Bergoglio Pacifista? Forse che Nì…Mastro Titta.

12 Marzo 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il nostro Mastro Titta offre alla vostra attenzione qualche riflessione sulle recenti dichiarazioni del pontefice regnante a riguardo della guerra in Ucraina. Buona lettura e condivisione.

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MASTRO TITTA: BERGOGLIO PACIFISTA? FORSE CHE NÌ

Qualcuno pensa che Bergoglio, con la sua sparata alla tv svizzera sull’alzare bandiera bianca dell’Ucraina e dando degli irresponsabili a Israele e Hamas, abbia fatto un rude appello alla pace? Si direbbe lo pensino in molti. Prendiamo pure il buono, ci mancherebbe: non sarò certo io a negare ad oltranza i sussulti della coscienza, anch’essa opera del Padreterno, in cui chiunque può imbattersi.

Mi pare però di scorgere un’ombra in questa ennesima “dottrina anti dottrinale” consegnata, guarda caso, sempre al potere volatile dei media, nello specifico la televisione di stato di un paese storicamente neutrale. Sono parole perfettamente comprensibili in un paese, la Svizzera, che ha fatto della neutralità e una straordinaria forza difensiva deterrente i propri capisaldi. Altrove molto meno, come si evince dall’uragano di strilli che si sono alzati in volo come uno stormo di papere migratorie.

Andiamo al nucleo freddo dell’intervista. Il messaggio subliminale è: hai perso? Salva la nuda vita del popolo: arrenditi. Vogliamo dirla ancora più brutta? Adeguati, conformati: no hay otras interpetraciones. Non c’è alcun atto canonico, alcun pronunciamento fermo che d’altra parte nessuno o quasi andrebbe a leggere, studiare ed eventualmente applicare. Però lo ha detto coram populo, dall’unico palco – quello televisivo – chiaramente percepibile dalle masse ovine.

Bergoglio ha sempre usato la situazione per affermare principi rocciosi e al tempo stesso, nel suo caso, rovinosi che sono prerogativa dell’istituzione pontificale. Il fedele come l’ateo, l’allocredente o l’indifferente, si aspetta che il papa enunci principi universali alla luce della dottrina tradizionale cattolica, stabilendo di volta in volta quanto sia utile o pernicioso il sacro consiglio, ovvero se sbattersene o farne tesoro.

Sappiamo che le cose non stanno proprio così, tuttavia l’aspettativa è sempre invariabilmente questa. Tanto è vero che come topolini nel formaggio ci affanniamo a comparare il chiacchiericcio bergogliano all’opera di Benedetto XVI o Giovanni Paolo II, di San Tommaso, di Pio XII o altre fonti collaudate, sia con spirito ortodosso che eterodosso. Spiriti di cui Bergoglio si infischia altamente.

Ciò che passa è che se hai perso, devi arrenderti, magari con “l’aiuto delle potenze internazionali”. Quali sono queste potenze? Gli USA? La NATO? L’ONU? L’OMS dell’imminente trattato pandemico? Bergoglio non lo specifica, come non specifica se e come queste stesse potenze siano responsabili dell’incendio, e per quale ragione se lo fossero dovrebbero cambiare idea così de bbotto. In altre parole, chiede la pace ben sapendo che avrà la guerra. O almeno, auspica la fine della guerra nel senso di schiavitù perenne dello sconfitto.

Passiamo brevemente in rassegna altri potenziali “sconfitti”. Possiamo applicare il teorema “bandiera bianca” ad altre situazioni (ricordiamoci l’universalismo oggettivamente collegato, almeno sul piano della cultura generale e del sentimento comune, alla figura del pontefice). Lo possiamo applicare al “vaccino luce di speranza” e “atto d’amore”. Si sono vaccinate miliardi di persone? E chi sei tu per giudicare? Hai perso, arrenditi. Alza bandiera bianca e bucati 217 volte come il tedesco caro al mainstream: visto? È ancora vivo.

Il dogma della resa lo possiamo declinare nella casa comune che soffre se tiri la sciacquone quando hai fatto la cacca e nella transizione verde che ti impone d’acquistare il Pandino elettrico che costa quanto un bilocale in centro. Vuolsi così là dove si puote ciò che si vuole: chi sei tu per opporti?

Possiamo collegarlo al sabba migrazionista che ingrassa cooperative anche cattoliche e di riflesso una Chiesa in ambasce finanziarie causa investimenti per lo meno miopi avallati da un pontefice maneggione. Hai versato l’Obolo di San Pietro? Mica vorrai sindacare se questi soldi finiscono nei pozzi neri di casamenti londinesi o piattaforme petrolifere al largo dell’Angola. Protesti, ti lamenti, ti opponi? E chi se ne frega.

