendo che non è Carlo Magno, non è s. Luigi IX, non è Filippo II, e nemmeno Garcia Moreno, o Francisco Franco o Antonio Salazar. Ma gli altri, tutti gli altri al potere istituzionale o factico, sono Attila, sono Gengis Khan, sono il feroce Saladino, sono i rivoluzionari della ghigliottina e della morale come de Sade, sono gli utopisti d’un infernale mondo nuovo, del millennio gnostico, come li furono Marx, Lenin, Hitler, Stalin, Mao, Pol Pot, Castro, etc., o di una falsa religione come i Lutero, i Calvino, i modernisti d’ogni risma; certo ognuno a modo suo, ma a questi senza dubbio assimilabili secondo una sorta di analogia in-fidei.
Io sono contro-rivoluzionario, non un “conservatore”, e so che la Rivoluzione e la Contro-Rivoluzione sono entrambe un processo, sono in cammino, e non possono fermarsi. Quindi, vale molto di più capire tendenze, idee, fatti, e gli uomini che ne sono portatori in che direzione si stanno muovendo, che dove stanno al momento. E nessuno può negare che l’occidente si muove, con moto accelerato, nella direzione propria della Rivoluzione, nonostante la resistenza e reazione di alcuni, sempre più pochi, buoni, tuttavia nemmeno più supportati dalla stragrande maggioranza degli uomini di Chiesa; la Russia, per quanto in modo lento e diseguale, non perfettamente lineare, è evidentemente in movimento verso la Contro-Rivoluzione. La direzione si riconosce guardando il punto di partenza: l’uno, dall’Occidente, verso il nichilismo relativista, la cancel culture, il wokismo, l’omosessualismo, il “matrimonio” egualitario, l’aborto, l’eutanasia, l’ecologismo, lo statalismo dirigista, la denatalità, il sempiterno odio rivoluzionario per l’agricoltura e i contadini, la moneta virtuale in mano alla banca e non alle persone, etc., cioè verso l’occidente; la Russia, dal comunismo verso il cristianesimo (sia pure scismatico), la famiglia, il patriottismo della nazione, il simbolismo zarista, con la magnifica aquila bicipite con la croce in bell’evidenza, e Dio di nuovo nell’inno nazionale. Insomma, se non contro-rivoluzionaria, la Russia oggi è reazionaria, e perciò è odiata dai rivoluzionari d’ogni risma, che siano in giacca e cravatta, tailleure messa in piega, o che siano in jeans, felpa e cappuccio.
Chi sceglie che cosa?
Salute a voi
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Tag: élites, formicola, occidente, putin
Categoria: Generale
La demonocrazia talassocratica sionista veicolata dall’energumeno d’ oltreatlantico, ha letteralmente marcito ogni cosa qui in Occidente. Purtroppo abbiamo abboccato al bellissimo pacco presentatoci, senza controllarne il contenuto. Era difficile, lo so. Ma qualche segno premonitore si intravedeva. Certo col senno di poi tutto diventa più semplice…Bah, ormai è inutile recriminare, stiamo viaggiando velocissimi verso la fase finale . Concentriamoci su questo e chiediamo perdono al Signore recuperandone il favore per la nostra anima. È Dio che conduce la storia e , in questo momento , la Russia con Putin funge da opposizione al dilagare del male. Un ultima considerazione sul livello di obnubilamento delle coscienze, specialmente qui nella periferia imperiale : i marci e debosciati lacchè che suonano i tamburini di guerra, non si possono né vedere, né sentire. Un disastro.
Sono assolutamente d’accordo con lei, dott. Formicola.
Non abbiamo avuto la forza, noi sedicenti cattolici, di resistere alla seduzione di Mammona, che è il Principe di questo mondo.
Le comodità tecnologiche, il cibo ricercato, le università prestigiose e i licei rinomati per i nostri figli, il plurilinguismo come passaporto per nazioni che abbiamo ritenuto a lungo superiori a noi , con imperdonabile e stupido provincialismo; gli abiti belli e di sartoria, la doppia casa o tripla, tutte cose che i nostri genitori probabilmente non hanno avuto e che i nostri nonni certamente non hanno avuto, ci hanno distratto dai fondamentali…
Ci hanno allontanati dalla Religione che , parlo da italiana a italiani, per noi non è stata, non è una ratio né uno strumento di relax psicofisico, ma una civiltà, la Civilta che abbiamo esportato in tutto il mondo e che il mondo ha sempre invidiato.
Abbiamo rimosso dalla nostra vita di creature il Creatore, proprio nel momento in cui , senza alcun merito da parte nostra ma per sua degnazione regale, stava concedendo alle nazioni più vicine al suo Cuore perche figlie primogenite del suo Sangue, un benessere mai goduto prima.
Semplicemente, forse, dopo decenni di reciproco massacro, intendeva far provare la superiorità della pace e della concordia sulle rivalita e gli odi tra popoli.
Ora sappiamo però che è stata una falsa pace, inquinata dai nemici di Dio.
Satana era all’opera, lui pure, per sconvolgerne i piani, come da Adamo in poi.
Non abbiamo mai considerato , noi popolo, noi classe dirigente, intellettuali, professori, professionisti, imprenditori cattolici, se c’era una contropartita al nostro grande benessere , non solo non siamo stati grati al Signore, che abbiamo escluso dai nostri orizzonti, ma nemmeno prudenti.
Non ci siamo soffermati a riflettere sulla morte di uomini importanti… non abbiamo preteso chiarezza su Mattei, Moro, Falcone, Borsellino….
Abbiamo permesso che fossimo lasciati alla mercé di mediocri, volgari opportunisti .
Io stessa da vecchia sto scoprendo il treno di menzogne che viaggia attraverso i libri scoladtici, scritti e stampati ad usum despotum.
Tuttora permettiamo che ci manipolino la mente, la lingua stessa, la realtà.
Mentre ci lasciavano godere di questi beni, cioe mentre ci ammannivano questo mangime, compiaciuti com’eravamo persino del miglioramento estetico dei nostri figli, sempre più alti rispetto ai padri, ( non avrebbero più potuto ridere i Germani ” brevitate nostra ” ) non ci siamo accorti che nostri allevatori pensavano alla nostra macellazione.
Ora alcuni stanno aprendo gli occhi.
La moltitudine ancora non conosce i suoi aguzzini, anzi nega che ci siano, perché ancora la mangiatoia è piena…
Tra poco, quando sarà vuota, o piena di porcherie, capirà, ma sarà troppo tardi.
La Russia finché sara governata da Putin, un vero leader, nel bene e nel male, convertitosi a Dio, un uomo che ama la vita e la bellezza, non sarà la causa della nostra perdizione.
Lo diventerà nel momento in cui i macellai senza fede che ci tengono a pollaio non le lasceranno scampo , eliminando Il suo Capo, o attaccando il suo popolo.
La Madonna a Fatima ha detto che il comunismo avrebbe diffuso ovunque i suoi errori e oggi c’è comunismo nell’ ovest nichilista,erede della perversione dell’Urss anni 20 del ‘900 e quello autoritario dell’ est,e nostalgico,che mantiene nomi comunisti a varie città e distretti e che mai chiede perdono per i crimini comunisti.L’esito è il suicidio reciproco tramite la guerra est-ovest.