Ecco il motivo per cui non mi spellerei le mani perché il papa ha fatto un appello alla pace. Tanto più che l’Ucraina è militarmente e politicamente zombificata pertanto non mi stupirei se di qui a qualche tempo, quando verrà il momento di scaricare il guitto, il sottinteso sarà: non hai negoziato, non vuoi negoziare, non puoi farlo perché hai promulgato una legge che vieta i negoziati con la Russia? Sei un irresponsabile, grattati la rogna: lo dice anche il papa. E infatti gli ucraini, che hanno inteso perfettamente la minaccia per ciò che è, si sono offesi di brutto brutto. Al solito, l’istituzione cattolica torna sempre buona quando si tratta di fare il lavoro sporco.

Venendo a questioni più strettamente ecclesiastiche: non ti piace Fiducia Supplicans e l’ideona di benedire per meno di dieci secondi una coppia di pederasti che cerca Dio? Sei stupido, non hai capito niente, come disse il Vicario di Fazio da Fazio stesso. Hai perso, arrenditi, alza bandiera bianca.

Di più e nel lungo periodo: come si pensa, sul piano squisitamente ecclesiale e papale, di ripristinare l’autorevolezza perduta? La “guerra è pazzia”, insiste Bergoglio, il che è falso. Tuttavia seguiamo il ragionamento: la guerra come patologia mentale. L’omosessualità indubitabilmente no, la guerra certamente sì.

Farmaci come il Fentanyl, le benzodiazepine o addirittura vaccini a Mrna contro la pazzia ne abbiamo? Una fiala da prendere una volta al giorno che sopprima le emozioni e le pulsioni come accade nel film Equilibium? Governi mondiali che stabiliscano la morte – aborto come diritto inviolabile nella Carta francese, e presto l’eutanasia di Stato – come principio regolatore della vita? Magari con il sigillo spirituale dell’unica autorità religiosa universale esistente?

Bergoglio sovente parla a vanvera, più spesso quando deve esprimere malvolentieri anemici concetti cattolici. Da questo disordine oggettivo si può – e per certi versi si deve, dal momento che secondo i più è il papa – ricavare un ordine universale, che guardato dalla giusta distanza somiglia non poco ai sottintesi che ho appena descritto. Non solo: essendo papa, è assistito da una grazia speciale dello Spirito Santo la quale dev’essere molto timida, discreta o intermittente, dal momento che in tal senso Bergoglio è asintomatico.

Ergo: accattatevillo, con il ricco cotè di implicazioni e assiomi, fra i quali le premesse utili alla definizione del dogma della bandiera bianca di fronte a qualsiasi potere schiacciante. Perinde ac cadaver, come si confà ad un gesuita.

Concludo con una panoramica che prescinde ma non troppo da Bergoglio: da decenni ascoltiamo appelli alla pace, alla caduta dei muri, alla costruzione dei ponti, all’unità e alla fratellanza universale, alla prosperità, alla civiltà, ai “nostri valori”, alla democrazia, ai diritti e sistematicamente assistiamo alla realizzazione dei loro opposti. Quando passeremo dalla sensazione alla certezza di essere costantemente presi per il chiurlo, non sarà mai troppo tardi.

Consiglio al lettore di prendere queste mie riflessioni poco ortodosse, maliziose e integralmente opinabili per ciò che sono. Ma di non accantonarle troppo frettolosamente come bellurie. Al solito: se ho torto passo per imbecille, in folta compagnia e con un danno molto relativo – francamente cara, me ne infischio anch’io. Ma se ho ragione, saranno volatili per diabetici.

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2 commenti

  • E.A. ha detto:

    Anche stavolta non posso che condividere in toto quanto espresso da Mastro Titta, non certo a cuor leggero, ma nella piena e sofferta consapevolezza di udire di nuovo, in certi Appelli e dichiarazioni,i soliti richiami e le dolci lusinghe delle Sirene, dal profondo degli Abissi, ai quali, per molti, diventa difficile non cedere…. Di che tipo, o a chi sia davvero rivolto l’invito alla resa, o quale altro imbrigliaggio o coinvolgimento sottenda, viene facile domandarselo, restando però, come Ulisse, saldamente ancorati all’Unica Vera Barca di Pietro, Guidata al Momento da Nostro Signore Stesso, Sotto il Vessillo Sfolgorante di Maria Santissima!

  • Fabio ha detto:

    Con tutta probabilità, visto che l’Ucraina (che in realtà significa NATO ed USA) ha perso, il cappellano dei poteri globalisti ha avuto mandato di sdoganare i negoziati che fino a ieri erano innominabili per evitare agli atlantisti una sconfitta ancor più grave ed evidente.
    L’antipapa gnostico recita la parte che gli viene affidata da coloro ai quali deve la sua falsa ed apparente elezione al soglio pontificio